24.Signor Hale?

"Di qualsiasi cosa siano fatte le nostre anime, la mia e la sua sono uguali"

<Derek..?> L'uomo che vedo di fronte a me non l'ho mai visto così, lo conosco da quasi un anno e non ho mai visto Derek Hale piangere.

Esatto, ha gli occhi rossi e sorride a stento, nella stanza si è creata un'atmosfera strana, in sottofondo si sente solo la musichetta di Just Dance, gli sguardi sono tutti su di noi e io cerco di interpretare quelle  lacrime.

Mi avvicino e gliele asciugo, lui mi prende la mano e, inaspettatamente mi attacca a se baciandomi come se nella stanza ci fossimo solo noi due, lo sento che mi tiene a sè come temesse di perdermi da un momenti all'altro, è troppo per spiegare, insomma, parlo tanto ma non so spiegare a parole ciò che provo per quest'uomo.

  Mi riprendo dai miei pensieri appena sento una porta chiudersi, subito punto lo sguardo oltre il bancone della cucina, nel soggiorno, mi dirigo a passo veloce nella stanza.
Christopher non c'è, guardo la porta appena chiusa e corro fuori, lasciandola nuovamente aperta.
Percorro le scale due a due, sperando che il bambino sia ancora nella palazzina.
Sgrano gli occhi appena lo vedo intento nel parlare con un ragazzo, mi blocco un attimo alla vista, poi subito dopo mi avvicino, decisamente a disagio.
«Sii, e ora dobbiamo vedere un cartone, vero Sti?» Ridacchia il bambino accorgendosi della mia presenza «Oops» Si copre il viso con le mani, come per nascondersi da me.
Il ragazzo di fronte a me ridacchia guardando prima me, poi Christopher.
«Oh..Ehm, scusa, non so cosa gli sia preso, mi sono distratto un attimo e lui è uscito in men che non si dica» Spiego in imbarazzo, mentre mi porto una mano dietro la nuca.
Il ragazzo di fronte a me ridacchia nuovamente, il che mi fa sentire ancora più stupido.
Christopher mi distrae dal mio mega disagio tirandomi per i jeans «Allora Sti? Andiamo!»  

Quanto sono debitore a Christopher.

Un colpo di tosse ci ricorda che non siamo soli nella stanza, ovviamente è stato mio padre a interromperci. <Beh, apriamo i regali, no?> Interviene Malia, levando di mezzo il disagio creatosi nella stanza. <Andiamo!> Aggiunge Scott spingendomi verso l'albero di Natale, messo in un angolo.

A parere mio ci sono stati regali davvero belli, Scott ha ricevuto un biglietto per raggiungere Isaac in Francia,  Peter un bracciale in pelle con una semplice scritta Father  inutile dire da parte di chi, Cora una collana davvero bella dal fratello, la cugina e lo zio, Melissa una collana con il ciondolo di un cuore da parte di Scott e un anello da parte di mio padre. I miei regali? Mh, non saprei...Allora, ho regalato un quadro con noi due assieme a mio padre, un collage di nostre foto sin da piccoli a Scott, un maglione a v a Peter, un vestito elegante a Lydia, un libro a Melissa, una valigetta di trucchi alla signora Martin, un bracciale con scritto sopra il proprio nome a Cora e una collana a Derek, la quale ha come ciondolo la figura di un lupo visto laterarlmene con dentro raffigurato il suo tatuaggio sulla schiena, penso siano piaciuti, insomma, erano tutti abbastanza contenti quando ho dato loro i regali.

Abbiamo finito, tutti i pacchi sono stati aperti c'è solo una piccola lettera, mi guardo attorno, gli sguardi sono su di me, Derek mi incita con lo sguardo a prenderla, lo faccio e riconosco subito la caligrafia disordinata.

Ciao Sti, perchè mi lascia fuori al freddo? Non mi apri?

-Chris

Cosa? Infilo la lettera in tasca e mi precipito alla porta, dove mi ritrovo davanti un bambino cresciuto sempre con i ricci biondi che ricadono sulla fronte e un sorriso che anche se meno infantile, sempre stupendo.

Instintivamente lo abbraccio stretto a me, lui ricambia e lo sento ridacchiare contro il mio orecchio <Sti, così non respiro> Lo lascio andare e lo guardo, non ci credo, dopo quasi un anno Christopher è qui davanti a me <Lo so, sono un ottimo regalo, Derek ha scelto bene< <Derek ti ha mandato qui?>  Chris annuisce e dietro di me sento il soggetto interessato rispondere <Pensavi che non ti avessi fatto un regalo? Che razza di fidanzato sarei?>Il bambino davanti a noi sembra sorpreso <Addirittura fidanzati?> Osa chiede, entrambi annuiamo, lui sorride in tutta risposta poi tutto un tratto sembra farsi serio.

<Non vorrei sembrare scortese però...Vi posso chiedere un favore?> Annuiamo nuovamente <Non è mi potreste accompagnare nel appartamento dove stavo, vorrei prendere delle cose..>

L'idea di tornare in quel appartamento mi alletta parecchio, prendo velocemente le chiavi della jeep, avviso gli altri che stiamo accompagnando Chris (i quali non sembravano molto sorpresi) e trascino Derek in macchina con me e il bambino.

Inutile dire che in pochi minuti siamo arrivati, appena ho cercato la chiave del appartamento ho avuto un fremito, come se avessi la sensazione che ci sia sotto qualcosa. Mi sorgono diverse domande ma decido di metterle immediatamente da parte e seguo i due davanti a me verso le scale.

<Ne approfitto per prendere una cosa da casa, voi andate> Ci avvisa Derek appena arriviamo al quarto piano, entrambi annuiamo indifferenti e continuiamo a salire.

.....

Abbiamo preso della roba che aveva lasciato, qualche foto e qualche gioco, ora siamo sul bancone della cucina a mangiare un panino faccia a faccia, mi alzo a cercare qualcosa da bere nel frigo. Neanche il tempo di chiudere il frigo che sento una porta chiudersi. Mi volto velocemente verso il soggiorno, Chris non c'è, di nuovo. 

...sento una porta chiudersi, subito punto lo sguardo oltre il bancone della cucina, nel soggiorno, mi dirigo a passo veloce nella stanza.  

Esco nuovamente cercando il bambino nel pianerottolo, non c'e.

...guardo la porta appena chiusa e corro fuori, lasciandola nuovamente aperta.  

Perchè ogni volta deve scappare? Percorro velocemente le scale due a due.

 Percorro le scale due a due, sperando che il bambino sia ancora nella palazzina.

Arrivo al quarto piano quando lo vedo intento a parlare animatamente con Derek, tiro un sospiro, sembra tutto così famigliare...

Sgrano gli occhi appena lo vedo intento nel parlare con un ragazzo, mi blocco un attimo alla vista, poi subito dopo mi avvicino, decisamente a disagio. 

<Dirai di sì, vero Sti?> Guardo entrambi con aria confusa <Cosa?>

<Signor Hale?> Derek inginocchiato ai miei piedi penso mi farà venire un colpo al cuore, sento che potrebbe uscire dal petto da un momento all'altro.

<Su insomma, è banale il modo in cui ci siamo conosciuti, non lo pensi anche tu? Tu eri un semplice baby-sitter logorroico e iperattivo, non smettevi e tutt'ora non smetti di parlare, quando lo fai è perchè hai qualcosa, è quasi un anno che ci conosciamo, no? La prima volta che siamo usciti è stato al parco, il luna park, ricordi? L a sera siamo andati in spiaggia, il mio desiderio è stato quello di avere a che fare con te..beh, ora che posso chiedere di più? Sono qui, in ginocchio davanti a te, mi sto sforzando di dire ciò che penso, ma io non riesco a parlare quanto te, vorrei ricordati e dirti tutto ciò che mi fai provare ogni giorno, ciò che ho passato separato quando ero in Italia, magari in base alla tua risposta lo potrò fare in un altro momento. Quindi tu, Stiles, mi vuoi sposare?>

...

Spazio me

Mancano davvero pochi capitoli alla fine..

-Claw

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