15.Baciami
"Non ho mai voluto un amore che.mi facesse sentire vivo perché quell'amore mi avrebbe ucciso. Ma poi se arrivato tu."
Sento le braccia di Derek tenermi a sé, le nostre labbra sembrano combinare perfettamente.
Sembra di scaricare ogni sentimento represso in questi mesi.
È un misto di amore, quello che non ci siamo espressi esplicitamente, tristezza, per non aver compiuto ciò prima e rabbia e gelosia, per tutte le volte che ci consideravamo l'uno appartenenti a l'altro, senza mai appartenerci davvero, come ora.
Sposto le mani dalle sue guance ai suoi capelli, potrei restare qui a baciarlo per un tempo indefinito se non fosse per il fatto che io ho il fiato corto e ... «Mamma che fanno quei ragazzi?» Sentiamo chiedere, ci allontaniamo appena, la madre guarda prima noi, visibilmente a disagio, poi il figlio, che le rivolge uno sguardo curioso.
«Si..Hai presente mamma e papà?» Restiamo in disparte ad osservare la scena, il bambino annuisce alla domanda della madre «Mamma e papà si vogliono tanto bene, proprio come quei due ragazzi e di conseguenza fanno come noi, si danno tanti bacini, hai presente?» Il bambino annuisce una seconda volta poi ci guarda, come per scrutarci.
«Voi vi volete tanto bene?» Ci chiede il bambino e io, abituato a stare con loro, mi abbasso alla sua altezza «Diciamo che pensano di volersi tanto bene, okay?»
«Va bene» Sorride il bambino e nemmeno io riesco a capire quanto mi si scalda il cuore nel vedere questa scena «E non è sbagliato?» Continua a chiedere, a questo punto è Derek che mi sorprende, rispondendo «Assolutamente, a te sembra sbagliato?»
Il bambino sorprende tutti con la sua ennesima risposta «Cosa c'è di male in delle persone che si vogliono bene?»
«Niente» Risponde la madre con gli occhi lucidi, commossa dal figlio.
Gli prende la mano e, dopo averci rivolto un sorriso amorevole si allontana con il piccolo caschetto moro che saltella felice, inconsapevole di quanto è bello ciò che lui ha detto.
«Uhm»Il mio mugolio interrompe il silenzio sulla jeep.
«Ricordami perché mi sono fatto convincere?» Chiedo guardando il ragazzo alla parte del guidatore.
«Perché dopo che io ti ho detto "se non mi lasci guidare la jeep di vergine ti rimane solo il segno zodiacale" testuali parole tu hai risposto: "io ci tengo alla mia verginità" altre testuali parole» Spiega con totale tranquillità, mentre svolta per la palazzina del suo appartamento.
«Ah, vero» Annuisco portandomi una mano al viso.
La mia schiena è premuta contro il muro accanto alla porta del ingresso, non mi preoccupo di ciò che si potrebbe sentire qui fuori, non mi interessa affatto, l'unica cosa che in questo momento mi interessa e la bocca di Derek che si muove contro la mia, vogliose l'una dell'altra.
Le labbra del ragazzo davanti a me sì spostano, sul mio mento, sul collo, l'incavo del collo, la clavicola e scendendo giù, provocandomi una certa difficoltà nel tenere un respiro regolare.
«Nipote caro, non immaginavo fossi passato nell'altra sponda» Spingo Derek davanti a me, spaventato dalla voce improvvisa, che ci ha interrotto.
Derek d'altro canto guarda la figura davanti a sé rosso in viso, non so se per la rabbia o il disagio.
«Peter, che ci fai qui?» Infine Derek parla.
«Non posso venire a trovare il mio nipote preferito?» Chiede l'uomo, sistemandosi il colletto a 'V' della maglia verde scura.
«Potresti avvisare»
«Per poi non godermi un tale spettacolo? Non se ne parla nemmeno, io tengo le chiavi e voi fate pure i conigli» Dice lasciandoci senza parole, mentre lui va tranquillamente in cucina, come niente fosse.
«Stiles, lui è mio zio Peter, Peter, lui è Stiles»
«Il ragazzino di cui mi parli ogni volta che ti chiamo» Lo zio gli punta contro un dito accusatorio poi si volta verso di me porgendomi la mano «Piacere, oggetto dei desideri di mio nipote, io sono Peter Hale»
«Stiles mi si addice di più» Mormoro con lieve sarcasmo «Oh beh certo, è anche meno lungo da pronunciare mentre-» Derek tappa velocemente la bocca dello zio con una banana trovato nel cesto della frutta.
Peter si leva il frutto dalla bocca e lo osserva un attimo, prima di alzare lo sguardo su me e Derek
«Perché vi ostinate a volere queste quando ne potete avere di migliori»
«Ma a me..-» Comprendo solo ora il secondo fine.
Desidero diventare uno struzzo e nascondermi.
«Oh...ma guarda come si è fatto tardi, penso proprio di dover andare!» Urlo mentre lascio i due Hale discutere in cucina, mentre esco dal appartamento..
«Stiles, la maglietta!»
Mi ricorda Derek, rientro a prendermela e solo ora noto lo sguardo dello zio squadrarmi da testa a piedi «Comunque, ottimi gusti nipote»
Guardo l'ora, devo seriamente rientrare da mio padre.
Sorprendendo me stesso, Derek e lasciando formare un sorriso malizioso sul viso di Peter, lascio un lieve bacio a stampo a Derek, prima di lasciare l'appartamento mentre mi rimetto l'indumento.
Spazio me
Come ogni storia Sterek che si rispetti Peter non poteva mancare u.u
Comunque, se vi va, sul mio profilo troverete una storia Scisaac, ho pubblicato solamente il prologo, al più presto provvederò con il primo capitolo.
Si chiama "Una ragione in più" mi farebbe piacere se passaste a dare un'occhiata.
E niente, oggi sono a corto di parole, quindi.. Semplicemente, notte!
-Claw
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