-Capitolo 4-
Si consiglia la lettura con il sottofondo musicale...
Buona lettura
Tom
Una mattina qualunque, un'altra giornata uguale alle altre, anche questa sa di stantio.
Sono seduto come ogni giorno alla caffetteria di fronte al mio negozio, a sorseggiare distrattamente quel dannatissimo caffè da minuti, quando il suono del campanello posto sopra la porta attira la mia attenzione. È in quel preciso momento che tutto intorno a me si annulla.
Sono stato folgarato all'istante da quella figura femminile, i cui capelli sono illuminati da un'aura di luce proveniente dai raggi di sole che filtrano dall'esterno. Appare dalla porta con il rintocco della campanella, come a voler preannucciare a tutti i presenti il suo arrivo, avanzando con passo lento e cadenzato.
Indossa un vestito nero lungo fin sotto al ginocchio, aderente, che mi consente di scorgerne le forme perfettamente proporzionate alla sua figura slanciata. In mano tiene una ventriquattr'ore e, a celarle parte del volto, un paio di occhiali dalla montatura e le lenti nere.
Dopo un secondo di esitazione, prende posto a due tavolini di distanza dal mio. Seduta con la mano a sorreggersi il volto, sfoglia distrattamente il menù con quelle dita affusolate, accarezzando le pagine che fino a quel momento, ne sono sicuro, non hanno mai ricevuto un così delicato tocco prima di adesso.
La cameriera le si avvicina guardandola con invidia, dopo quello che credo sia stato uno scambio di battute, prende la sua ordinazione, allontandosi. Rimango lì a contemplarla, fin quando i nostri sguardi non entrano in rotta di collisione. La sua espressione inizialmente attonita volge all'imbarazzata, mentre le guance le si tingono di un filo di rosso.
Dalla filodiffusione parte Creep de i Radiohead le cui note mi conducono a sorridere; il destino beffardo mi sta suggerendo qualcosa.
La osservo sfilarsi l'occhiale da sole, allungandosi sulla sedia, mentre io contemporaneamente piego la testa di lato per scorgere meglio da sotto il tavolo le sue caviglie sottili, ai cui piedi calzano una scarpa di pelle lucida dal tacco vertiginoso.
Riporto la mia attenzione sul suo volto, imponendomi di concentrarmi su ogni suo singolo dettaglio. Gli occhi hanno un taglio allungato ma, data la distanza, non riesco a individuarne il colore, il naso è sottile e leggermente all'insù.
"You're just like an angel
Your skin makes me cry"*
La sua pelle... oddio, la porcellana vedendola avrebbe desiderato essere di quella così rara fattura e tonalità , i capelli lunghi e castani sono acconciati in una coda disordinata, il collo lungo e flessuoso invita le mie fantasie ad immaginare di immergerci il volto e tutti i sensi .
"You float like a feather
In a beautiful world
And I wish I was special
You're so fuckin' special"**
"Vorrei essere speciale".
Dopo quelli che sono pochi minuti, anche se a me sono sembrate ore, talmente la mia mente è assorta, la cameriera arriva con in mano una tazza fumante e con un la postura di reverenza gliela adagia sul tavolino.
La bellissima creatura cattura con le dita un ciuffo sfuggito dall'elastico, riposizionandolo al suo posto con delicatezza. Afferra con entrambe le mani quel recipiente, alzandolo con grazia per portarlo ad un millimetro dalle sue labbra, iniziando a soffiarci sopra, per raffreddarne il contenuto fumante.
"Dio, quelle labbra carnose, di una tonalità di rosso naturale, somigliano a un bocciolo di peonia."
Ogni suo gesto mi passa davanti agli occhi a rallentatore: le sue labbra che discendono verso il basso su quell'oggetto comune, il suo abbassare le palpebre mentre annusa il liquido contenuto all'interno ed infine la sua bocca adagiarsi sopra.
Provo gelosia nei confronti di quella tazza che ha avuto la possibilità di essere toccata da quel bocciolo.
"I want a perfect soul
I want you to notice
When I'm not around
You're so fuckin' special
I wish I was special
But I'm a creep, I'm a weirdo.
What the hell am I doing here?
I don't belong here."***
Ormai ne sono assuefatto tanto da decidere su due piedi che avrei saputo tutto di lei ad ogni costo, che le avrei mandato ogni giorno un fiore ogni giorno, ed io so già perfettamente quale.
Quelle labbra sono come una calamita per il corpo, la porta del piacere, il ricongiungimento al sublime e la connessione al mio cuore ammaccato. Labbra che sanno, labbra che, ne sono certo, sono l'essenza della peonia.
"But I'm a creep, I'm a weirdo.
What the hell am I doing here?
I don't belong here."****
Caccio indietro i ricordi di quel fiore, notando che ora è lei quella immersa nei suoi pensieri, del tutto assente. Dopo qualche minuto si alza bruscamente, accompagnando quel gesto rapido con una sorriso tenue altrettanto inaspettata.
Dai suoi occhi vedo apparire una luce di determinazione, e quasi mi sembra che quel sorriso sia indirizzato a me.
Prende le sue cose, lascia sul tavolo i soldi per quel pasto che non ha effettivamente consumato, e con la stessa aura con la quale è arrivata, così va via.
Lexy
Una mattina come le altre, un'altra giornata uguale alle altre, anche questa frenetica.
Mi sto dirigendo trafelata alla caffetteria segnalata dal mio unico fidato amico; lui è il mio confidente, lui solo sa chi veramente sono e cosa voglio a tutti i costi.
Ho avuto una mattinata intensa in giro per Chicago, passata a far visitare al sig. Burns e alla sua giovane, anzi giovanissima, compagna di 30 anni più piccola, svariati appartamenti. Sono riuscita a divincolarmi, con la scusa di un altro appuntamento, dalla sua pressante urgenza di trovare il nido d'amore perfetto per la sua "patatina", che tradotto per lei significa super attico pieno di ogni comfort, vicino a spa e palestra, nel tentativo, mal celato, di trovare un aitante amante che possa farle compagnia quando, il cornuto fedifrago, è impegnato in una delle sue solite riunioni degli azionisti, o con la segretaria per un intensivo ripasso sotto la scrivania.
"Non riesco a capire come un uomo di 50 anni possa essere al contempo stronzo e cornuto. Ha lasciato la moglie devota per questa ragazzetta di 25 anni, il cui problema maggiore nella sua vita è dover scegliere il colore dello smalto, o l'ultima scarpa alla moda. Ma al sig. Burns a quanto pare tutto ciò non bastava e, talvolta, con la scusa del lavoro, si trastullava la sua segretaria: un' avvenenete donna di 35 anni che odorava di esperienza lavorativa e non."
Con questi pensieri a vorticarmi nella mente, arrivo senza neppure rendermene conto nei pressi della caffetteria.
Mi ero preventivamente imposta di andare lì ad ogni costo e, con le energie residue e le mie impressioni sulla stramba coppia in cui mi sono imbattuta volente o nolente, prendo un respiro profondo prima di entrare.
Il locale è particolarmente accogliente: due delle quattro pareti hanno mattoni a vista, di fronte a me si stagliano tavolini e sedie di diverse forme e colori; sembrano essere stati messi a casaccio, invece sono stati disposti volutamente a quel modo, rendendo il tutto particolare e suggestivo.
Avanzo all'interno del locale con passo sicuro, prendendo posto ad un tavolino vicino alla vetrata che da sull'esterno. Afferro alla mia sinistra il menù, iniziando a sfogliare pigramente, so già in realtà cosa ordinare.
Il ticchettio delle scarpe della cameriera mi induce ad alzare lo sguardo verso di lei, che si è avvicinata con l'intento, che cela scontento e sicuro anche una misera paga, di prendere la mia ordinazione.
Vedo trapelare dai suoi occhi una certa invidia mentre mi fissa dall'alto, prima di rivolgersi a me con tono scialbo e nasale :<<Benvenuta, ha già deciso cosa ordinare? Oh, aspetti! Caffè schiumato in tazza grande con panna senza zucchero? Tutte le donne come lei in "carriera" ordinano la stessa cosa, tutte conformi, tutte uguali!>>
Nell'indirizzo di quelle parole non ho potuto fare a meno di lasciare uscire allo scoperto la vipera che è in me.
"Tesoro, non sai contro chi ti stai mettendo".
Un ghigno malefico fa la sua comparsa e con tutta l'aria di superiorità che ho in corpo e se possibile, con tutto il mio sadismo, mi rivolgo a lei pronta a farle rimpiagere di essersi avvicinata << Interessante abbigliamento, ti pagano pure per indossarli questi stracci?>> sul suo viso appare un'espressione sconvolta, divenendo pian piano paonazza.
"Bene, ci sono quasi!"
È giunto il momento di calare il carico da novanta. <<Tesoro, respira stai per avere un colpo apoplettico? E comunque l'unica cosa bella di te sono le estension. Appurato ciò, adesso portami un caffè nero amaro e fa presto!>>.
Il suo retrofront è fulmineo, torna allo stesso tempo indietro in un baleno così come è arrivata.
Raggiunta finalmente la solitudine tanto agognata, mi allungo sulla sedia di modo da distendere i muscoli ed i nervi in tensione.
Dalla filodiffusione mi giunge Creep dei Radiohead. Mi sento improvvisamente attratta da quelle parole, desidero che qualcuno le dedichi a me nella mia vita, ma allo stato attuale non c'è spazio per un amore o qualunque altra forma di coinvolgimento, certo ho comunque qualche amico speciale, ma nulla di più.
"Devo rimanere lucida! Devo arrivare al massimo! Devo raggiungere il mio obiettivo e devo tenere alta la concentrazione! Solo così potrò essere felice insieme a lui, che è sempre stato la mia guida."
Mi alzo con uno scatto repentino, indotto dal corso che hanno preso i miei pensieri e, con spirito infuso di nuova forza e decisione, do un'ultima occhiata alla sala. Nasce un sorriso, sorriso di una nuova consapevolezza che mi è giunta in quei pochi minuti. Mi volto indietro, ma con la proiezione della mente guardo avanti.
*tu se proprio come un angelo
La tua pelle mi fa piangere
** tu fluttui come una piuma
in un mondo meraviglioso
Io avrei voluto essere speciale
tu sei così maledettamente speciale
*** voglio un'anima perfetta
voglio che tu noti
quando non sono in giro
tu sei così maledettamente speciale
Io avrei voluto essere speciale
***ma sono una persona sgradevole, sono uno strano
cosa diavolo sto facendo qui?
io non appartengo a questo posto
**** ma sono una persona sgradevole, sono uno strano
cosa diavolo sto facendo qui?
io non appartengo a questo posto
Buon sabato a tutti...
Dunque ci tengo a ringraziare tutti coloro i quali hanno letto, leggono e leggeranno questa storia che mi sta assorbendo emotivamente molto.
Detto ciò veniamo a noi in questo capitolo Tom vede per la prima volta Lexy, che ve ne pare delle sue sensazioni a riguardo?
Mi rendo conto che di Lexy sapete ancora poco ma come vi è sembrata????
Senza ulteriori indugi ve la presento...
E un ripasso a Tom per chi lo avesse scordato....
Questa settimana di aggiornamenti ce ne saranno ben 3 così da velocizzare la comprensione dei personaggi e le dimamiche che si veranno a creare nel corso della storia...
Non resta che ringraziarvi e di darvi appuntamento alle 06:00(spero di essere puntuale) per il prossimo aggiornamento e alle 18 per il terzo e conclusivo di giornata.
STAY TUNED
SEPMGG
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