La vita va vissuta con entusiasmo. Bisogna essere entusiasti della propria vita.
Specie quando si dispiega
nelle sue sofferenze.
Siamo giovani, e i giovani sono
come "fiori dalla testa scossa
dal vento", come diceva Jim Morrison: significa che la nostra mente
può subire traumi
così come può sopportare cambiamenti, durante
la nostra maturazione;
proprio come un fiore.

Noi abbiamo occhi diversi
per ciascuno di noi,
ma intendiamo quel "diversi" come varietà di colori e
ampiezza delle pupille;
in realtà sono diversi
perchè noi siamo diversi
e vediamo le cose in modo diverso.
E le cose e le vicende che vediamo
e viviamo da protagonisti
sembrano personali, come se
nessuno possa e potrà mai
capirci.

Io vedo la famiglia di altri come
ideale, e vedo la mia famiglia
come irreale, surreale.
Non è così invece.
Nessuno potrà mai aver ragione
su eventi che accadono solo davanti
ai nostri occhi: dietro il marito
perfetto e miglior padre al mondo
si nasconde una passata storia
di infedeltà, magari più di una
e più di una volta con la stessa
donna; dietro una madre e moglie
sorridente e priva di ira si nasconde un'anima pettegola e magari
dai gusti carnali sfogati a letto e,
se non nel proprio, nel letto di
altri; non esiste la pace tra fratelli e sorelle o tra fratelli o tra sorelle:
rimarranno a volersi bene, ma
questo lo dimostreranno sotto
gli occhi di tutti, per il resto
è guerra.

Viva l'entusiasmo dunque,
perchè ciò che vediamo diverso
in realtà è uguale per tutti;
perchè la Vita è uguale
per tutti, tutti noi ci troviamo,
ci siamo trovati e ci troveremo
a sofferenze e a problemi
apparentemente irrisolvibili,
tutti noi agiamo, e sappiamo
di poterlo fare.
Bisogna solo esserne consapevoli,
che i nostri occhi non sono
diversi solo per colore e ampiezza
delle pupille, ma soprattutto
anche per modo di vedere.

Cancelliamo allora inutili miti,
e iniziamo ad adorare il nostro.