Il Dottore non scherzava.

Dopo la Rivoluzione Francese, il periodo terrestre tra il 1900 (Più lontano possibile dalle cruente guerre mondiali ma terribile vicino a quel spietato e fragile equilibrio tra occidente e oriente) e il 2000 era il preferito in assoluto per il Dottore.

Avrebbe viaggiato per l'eternità ma sarebbe sempre tornato lì.

C'era qualcosa, in quei fragili umani che si avvicinavano alla conoscenza con i piedi ancora impantanati nella barbarie, che lo attirava come un magnete.

Quando il Tardis atterrò, Rory si gettò fuori prima che il Dottore potesse fargli qualsivoglia raccomandazione sui viaggi nel tempo.

Fortunatamente Jack lo aveva abituato a vestirsi come un umano di quell'epoca, che almeno la moda di allora era decente.

Lo seguì fuori e chiuse a chiave il Tardis dietro di sè.

Lo seguì tutto il giorno nella sua ricerca. Fermava di tanto in tanto qualche ragazzo per fargli qualche semplice domanda e il Dottore lo teneva d'occhio perché non sembrasse troppo strano.

"Cosa stai facendo?"

"Ti accompagno. Siamo indietro nel tempo, ma non ho tempo di spiegarti come funziona la linea temporale e..."

"Mio padre è Jack Harkness, agente del tempo. So cosa sto facendo!" E ridacchiando fermò un altro gruppetto di ragazzi, usciti da un bar.

Era passata da parecchio l'ora di pranzo ma non si erano ancora fermati un momento.
Così il Dottore prese due porzioni di fish e chips e convinse Rory a fermarsi.

Lui non fece molta resistenza, doveva riordinare tutti gli appunti che aveva preso.

Si fermarono in un parco, lontano dalla confusione delle strade.

Occuparono una panchina accanto al campo da basket dove una squadretta di coetanei di Rory (nati migliaia di anni prima di lui) si stavano allenando.

"Curioso. Pesce e patate"

"Zitto e mangia!"

Rory non fece storie e continuò un po' a mangiare, un po' a riscrivere appunti.

"Posso fare una domanda?" Chiese, finito il cibo spazzatura.

"Sentiamo"

"Cosa stanno facendo?"

"Stanno giocando a basket" spiegò il Dottore "È un gioco piuttosto popolare, anche se molto basilare. Su Prispel 3 ci giocano sott'acqua con dei cugini dei piranha."

In quel momento la palla colpì il ferro del canestro e rimbalzò verso di loro.

Rory la intercettò prima che colpisse il Dottore, che non si era accorto di nulla.

"Ehi!"

Un ragazzo d'aspetto curioso agitò le mani.
Aveva i capelli rossi, ma la pelle non era molto chiara.

"Ce la puoi passare, amico?!"

Rory guardò per qualche istante la grande palla arancione che si era ritrovato tra le mani, poi alzò le spalle e gliela lanciò indietro.

Sbagliò la mira, ma non di tanto.

Centrò il canestro. Perfettamente. Preciso come avrebbe potuto fare solo Jordan all'epoca d'oro.

I ragazzi furono presi da una sorta di innaturale allegria e cominciarono a guardarlo come fosse appena uscito da un uovo e a gridare e a ridere come idioti.

Un paio lo presero per le braccia e lo trascinarono in campo. Il ragazzo con i capelli rossi gli infilò di forza una pettorina catalifrangente come metà degli altri suoi amici.

"Sei forte, amico!" disse, assestandogli una pacca dietro la testa "Ma nulla in confronto a Wilfred Temple Noble!"

Il Dottore convinse se stesso di aver sentito male.

"Saresti tu?"

"Già. E tu? Non sei del quartiere! Hai un nome o cosa, amico?"

"Rory Williams Pond Jr"

"Accidenti che nome, amico! Vada per Rory!"