18. Barbaro

"Dottore"

"Fa' silenzio"

Entrambi strisciavano tra le tende, avvicinandosi con attenzione alle cinta di mura.

"Ma mio padre ha detto..."

"Mai ascoltare i genitori. Ricordatelo. Scrivitelo da qualche parte. Dare retta ai genitori è stupido"

"Invece affrontare un'orda barbara con uno scudo e un coltello a testa, ti sembra tanto furbo?"

Il Dottore non si voltò a rispondere perché finalmente vide le porte dell'accampamento davanti a loro.

"Non voglio farlo. Non voglio uccidere"

Il Dottore non ne era sorpreso, quanto sollevato.

"Non ucciderò, voglio solo che tuo padre non si cacci nei guai. Tu vuoi tornare al Tardis?"

"Beh, sì"

"D'accordo. Allora vai, trovati la strada. Io voglio solo essere sicuro di non aver cambiato il corso degli eventi" ripeté, per convincerlo che la vita da guerriero era sepolta sotto centinaia di altre.

Rory annuì, stringendo goffamente il gladio che il Dottore aveva preso per lui dalla tenda di suo padre.

"Ancora una cosa" aggiunse il Dottore, prima di lasciarlo andare "Tu e River avete un'enorme fortuna ad avere un padre del genere, lo sai?"

"Immagino di sì"

E il Dottore si diresse verso la battaglia, che infuriava fuori dalle porte, lasciando Rory da solo.

Le strade dell'accampamento erano deserte e girò un po' in tondo prima di trovare la strada per il Tardis.

Girò quello che doveva essere l'ultimo angolo, e vedeva già il Tardis tra una tenda e l'altra.

A dividerli qualche metro e un barbaro solitario.

Rory si lasciò alle peggiori imprecazioni che conosceva.

Quello doveva aver aggirato le mura all'altezza del fiume, ma ora al ragazzo non poteva importare di meno.

Non poteva tornare indietro, scappare.

Girare le spalle al nemico era davvero una pessima idea.

Strinse il gladio e si ricordò delle storie che gli aveva raccontato River.

C'era in lui del DNA del Centurione, non poteva essere poi tanto difficile.

Il barbaro lo notò e si battè un pugno sul petto coperto a malapena da una pelle d'animale.

Già che non aveva tempo, Rory maledì anche Jack.

Aveva ucciso innumerevoli criminali intergalattici, quindi qualche lezione di auto difesa poteva anche dargliela!

Alzò lo scudo e cercò di ricordare quei documentari che aveva recuperato tra una lezione e l'altra.

All'improvviso realizzò che stava per morire fuori dal suo tempo e che River si sarebbe infuriata con il Dottore.

Il barbaro corse verso di lui, stringendo a due mani una rudimentale ascia che l'avrebbe sicuramente spezzato in due, scudo o meno.

Imprecò ancora e pensò se fossero decenti come ultime parole.

Chiaramente no.

Il barbaro era solo a un passo da lui, l'ascia alzata sopra la sua testa.

Rory tremava come una foglia e lo scudo gli scivolò dalla mano.

"Non voglio morire!" Urlò a pieni polmoni, coprendosi il viso con il braccio. Come se un barbaro fosse interessato, cominciò a parlare a una velocità disumana.

"Ho ancora centinaia di cose da fare! River voleva portarmi in Amazonia! Devo ancora dare il primo bacio! Non voglio che il Dottore si prenda la colpa di questo! Devo ancora laurearmi! Voglio vedere le stelle! Io..."

Poi si accorse che non stava succedendo nulla. Continuava a tremare, pensare ed era probabilmente sul punto di piangere.

Abbassò il braccio, tramortito da quel silenzio.

Il barbaro era disteso a terra accanto a lui, forata da parte a parte.

Rory trattene un urlo.

"Che diavolo stai facendo? Quale parte di torna al Tardis non hai capito?"

Rory, suo padre, era accanto a lui, dall'altra parte rispetto al cadavere.

Notò che la sua mano destra era ancora aperta come fosse di plastica.

Poi si ricordò che quella versione di lui era davvero fatta di plastica.

Richiuse la canna della pistola e risistemò le dita al loro posto.

"Allora? Neanche una giustificazione?"

"Io..."

"Non puoi farti ammazzare da uno stupido barbaro, no? Viaggi con il Dottore, nessuno muore con lui... dov'è?"

Rory rimase a guardarlo senza riuscire a pensare effettivamente nulla.

Suo padre si guardò intorno e notò la cabina blu:

"Vai a chiuderti nel Tardis, ora. Forza"

Lo spinse via, togliendogli di mano la spada e lo scudo.

Junior fece per ubbidirli a testa bassa, ma si fermò.

"Grazie"

"Dovere, ora v..."

"No, aspetta, fammi finire" per la prima volta lo guardò negli occhi e scacciò le lacrime, convincendosi che fossero ancora per la paura di morire.

"Grazie" ripeté, lasciando che la voce tremasse solo un po' "Sono fiero di essere un tuo discendente"

L'altro gli sorrise e gli posò la mano sopra i capelli rossi: "Io sono fiero del colore dei tuoi capelli e se sai tenere testa a quello, al Dottore, non hai nulla da invidiare a nessuno"

"Ci proverò" annuì, ricambiando il sorriso.

"Ora vado. Devo..."

Rory con un gesto sbrigativo della mano non lo fece finire di parlare e si allontanò per primo, chiudendosi nel Tardis come gli era stato detto.

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