Verso i Beor

*Eiansil*

Camminavo velocemente verso l'uscita del castello.
Arya aveva acconsentito alla mia partenza da Ellesméra,
con il compito di ritrovare Evangeline e di andare con lei verso i Beor.

Mi inoltrai nella foresta,
conscio di essere seguito e mi avvicinai cautamente ad un cavallo.
Gli chiesi telepaticamente   di cavalcarlo e riuscii ad arrivare velocemente verso i confini.
Mentre cavalcavo,l'aria fresca del mattino mi accarezzava il viso ed al mio passaggio piccoli petali rosati cadevano dagli alberi in fiore.Giungeva in tempo la primavera, che con i suoi profumi ed i suoi frutti portava feste e danze ad Ellesméra.
Spesso gli elfi celebravano il cambiamento delle stagioni, la luna nuova e le stelle;per vivacizzare la loro vita immortale,che prospettava spesso solitaria e piena di rimpianti.
Le loro feste venivano celebrate nella foresta,dove la vegetazione era meno fitta; riempiendo le tavole con cibi tradizionali e di grandi portate, con musiche e danze;dando un'atmosfera paradisiaca.

Quando giunsi a destinazione, un'elfa mi fermò. Portava i capelli biondi, raccolti in lunghe trecce dorate, che le incorniciavano il viso, facendo risaltare i suoi occhi azzurri.
Io:-Che la fortuna ti assista.
Dissi,come richiesto dalle etichette elfiche,portando due dita sulle labbra.

?:-Che le stelle ti proteggano.
Rispose.
?:-La Regina mi aveva avvisato del vostro arrivo,
sono qui per darvi scorte di cibo per il viaggio.
Continuò.
Io:-Immagino che tu non sia qui solo per le scorte.
Intuii.
?:-La Regina mi ha detto di accompagnarvi fino a quando sarete nei pressi del fiume Eldor.
Disse.
Sorpreso le chiesi.
Io:-Avete intenzione di evitare il Deserto di Hadarac e di arrivare ai Beor con il corso del fiume Gaena?
Il tragitto non è più lungo?
Lei annuii.
?:-È vero,ma è meno pericoloso ed in condizioni favorevoli,rispetto al Deserto,dovremmo arrivare ugualmente in poco tempo.
Rispose.
A:-Dato che viaggeremo insieme,mi presento,sono Ainwen.

*Evangeline*

Correvamo vicini,nelle umide gallerie,costruite dal Ra'Zac.
Lui ci guidava,con una candela in mano, mentre la luce ci permetteva di vedere il suo muso nerastro ed appuntito.

Aegnor mi aveva raccontato, che era l'ultimo Ra'Zac rimasto in vita, poiché il suo uovo era stato nascosto, prima dell'arrivo di Eragon; restando l'unico sopravvissuto.
Ora viveva nella terra, mangiando ciò che trovava ed immergendosi nei laghi e nei fiori, per nascondere il suo odore mentre cacciava.

Osservavo il suo naso appuntito mentre Aegnor raccontava.

Il suo sguardo mi aveva colpita, i suoi occhi mostravano pura innocenza ed una forte paura.

Continuammo così il nostro cammino,avanzando nelle gallerie dove il Ra'Zac ci guidava, variando il percorso a ritmi irregolari e fermandoci solo per riposarci.

Quando improvvisamente, udimmo un vociferare di persone:

Qualcuno, oltre a noi, era nelle gallerie.

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