Intreccio di vite.
*Eiansil*
Io ed Ainwen lasciammo i cavalli a Sílthrim e procedemmo il viaggio correndo ininterrottamente per due giorni, ma quando arrivammo alle porte di ília Fëon lei si fermò, e voltandosi verso di me disse: - Il mio viaggio è terminato Eiansil. - Mi guardò. - La tua compagnia mi ha dato una gioia immensa. - Le dissi, facendo un passo verso di lei. La vidi arrossire e sorridermi. - Mi lusinga ciò che dici, ma sono obbligata a partire; la Regina attende impaziente il mio ritorno ad Ellesméra. -Concluse, avvicinandosi a me ed accarezzandomi la guancia destra. Ma mentre si voltava per tornare indietro, sopra di noi, un Drago, ci ruggii.
*Evangeline*
Stavo volando sulle nubi, con Gelir e Ganar al mio fianco. Era un'esperienza indimenticabile.
Il vento che ti sferza il viso, il calore del drago sotto di me, mentre senti i suoi muscoli virare a sinistra e tagliare il vento. I capelli volteggiavano liberi mentre i due nani ridevano accanto a me.
Aegnor non mi aveva seguita, lasciandomi sola con due estranei, ma non me ne preoccupai; erano due persone meravigliose. Ganar mi aveva narrato dei monti Beor, con un'intensa luce negli occhi e spalancando le braccia per indicare l'immensa imponenza delle montagne. Gelir aveva sepolto suo fratello poco prima di partire, lo aveva poggiato sulle rive del lago Ardwen e spinto in acqua con una zattera di legno. Successivamente gli aveva dato fuoco con una freccia.
Il suo gesto mi aveva commossa.
Nessuno onorerà la mia morte, come lui ha onorato il fratello.
Mi trovai a pensare sospirando, ascoltando il crepitio del legno a contatto col fuoco. - Ecco le porte di Ília Fëon. - Disse Gelir indicando la città elfica sotto di noi. Poi improvvisamente vidi due figure alte e snelle all'entrata della Città.
Nonostante la lontananza riconobbi immediatamente Eiansil. Urlai il suo nome invano e mi trovai ad osservarlo, mentre un elfa gli accarezzava la guancia.
Non ne sapevo il motivo, ma tutta la gioia di vivere che avevo prima, era sparita in un battito di ciglia ed una lacrima solcò il mio volto improvvisamente stanco e provato. - Ainwen! Annael scendi! - Urlò Gelir accanto a me. Mi girai per chiedergli chi fosse Ainwen, quando notai nei suoi occhi una dolcezza infinita immergersi nell'elfa che aveva accarezzato Eiansil e capii.
Era innamorato di un'elfa.
*Eiansil*
Guardai il cielo e vidi planare verso di noi un bellissimo drago argenteo, solo successivamente notai chi lo cavalcava. Due nani e la mia Niernen (Orchidea), Evangeline. Appena il Drago atterrò, corsi verso di lei.
Volevo abbracciarla con tutte le mie forze e sentirla vicino a me. La volevo tra le mie braccia, volevo accarezzarle i capelli e sentire il suo profumo di fiori. La volevo, la desideravo arduamente.
- Evangeline! - Urlai preso dalla felicità. - Ti ho finalmente trovata! - La vidi scendere dal Drago e non fece in tempo a guardarmi in viso, che mi catapultai su di lei e la tenni stretta a me. - Mia Niernen. - Sussurrai accanto a lei, mentre la avvolgevo nel mio mantello.
*Evangeline*
- Mia Niernen. - Aveva sussurrato Eiansil, al mio orecchio. Lo sentivo così vicino. Il cuore mi si riempì di gioia in petto e lo vidi abbracciarmi con cotanto ardore, che dimenticai immediatamente quel gesto affettuoso, che l'elfa gli aveva donato. - Eiansil. -
Sospirai in pace, quando ebbi una nuova consapevolezza.
Io lo amavo.
Lo guardai con un nuovo sguardo. Dalla sua reazione e dal suo impulso di abbracciarmi, capii che provava lo stesso. - Eiansil. -Lo chiamai. Lui mi osservò.
Era come un tempo:
Quel giovane elfo nel candore della neve, con i suoi bellissimi occhi verdi, troppo immerso nella melodia per notarmi.
- Io credo-... -
Sussurrai.
- Credo di-... -
*Gelir*
Ainwen.
Lei.
Lei era lì, accanto a me.
Non era un sogno.
Mi vedeva e mi sorrideva raggiante. - Ainwen! - Urlai, dirigendomi verso di lei.
Era come se camminassi in una terra fatta di Burro, poiché a rallentatore, la vidi sorridente venire verso di me e poco dopo vederla distesa a terra sanguinante. Urlai di dolore, quando vidi Ganar ucciderla con una spada alla schiena. La punta della lama spuntava al suo ventre, le sue bellissime labbra aperte in un urlo silenzioso. Urlai nuovamente il suo nome e nonostante la vista appannata presi il martello e corsi con ira verso il giovane nano. Ma il suo volto mutò e divenne il becco acuto e nerastro dei Ra'Zac. Nonostante la sorpresa, con una furia cieca continuai la corsa e tentai di fracassargli il capo col martello, invano.
- Dov'è Ganar?! - Urlai verso la bestia. - Ho usattto unna ffiala, perr poi nutrrrirmi ccon le carni ddel ttuo ammicco e ddella ttua amata. - Disse biascicando nella mia lingua, tentando di farsi comprendere. - Un Thardsvergûndnzmal (una copia/qualcosa che appare diverso dal vero)!
Li vendicherò! - Urlai. - Vor Orikz korda
(Per il martello di Orik)! -
Caricai verso di lui, con tutte le forze che avevo in corpo.
Mi schivò per poco e mi colpì con la sua lama al braccio, tenendosi accanto al corpo di Ainwen. - Allontanati da lei! - Gli intimai. Cercai di capire il suo prossimo attacco, quando improvvisamente il braccio in cui mi aveva ferito iniziò a pulsare.
- Lla mia llama è inntrrisssa di vveleno. Avvraii la lorrro stesssa ssorte! - Mi urlò la bestia. - Non prima di averti ucciso con le mie mani! -Risposi irato, caricando nuovamente verso di lui. - Muori orrida creatura! -Urlai ed il suo cranio fu schiacciato sotto il peso del mio martello, sporcando il terreno con il suo sangue viscido. Lasciai cadere il martello a terra e raggiunsi Ainwen. Evangeline e Eiansil tentavano di curarla, inutilmente, per il veleno della lama.
- Ainwen... - Sussurrai strisciando verso di lei.
I suoi bellissimi occhi, mi osservavano stanchi. - Gelir, sei qui. - Sussurrò a pochi centimetri dal mio volto. - Almeno ci siamo rivisti..un ultima volt-... - Il suo corpo si contrasse, preso da una fitta al ventre. Si toccava la pancia avidamente, piangendo verso di me. Poi intuii. - Aspettavi un figlio! -Esclamai sempre più stanco.
Mi attirò a se e mi baciò e con le poche forze rimaste disse. - Almeno ho potuto rivederti. - Disse osservandomi serena, mentre i suoi occhi perdevano di lucentezza.
- E mi rivedrai ancora. -
Espirai infine, mentre l'oscurità mi circondava.
——— Fine 3^ Libro———
Parte me=
Ta-daaa!❤️
Ed è finito anche il 3^ libro della saga de
"La figlia di Eragon!"
Non uccidetemi per il finale a dir poco drammatico 😅🙏
Please❤️.
Dato che anche questo libro è terminato:
Ditemi nei commenti se volete un continuo o qualcosa di simile...
Dunque come sempre=
Commentate,commentate e ricommentate😉❤️
P.S.
Viva i finali felici
*Risata isterica😁
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