Prologo
Quando vedo gli sguardi che le persone mi riservano, nei loro occhi posso leggere una sola emozione: invidia. Come dargli torto? Io ho tutto ciò che gli altri possono solo sognare. Ho i soldi, ho un fidanzato fantastico e ricco almeno quanto me, degli amici unici che ho da sempre, una villa enorme e tutto ciò che posso desiderare. Forse, l'unica nota che potrebbe stonare un pochino è la famiglia. I miei genitori mi hanno avuta molto presto e con il passare degli anni hanno smesso di andare d'accordo, così hanno deciso di divorziare. Eppure, io ne sono felice, preferisco vederli separati ma felici, che insieme ma tristi. Inoltre, in nome dell'affetto che li lega, hanno sempre mantenuto dei rapporti amichevoli e sereni. Io ho deciso da piccola di vivere a casa di mio padre, mi trovo da sempre meglio con lui che con mia madre, ma lei lo sa bene e l'ha accettato. Così, non vivo con lei, ma la vedo sempre, quasi ogni giorno.
So che può sembrare strano, ma io sono cresciuta così e non ho mai cercato di farli tornare insieme. Loro erano riusciti a farmi capire, nonostante la mia giovane età, cosa fosse l'amore e quale fosse la differenza tra quest'ultimo ed invece il rapporto che loro avevano.
Così, quando mia madre mi ha presentato il suo nuovo fidanzato, non ho potuto fare altro che essere semplicemente felice per lei, così come mio padre, e da lì in poi ho avuto anche la prova concreta della differenza tra i due rapporti.
I miei genitori sembravano più due migliori amici di vecchia data, si punzecchiavano di continuo e bisticciavano amichevolmente, ma vedevo mia madre totalmente presa da questo nuovo uomo ed ero felice per lei.
Mi ricordo ancora quando, alla tenera età di dieci anni, durante il loro matrimonio mi sono fatta prendere in braccio da mia zia, la sorella di mia madre, perché non arrivavo al microfono e ho fatto un discorso. Il cui succo era più o meno: falle male e io lo faccio a te. Ovviamente detto da una bambina di dieci anni è stato più qualcosa del tipo: falla soffrire e io ti metto in castigo non facendoti più giocare con i lego, ma mi ricordo perfettamente la faccia felice e radiosa di mia madre. Aveva avuto la prova finale che io davvero approvavo il suo nuovo marito.
Dal canto suo, Jordan non aveva mai fatto nulla per farsi odiare da me, aveva anche accettato di firmare un contratto, sempre scritto dalla me bambina, in cui giurava di non ferire mai la mia dolce mamma.
Non so di cosa sia il merito, ma loro ancora oggi stanno insieme e si amano come la prima volta, per cui il contratto è più che valido, tanto da essere ancora appeso al frigorifero.
Spesso le persone hanno provato a farmi sentire in colpa per la mia vita, ma io non me ne sono mai interessata, mantenendo sempre un comportamento distaccato, scrollandomi di dosso ogni sorta di critica.
Perché la verità sarà sempre e solo una: sono solo invidiosi. Cosa ci posso fare io se sono una vera e propria principessa?
Sicuramente non mi sentirò mai in colpa per questo.
Cosa posso farci io se gli altri non sono belli, divertenti, ricchi e unici quanto me? Non posso mica fingere di essere ciò che non sono, solo perché la loro vita fa schifo.
Tutto è perfetto e nulla potrà mai andare male...
Già...ero davvero convinta che non sarebbe potuto andare male, ma è successo. Non ero pronta, non mi ero preparata, non me lo aspettavo. Come potevo anche solo immaginarlo?
Ora, però, tutto questo non ha più importanza, perché la realtà è cambiata. L'incantesimo si è spezzato e io con lui.
Angolo autrice
Non sono solita a scrivere qualcosa a fondo di un capitolo, infatti è la prima volta che lo faccio e forse anche l'ultima, chi lo sa. In questo caso, però, spendere due parole è doveroso.
Innanzitutto ringrazio -milk-n-honey- per avermi permesso di sviluppare questa trama, che trovate insieme a molte altre nella sua storia "Idee per storie".
Inoltre, ringrazio anche Cheryl_Lee_1990 per aver creato questa fantastica copertina che io amo.
Detto questo, mi rimane solo da augurarvi una buona lettura, sperando che possa piacervi.
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