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In questo capitolo: Ace ha una crisi nervosa (e quando mai non l'ha avuta, huh?), Ryan ha un'idea, Lizzy e Mitsuru stanno calme grazie ad una minaccia da parte di Anto, Daisy nota qualcosa e Ace ha un mental breakdown... di nuovo.
[NOTA: So i nomi degli hentai a causa di alcuni miei compagni di classe che se li leggono]
NON.
VOGLIO.
VEDERE.
UN.
CAZZO.
DI.
NESSUNO.
Nella mia testa risuonano queste parole nel silenzio della camera: sono usciti tutti, e io sono rimasta stesa sul mio letto con la testa affondata nel cuscino. Ormai sono due ore che sono ferma qui, e non ho la minima intenzione di spostarmi di un singolo millimetro: dopo quello che è successo prima, la mia voglia di rimanere qui e di avere altre interazioni qualunque tipo con ciascun tipo di essere, vivo o morto che sia, è svanita nel nulla.
A un certo punto sento dei passi e poi qualcuno che mi chiama: è Ryan.
«Ace, uhm... io e il resto del gruppo vogliamo andare a fare un giro per Pentagram City, solo per non pensare a quello che è successo prima e a quello che succederà dopo. E pensavamo che sarebbe stato bello se fossi venuta anche tu. Ci stai?» chiede.
Alzo finalmente la testa dal cuscino, avvertendo ancora il dito di Alastor sotto al mio mento... E PORCO VALENTINO, DEVO SMETTERE DI PENSARCI!
«Sì, uhm, va bene. Mi farà bene distrarmi un po'» rispondo, e poi mi tiro su dal letto: mi tremano le gambe e rischio di cadere.
Raggiungo a fatica il ragazzo e dopodiché usciamo dalla stanza. Percorriamo tutto il corridoio che conduce alla scalinata, scendiamo e spuntiamo nell'atrio dell'Hotel, nel bel mezzo di una discussione tra Angel e Husk.
Fortunatamente quell'altro non si trova qui.
«ANGEL, LA DEVI PIANTARE!» urla l'alcolista.
«Non serve scaldarsi, Husk... hehehe» risponde l'altro, con il suo solito sorrisetto... Mitsu capisce al volo la battuta e ride assieme al demone.
«Andiamo?!» esclamo, abbastanza innervosita.
«Eh, vabbè» ribatte Mitsu.
In un attimo ci ritroviamo fuori dall'Hazbin Hotel e, non sapendo dove andare, cerchiamo di andare un po' a caso, evitando le vie in cui è successa quella cosa con Valentino poco fa. Nessuno può sapere se è ancora nei paraggi, pronto ad attaccarci un'altra volta e a fare chissà che cosa.
Daisy si ferma davanti alla vetrina di una libreria le cui pareti sono adornate da simboli sconci, e che espone in bella vista uno scaffale con le ultime uscite di hentai, tra le quali spiccano Darling in the Franxx e Black Bible, oltre che alle versioni ipersessualizzate di manga tranquilli che ho letto nella loro versione originale, come Spy x Family o Naruto.
«Daisy, guarda che non siamo qui per guardare le cosacce» puntualizza Ryan.
«E quindi? Voi no, ma io sì» ribatte la mia migliore amica, senza staccare lo sguardo da una foto in cui Giyuu è... okay, no, non posso credere di aver appena visto questo obbrobrio che ho davanti!
PORCO VALENTINO, IL MIO PANICO ASESSUALE SI STA FACENDO SENTIRE!
«E intanto Ace si triggera» osserva Norman.
«Sì. Perché non mi piacciono queste... eh, be', considerato che ci sono ritratti dei personaggi di cui sono simp in mezzo a questi, non sono chiaramente messa a mio agio» spiego, alzando le spalle.
«Ho finito, possiamo andare» risponde Daisy.
Dylan sbuffa. «Ma che... si può dire? Non credo. Comunque, perché siamo rimasti fermi qui a guardare gli hentai?» chiede.
«Perché sono belli e sono un'assoluta forma d'arte. In più, anche Ace ha letto qualcosa di Darling in the Franxx che le ho prestato io e che lei stessa mi ha consigliato»
Come vorrei saper evocare di nuovo l'energia elettrica in questo momento...
«Cosa?!» chiede Lizzy.
«Ma Dio santo... perché?!» si aggiunge Clody.
«Semplicemente ero una Angel Dust meno eh e bisessuale prima di essere quello che sono ora, no? E poi non lo sapevo che ci sarebbero state delle cose così, gliel'ho consigliato per la trama, più che altro» mi giustifico.
Dato di fatto, è stato così e ho scoperto dopo che conteneva cose molto irrispettose nei confronti degli asessuali.
Riprendiamo a camminare e a un certo punto Daisy mi tira per la manica.
«Che vuoi adesso?» chiedo.
«Guardala! Quel demone là in fondo, i capelli castano chiaro, la pelle rossa, le corna bianche... non ti sembra di costituzione fisica molto simile a quella di Primadonna, la nostra compagna di classe?» osserva.
Aguzzo la vista e cerco in mezzo alla strada il demone a cui si stava riferendo la mia migliore amica, lo vedo e... oh, cazzo, è proprio lei!
Cioè, no way!
«Oddio, è lei!» osserva Amane, che si è improvvisamente aggiunta alla conversazione, probabilmente perché ha sentito quello che ci siamo dette io e la qui presente hater di Angel Dust.
«Cosa succede?» domanda Mitsu, tenendo in mano - indovinate cosa? - il cibo di Lizzy.
«In primis ridai il pranzo a quella povera crista, poi... be', a quanto pare abbiamo trovato una nostra compagna di classe in versione demoniaca in mezzo alla strada» spiega Amane.
«Non ci sto capendo più nulla, mi arrendo» dice Kate.
Itsumi ha lo sguardo perso nel vuoto, e la luce emanata dalla creatura che la segue ovunque, stavolta, è sulle tonalità dell'arancione e del giallo ocra: mi domando cosa stia a significare l'uso di questi colori e cosa rappresentino in realtà.
Forse i suoi sentimenti?
«Ragazzi, fermi tutti. Credo di aver capito» dico.
Tutti quanti si girano a guardarmi.
«Cosa succede?» domanda Calipso.
«Secondo me il portale non ci ha teletrasportati all'inferno» inizio, ma vengo subito interrotta da Anto.
«Scusa, ma cosa ti sembra questo? Il paradiso?» chiede, in tono sarcastico.
«PORCO VALENTINO IMPICCATO, LASCIAMI FINIRE!» esclamo. «Allora, ehm, stavo dicendo... il portale non ha semplicemente trasportato NOI all'Inferno, no, ha fatto molto di più! Secondo la mia teoria, invece, si è creato un collegamento che è riuscito a collegare l'universo di un fandom al mondo reale, unendo quindi i suoi abitanti e i suoi luoghi! Per esempio... uhm... lì! Guarda, Daisy!» indico alla mia migliore amica, indicando un edificio che ricorda vagamente una libreria alla mia migliore amica.
«Aspetta, mi ricorda... ho capito!» esclama lei, saltando su.
«Ora tutto comincia ad avere un senso!» ci segue Amane, iniziando a guardare alcune costruzioni attorno a noi e riconoscendole una per volta.
«La teoria potrebbe anche essere giusta, però come mai qui si trovano dei posti che solo tre persone sul resto del gruppo riconoscono? Com'è stato possibile? E poi... chi l'ha voluto che finissimo qui?» osserva Kate.
«Potrebbe essere che... non lo so, la voragine che ci ha trascinati qui dentro ha stabilito un contatto soltanto con il mio paese e quelli a cui sono particolarmente legata, di conseguenza anche i loro abitanti sono finiti qui assieme a noi, probabilmente senza rendersi conto di quello che è successo. Però se noi ci siamo accorti che c'è qualcosa che non funziona, se siamo stati solo noi, ci dev'essere un motivo.»
Vado avanti a parlare da sola per un sacco di tempo mentre il resto degli altri continua a fissarmi mentre ragiono, osservo, provo a dedurre, capisco, mi sbaglio, intuisco... insomma, sì, mentre rifletto molto a lungo.
«Ma fa sempre così?» chiede Norman a Daisy.
«Sfortunatamente sì» risponde lei.
«Ammazza, dev'essere difficile...» commenta il ragazzo.
«Ace, non credi che dovremmo provare a pensare a qualcos'altro e a non provocarti ulteriori traumi e disturbi che potrebbero influire con quello che succederà prossimamente durante questa cosa incasinata?» suggerisce Mitsu.
Mi giro a guardarla e poi, a caso, scoppio a ridere in maniera maniacale. «Mitsu, Mitsu, Mitsu. Ti piacerebbe che io smettessi di pensarci, ma mi sembra una cosa impossibile. E poi...» non faccio in tempo a finire la frase perché dietro di me sento il rumore di un'esplosione ed è troppo tardi quando realizzo che cosa sta succedendo.
Si sta letteralmente ripetendo quella scena iconica del pilot di Hazbin Hotel dove Angel Dust e Cherri Bomb hanno quel piccolo scontro contro Sir Pentious e il demone ragno sta continuando a fare battute sconce che l'altro tizio non riesce a capire.
Nel mentre Mitsu si sta soffocando a furia di ridere.
«Ragazzi, la cosa si sta mettendo male... è il caso che ce ne andiamo...» consiglia Dylan, e alla fine decidiamo di ascoltarla: mi vedo costretta, però, ad afferrare Mitsu per il braccio e a trascinarla via perché si era fermata ad incitare Angel a combattere a suon di battute sconce e poco asess... scusate, ortodosse. Intendevo ortodosse.
«Perché, Ace?» chiede Mitsu, guardandomi con un certo sconforto e disagio negli occhi.
«Seriamente, Mitsu? Non ti è bastato il... casino, ecco, che è successo prima con Valentino e poi con Alastor?» chiedo.
«No, capisci?! Io voglio il sangue, l'azione... BrooklynBloodPop, come c'è scritto sulla tua armatura!» spiega.
«Meh» ribatto, mentre corriamo e ci avviciniamo ad un demone che ricorda molto vagamente... oddio, no way, non può assolutamente essere lui!
«Vox?» mi precede Anto. «E mo' cosa ci fa qui?»
«Antonietta, siamo all'inferno! E all'inferno, come ci sta Alastor, ci sta anche Vox» le spiega Ryan.
«Ah... cazzo, è vero!» esclama, facendo un facepalm.
Il demone con la testa delle sembianze di un televisore si gira nella nostra direzione e sorride alla Alastor, facendomi rabbrividire un po'. Poi prova ad aprire la bocca e a parlare, ma ogni suono che emette viene ricoperto dal classico rumore delle censure in televisione: deduco che stia porconando come un dannato ma non ci riesca.
«Mannaggia a queste censure del *beep*, *beep*! E voi chi *beep* siete?» domanda il demone della televisione, guardandoci tutti. «Tu, tu sei identica ad un'Overlord con cui purtroppo ho avuto a che fare... Irony Anarkhis ti dice niente?»
«Sì, però... non penso di essere io...» rispondo.
«Ace, ma quindi in questo... universo parallelo, per così dire, anche gli oc sono personaggi della storia?» chiede Clody.
«Non lo so...» rispondo, poi torno a fissare Vox.
«Ace? E che razza di nome sarebbe Ace? Tu sei Irony Anarkhis, perché dovresti essere una tizia qualsiasi di nome Ace?» prosegue l'Overlord.
«Basta, io non ci sto capendo più niente» dice Dylan.
«Neanche io. Quindi staresti dicendo che Ace è questa Irony o come si chiama?» chiede Calipso.
«Sì! Non vedete che è lei?» insiste il demone.
«Un momento... canonicamente, Irony non ha la scritta "BrooklynBloodPop!" sul corsetto dell'armatura, da che ricordo» osserva Amane.
«Effettivamente quella svampita di un'Overlord non ha scritte sul corsetto dell'armatura... chissà, adesso sarà uscita in uno di quei locali per ricchi con Alastor e si staranno divertendo... ah, scommettiamo che lei si è arrabbiata e l'ha abbandonato lì per qualche oscuro motivo?» concorda il demone della TV.
«A questo punto andiamo a cercare Irony, se c'è davvero» propone Norman. «Chi è con me?»
Annuiamo tutti e dopodiché ci rivolgiamo ancora una volta all'Overlord, che nel mentre ci ha fissati come se fossimo alieni provenienti da un altro pianeta e che si comportavano in modo incomprensibile.
«Dove potrebbero essere andati Irony e Alastor?» chiede Itsumi.
«Uhm... sai che non ne ho la più pallida idea? Il cervo e la tizia strana potrebbero essere ovunque in questo momento, magari sono rimasti in quell'Hotel *beep* inutile, oppure sono andati in biblioteca insieme... chi sono io per dirlo?» racconta il demone.
«D'accordo, uhm... continuiamo ad andare in giro allora. Grazie mille» ringrazia Daisy, e poi ci fa cenno di seguirla per le strade di Pentagram City.
«Daisy, se ci pensi ora non puoi più fare il terzo incomodo... c'è Irony che, sfortunatamente, ha preso il tuo posto» commento, in tono sarcastico.
«Statti un po'zitta» ribatte seccata la mia migliore amica, mentre continua a camminare.
La nuova missione è trovare Irony, adesso, che rappresenterà da una parte un personaggio di supporto in questa faccenda caotica dove siamo stati trasportati contro la nostra volontà, ma dall'altro causerà un ostacolo, soprattutto per me, perché... be', avere a che fare con una Overlord innamorata follemente di Alastor quando anche tu lo sei complica decisamente le cose, giusto?
«MITSURU, SE NON SMETTI DI RUBARE IL PRANZO A LIZZY CHIEDO A ACE DI MANDARTI UNO STRIKER SELVATICO SOTTO CASA!» esclama Anto, rivolta all'altra ragazza.
«E va bene...» si rassegna Mitsuru.
«Andate da Alastor? Bene, io vengo con voi!» ci interrompe una voce, proprio nell'attimo prima che Lizzy esprima tutta la sua contentezza e quanto ci stia godendo per la sgridata che si è appena subita la nostra amica.
DEVIL?!
Spazio autrice
Ho fatto uscire questo capitolo appositamente il 19 gennaio perché quest'oggi Hazbin Hotel è disponibile su Amazon Prime, quindi era per celebrare il traguardo raggiunto dalla nostra dea Vivienne Medrano. Domani, su Quotev, inizierò a pubblicare la storia di Irony pezzo per pezzo: chi era prima, com'è finita all'Inferno, perché odia così tanto Valentino e tante altre cose.
Com'era il capitolo? Vi è piaciuto? Vorrei iniziare ad includere i vostri pov, vediamo come si può fare.
E ora... dietro le quinte!
Behind the scenes #1: L'uscita di Hazbin Hotel
Ace: SAPETE CHE GIORNO SIAMO OGGI?!
Dylan: Il 19 gennaio, venerdì.
Ace: E SAPETE CHE COSA SUCCEDE OGGI?!
Tutti: *silenzio*
Ace: Come no?!
Kate: Ho capito
Ace: Sì...?
Kate: FAI USCIRE IL CAPITOLO DELLA ALASTOR X ACE!
Ace: Anche, sì, però non era quello che... va bene, io mi arrendo.
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