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Sono passati letteralmente MESI da quando ho scritto l'ultimo capitolo di questa storia.
Quindi, per mantenerla un po' attiva... Be', questo non è un capitolo come gli altri, bensì una specie di... Uh... Non so nemmeno io come chiamarla.
Ma sta di fatto che volevo scriverla.
È un semplice capitolo molto corto in cui ci sono io che vengo rapitx da un tizio che shippa un po' troppo Irony e Alastor - mettetevela via che la ship non sarà MAI canonica - e devo per forza interagirci dal momento che non ho voglia di rimanere bloccatx lì.
Quindi, sì, per un capitolo vero e proprio mi sa che dovete aspettare... E siccome sono bastardx fino in fondo, non vi so dire nemmeno quanto tempo :P
Inoltre la storia subirà cambiamenti significativi (non nella lore, ma nella trama, copertina, e cose così, perché non mi piace come è messa adesso).
Cominciamo!
È un giorno come gli altri, pensa unx enby mentre cammina per le strade di Pentagram City, un semplice giorno come gli altri, in cui non succederà nulla di strano, le cose andranno stranamente bene, avrà forse qualche soddisfazione personale... Okay, no, adesso sta esagerando, e su questo siamo tutti d'accordo.
Be', fino a un certo punto...
Lx enby, che continua a camminare, ignora completamente tutte le possibili cose che potrebbero accadere di lì a poco...
Perché dopotutto siamo all'inferno, cosa potrebbe mai andare tanto storto? Forse qualcosa c'è davvero, ma Ace - lx enby - non ha assolutamente voglia di scoprirlo.
Sta per raggiungere la sua fumetteria preferita in quel posto, la quale è molto fornita ma, ahimè, non comprende alcuna spilla nel proprio catalogo, quando all'improvviso sente qualcuno - anzi, qualcosa - che lx afferra per il braccio, lx trascina indietro e lx impedisce in tutti i modi di capire cosa sta succedendo.
Okay, non ha capito cos'è successo, ma ha realizzato altro: è ufficialmente fottutx.
...
«Non mi avrete ma... ah» dice, senza emettere alcun suono.
Lx enby riapre gli occhi e si ritrova in uno stanzino buio, illuminato solamente da una lampada appesa al soffitto, la quale emana una luce debole e artificiale che le rende quasi impossibile vedere.
Già che è miope, tra le tante cose...
Prova a tirare giù tutti i santi del paradiso, sperando che qualcuno decida di ascoltarlx - e di fare dunque un gesto saggio - e cerca di alzarsi dalla sedia, ma realizza ben presto di essere legatx a questa.
Fra le altre cose, è statx anche imbavagliatx, motivo per cui, anche se cercasse di urlare, nessuno lx sentirebbe.
Com'è giusto che sia, del resto: lasciatelx lì dov'è, tanto non darà fastidio a nessuno, dal momento che non lo può fare in alcun modo.
Davanti a lxi appare una figura completamente nera: è anonima, non ha volto né caratteristiche fisiche particolari, solo una sagoma nera androgina antropomorfa indistinguibile da altre sagome nere androgine antropomorfe.
Non appena lo vede, Ace comincia ad urlargli contro i peggiori insulti che conosce, qualcuno inventato da lxi sul momento, ma tutto quello che la figura riesce a sentire sono dei versi soffocati e le diverse intonazioni che questi assumono.
Gli piacerebbe continuare a vedere Ace cercare di incazzarsi con lui e di spaventarlo, ma comprende che questo non può durare ancora a lungo, così decide di liberarlx... Almeno la bocca.
«Bastardo figlio di tua madre!» esclama Ace, per poi mettersi ad ansimare pesantemente.
«Non ho sentito una sola parola di quello che hai detto, ma penso che sia meglio così» dichiara l'essere, alzando le spalle.
Lx enby alza un sopracciglio e lo guarda senza capire chi sia, cosa sia, cosa voglia da lxi e per quale motivo sia finitx in quella strana struttura... Non ne ha idea, okay? Questa cosa ha diritto a non piacerlx!
«Tu chi saresti?» gli chiede, confusx più di prima.
«Puoi chiamarmi Essere, e sono la persona che ti farà cambiare idea su taaaante cose che hai fatto, magari ti pentirai anche di averle fatte e cambierai in meglio!» replica la sagoma, appoggiando le proprie mani sulle spalle dell'altrx.
«Non credo proprio, qui siamo all'inferno e nessuno è propenso a modificare la moralità delle persone» replica lxi, mentre delicatamente afferra i polsi di Essere e stacca le sue mani dalle proprie spalle.
«E nemmeno se ti dicessi che Irony merita di avere qualcuno come Alastor al suo fianco?»
Di fronte a una frase del genere, Ace sbianca in volto.
Non può e non vuole credere a quello che ha appena sentito: uno shipper accanito della AnarchRadio si trova esattamente davanti a lxi e lx sta supplicando di rendere la coppia canonica.
Si sta trovando davanti ad uno dei suoi peggiori incubi - fidatevi, nella sua testa ci sono cose ben peggiori di una semplice persona problematica come Essere - ed è più che impreparatx.
Come dicevo prima, fottutx, fottuttissimamente fottutx, e non sa come tirarsi fuori da questa situazione.
Ma un modo ci dovrà pur essere, e vuole trovarlo il prima possibile.
Dunque comincia a ponderare, dal momento che sicuramente non sarà cercando su Google "come far ragionare un fan tossico facendogli cambiare idea su una ship" che risolverà le cose.
«Se posso... come mai quella ship ti piace così tanto? C'è qualcosa in particolare, o...?» chiede.
Sì, cazzo, perché non ci ha pensato subito?
È cercando di comprendere il pensiero e i motivi di Essere che riuscirà a venire a capo di quella sua ossessione...
La cosa che lx fa strano rimane sempre quella: lxi ha detto che i lettori possono shippare quello che gli pare, però a condizione che la ship non sia tossica.
E va bene shippare la AnarchRadio, è una ship come tante altre... Va bene, almeno finché non diventa un'ossessione.
Ci siamo capiti, insomma.
«Non leggo la storia da molto tempo, però ho già finito tutti i capitoli che sono online. E quando ho letto, nell'interludio, che di quella ship non ci sarebbe rimasto più nulla, mi sono sentito... strano.»
«Strano...?»
«Esattamente. Dopo aver letto quelle righe, ho cominciato a pensare delle cose. Tipo, che le interazioni tra Irony e Alastor non potevano essere solo platoniche, volevo qualcosa di più. E poi, Irony è troppo svampita e imperfetta per ricoprire una carica così! C'è bisogno di qualcuno che abbia le palle nella sua vita!»
«...biologicamente parlando Irony non ha le palle, ma nel contesto che intendi tu, eccome se le ha...»
«E come dovrebbe fare per averle? Non le ha mai avute, o quantomeno, se le aveva le ha perse!»
«C'è un'altra persona qui dentro che le sta per perdere... e stavolta non intendo quello che intendevi tu...»
Detto questo Ace si guarda intorno, come per cercare qualcosa con cui mettere in pratica l'idea che lx è venuta.
Essere si tira una sberla in faccia che emette un rumore molto forte, e lx enby si distrae per un attimo, dal momento che il suono l'ha spaventatx.
Essere scoppia a ridere e comincia a camminare attorno alla stanza, con quello che ha tutta l'aria di essere un sorrisetto strano stampato in viso.
«Ho scritto anche delle fanfiction...»
«Be', hai creato dei contenuti sui miei personaggi, non vedo cosa ci sia di sbagliato nel dimostrare supporto ai propri creator preferiti... ti devo ringraziare» replica lx ragazzx, sorridendogli.
In realtà ha capito perfettamente qual è l'argomento a cui ruotano attorno le fanfiction e già immagina le cose terribili che queste contengono, ma decide di non darlo a vedere.
Essere chiede se Ace vuole avere "l'onore di essere lx primx lettorx delle sue composizioni magnifiche" e quell'idiota decide di dire di sì.
Tanto ha già abbastanza traumi...uno di più, uno di meno, cosa sarà mai?
E invece... Coglionx che sei, Ace, starai molto ma molto male dopo aver visto una cosa del genere, vorrai lavarti gli occhi con la candeggina che riporta il suo stesso nome!
Posò gli occhi sulla prima parola e cominciò a leggere in silenzio: più le cose che non voleva vedere aumentavano, più la sua voglia di sparargli dove non batte il sole saliva... Avete capito bene, era un rapporto direttamente proporzionale.
Ace si toglie e si rimette gli occhiali, incredulx di fronte a quello che sta vedendo, e tra le due cose li pulisce anche: così almeno potrà essere certx di aver letto bene...
Purtroppo, eh.
Quando ha finito restituisce i fogli con le fanfiction al legittimo proprietario, pregando Luigi delle Bicocche (ormai è diventato un culto il suo) e giurando vendetta nel suo nome.
Dopodiché Essere passa a farlx leggere delle chat su character Ai che ha fatto con il bot di Irony, interpretando la parte di Alastor.
Ace sorride ma in realtà vorrebbe vomitargli addosso tutta una serie di insulti creativi inventati sul momento - fa sempre così e funziona a meraviglia - ma si trattiene.
Quando ha finito chiede a Essere di slegarlx e questo obbedisce come se niente fosse.
Quindi Ace prende il telefono e digita il numero della polizia postale, alla quale fa un bel discorsetto, dopodiché mette via il telefono e guarda negli occhi Essere, facendo un sorriso strano.
«Maybe they'll leave you alone, but not me» gli dice, citando una bellissima canzone chiamata "Teenagers".
(Interruzione: Non vi costringerò ad ascoltarla. Forse.)
Dopodiché apre con un calcio la porta della stanza e corre fuori, perché è sicurx che da quel momento in poi eviterà tutti i tipi di contatto con persone del genere.
...
«Che cazzo hai fatto stavolta?» chiede Clody a Ace, mentre questx è come al solito intentx a mangiare il tiramisù (non fa altro nella vita).
«Mah, sono successe un po' di cose, niente di che» risponde lxi.
«E perché ti sei fattx venire a prendere nella zona più malfamata di questo distretto?!» sbotta Irony.
«Zona malfamata? Ma se siamo all'inferno...» obietta Daisy.
«...»
Ace non sa cosa dire... Come al solito.
Spazio autore autrice author non c'è il neutro
Allora.
Ho cominciato a guardare Helluva Boss, nonostante alcuni rp su c.ai mi abbiano traumatizzatx...
E io che cercavo di fare del character building e sto stronzo - chi sa sa - diventa 𝓯𝓻𝓮𝓪𝓴𝔂!
E niente, ho scritto il capitolo per farvi rivivere, siccome alcun@ di voi non l@ sento da un po', e mi manca la mia community attiva.
Che non tornerà.
Perché Wattcunt è stronzo.
SCUSATE-
DOVEVO-
Sto leggendo troppo say gex in questi giorni...
Alla faccia che non mi avranno mai... *Sigh*
Vi lascio andare perché ho rotto abbastanza il cazzo, addio.
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