L' Autenticità del Poeta Sensitivo

                            Martin Heidegger

Mormorio persistente
grava su spalle pensierose, ingobbite
dal peso
di inautentica esistenza.

L' IO TUTTO
tenta di attuare
la ricerca del sé
nello stare in mezzo agli altri,

ma non si identifica
e preferisce NON ESSERE.

Sperimenta
tormentate vie di fuga
che si rivelano
INCUBI DI UNA COLLETTIVITÀ GENERATI DAL PANICO;

la paura di entrare
in un circolo vizioso incombe, è sempre all' agguato.

Egli non demorde
ma d' un tratto crolla
assieme
ai suoi vulnerabili
Castelli Mitologici.

Combattuto

Braccato

Afflitto

Inadeguato

Angosciato

Gettato in un Cosmo
che non gli appartiene,

il Poeta "Sensitivo"
in quanto artista,
interprete emozionale
di quel che ode e vede,
traduce
i messaggi criptati
che la sua mente
produce;

esiste,

vive in prima persona
quella viscerale sensibilità
che a fior di pelle
trasuda;

"vegeta" e nuota
nelle sue sensazioni;

è finalmente fautore assoluto
del suo destino chiarificatore,

si convince che è sprecato dinnanzi
a inopportune e fatue credenze che lo costringono invano
a far parte
di una mischia confusa, disorientata, offuscata.

il meccanismo autonomo
comincia a lubrificare
ingranaggi arrugginiti.

Un brusio fulmineo
distoglie
il vero suono del reale
dall' illogico virtuale.

L' attimo
di distrazione illuminante
smuove
introspettive entità;

"Essere o Esserci"
si confrontano
in quella parte di mondo dal quale

lo spirito inquieto
non trova posto
ma possiede risposte;

chiavi di connessione
sradicano l' intuito
da Platoniche Caverne,

gli forniscono gli strumenti
per entrare
in quell' Antro spazio-temporale

di assoluta verità.

Lì vi rimane rintanato,
con la sua autentica sostanza conoscitiva e percettiva chiamata

VITA "VERA",

accetta il senso della morte
come tappa obbligatoria
alla quale

non ci si può sottrarre,

guardando con incredula rassegnazione e motivato stupore

VITE SCIUPATE

RESE VUOTE,

DALLA BANALE SUPERFICIALITÀ
IN GRADO DI RIBALTARE, FALSIFICARE, DISTORCERE
UN "SOTTOSOPRA" GIUSTO E PURO
CHE VIVE, REGNA SILENTE,
PARTECIPE

E ASSISTE

ALL' IMPOVERIMENTO
DELL' ORMAI CONTAMINATO LINGUAGGIO PENSANTE COSTITUITO
SOLO DA CHIACCHERE

PRIVE DI PROGETTUALITA'.

IL BUCO NERO
CREATO DAL NULLA
COSÌ CRESCE.

È ALIMENTATO
DA UN' UMANITÀ ABULICA

PRIVA DI SPERANZA,

CHE NON CREDE PIÙ A NIENTE

E NON CREDE PIÙ A NIENTE

IN QUANTO SCHIAVA
DEL SUO LATO CIECO
SENZA VALORI,
CHE LA SPINGE A  NON CREDERE PIÙ IN SE STESSA...

NON CI PROVA PIÙ, NON SPERA PIÙ...

CHI È PERCIÒ FUORI LUOGO, FUORILEGGE, FUORI DAL MONDO,

FUORI DAL "CERTO"

IN QUEST' EPOCA OSCURANTISTA, SPAVENTATA DALL' INSICUREZZA
E DALL' INCERTEZZA VERSO IL DOMANI?

È PROPRIO PER QUESTO
CHE IL POETA "SENSITIVO", FUORI DAL CORO "SORDO"

SOGNA,

NELL' ATTESA
DI INCONTRARE UN GIORNO
IL RINNOVAMENTO,
LA RESURREZIONE

DI "NUOVI" COEFFICIENTI  IDEALI E SOCIALI!

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