Rispondo alle critiche-3
Buonaseraa!
Questa cosa di dissare la gente mi piace un sacco, quindi adesso vi regalo la terza parte!
(sempre su "Fidanzati dell'Inverno")
1.⭐⭐
Non si può negare che Christelle Dabos abbia uno stile accattivante e avvincente, (cominciamo bene) e che col suo libro crei un mondo fantastico e originale (già). Cosa non facile, soprattutto dopo la pubblicazione della saga di Harry Potter (non è proprio vero, se si scrive una storia su una scuola di Magia è ovvio che è difficile farsi notare, ma L'Attraversaspecchi non è simile ad Harry Potter, comunque il maghetto e L'Attraversaspecchi, entrambe saghe che adoro, hanno in comune le descrizioni dei luoghi che sono fantastiche). Così i suoi libri sono diventati un caso letterario in Francia, già all'uscita di questo primo volume avvenuta in terra d'oltralpe nel 2013.
Personalmente però trovo poco giustificabile pubblicare un romanzo la cui trama (nonostante le oltre cinquecento pagine) si ferma di fatto a metà, dando direttamente appuntamento al secondo libro della saga "L'attraversaspecchi" (secondo me è giusto così raga, S-A-G-A, più libri che hanno una stessa trama di fondo, e poi chi non ha adorato l'hype che lascia il finale?). Anche se la cosa è chiaramente scritta sulla copertina, non la trovo affatto corretta perché, soprattutto nella parte centrale del romanzo, la Dabos rallenta ad arte il ritmo del racconto per poi precipitare gli eventi nelle ultime pagine (in "Fidanzati dell'Inverno Ofelia non fa poco di testa sua, ma non per questo vuol dire che non succeda nulla). Eventi che comunque non portano a nulla di definitivo.
Non è facile, certo, ma è possibile creare una saga composta da vari libri, e al tempo stesso disegnare in ogni libro una storia che abbia uno sviluppo e un epilogo riallacciandosi a quella principale ("L'Attraversaspecchi sempre si allaccia al capitolo precedente). La saga di Hogwarts della Rowling e quella de "La Bussola d'Oro" di Philip Pullman (le cui atmosfere ricordano molto quelle create dalla Dabos) sono gli esempi riusciti forse più famosi.
Evidentemente, però, J.K. Rowling e P. Pullman hanno un altro passo come scrittori, visto che la Dabos preferisce semplicemente spezzare la storia (cosa che ha anche il sapore banale di un semplice espediente commerciale) piuttosto che sforzarsi di fare altro. (nessuno obbliga nessuno a comprare libri, se qualcosa piace anche senza "storia spezzata" lo compri e basta)
Insomma: più che un bel libro ...un accattivante primo capitolo.
2.⭐⭐
Il romanzo mi era stato consigliato in toni entusiastici, ma non sono riuscita ad apprezzarlo (gusti). L'autrice ha inventato un mondo accurato e potenzialmente affascinante, ma non ho gradito il tono scherzoso-favolistico. In particolare non mi è piaciuta la protagonista, che è rimasta goffa e inerte per tutto il libro, salvo rivelare un po' di nerbo nelle ultime dieci pagine (e lo è anche negli altri libri ahahah), e altri personaggi troppo caricaturistici (quante volte c'è bisogno di dire che la zia ha i denti cavallini?). L'impressione finale è che in questo primo libro succeda ben poco, a parte tratteggiare il contesto, mentre tutto partirà nel secondo... che però difficilmente leggerò (e allora mica è colpa della Dabos). Una critica anche all'editore per la veste grafica: carta spessa, caratteri grandi, interlinee ampie... non è così che si crea il "librone" che piace tanto ai lettori di fantasy (ma chi l'ha detto che a noi lettori fantasy piaccioni i libroni😂).
3.⭐⭐
Intrigata dalla deliziosa copertina (la copertina non me la tocca nessuno) ho acquistato il libro nonostante non sia una young adult. Favola fantasy, in tre volumi (quattro), scritta non così male come si potrebbe pensare. Libro inutilmente voluminoso, bastava ridurre un pochino il corpo del carattere e avrebbe avuto una dimensione accettabile. Lettura di pura evasione ma io mi fermerò questo (mi chiedo come alcuni abbiano la forza di lasciare le cose a metà, io se inzio una saga la finisco e basta).
E niente per oggi è tutto!
Buona giornataa!
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