Capitolo Sessantatré
Pov. Andrea
Camminiamo in silenzio verso casa, dopo il pomeriggio passato con le ragazze.
Mi sono incazzata così tanto con Micaela. È stato fuori luogo e sgarbato il suo comportamento, tanto più fatto davanti a Leila.
Per chi poi? Quel coglione di Lorenzo che ha lasciato anni fa e che non sa nemmeno prendere una decisione.
Alice o Micaela? Non mi sembra difficile scegliere, perfino Leila è riuscita a farlo
"Sono così mortificata per il comportamento inopportuno di Micaela" mi volto verso Leila, mentre la osservo aprire la porta
"Non devi scusarti per lei Andrea" scuote la testa, raggiungendo la cucina
"Sì lo so, ma Alice è tua amica io non vorrei crearti alcun tipo di problema"
"Stai tranquilla Andrea, domani parlerò con lei" mi sorride, poggiandomi le sue piccole manine sul viso
"È tutta colpa di Lorenzo" scuoto la testa
"Tu odi Omar e tutto ciò che gli sta intorno" ride divertita
"Beccata" mi accascio sul divano, lei si siede accanto a me.
Poggia la sua testa sul mio petto e le gambe sulle mie. Le accarezzo dolcemente la schiena, quasi volessi salvarla da questo silenzio in cui si è rinchiusa.
A cosa starà pensando? Cosa ci può essere che non va?
I suoi silenzi mi preoccupano continuamente perché non sono in grado di interpretarli.
Quando litigavo con Elisa, non c'erano mai silenzi.
No, lei di certo non era il tipo di persona in grado di restare zitta.
Le nostre litigate erano un continuo di urla e brutte parole urlate addosso, fino all'esaurimento,
ma era proprio in quel momento che ci rendevamo conto fosse arrivato il momento di smettere.
Solo raggiungere il limite ci permetteva di terminare quella battaglia momentanea, per poi tornare ad essere felici come prima.
Con Leila invece è tutto diverso. Questi silenzi per lei rappresentano inquietanti attimi di riflessione oppure sono qualcosa di più?
Quasi avesse percepito i miei pensieri, interrompe quel silenzio assordante
"Dici che sono piaciuta alle tue amiche?" si rannicchia contro di me
"Cosa? Certo che sì Leila, perché non dovresti? Rebe ti adora e Micaela.. ti assicuro che le piaci, lo avresti notato fosse stato il contrario" cerco di tirarle su il viso
"Ero così preoccupata che mi odiasse per tutta la storia.. sai.." si blocca, e capisco perfettamente a cosa si riferisca
"Davvero Leila, non avrebbe motivo di odiarti, io stessa non gliene ho dato modo. Tutti hanno compreso la tua situazione, non devi preoccuparti di nulla" le bacio la testa, stringendola più forte a me.
Tutta questa assurda storia ha lasciato un profondo segno in tutti noi: in Omar, in me ma soprattutto in Leila.
È vero, è stata lei a sbagliare, ma questo non vuol dire che tutta questa assurda storia non abbia lasciato cicatrici in lei.
Si porterà per sempre sulle spalle il peso e le conseguenze delle sue azioni, dettate dalla sua impulsività.
Leila è un vulcano, una bomba ad orologeria pronta ad esplodere in qualsiasi momento, ma il rischio che corro stando con lei è così inebriante.
Una scarica di adrenalina che mi ha riportata in vita, dopo mesi di sonno profondo.
Qualsiasi trauma lei abbia ereditato da questa storia, lo affronteremo insieme, perché una coppia è anche questo: affrontare le difficoltà, superarle insieme.
Sempre.
Non mi sarebbe comunque importato se a Micaela o a Rebe, lei non fosse piaciuta. Ragiono con la mia testa, l'ho sempre fatto, anche sbagliando alle volte, non sarà sicuramente diverso con lei.
La amo troppo per lasciarmi influenzare dal pensiero degli altri.
È così bello che lei sia timorosa del giudizio delle mie amiche, perché ancora una volta mi dimostra quanto realmente tenga a me.
Fottute insicurezze.
La stringo più forte a me, cercando di colmare le sue paure.
Avessi la possibilità di tornare indietro, cambierei tante cose. Mi urlerei di continuare ad insistere, di continuare a lottare per il mio amore.
Di non cedere alle sue avances, ma di convincerla con le parole che il nostro amore potesse essere più forte e più bello di ogni cosa.
Però, indietro non posso tornare, posso solo andare avanti.
Sarà difficile, senza alcuna ombra di dubbio, convincerla che si può perdonare sé stessi, che oltre la delusione si può andare avanti.
Ci ho messo tanto tempo per perdonarmi.
Perdonarmi per aver lasciato andar via Elisa senza lottare, per non essermi accorta delle sue mancanze.
In parte l'avevo già fatto da sola, poi è arrivata Leila.
Con il suo amore mi ha fatto capire tante cose, ed ora io sono qui per farle capire a lei.
Perché in una coppia ci si salva a vicenda dal baratro.
Perché in una coppia ci si sacrifica fino a dare tutto sé stesso per salvaguardare l'altro
"Ti amo così tanto Leila"
"Ti amo Andrea" lei si volta verso di me, baciandomi con passione.
In un attimo il mio corpo si accende, desideroso di unirsi al suo.
La sposto così sopra di me e ci perdiamo un quell'attimo magico che siamo io e lei.
Due corpi che si uniscono a formarne solo uno, un meraviglioso equilibrio che funziona solo se siamo l'una accanto all'altra.
Assaggio la sua pelle dolce, perdendomi nel vortice di emozioni che solo lei è in grado di darmi.
Pov. Leila
Mi incammino verso il lavoro, la voce pungente di Stefano risuona nelle mie orecchie
"Wow, ti giuro che avrei voluto vedere la scena" ride divertito "Già me la sogno questa cat fight tra Alice e Micaela"
"Stefano ti prego" sospiro "È già abbastanza difficile così"
"Scusa, volevo sdrammatizzare. Stai tranquilla Leila, può capitare che certe amicizie non vadano d'accordo, i vostri amici non devono per forza essere tutti amici. Basta gestire le situazioni, ma soprattutto dire a Lorenzo di prendere una fottuta decisione nella vita" sospira
"Sai com'è fatto Lorenzo, Ste"
"Secondo te il detto tra i due litiganti il terzo gode, vale anche in questo caso? Io bel giretto me lo farei.."
"Stefano, sul serio?" sgrano gli occhi
"Ma tu gli hai mai guardato il culo? Dio, sembra scolpito nel marmo da Michelangelo"
"Non intendo continuare questa conversazione" rispondo sconvolta dalla piega che sta prendendo il discorso
"Certo, anche Omar era ben messo, ma Lorenzo è proprio su un altro livello"
"Scusami, tu guardavi il culo ad Omar?" inarco un sopracciglio
"Forse, un paio di volte" il suo tono si è alzato, chiaro segno che stia mentendo
"Non entrerò nel merito nemmeno di questo discorso Stefano, tanto è acqua passata" rido divertita fermandomi davanti all'entrata del negozio "Sono arrivata al lavoro Ste, ti va se ci vediamo uno di questi giorni?"
"Beh, direi proprio di sì. Da quando è tornata Andrea sei sparita" si lamenta
"Scusami, hai ragione" sospiro "Che ne diresti di venire a cena domani sera?"
"Con Andrea? No grazie" risponde secco
"Dai Ste, per favore" lo supplico "Non potrai odiarla per sempre, anche perché non ho intenzione di lasciami con lei" rido nervosamente
"Oh peccato, ci speravo"
"Sei proprio uno stronzo" ringhio
"Okay okay, ma solo perché mi sta particolarmente simpatica. Non le darò un'altra chance dopo questa, che se la giochi bene"
"Grazie!" esclamo felice "Ti aspetto domani sera a casa allora"
"D'accordo Leila, a domani. Fai la brava"
"Ciao Ste, ti voglio bene" attacca il telefono senza replicare "Fottuto stronzo" scuoto la testa ridendo.
Sono contenta che sia disposto a mettere da parte la sua rabbia nei confronti di Andrea. Lo capisco bene, quando lei è andata via sono stata malissimo e lui ha vissuto ogni attimo di quel dolore insieme a me, ma Andrea è la chiave per guarire da quell'infernale dolore.
Non posso fare a meno di lei, tanto meno voglio che Stefano ce l'abbia con lei. Il mio migliore amico e la donna che amo non possono odiarsi, perché non potrei mai essere nel mezzo di questa assurda faida.
Tiro un lungo sospiro.
Spero solo che Andrea sia disposta a concedere un'altra opportunità a Stefano. Stavolta niente battute o altre sciocchezze.
Entro nel negozio, il mio turno inizierà a breve.
Matilda sta sistemando qualcosa in cassa, mi dedica un rapido sorriso di saluto, di Alice invece nemmeno l'ombra.
Sono un po' agitata a dire il vero. Spero non sia arrabbiata con me per quanto successo ieri
"Oh, ciao Ali" la saluto, una volta raggiunto il nostro spogliatoio
"Ciao" mi sorride distratta
"Come.. come stai?" la guardo
"Non sono arrabbiata con te Leila, anche se te ne sei andata con il nemico" sbuffa, provocandomi un sorriso
"Davvero non ce l'hai con me?" mi avvicino lei
"Sì" annuisce sorridendomi, stavolta dedicandomi ogni sua attenzione "Ma la prossima volta che fa la stronza la prendo per i capelli, sappilo" la sua espressione cambia, tornando incredibilmente seria
"Sì d'accordo" annuisco "Ci ha pensato Andrea a farle una bella ramanzina".
Lei sorride soddisfatta, continuando a fissare il telefono.
Ero terrorizzata dal fatto che Alice potesse essere incazzata con me, per non averla difesa, per non essere intervenuta invece tutto sembra a posto.
Alice è la solita Alice, un po' più distratta, ma è sempre lei.
Tiro un lungo respiro, rilassata per aver scampato questo pericolo
"Leila, posso chiederti una cosa?" Alice si volta verso di me
"Sì certo, che succede?"
"Tu.. tu cosa pensi di Lorenzo?" mi guarda preoccupata "Ecco, non riesco a capire cosa voglia. Se vuole me, se vuole Micaela. A giudicare dal suo grado di acidità nei miei confronti, è ovvio che si stiano ancora frequentando"
"Oh, Ali.. non lo so. Lorenzo è sempre stato così. Le storie a lungo termine non gli sono mai piaciute" scuoto la testa "Ma mi raccontò un giorno poco dopo la fine della quarantena, quando stavo ancora con Omar, di aver conosciuto una ragazza e che gli piacesse molto"
"È proprio il periodo in cui ci siamo avvicinati io e lui.." sospira "Ma a questo punto risulta difficile capire a chi si riferisse con quelle parole. Non voglio soffrire"
"Questo è il lato un po' meno bello dell'amore Ali, bisogna rischiare, puntare tutto ciò che si ha, con il rischio di perdere ogni cosa e ritrovarsi con il culo a terra. Però ricordati che si può ricominciare, guarda me o Andrea" sorrido
"Lo so, hai ragione" annuisce "Ma fa fottutamente paura" la guardo triste.
È vero, l'amore può far paura.
A volte può anche far schifo.
Il dolore che provoca, ti blocca il respiro e ti toglie l'appetito.
Ti isola dal mondo, perché quando soffri per amore tutto intorno a te cambia. La vita di un tempo non sembra nemmeno più la stessa, il mondo intorno a te assume un aspetto diverso.
Si tinge di nero, tutto perde colore, appesantito da quel dolore che ti lacera il petto.
Tutto irrimediabilmente cambia nella tua vita, compresa te stessa.
Soprattutto te stessa.
L'ho visto in Andrea. Lei non è la stessa persona che era prima che Elisa se ne andasse.
Oh no, è ben diversa ora.
Più attenta, più comprensiva, più presente.
Una volta lei era così concentrata sulla sua università, sulla sua vita.
Era impossibile instaurare un contatto con lei, da un lato capisco Elisa e la sua decisione di andarsene.
L'amore però, non è solo dolore.
L'ho capito con Andrea.
L'amore ti accende la vita, la colora di mille colori diversi.
Ti illumina la strada in un mondo buio e cupo, ti dà la forza di andare avanti oltre le difficoltà.
Lo so, può spaventare tanto. Ho rischiato di perdere Andrea per la mia paura dell'amore, ma una volta superata, non puoi che essere grata di aver rischiato
"Datti il tuo tempo Ali, vedrai che tutto andrà per il verso giusto" le sorrido, stringendole il braccio.
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