Capitolo Sessantasei
Pov. Leila
Sono così contenta che la cena di ieri sia andata bene, decisamente meglio di quanto immaginassi.
Il gesto di Stefano è stato assolutamente inaspettato, tanto da lasciare senza parole anche me.
In senso positivo ovviamente.
Tutta la serata è stata perfetta, è trascorsa serena tra una risata e qualche bicchiere di vino di troppo.
Stefano infatti si è poi fermato a dormire a casa nostra, stordito dai troppi bicchieri bevuti.
Mi ha accompagnata a lavoro questa mattina, sinceramente felice che le cose siano andate bene.
E lo sono anche io. La cosa che più desidero è essere felice e per poterlo essere ho bisogno che Stefano ed Andrea coesistano nella mia vita.
Anche Andrea era felice per lo svolgimento della serata. Ha apprezzato il gesto di Stefano e soprattutto le sue scuse.
Hanno parlato tutta la sera, come se fossero due amici di vecchia data, come se la discussione di qualche sera fa non fosse mai esistita.
Non avevo mai visto Stefano così in sintonia con una mia frequentazione, nemmeno con Omar, nonostante gli anni passati insieme.
Anzi, spesso con Omar era contenuto, non parlava molto, forse per timore di essere giudicato.
O forse semplicemente perché non voleva coinvolgere Omar nella sua vita.
Non lo so, ma sono sinceramente felice che con Andrea le cose siano diverse.
Sistemo un paio di abiti lasciati disordinatamente in giro da qualche cliente, mentre attendo che questa giornata finisca.
Non manca poi molto all'orario di chiusura, come ogni giorno nelle ultime due settimane, il negozio è stato sempre pieno.
Anche Alice è intenta a piegare distrattamente dei capi
"Buonasera!" una voce biascicante ci rapisce dai nostri pensieri, riportandoci alla realtà.
Ci impiego qualche secondo a riconoscere la voce alterata dall'alcool
"Lorenzo?" lo guardo confusa
"Ciao Leila" mi sorride sbieco prima di voltarsi alla ricerca di qualcosa "Oh, eccoti!" indica dietro le mie spalle, il dito leggermente tremolante.
Mi volto nella direzione indicata da Lorenzo. Alice è sbigottita, si guarda nervosamente intorno
"Lorenzo cosa ci fai qui? Sei ubriaco?" lei si avvicina a lui
"Un pochino" sorride lui, barcollando leggermente.
Due forti mani sbucano da dietro di lui, sorreggendolo
"Cristo Lore" Omar sospira, sorreggendo l'amico.
Mi blocco, pietrificata dalla sua presenza qui. Mi tira una rapida occhiata, sorridendomi.
Fatico a respirare, spiazzata dalla sua presenza in negozio. Erano settimane che non lo vedevo più, è bello proprio come lo ricordavo.
La folta barba è sempre perfettamente curata, ma leggermente più lunga.
Aveva sempre manifestato il desiderio di farla crescere, ma gli avevo sempre chiesto di non farlo.
Un'ondata di nostalgia mi travolge
"Sei forse impazzito?" Alice si avvicina a lui, preoccupata
"Forse.." ride scuotendo le spalle per liberarsi dalla presa salda di Omar "Sono venuto qui per dirti, davanti a tutti" fa un gesto teatrale con il braccio, indicando tutto il negozio davanti a sé.
Peccato che all'interno, oltre noi, c'è solo Matilda
"Okay, doveva essere decisamente più teatrale, ma non importa" biascica "Sono venuto dirti per qui.. No aspetta, sono venuto qui per dirti che ti amo" sgrano gli occhi, sconvolta dalla confessione di Lorenzo.
Anche Alice sembra palesemente spiazzata dalle parole di Lorenzo. Si porta una mano alla bocca, gli occhi sono lucidi
"Sì, ti amo. Ci ho messo così tanto a capirlo perché non mi era mai successo prima. Non ho mai amato una ragazza, ho sempre preferito il sesso alle relazioni durature, ma tu.. tu mi ha stregato" lui la guarda con gli occhi pieni di amore.
Il suo corpo teso ora sembra rilassato, come se si fosse liberato di un peso troppo grande per essere portato ancora
"Alice, ti giuro che non c'è nessun'altra oltre te. Sono ubriaco marcio, non potrei mentirti perché il vino verità"
"Credo si dica in vino veritas" ride lei, posizionandosi davanti a lui.
Osservo meravigliata la scena, così felice per loro.
Il gesto di Lorenzo è stato così diretto e d'effetto, così inaspettato ma incredibilmente bello.
Ripenso a quando Omar fece la stessa cosa, presentandosi a casa completamente ubriaco. L'alcool permette di metterti a nudo, spogliarti di ogni freno per poter rivelare la propria anima ed i propri sentimenti.
Senza rendermene conto, cammino verso Omar
"Ehi" lo saluto
"Ehi" mi sorride appena, prima di voltare subito lo sguardo
"Come.. come stai?" lo osservo, e in quell'aspetto curato mi sembra stia bene.
Ma sarà davvero così? Omar da sempre è stato bravo a nascondere le proprie angosce
"Bene, e tu?" mi osserva, il suo sguardo mi mette a disagio
"Bene, grazie" annuisco, portandomi le mani nelle grosse tasche della mia tuta
"Lo so, lo vedo. Sei decisamente diversa dall'ultima volta che ti ho vista" distoglie lo sguardo.
Ha ragione, l'ultima volta che mi ha vista ero appena uscita da una quarantena che aveva messo a dura prova la mia salute sia fisica che mentale.
Le cose con Andrea avevano appena cominciato ad andare bene, mi stavo lentamente riprendendo dal baratro in cui ero caduta mentre cercavo di portare avanti inutilmente la mia storia con lui.
Sì ero a pezzi quando ci siamo lasciati, a malapena mi reggevo in piedi. Avevo perso tanto peso, mangiavo a malapena.
Tornare a casa e mettermi successivamente con Andrea ha permesso al mio corpo di riprendersi
"Sì, effettivamente ho messo su un po' di peso, ma per il resto nulla è cambiato" alzo le spalle "Come mai sei qui? Non che non mi faccia piacere, anzi. Io.." lui mi blocca
"Sono venuto qui unicamente per Lorenzo. Voleva mettersi alla guida dopo dodici ore di alcool. Sta bevendo da ieri sera, alternando stati di lucidità con attimi di pura follia. Tipo quando ha preso in mano le chiavi della sua amata Mercedes. Volevo evitare che si ammazzasse".
Ci voltiamo nuovamente verso di loro.
Sono a pochi centimetri di distanza, i loro respiri sono lenti e sincronizzati. Si guardano negli occhi, senza dire una parola.
Posso avvertire quanto inteso sia quell'attimo solo guardandoli.
Ogni cosa di loro trasuda amore
"Non importa come si dice, l'unica cosa importante è che ti amo alla follia, non mi interessa nessun'altra. Né di Micaela, né di nessun'altra. Credimi"
Sento un leggero disagio nel sentire pronunciare quel nome davanti ad Omar. Qualsiasi cosa sia solo riconducibile ad Andrea, mi mettere terribilmente a disagio
"Oh, dovrai dire alla tua fidanzatina che la sua amica è stata appena scaricata" Omar incrocia divertito le braccia al petto, distogliendo lo sguardo.
Posso notare nei suoi occhi quanto dolore abbia provato nel pronunciare quelle parole
"Non sarà affatto contenta di saperlo" sospiro
"Già, non è mai bello essere scaricati. Quanto meno lei non è stata tradita, forse. Chi può dirlo" abbasso lo sguardo, colpita dalle sue parole dure.
Provo ad aprire la bocca un paio di volte per ribattere, ma non riesco a dire una sola parola
"Lorenzo, ti ascolti quando ti parli? Ti rendi conto di quello che stai dicendo?" Alice è sconvolta davanti a lui, incapace di fare qualsiasi mossa
"Sì mi sto sentendo e non ritiro assolutamente nulla. Sono convinto di ogni singola parola che ho detto" barcolla leggermente, noto Omar irrigidirsi accanto a me
"Questo vuol dire niente più sesso con altre ragazze. Niente più chat con altre ragazze. Ci sarò sempre e solo io nella tua vita. Sei davvero pronto a tutto questo?" la voce di Alice trema mentre lo osserva davanti a sé vulnerabile come non lo aveva mai visto
"Mai stato così pronto" sussurra lui, osservando bramoso le labbra di Alice.
Osservo meravigliata la scena, il fiato corto per l'emozione.
È tutto così meraviglioso e inaspettato
"Alice l'ha stregato, non ho mai visto Lorenzo innamorato così di nessuna" Omar guarda la scena, un piccolo sorriso gli adorna il viso "O meglio, non l'ho mai visto innamorato, lei è riuscita a far innamorare l'uomo dal cuore di latta. È una strega, altrimenti non me lo spiego" rido leggermente alla sua battuta
"Tutti abbiamo un cuore, anche Lorenzo. Bisogna solo essere in grado di riconoscerlo" sorrido, osservandoli l'uno di fronte all'altro.
Alice lo guarda intensamente e in un attimo prende il suo viso tra le mani baciandolo con passione.
Si lasciano andare in un bacio probabilmente atteso da entrambi da tanto tempo
"Oh cavooolo" distolgo lo sguardo dalla scena imbarazzata
"Ecco questa parte della scena decisamente non mi va di guardarla" Omar da le spalle alla coppia che continua indisturbata il suo bacio
"Questo è decisamente imbarazzante" con la coda dell'occhio li posso vedere ancora avvinghiati
"Già" Omar ride nervosamente
"Comunque tu e Lorenzo avete un problema con l'alcool" rido divertita
"No, in realtà abbiamo un problema con voi ragazze" lui mi guarda, distogliendo subito lo sguardo
"Touché" rispondo solamente "Mi dispiace Omar per come sono andate le cose tra di noi.." sospiro
"Leila lascia stare" lui mi blocca "Non ho voglia di parlarne ancora, non avrebbe senso. Forse è meglio staccare quei due" si volta verso la coppia che sta continuando imperterrita il suo bacio
"Sì, meglio staccarli prima di diventare zii" mi blocco "Oddio, scusami. Non intendevo zii insieme.. intendevo.. io.." vado in iperventilazione.
Lui semplicemente mi sorride triste, prima di raggiungere Lorenzo.
Rimango immobile, incapace di fare un solo passo.
Dio, continuo costantemente a far casini con Omar, mi sento terribilmente in imbarazzo
"Lore forza, ora la devi smettere" Omar trascina via Lorenzo, cercando di staccarlo da Alice
"Ehi amico, credo di avere un problemino.. lì sotto" biascica, indicandosi i pantaloni.
Proprio all'altezza del cavallo, c'è un rigonfiamento che dà spazio a pochi dubbi
"Dio che schifo Lore" Omar sbuffa, trascinandolo via da Alice
"Ops" Alice ride imbarazzata, guardando bramosa il ragazzo davanti a sé
"Mi ha fatto piacere vederti Omar" aggiungo osservandoli raggiungere l'uscita
"In bocca al lupo per stasera Leila, qualcuno non sarà contento di quanto successo. Ci vediamo" mi saluta con un gesto della mano
"Ali, Ali!" Lorenzo urla cercando di liberarsi dalla stretta di Omar "Ti aspetto questa sera?" la guarda, trepidante di sapere la risposta
"Certo" gli sorride, annuendo felice.
Sul viso scoordinato di Lorenzo compare un sorriso storto, posso vedere i suoi occhi brillare da qui.
I due ragazzi lasciano il negozio, tra lo sguardo attonito di tutte e tre.
Alice guarda prima Matilde, poi me. L'espressione sul suo viso è sconvolta, incapace di credere che tutto questo sia davvero successo.
In un attimo mi torna in mente la discussione avuta con Lollo il giorno in cui io ed Omar ci lasciammo. Lui mi disse di amare una ragazza e quella ragazza era proprio Alice
"Leila io.." lei mi guarda, piuttosto imbarazzata
"Sono così contenta per voi Ali" la guardo
"Mi sono innamorata del migliore amico del tuo ex, mi dispiace così tanto Leilei per averti messa in questo casino" sospira
"Non devi preoccuparti di nulla Ali, goditi tutto questo, perché non c'è nulla di più bello dell'amore" le sorrido abbracciandola forte.
Sono sinceramente felice per loro, perché l'amore è una cosa meravigliosa che va vissuta fino in fondo.
Qualsiasi sia la persona di cui ci innamoriamo.
Non lo decidiamo noi, accade e basta e non lo puoi controllare.
L'ho capito sulla mia pelle.
Stringo forte Alice tra le braccia, che commossa ricambia.
È stata la scena più romantica e bella che abbia mai visto, mi auguro che la loro storia possa durare nel tempo.
Che possano completarsi come Andrea completa me, che possano amarsi in un modo così intenso da togliere il respiro.
Perché non importa con chi, se capita l'amore bisogna essere abbastanza coraggiosi da viverlo, perché altrimenti non si sarà mai vissuti sul serio.
Per questo motivo ho lasciato Omar, per questo motivo ho deciso di vivere la mia storia con Andrea.
Sorrido, stringendo forte Alice tra le mie braccia.
Pov. Andrea
Sto cucinando la cena, in attesa che Leila torni.
So che non le piacerà affatto ciò che sto cucinando, ma dopo tutto il peso che ha perso in passato ha bisogno di recuperare nel modo corretto.
Giro le zucchine sulla piastra, in attesa che si cuociano.
Do un'occhiata per vedere se Micaela abbia o meno risposto nel gruppo ma ancora tutto tace.
Tiro un lungo respiro.
Sto iniziando a preoccuparmi sul serio.
Cosa potrà mai essere successo da farla sparire in questo modo?
"Ehi" la voce di Leila mi riporta alla realtà
"Ehi piccola, ciao" le vado incontro, sorridendole.
Le bacio delicatamente sulle labbra, noto sul suo viso un'espressione preoccupata
"Stai bene? È successo qualcosa?" la guardo allarmata dal suo viso scuro
"Sì, ecco Andrea.. devo dirti una cosa" lei si avvicina a me, prendendomi le mani tra le sue
"Dio Leila, mi stai preoccupando" inizio ad agitarmi sul serio
"Oh no, non devi" scuote la testa "Io volevo.. volevo solo dirti che ho visto Omar al negozio.. prima" mi irrigidisco.
Il suo sguardo preoccupato mi osserva, cercando di analizzare la mia espressione.
Sento la rabbia montarmi dentro, il mio corpo riscalda
"Cosa vuol dire che hai visto Omar?" ringhio
"Lui è venuto al negozio. O meglio, lui e Lorenzo" raggiunge il tavolo sedendosi.
Comincia così a raccontare quant'è successo in negozio poco prima ed io sono semplicemente senza parole.
Il gesto di Lorenzo è stato così romantico e al contempo stupido, ma sicuramente d'effetto.
Ora capisco perché Micaela è sparita dai radar.
Lorenzo l'avrà scaricata per Alice.
Sarà distrutta.
Cerco di ascoltare Leila, ma sinceramente della love story tra quei due non me ne frega nulla
"Arriva al dunque Leila, non interessa granché di Lorenzo ed Alice" sbuffo
"Ho parlato con lui. Gli ho chiesto come stesse e lui ha fatto lo stesso" mi racconta l'assurda conversazione avuta con il suo ex e sento il sangue ribollirmi nelle vene.
L'idea che possano aver parlato mi manda fuori di testa, ma lei è stata onesta con me. Mi ha raccontato ogni singola parola scambiata, ed a parte qualche piccola gaffe da parte sua, non è successo nulla di rilevante.
Lui continua ad essere innamorato perso di lei, le sue parole ne sono la conferma, eppure noto nello sguardo di Leila che nulla è cambiato.
Tutto è rimasto uguale, nonostante abbia rivisto dopo settimane il ragazzo che diceva di amare, il ragazzo con il quale voleva costruire una famiglia.
Il mio cuore si calma
"Okay" annuisco
"Cosa?" Leila mi guarda confusa "Tutto quello che hai da dire è.. okay?"
"Cos'altro dovrei dirti Leila? Lui è ancora innamorato perso di te, ma tu hai portato avanti la conversazione nel modo più giusto" alzo gli occhi al cielo
"Avevo paura che potessi arrabbiarti" si gratta il retro del collo
"Di certo non mi entusiasma il vostro incontro, ma non posso replicare su nulla. Grazie per essere stata estremamente sincera con me" annuisco
"Ti ho fatto una promessa" mi sorride, alzandosi dal tavolo per raggiungermi.
Mi posa le braccia sulle spalle, posandomi piccoli baci casti lungo la mascella tesa.
Mano a mano che le sue labbra mi sfiorano, mi rilasso sempre di più, come se i suoi baci fossero piccole bolle di sapone che raccolgono tutta la mia rabbia per allontanarla da me.
Mi lascio andare tra le sue braccia, godendosi quei baci magici.
Uno strano odore acido mi invade le narici, riportandomi alla realtà
"Cazzo!" esclamo, guardando le zucchine ormai completamente carbonizzate
"Ops, scusami" lei ride imbarazzata, sedendosi nuovamente al tavolo.
Mi osserva cucinare, senza dire una parola.
Cosa starà pensando? Vorrei tanto saperlo.
Sono così fiera del modo in cui ho affrontato la questione, della mia reazione pacata.
Avevo detto a Leila che mi sarei impegnata a gestire meglio la nostra storia ed è quello che sto cercando di fare.
E poi Omar si è comportato bene, ha tenuto un comportamento giusto e distaccato da lei.
Un po' lo invidio.
A parti inverse, non so se sarei mai riuscita a tenere un tale grado di calma nel rivederla dopo tanto tempo.
Restare così emotivamente distaccato, non provare a fare nemmeno un piccolo passo verso di lei.
Sta cercando di uscire da questa storia a testa alta, nonostante il dolore.
A contrario di quello che si può pensare, voglio bene ad Omar. Ho sbagliato, ho fatto il peggiore dei torti, ma voglio bene ad Omar e spero con tutta me stessa che possa ricominciare.
Spero che possa tornare ad essere felice, felice come lo è stato con Leila.
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