Capitolo Sessantadue
Pov. Andrea
Siamo nude nel mio letto, la notte appena passata è stata la più bella mai vissuta.
Ci siamo unite ancora ed ancora, nel buio e nel silenzio di quella casa che ormai è diventata solo.. nostra.
Nonostante il caldo di inizio estate, abbiamo dormito abbracciate, la nostra pelle nuda a contatto.
Ora le sto delicatamente accarezzando i capelli, in attesa che si svegli.
Il volto è rilassato, il corpo adagiato su di me.
Mi sembra ancora di sentire il profumo dolce di vaniglia delle mille candele che ho acceso ieri sera per creare la giusta atmosfera.
L'idea è stata di Rebe, ma è stata semplicemente geniale.
Sì, forse scontata, ma la sua espressione non appena ha visto tutto quello che avevo organizzato è stata semplicemente indimenticabile.
Così emozionata e sorpresa, era adorabile.
È proprio vero che sono i piccoli gesti a rendere tutto speciale. Una cena a lume di candela, una pentola di pasta lasciata sui fornelli.
Sorrido al ricordo dei suoi piccoli ma importanti gesti nei miei confronti
"Mhh.." mugola contro il mio petto
"Buongiorno piccola" le sorrido
"Ciao" sorride lei, coprendosi il viso "È molto che sei sveglia? Che ore sono?"
"No tranquilla, da pochi minuti" le bacio la fronte "Sono le dieci" mi volto verso l'orologio che ho sul comodino
"Mhh.." si stiracchia
"Vuoi un caffè?" le domando, e lei annuisce silenziosamente, tornando a sdraiarsi sotto le coperte.
Non riesco a trattenere una risata nel vederla sotterrarsi sotto le coperte per fuggire alla luce fioca che arriva dall'ingresso.
Infilo una maglietta ed un paio di pantaloni e raggiungo la cucina per preparare i due caffè. Tutto è ancora come l'abbiamo lasciato ieri sera: i petali sono sparsi sul pavimento, la rosa adagiata in un vaso sopra il tavolo.
I piatti abbandonati nel lavandino, a causa della passione travolgente che ci ha trascinate in camera da letto ieri sera.
Un odore acido ha invaso la cucina.
Apro leggermente la finestra, per far circolare l'aria.
Mentre attendo che la macchinetta del caffè si accenda lavo i piatti, per eliminare questo odore estremamente fastidioso.
L'acqua calda mi brucia le mani, provocandomi vampate di calore.
La giornata oggi sarà particolarmente calda, il sole già alto nel cielo alza decisamente la temperatura nella stanza.
La macchinetta del caffè emette i soliti suoni per avvisare di essere pronta così preparo i due caffè.
Quando torno in stanza, Leila è ancora raggomitolata sotto le coperte
"Piccola, è pronto il caffè" mi siedo accanto a lei, aspettando che sbuchi fuori dalle coperte
"Mh.." mugola ancora, mettendosi a sedere.
L'espressione rilassata di prima è stata sostituita da un'espressione imbronciata.
Gli occhi sono semichiusi, affaticati dalla luce proveniente dall'ingresso.
Si porta alla bocca la tazzina del caffè, sorseggiandola in silenzio
"Grazie Andrea" mi sorride, posando la tazzina sul comodino accanto al letto
"Prego piccola" ricambio il sorriso "Hai dormito bene?"
"Sì certo" annuisce, stiracchiandosi "Ti sei alzata presto" mi guarda
"Mi ha svegliata la luce" sbuffo "Vuoi fare colazione?"
"Mh, mh" scuote la testa "Voglio stare qui per sempre" mi abbraccia, trascinandomi giù con lei.
Mi sdraio sul letto, lei appoggia la testa al mio petto.
Mi accarezza il ventre, rimanendo in silenzio. Sembra delusa nel vedermi i vestiti addosso, infatti infila la mano sotto la maglietta.
Io le accarezzo i capelli dolcemente rimanendo in silenzio per non disturbarla.
Questo è tutto ciò che necessito, tutto ciò di cui ho bisogno ogni giorno per stare bene.
Passare la mattinata a letto, prepararle il caffè.
Sapere di averla accanto quando torno a casa mi fa esplodere il cuore.
Catturo questo attimo meraviglioso, il suo corpo seminudo coperto dal lenzuolo adagiato sul mio, la sua mano a coccolarmi dolcemente.
Osservo felice la foto, stringendo forte Leila a me
"Ti.. ti devo chiedere una cosa" la guardo "Sei libera di dir di no"
"Che succede?" mi guarda preoccupata
"L'altro giorno ho visto Micaela" sembra irrigidirsi non appena sente il suo nome "Mi ha detto di volerti conoscere"
"Come?" risponde imbarazzata
"Sì, so che vi conoscete già ma non vi siete mai frequentate tanto"
"Sì, ad Omar non è mai interessato conoscere le fidanzate di Lorenzo, visto che solitamente erano sempre delle meteore" ride
"Sì, effettivamente è stato così anche per loro" rido divertita
"Già, ma è stata comunque la ragazza che ho visto di più a casa loro rispetto a tutte le altre" abbassa lo sguardo
"Ti senti pronta a farlo? Non voglio che tu ti senta forzata a fare nulla, per questo te lo sto chiedendo. Ricominciare è sempre.. difficile" mi volto dall'altra parte
"No, va bene Andrea certo" mi sorride, riportando il mio sguardo su di lei "E poi Micaela mi è sempre stata simpatica"
"Davvero?" sorrido
"Certo Andrea. Sono pronta a ricominciare da zero con te, quante volte devo dirtelo?" ride
"Non voglio che tu ti senta soffocare da me, non so mai cosa troppo o troppo poco. Mi farai impazzire Leila" sospira
"Ti amo così tanto Andrea" mi sorride baciandomi delicatamente le labbra
"Ti amo Leila, non sai quanto" la stringo forte a me.
Raggiungo Micaela e Rebe a casa di Michi.
Guarderemo un film o una serie TV in attesa di andare prendere Leila a lavoro.
Sono così contenta che abbia accettato di conoscere Micaela, perché vuol dire che è davvero disposta a ripartire da zero con me.
Non che mi avesse dato modo di pensare il contrario, ma per una paranoica come me è sempre meglio avere qualche conferma in più.
Sorrido.
Mi sdraio sul divano, accanto alle ragazze che guardano piuttosto incuriosite il film in riproduzione sulla grossa tv del salotto.
Devo ammettere che sono un po' agitata per oggi pomeriggio. Sono sicura andrà bene, ma sarà sicuramente strano.
Leila e Micaela si sono conosciute in un contesto ben diverso da quello attuale, spero che non si senta in alcun modo a disagio, anche se so che Micaela farà il possibile per far sì che ciò non accada.
Sorrido guardando le mie amiche.
Sarà strano andare a prendere Leila a lavoro, incontrare le sue colleghe che ormai conoscono l'intera storia.
Mi blocco.
Oh no, incontreremo le sue colleghe, compresa quella che ora sta frequentando Lorenzo. Dovrei forse dirlo a Micaela?
Loro non stanno più insieme, ma tra loro c'è questo strano rapporto che nessuno è ancora riuscito a decifrare, tanto che è stato lui stesso a raccontarle quanto successo tra me e Leila.
Sono decisamente in difficoltà
"Rebe" sussurro cercando di attirare la sua attenzione nell'unico momento in cui Micaela ci ha lasciate sole "Rebe!" alzo la voce
"Che c'è Andrea?" sbuffa lei alzando gli occhi dal cellulare
"Ecco.. ti ricordi Lorenzo no? L'ex di Michi e l'amico di Omar"
"Sì certo che me lo ricordo Andrea" alza gli occhi al cielo
"Ecco, si sta frequentando con la collega di Leila, che molto probabilmente vedremo dopo" mi gratto il retro del collo "Dovrei avvisare Michi? Non riesco a capire quale strano rapporto ci sia tra di loro" scuoto la testa
"Mh, questa domanda è interessante" porta una mano sul mento "Non saprei" scuote la testa
"L'hai notato anche tu il rapporto strano che c'è tra quel due, non è vero?" la guardo
"Sì, c'è sempre stato tra di loro un rapporto piuttosto.. ambiguo, soprattutto dopo essersi lasciati. Non so proprio cosa dirti a riguardo" mi osserva
"Che cosa succede?" Micaela esce dal bagno guardandoci curiosa
"Oh nulla" rispondo velocemente, cercando di camuffare il fatto di essere stata colta in flagrante
"Cosa mi stai nascondendo Andrea?" lei mi guarda, socchiudendo gli occhi.
Mi analizza, cercando di capire se io stia o meno mentendo
"Sì, ecco, devo dirti una cosa" spunto, Rebe ci osserva preoccupata
"Cioè?" lei mi guarda, sinceramente preoccupata
"Ecco Leila mi ha detto.. Leila mi ha detto che Lorenzo si sta frequentando con Alice, la sua collega" dico tutto di un fiato "Non so bene quale strano rapporto ci sia tra di voi, ma mi sembrava giusto che tu lo sapessi".
L'espressione sul viso di Micaela cambia talmente tante volte in pochi secondi, da non riuscire nemmeno ad individuare tutte le emozioni che l'hanno pervasa.
Rimane in silenzio, osservandomi. Non aggiungo nient'altro, in attesa che lei dica anche la più piccola cosa, ma continua a rimanere in silenzio.
Stringe i pugni lungo i fianchi, facendomi intendere che la notizia non le è così indifferente, anzi
"Oh, okay" annuisce "Grazie per l'informazione" si allontana da noi, per chiudersi in bagno.
Io e Rebe ci scambiamo uno sguardo confuso, incapaci di capire come comportarci
"Credo le piaccia ancora Lorenzo" Rebe interrompe il silenzio
"Già" annuisco semplicemente, osservando la porta chiusa del bagno.
Mi dispiace tanto averle dato quella brutta notizia. Lorenzo non mi è mai piaciuto, devo essere sincera. Quei suoi costanti comportamenti da Don Giovanni del cazzo, il modo in cui ha trattato Micaela.
Non mi è mai piaciuto, così quando Michi ci disse di essersi lasciata con lui di comune accordo, ero decisamente sollevata e felice.
Ci eravamo tolti un bel problema, senza troppi drammi.
Poi la loro strana relazione è continuata negli anni, sotto forma di amicizia.
Anche se onestamente non mi spiego come si possa essere amici di un'ex, più o meno importante che sia stato.
Scuoto la testa.
Mi stiracchio sul divano, dopo un intero pomeriggio passato seduta, mentre Rebe e Micaela si preparano per uscire.
Micaela indossa un paio di jeans incredibilmente aderente ed un top corto che le evidenzia la vita sottile.
Esagera con il trucco, sistemandosi poi i capelli con phon e spazzola.
Lo so che sta facendo tutto questo per prevalere su Alice, e Dio, spero solo che non combini qualche pasticcio
"Andiamo?" prende in mano una borsetta ed un paio di occhiali da sole entrambi di Versace.
Io e Rebe ci scambiamo un'occhiata preoccupata mentre la seguiamo fuori di casa.
Pov. Leila
"Così verrà l'ex ragazza di Lorenzo oggi a prenderti?" Alice mi guarda prendere la mia roba, pronta per andare via
"Sì" annuisco seria "Mi prometti che non farai nulla di sconveniente?" la supplico con lo sguardo
"Cosa? Non ho intenzione di fare proprio nulla" alza le mani
"Non devi esserci amica, ma ti prego Ali, è amica di Andrea" sospiro
"Ti prometto che non farò casini" mi sorride, poggiandomi una mano sulla spalla.
Tiro un lungo respiro, mentre finisco di prepararmi.
Mi sembrava più che giusto informare Alice dell'arrivo di Micaela di questa sera.
Non volevo che lo scoprisse da sola.
E poi Lorenzo le aveva già parlato di lei, io semplicemente ho dato un volto a quella figura misteriosa.
Sono così preoccupata, devo ammetterlo. Non so cosa possa succedere e Andrea mi ha detto che Micaela non ha preso molto bene la notizia della nuova frequentazione di Lorenzo.
Dio, quei due non li capirò mai.
Ci incamminiamo verso l'uscita, Andrea mi osserva sorridendo da fuori
"Ciao piccola" mi sorride baciandomi, non appena la raggiungo
"Ciao Andrea" le sorrido, stringendola forte
"Ciao Leila!" esclama Rebe abbracciandomi velocemente
"Ciao Leila, che piacere vederti" Micaela mi sorride, mettendomi un po' a disagio
"Ciao ragazze" sorrido ad entrambe "Queste sono Alice e Matilda. Ragazze, queste sono Rebe e Micaela" presento le ragazze di fronte a noi.
Alice e Micaela si scambiano uno sguardo serio, pieno di rabbia e risentimento, un falso sorriso adorna i loro visi tirati.
Mi scambio un rapido sguardo con Andrea, anche lei sembra tesa
"Piacere" il tono di Alice si abbassa di qualche ottava, diventando quasi un ringhio
"Tutto tuo" risponde Micaela, la sfida dipinta sul viso.
Alice fa per aprire la bocca, ma io le prendo un polso, supplicandola con lo sguardo di non continuare.
Così lei si morde il labbro, chiudendo la bocca.
Le sorrido, ringraziandola con lo sguardo
"Andiamo?" guardo Andrea, cercando di sfuggire a quella situazione surreale
"Sì direi di sì" annuisce lei rapida, desiderosa quanto me di sparire "Ciao ragazze" dedica un rapido sguardo alle mie amiche, poi si incammina nella direzione opposta
"Ciao ragazze, ci vediamo domani" lancio una rapida occhiata ad Alice, il volto nero di rabbia.
Matilde mi sorride nervosa portando via Alice.
Ci incamminiamo così in silenzio verso il bar più vicino.
Andrea è visivamente infastidita dal comportamento di Micaela, ha la mascella tesa, le grosse mani nelle tasche della felpa
"Bella mossa Michi" sbuffa Andrea a bassa voce, probabilmente nella speranza che io non senta
"Cosa avrei dovuto dirle?" alza gli occhi al cielo Micaela
"Scusala" Rebe si avvicina a me "Non abbiamo ancora capito quale strano rapporto ci sia tra lei e Lorenzo" scuote la testa
"Oh, non fa nulla" rispondo abbassando lo sguardo "Anche tra Lorenzo e Alice c'è un rapporto in po'.. strano" .
Le seguiamo in silenzio, mentre Andrea borbotta qualcosa davanti a noi.
Il comportamento di Micaela non è stato affatto carino, la competizione tra loro due non le porterà da nessuna parte, soprattutto contando che Lorenzo salta da una ragazza all'altra come se tutto questo fosse normale.
Ma chi sono io più giudicare? Ho fatto anche di peggio
"Che ne dite di fermarci qui?" Rebe indica un piccolo bar non troppo lontano da casa nostra
"Okay" annuisco sorridendo.
Andrea annuisce velocemente, Micaela la segue.
Si siedono in un tavolino nel dehor esterno, Andrea le braccia incrociate al petto.
È palesemente nervosa, lo sguardo serio.
Mi siedo accanto a lei, posandole una mano sulla coscia. Le sorrido dolcemente, e nonostante il disagio che la pervade, ricambia
"Leila, Micaela deve dirti qualcosa" Andrea guarda prima me, poi Micaela.
Lei sembra scocciata, lo sguardo serio
"Io.." lei si volta a guardarmi "Io ti chiedo scusa per il comportamento avuto con Alice. Sono stata maleducata, di certo non era così che volevo cominciare la nostra conoscenza" alza gli occhi al cielo
"Va tutto bene" annuisco, guardando prima Micaela e poi Andrea.
Ho come l'impressione che sarà una lunga serata.
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