This is Halloween
La canzone è "This is Halloween" dal film "The nightmare before Christmas"
Boys and girls of every age
Wouldn't you like to see something strange?
Come with us and you will see
This our town of Halloween
This is Halloween, this is Halloween
Pumpkins scream in the dead of night
This is Halloween, everybody make a scream
- Basta Hanji, ti prego, è un ora che vai avanti con quella canzone.
Ci hai fatto ascoltare tutte le sue versioni immaginabili.- mi lamentai tentando di afferrare il telecomando dello stereo che teneva in mano e che spostava continuamente per evitare che lo prendessi e mettessi fine a quella tortura.
Riuscì a catturare il suo polso con una mano mentre con l'altra le strappai via l'oggetto demoniaco.
Pace, finalmente niente più sottofondo musicale a tema.
Sospiri di sollievo si levarono dal salone.
- Era ora.- disse Jean felice.
- Non se ne poteva più.- aggiunse Eren.
- Certo che siete proprio dei noiosi guastafeste, non apprezzate lo spirito di questa festa.- Sbuffò Zoe mentre girovaga per la sala probabilmente alla ricerca di qualche altra forma d'intrattenimento.
- Ti ricordo che tu ci ha obbligati a venire conciati in questo modo.- disse Eren indicando ciò che stava indossando in quel momento: due orecchie e una coda da lupo.
- Non siamo più dei marmocchi, quattrocchi.-
- Oh, ma andiamo Levi, sei quello che più si attiene alla realtà, non puoi lamentarti.-
- Tch.-
- Perfè? Levi fi sarebbe travesfifo?- boffonchiò Sasha con la bocca piena e un biscotto mezzo mangiucchiato in mano.
- Sasha, finisci di mangiare prima di dire qualsiasi cosa.- la rimproverò fredda Mikasa.
- Appunto, non è nemmeno riconoscibile.- puntualizzò la ragazza con gli occhiali in riposta alla domanda.
- Da cosa saresti vestito Levi?- domandai curiosa.
- Demone?- propose Connie divertito, probabilmente aveva fatto l'associazione più plausibile basata sul carattere della persona in questione.
Levi con una sua sola impassibile occhiata fece tacere il ragazzo che aveva appena provato a schernirlo.
- Vampiro?- tentai, sperando di non irritarlo.
- Esattooo.- all'improvviso mi trovai il braccio di Hanji intorno al collo che quasi mi mozzò il respiro.
- Non pensi anche tu che coincida con il suo vero io?-
- Be' non ne...-
- Tralasciando i costumi, che ne dite di guardare questo bel film e poi andare in giro per fare dolcetto o scherzetto?- propose sventolando qua e là la custodia del DVD impedendoci di vedere il titolo.
Mentre lei si apprestava a mettere su il film noi ci sedemmo comodi, alcuni per terra e altri sul divano, in attesa dell'inizio della pellicola che stava continuando a elogiare.
- Che film hai scelto?- domandò Armin, mentre la ragazza si sedeva per terra a gambe incrociate pronta ad assistere alla visione.
- Uno di animazione: "The nightmare before Christmas."-
Poco dopo iniziarono a comparire le prime inquadrature e con esse un sottofondo musicale.
Boys and girl of every age Wouldn't you like to see something strange?
Come with us and you will see This our town of Halloween
This is Halloween, this is Halloween
Halloween, quella notte in cui si parla solo di spettri, vampiri, fantasmi, zombie ed altri esseri soprannaturali.
Quella notte in cui il giardino di ogni casa è ornato da zucche intagliate con espressioni spettrali e lanterne a forma di fantasma.
Quella notte in cui i bambini bussano a tutte le porte nella speranza di ottenere dolciumi.
Quella notte in cui realtà e magia si fondono e personaggi soprannaturali iniziano a camminare per le strade e ad animarle, in modo divertente e allo stesso tempo quasi macabro.
Questa è Halloween.
Così ti ritrovi ad essere alla festa in maschera organizzata da Hanji con l'aggiunta di dolcetto o scherzetto.
Solo di una cosa non hai tenuto conto, che non si può mai sapere cosa accadrà durante questa notte.
- Ehi, svegliati, dobbiamo uscire.- sentii qualcuno che dolcemente mi scrollava per una spalla nel tentativo di ridestarmi dal mio sonno.
Aprii lentamente gli occhi e battei un paio di volte le palpebre per abituarmi alla luce, mi trovai davanti il volto angelico di Armin con indosso un capello nero da mago.
-Su, alzati dobbiamo andare.-
Lentamente mi alzai dal divano sul quale mi ero addormentata e mi guardai intorno spaesata nel tentativo di capire cosa stessero facendo tutti.
Notai che ognuno dei presenti indossava un costume anche chi prima era vestito in modo normale.
- Forza sbrigati, già ti sei persa il film, almeno muoviti a cambiarti.-
Hanji, nel suo travestimento da scienziata pazza con guanti, camice e tutto il resto, mi lasciò gentilmente tra le mani la mia borsa nella quale era riposto l'abbigliamento per la serata.
Velocemente mi diressi verso uno dei bagni della casa e dopo pochi minuti uscii da lì con indosso il mio costume preferito.
Ritornai verso tutti gli altri, che nel frattempo si erano già radunati vicino alla porta d'ingresso.
- Ce ne hai messo di tempo.- si lamentò Connie.
- Caro il mio zombie...io non ci ho messo tanto, siete voi che siete degli impazienti.- lo rimproverai.
-Bene!- battè le mani Hanji.- Ora che ci siamo tutti possiamo uscire.-
La prima cosa che mi colpì appena messo piede fuori fu la fredda temperatura notturna che mi faceva gelare le mani.
Mi chiesi come mai tutti gli altri non sembravano infreddoliti.
Nonostante questo non sembrava una serata così terribile: qua e là si scorgevano gruppi di genitori intenti a chiacchierare tra loro mentre accompagnavano i figli a bussare alle porte, i bambini erano allegri e speranzosi di ottenere qualche dolcetto, invece le zucche grazie alle candele al loro interno sembravano sorridere in modo strano, come se con quel loro ghigno volessero invitare i ragazzini a far visita alle varie dimore, appesi alle porte delle case c'erano finti scheletri o pipistrelli; a rendere tutto più reale ci pensavano le leggere brezze che facevano cadere le foglie secche dai rami e la pallida luna piena presente nel cielo.
- Che avete intenzione di fare?- domandò Jean.
- Prima di tutto proporrei di andare verso la strada principale.- disse Hanji.
- Vuoi seriamente andare a fare dolcetto o scherzetto?- chiesi incredula.
- Non ci vedo niente di male.- replicò lei indispettita incrociando le braccia.
- Non è un po'...ecco...come dire... imbarazzante?- cercai di trovare le parole giuste per evitare di urtarla.
- Non mi sembra ci sia un'età limite.- ribattè
- Ma un conto e andare in giro per le strade, un altro è andare bussare alle porte per chiedere caramelle.-
- Io concordo con Hanji.-
Guardai in malo modo la ragazza tutta vestita di arancione che doveva impersonare una zucca.
Poi per fortuna qualcuno prese le mie difese.
- Sasha, smetti di pensare con il tuo stomaco.- la rimproverò un'altra volta Mikasa nel suo costume che non riuscivo a riconoscere.
La scienziata pazza capì che la situazione non si sarebbe risolta, così propose una soluzione intermedia: iniziare ad avviarci e decidere in seguito.
Per niente contenti della svolta della serata ci avviammo tutti verso la strada principale.
Dopo pochi passi mi accorsi di avere al mio fianco la figura di Jean e anche lui indossava lo stesso costume di Mikasa.
- Da che cosa saresti travestito di preciso, Jean? Ho già visto il simbolo sulla giacca, ma non ricordo dove.-
- Lo stemma raffigura le ali della libertà, sono vestito da uno dei protagonisti di Attack on Giants: Jaeger.-
- E il fatto che Mikasa sia vestita uguale è un caso o il protagonista è coinvolto in qualche ship?- domandai con una punta di malizia.
-Assolutamente no.- girò la testa dall'altra parte e non mi rivolse più la parola, ma dentro di me non potei che sorridere a tale reazione.
Arrivammo finalmente nel grande vialone principale, ma non eravamo ancora riusciti a trovare una soluzione che accontentasse tutti.
- Perchè non la mettiamo ai voti?- propose Armin.
Tutti acconsentimmo a quella ragionevole proposta.
-Quanti sono contro dolcetto o scherzetto?- proclamò il biondo.
Sei mani, compresa la mia, si alzarono decise.
-Bene, votazioni concluse, chiusa la questione.- disse Jean soddisfatto.
- Ma non è giusto! Noi non abbiamo votato!- piagnucolò Sasha.
- La matematica non è un opinione, perciò dubito che i vostri tre voti possano ribaltare la situazione.- Mikasa rimproverò un'altra volta Sasha, continuando di questo passo a fine serata sarebbero arrivate almeno a venti richiami.
- Quanti sono invece a favore?- domandò di nuovo Armin accontentando coloro che avevano sporto lamentele.
Questa volta furono tre le mani alzate.
- Sei contro tre, vince la maggioranza, perciò niente dolci.- concluse il mago.
- Connie, non posso credere che tu abbia votato favore di questa idiozia.- Jean riprese il ragazzo vestito da zombie, lui come risposta si limitò invece ad una alzata di spalle.
- Ora che facciamo?- domandai.
-Lo so io, lo so io.-
-Quattrocchi, non hai ancora capito che non ci interessano le tue proposte?- replicò freddo il ragazzo dagli occhi color acciaio.
- Levi!- lo richiamai.
- Tranquilla, sono abituata a questo nanetto.- mi tranquillizzò lei.
-Comunque proporrei di fare un salto alla vecchia villa disabitata, giusto per restare in tema, e poi tutti a casa.- continuò lei.
- Intendi quel vecchio rudere in mezzo al bosco? Non è pericoloso andarci di notte?- domandai irrequieta.
- Assolutamente no, la strada per arrivarci ormai è piena di lampioni, ci impiegheremo massimo una mezz'oretta.-
- Hanji, questa volta sono d'accordo con te, vediamola come una prova di coraggio, che ne dici Jean?- propose il ragazzo lupo dando una pacca sulla spalla a quest'ultimo.
- Ci sto.- rispose spavaldo l'altro.
I due, ignorandoci completamente, cominciarono a litigare e ad avviarsi verso quello che avevano scelto come luogo di una prova di coraggio o per meglio dire: di chi scappa dopo.
Ci allontanammo dall'illuminato vialone per dirigerci verso i vicoli secondari.
Man mano che procedevamo le luminarie diminuivano sempre di più fino a quando non ci trovammo di fronte all'unico ostacolo che ci separava dalla nostra meta: un boschetto completamente buio e spettrale.
- Non avevi detto che c'erano un sacco di lampioni, Hanji?- domandai con l'intento di sottolineare il fatto che non c'era una minima fonte di luce.
- Tutti possono sbagliare.- rispose tranquilla lei.
- Tch. Facciamo in fretta questa cosa e andiamocene.-
- Hai paura Levi?- lo stuzzicò Zoe.
- Non sono io quello che dovrebbe avere paura in questo momento.- il modo con cui aveva pronunciato quella frase era tagliente e freddo come una lama.
Detto questo si inoltrò all'interno del boschetto e tutti noi lo seguimmo dopo aver acceso i nostri telefoni per sfruttarli come torcia.
Ci addentrammo sempre di più seguendo la strada non asfaltata; il bosco era quasi spettrale, tutto pareva scrutarti, persino le foglie degli alberi non ancora spogli e il gufo che si udiva ma che si non riusciva a vedere.
Un particolare che avevo ignorato per tutto il tempo ora si rese più visibile: nebbia. Nebbia che rendeva più difficile la visione di tutto ciò che c'era intorno a noi
"Com'è possibile che ci sia la nebbia? Fino a poco fa c'era il vento."
C'era qualcosa che non mi tornava in tutto quello, era così inverosimile, così...strano.
- Possiamo tornare indietro?- finalmente qualcun altro dette voce ai miei pensieri.
-Torna pure se vuoi Sasha, io non ne ho intenzione.- la risposta acida di Hanji mi lasciò di stucco.
- M-ma...- balbettò la ragazza zucca tentando inutilmente di replicare.
La scienziata non le diede ascoltò e continuò il suo percorso attraverso il bosco.
Camminammo ancora in mezzo a quella grigia foschia che non ci permetteva di vedere a un palmo di naso ed io iniziai a essere veramente seccata da quella situazione.
Mi guardai intorno per controllare le condizioni degli altri, tutti quanti avevano smesso di proseguire: Armin stava leggendo un strano libro che sembrava fare parte del costume da mago, Eren stava fiutando l'aria, Connie continuava a girare in cerchio zoppicando , Levi era poggiato al tronco di un albero senza preoccuparsi di niente e di nessuno e Mikasa e Jean non erano nei paraggi.
"Perfetto, veramente perfetto, possiamo dire di essere la normalità fatta a persona."
Velocemente raggiunsi Zoe e le misi una mano sulla spalla per richiamare la sua attenzione, lei si voltò verso di me con uno strano sorriso stampato in volto.
-Cosa c'è?-
-Mikasa e Jean sono spariti e gli altri si stanno comportando in modo strano. Torniamo indietro.-
- Tornare indietro? E perchè mai?- in lei c'era qualcosa di strano.
- Sappi che se è uno scherzo non è per niente divertente.-
- Uno scherzo? Io voglio solamente arrivare a quella casa.-
- Sono sparite due persone e non si vede niente, magari è il caso di tornare indietro e provare a chiamarli.- affermai risoluta mentre componevo il numero di Jean.
Il telefono emise un paio di squilli, ma poco dopo scattò la segreteria telefonica, la ragazza nel frattempo mi guardava con uno sguardo pieno di soddisfazione.
- Basta giocare.- dissi di nuovo.
- Come vuoi.-
Dalla tasca del suo camice tirò fuori una pistola giocattolo che sembrava uscita da un film di fantascienza.
- Brava. Ottima interpretazione del personaggio, cos'è quella roba? Sembra uscita da Star Trek.-
- È un giocattolino di mia invenzione, diciamo che serve a rendere innocue le persone.-
- E perchè lo hai con te?- cominciai ad agitarmi, percepivo i battiti accelerati del mio cuore.
- Così... per svago... potrei averlo involontariamente utilizzato su Jean e Mikasa.-
- Hanji finiscila con questa pagliacciata.-
- Non sto giocando come credi, pochi minuti fa l'ho usato anche su Sasha, puoi andare a controllare.- mi indicò un punto poco distante da lei.
Senza toglierle lo sguardo di dosso mi spostai verso la zona indicata.
Una massa tonda arancione attirò la mia attenzione, a terra c'era una zucca dall'espressione impaurita.
Non ci misi molto a fare due più due.
- Hanji, dammi quella cosa.- le intimai.
- Perchè mai dovrei farlo? Ma se proprio ci tieni a vedere come funziona...- mi puntò quella cosa contro -vediamo che effetto ha su di te.-
Mi pietrificai davanti alle sue azioni.
- Hanji, adesso basta!- urlò Eren che si frappose tra me e la scienziata.
- Andiamo Eren, cosa credi di fare? Sei praticamente al limite, ti trasformerai fra quattro, massimo cinque minuti; sono proprio curiosa di vedere il tuo cambiamento.
Ma per adesso mi sei d'impiccio perciò... Armin- chiamò lei- fai in modo che non ci dia più fastidio.-
Il ragazzo di cui era appena stato pronunciato il nome, senza smettere di leggere, fece un leggero movimento con la mano, ma niente parve succedere.
Poco dopo sentii qualcosa afferrarmi il piede, spostai lo sguardo a terra e vidi una mano scheletrica spuntata da terra che mi stava afferrando la punta della scarpa.
In quel momento cacciai un urlo e tentai di liberarmi.
Mentre ero intenta a compiere questa azione qualcosa d'altro accadde, un ululato riecheggiò per tutto il bosco e davanti a me ora sostava un enorme lupo dal pelo scuro.
L'essere si voltò verso di me e incominciò ad emettere dei ringhi sommessi poco rassicuranti, nel frattempo un'altra mano ossuta mi afferrò la caviglia destra.
Non sapevo cosa fare, avevo un lupo mannaro su due zampe davanti, una schiera di alberi dietro e delle mani scheletriche che mi tenevano ferma in quel punto.
Due secondi dopo mi accorsi di una figura scura che con un calcio ruppe in due le braccia che mi imprigionavano lasciando attaccati ai miei pantaloni solo la parte scheletrica che andava dal polso alle dita.
- Tch. Hanji, guarda che casino stai combinando.-
- Oh, ma andiamo, mi sto divertendo. Vuoi partecipare anche tu?-
Approfittai della pausa che si era creata per togliere, con grande disgusto, quelle mani artigliate ai miei pantaloni e scappare dentro il bosco.
L'ultima cosa che sentii fu un: che seccatura.
Corsi a perdifiato all'interno di quella distesa di alti alberi senza aver la minima idea di dove andare e con la sola speranza che in qualche modo la nebbia avrebbe fatto perdere le mie tracce.
Dopo un pò dovetti recuperare fiato, mi fermai e mi appoggiai contro la corteccia di un albero, infine ripensai a tutta la strana situazione.
"O sono diventati tutti pazzi, oppure è uno di quegli scherzi da candid camera televisiva, ma non può essere così, Eren si è trasformato sul serio e poi c'erano quelle mani che spuntavano dal terreno."
Decisi che la pausa era durata anche fin troppo, soprattutto se qualcuno mi stava inseguendo.
Ripresi a camminare in mezzo a quella selva oscura, i miei sensi parevano essersi fatti più acuti permettendomi di percepire anche la più minima rottura della quiets ; ogni tanto captavo il rumore delle foglie secche quando vengono calpestate: il che non era un bene.
All'improvviso mi ritrovai una mano estranea posta sulla mia bocca.
- Se urli sei finita.- disse la figura posta dietro la mia schiena.
Annuii per far capire che non lo avrei fatto.
Lui tolse la mano e io mi girai verso quella persona.
- Non hai idea di come abbia dovuto resistere all'impulso di morderti la mano, Levi.-
- Tch. Non avresti osato, inoltre dovresti mostrare un pò di riconoscenza.-
- Per cosa? Per essere in mezzo a esseri strani?-
- Se parli ancora non sarò più responsabile delle mie azioni.-
- Non dirmi che sei anche tu un lupo mannaro.- replicai ironica.
- Quella feccia? Mi chiedo come solo tu abbia potuto pensarlo.-
- Quindi cosa sei? Un folletto dei boschi?-
- Un vampiro. E ora andiamocene-
Quella affermazione detta in quel modo così calmo e leggero mi ammutolì.
- Cosa ti fa pensare che venga con te?-
- Fa come ti pare allora.- mi diede le spalle e fece per andarsene.
" Probabilmente stando con lui avrei più possibilità di non incappare in presenze soprannaturali, ma cosa sto dicendo: lui stesso è una presenza soprannaturale.
Comunque può sempre tornarmi utile."
- Levi, aspettami.- forse questa sarebbe stata una buona scelta.
Così mi affiancai a lui nella speranza che ci avrebbe condotti fuori da quel bosco.
- Dove stiamo andando?- chiesi.
- Fuori da questo schifoso posto.-
I minuti successivi passarono in un angosciante e insopportabile silenzio.
- Quindi sei un vampiro?- domandai pour parler.
Lui mi ignorò completamente.
- Ti cibi veramente di sangue o...?-
- Vuoi realmente saperlo?-
- Dove pensate di andare? Teneteci compagnia ancora per un po'. - una terza voce si sovrappose alle nostre.
A qualche metro da noi si vedevano comparire dalla nebbia tre figure, che man mano che avanzano si facevano sempre più riconoscibili, anche se non era difficile presupporre chi fossero.
- Qualunque cosa succeda tu scappa, non mi saresti d'alcun aiuto.- sussurrò il vampiro dagli occhi cinerei, poi si rivolse ad alta voce a colei che aveva parlato.
- Non è sleale un combattimento uno contro tre?-
Sorvolai sull'alta considerazione che Levi aveva di me.
- Lo sai di essere più forte di ognuno di noi preso singolarmente, vediamo cosa succede in gruppo.-
Detto questo Eren, o per meglio dire il lupo, si avventò su Levi.
Io senza farmelo ripetere due volte diedi retta al consiglio datomi precedentemente e scappai di nuovo con il dispiacere di aver lasciato qualcuno in difficoltà.
Cominciai a sentirmi sempre più affaticata e il respiro diventava sempre più affannoso, mi accorsi che la mia andatura era barcollante e le mie gambe iniziarono a cedere.
Senza accorgermene mi ritrovai in ginocchio e poco dopo mi ritrovai totalmente riversa a terra svenuta con solo il buio intorno a me.
- Ehi, alzati.-
Mi svegliai di soprassalto e di fronte a me vidi di nuovo il volto di Armin.
Mi guardai intorno e notai che eravamo ancora dentro il salotto di Hanji.
Mi rilassai capendo che tutto quello che ero convinta fosse reale in realtà era solo frutto della mia immaginazione e probabilmente dei troppi dolci mangiati.
Guardai l'ora sul mio telefono e decisi che per me era tempo di tornare a casa.
Salutai tutti e uscii dalla casa.
Poco dopo la porta si riaprì e si richiuse per opera di un'altra persona, riconobbi subito .
- Te ne vai già Levi?-
- Non mi piace questo tipo di eventi.-
Replicai con un flebile "ah"
Iniziammo ad avviarci verso le nostre abitazioni e anche qui, come nel mio sogno, regnava il silenzio che in qualche modo volevo rompere.
- Prima, mentre dormivo, ho fatto un sogno strano, ognuno si era come trasformato nel costume che indossava, Hanji era completamente pazza e aveva trasformato Sasha in una zucca, Eren era un lupo, Armin evocava degli scheletri e tu eri un vampiro.-
- Davvero?-
- Non sto scherzando. Inoltre...-
- Parli troppo. Prima o poi troverai qualcuno che ti impedirà di farlo.-
- Sì certo, se qualcuno oserà imbavagliarmi o tapparmi la bocca con la mano giuro che-
- Gliela mordi, lo so, peccato che tu non ci sia riuscita.- uno strano sorrisetto comparve sul suo volto e dei dubbi si insinuarono nella mia mente.
This is Halloween
Angolino dell'autrice
Buon Halloween!
Lo so, per questa one-shot ci ho messo di più, ma volevo farla uscire nel giorno preciso; inoltre ho avuto una specie di blocco dello scrittore, anche se scrittrice proprio non sono, e ciò mi ha reso difficile la stesura del capitolo che non mi convince più di tanto ed è totalmente nonsense, inoltre se notate errori è per il fatto che ho scritto la parte dal telefono.
Se a voi è piaciuto votate e fatemelo sapere nei commenti, soprattutto riguardo al finale.
Se avete richieste ditemelo, giuro che non mangio le persone, anche perché prima o poi le idee inizieranno a scarseggiare.
Detto questo vi ringrazio moltissimissimo per i voti (che hanno raggiunto un numero a tre cifre), le quasi duemila visualizzazioni e tutti i commenti, vi adoro troppo, non avete idea di come questa cosa mi riempia di gioia; già da molto volevo fare uno "speciale" come ringraziamento, però tra una cosa e l'altra è ancora lì nelle bozze, ma fra poco sono certa che vedrà la luce .
Direi che ho prolungato abbastanza l'angolo autrice, vi saluto.
A presto*si smaterializza*
Curiosità del capitolo ( a tema halloweenesco)
1- Elle (Death Note) è nato il 31 Ottobre, lo stesso giorno in cui Arthur Conan Doyle ha pubblicato "Le avventure di Sherlock Holmes".
2- Il nome Jacqueline O. Lantern (Soul Eater NOT) deriva da Jack o'Lantern, il nome della lanterna di Halloween.
* Jeager sarebbe il protagonista, che sostituisce Eren, dell'AoT che guardano i personaggi della one-shot e la sua associazione con Jean ha un senso preciso: Jean in un episodio si traveste da Eren
(Ciò ci fa capire che Jean è un cosplayer.)
31/10/2015
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