AoT!! on Ice - Levi x Reader x Yuri
Finalmente l'inverno, con tutti i suoi piaceri e i suoi mali: freddo, neve (anche se durante l'anno se n'era vista ben poca),cioccolate calde, vetrine illuminate, alberi di natale.
Stai passeggiando per le vie della città cercando di assaporare tutti i piccoli particolari festivi che molto presto sai che scompariranno.
Natale ormai è passato e ci vorrà un altro anno prima che torni di nuovo con tutte le sue gioie.
All'improvviso una gelida folata divento ti fa rabbrividire e ti fermi per due secondi: con le dita tremanti dal freddo cerchi in qualche modo di sistemarti la sciarpa che porti al collo nel tentativo di riscaldarti un po' di più e possibilmente non ammalarti.
"L'inverno non è così male, certo che però il clima è quello migliore per ammalarsi"
Ti infili le mani in tasca e riprendila tua camminata senza pensieri; noti le lucine appese fuori dai balconi di alcuni palazzi che rallegrano l'ambiente, guardando più attentamente riesci persino a scorgere alcuni alberi di Natale attraverso le finestre delle case.
Ad un certo punto però la tua attenzione viene catturata da un negozio letteralmente irresistibile distante solo qualche metro da te.
Il commesso al suo interno ha appena girato il piccolo e rettangolare cartello appeso alla porta di vetro,la scritta rossa che indicava la chiusura del posto era appena stata sostituita da delle lettere verdi che formavano la parola "aperto".
Compi ancora qualche passo e poi ti fermi indecisa davanti alla vetrina del negozio, cercando di sbirciare dentro senza dare nell'occhio.
Il bancone che si trova dentro quella fornita panetteria sembra ti stia chiamando, utilizzando quella schiera di dolci e focacce come una succulenta esca.
Ti soffermi ad osservarli uno a uno, alcuni ti sembrano più invitanti di altri e sei tentata a entrare e prendere qualcosa.
Ti mordi il labbro inferiore e aggrotti leggermente le sopracciglia, non riesci proprio a resistere, eppure sai che non dovresti dato tutto ciò che hai mangiato a causa dei vari pranzi e dei cenoni in famiglia.
Ancora indecisa cerchi il telefono dentro la borsa a tracolla che ti sei portata dietro.
Lo sblocchi per controllare se ti è arrivato qualche messaggio e poi guardi l'ora: sono le sette e venti del mattino e tu sai di essere perfettamente in orario.
Con il pensiero di non essere in ritardo prendi finalmente una decisione.
Con calma ti avvicini alla maniglia della porta del locale e spingi per aprirla, a quel movimento senti subito un campanello segnalare il tuo ingresso.
Ti avvicini al bancone diviso saggiamente in due parti; da una il dolce e dall'altra il salato.
Considerando l'orario decidi di prendere qualcosa di adatto ad una veloce colazione, d'altra parte a casa, convinta di essere in ritardo, ti eri limitata a bere solo del caffellatte.
- Buongiorno, desideri qualcosa?- la voce del commesso ti distrae dalla schiera di delizie di fronte a te.
Alzi lo sguardo nella sua direzione e ti appresti a parlare.
- Buongiorno, vorrei una brioche alla marmellata per favore, d'albicocche se è possibile.-
- Certo, aspetta un secondo.-
Con una pinza prende una brioche vuota e velocemente la farcisce come tu hai richiesto, infine la mette in un sacchetto di carta che chiude con accuratezza.
- Sono settantacinque centesimi.-
Ti ricordi che nella tasca del giubbotto hai lasciato un euro e subito lo tiri fuori per poi darglielo in mano.
Lui sorridendo in cambio ti porge il sacchetto, il resto e lo scontrino.
-Grazie e buone feste!- ti saluta.
- Grazie e buone feste anche a te.- replichi.
Il suono del campanello accompagna la tua uscita dal negozio.
Soddisfatta non esiti a tirare fuori dall'involucro il tuo dolce e a dargli un morso, ti stupisci che il croissant sia ancora caldo.
Con molta calma ti avvii verso la fermata dell'autobus dove si trova il tuo punto d'incontro che sai essere poco distante.
Non hai ancora finito il dolce quando
arrivi alla tua metà, ti guardi intorno cercando qualche presenza familiare ma non vedi nessuno.
Aspetti con pazienza e approfitti di questa attesa per finire la brioche, una volta dato l'ultimo morso prendi in mano il cellulare.
Cinque minuti di ritardo da parte del tuo biondo amico, bizzarro.
Passano altri dieci minuti e ancora non è arrivato nessuno.
Ti inizi a preoccupare, che sia successo qualcosa?
Controlli nuovamente il telefono e ti accorgi di un messaggio non letto.
Armin
Ehi, dove sei?
Alla fermata, ti sto aspettando
Armin
Ma non ti vedo!
Sei sicuro di essere qui? Non ti vedo
Armin
Sì, tu piuttosto dove sei?
Alla fermata
Continui a guardarti intorno nella speranza di trovarlo eppure non riesci a scorgerlo, oltre a te c'è solo un donna di mezza età ad aspettare l'autobus.
Un altro messaggio mi venne recapitato.
Armin
Sei alla fermata vicino alla panetteria, vero?
Se sì stai lì e non preoccuparti, prendi l'autobus appena passa.
Va bene
Hai appena il tempo di inviare il testo quando noti il mezzo che hai atteso per tanto tempo si è fermato praticamente davanti a te.
Sali e ti siedi nel primo posto libero.
Rifletti sul perché Armin ti abbia detto di prendere il mezzo senza di lui e alla fine giungi a una conclusione:
uno di voi due deve aver sbagliato la fermata.
Ad un certo punto l'autobus si ferma e apre le porte e proprio da quelle più vicine a te entra un ragazzo molto familiare.
Avvolto in un pesante giaccone, con una sciarpa azzurra intorno al collo, un cappello abbinato ad essa e un paio di guanti neri, Armin si appresta a sederti nel posto libero di fianco al tuo.
- Ciao Armin, hai freddo?- chiedi alludendo al suo abbigliamento.
- Sì, non sono un'amante dell'inverno.
Comunque non hai letto il mio messaggio?- ti domanda osservandoti curioso con i suoi occhi azzurri
- Ehm... quale?-
- Quello di ieri sera. Ti ho chiesto se potevi venire alla mia fermata, sai che non mi piace aspettare da solo.
Quando ho visto che avevi letto il messaggio ho subito pensato che mi avresti tenuto compagnia.
- Il mio tenero fifone.- gli dai un buffetto sulla guancia che subito lo fa arrossire nonostante la bassa temperatura.
- Ehi!- subito il ragazzo si scosta, come se fosse stato appena morso da una tarantola.
- Comunque me ne sono scordata, scusami Armin.-
- Non preoccuparti, è stata colpa mia per averti chiesto di fare una sciocchezza del genere.-
Ti senti in colpa a sentirlo parlare in quel modo.
Armin è probabilmente il giovane più gentile e sensibile che conosci, inoltre anche estremamente intelligente.
- No, Armin, davvero, è stata colpa mia. Comunque come mai hai scelto quest'orario per andare a pattinare? Non è un po' presto?-
- Ah... sì...cioè no... è che così non c'è molta gente.-
- Se lo dici tu.- alla tua domanda ti sembra che il tuo amico si sia irrigidito un pochino, ma non ci dai troppo peso.
Tra una chiacchiera e l'altra con il.tuo compagno il tempo passa e finalmente riuscite a scendere dal mezzo alla giusta fermata.
Il palazzetto dove si trova la pista di pattinaggio è esattamente di fronte a voi.
- Forza Armin, sbrighiamoci.- lo inciti accelerando il passo verso la struttura - Già che mi hai fatta alzare presto per venire qui pretendo almeno di avere la pista tutta per noi.-
Entri nell'edificio e ciò che vedi ti fa spalancare gli occhi.
Dovevi aspettartelo, ovvio che dovevi aspettartelo; eppure non ci avevi minimamente pensato, avresti dovuto invece.
- Armin, da te questa non me la sarei mai aspettata.- gli sussurri.
- Scusami.- mormora lui imbarazzato
Poi la tua attenzione passa sul nuovo soggetto.
- Ciao Hanji, ero convinta che non ti avrei rivista fino a Capodanno.-
- Ehilà, tutto bene?- ti accoglie allegra.
- Tutto bene, tu invece?-
- Meravigliosamente.- risponde con fin troppo gaudio.
- Si può sapere che cosa ci fai qui?- le domandi sospettosa, conoscendola c'era di sicuro qualcosa sotto, soprattutto se era riuscita a coinvolgere Armin.
- Ma niente, volevo solo pattinare.- si difende.
- Sì certo, alle otto del mattino utilizzando il povero Armin per farmi venire qui. Mi devo preoccupare, Hanji?-
- Come sei noiosa, comunque se ti avessi detto cosa avevi intenzione di fare tu non saresti mai venuta.-
- E quindi hai ricattato Armin?-
- Non l'ho ricattato, chi pensi che gli abbia regalato quella sciarpa e quel cappello, eh?-
Hanji stava diventando sempre più inquietante.
- Comunque che cosa vuoi?-
- Aspetta un secondo.-
Dalla tasca dei suoi pantaloni prese il suo telefono e iniziò a digitare velocemente qualcosa sulla tastiera.
Ti volti verso Armin e lui aveva stampata in faccia la tua stessa espressione dubbiosa.
- Ecco!-
Hanji ti pone il telefono praticamente in faccia mostrandoti l'immagine di due ragazzi a te sconosciuti.
- E loro chi sarebbero?- chiede Armin.
- Victor Nikiforov e Yuri Katsuki!- risponde lei tutta eccitata.
- Ehm... i loro nomi dovrebbero dirci qualcosa?- non riesci a capire come quei due possano essere così importanti.
- Mi stupisco della vostra ignoranza, comunque sono due pattinatori di fama mondiale, vi risparmio i dettagli e le loro biografie perché non li capireste.-
- Tante grazie Hanji.- rispondi ironica- Comunque lasciami indovinare: questi due si esibiranno qui?-
- Meglio, si allenano, dovete sapere che in questo momento Victor è l'allenatore di Yuri e... un momento.- la ragazza scrisse qualcos'altro sul telefono.
- Ho capito che tu vorresti osservarli e tutto il resto, ma la pista sarà di sicuro chiusa al pubblico se si allenano loro.- le spiegò Armin.
- È questo il bello, Yuri la mattina viene qui presto da solo, quindi abbiamo la possibilità di incontrarlo.
Ho già organizzato tutto.-
- Lo sai che ogni tanto mi fai paura, Hanji?- non esiti a dare voce ai tuoi pensieri, quella ragazza sa essere davvero inquietante e soprattutto persuasiva.
La domanda che ti pone dopo non rientra nella tua personale visione del suo piano e ti fa venire i brividi.
- Hai detto che sai pattinare giusto (T/n)?-
Quella giornata non sarebbe finita bene per te.
- No, no e ancora no. Non voglio far parte del tuo progetto.-
- Ottimo ho già pagato la pista e preso i pattini, spero di aver indovinato il tuo numero.-
Detto questo ti prende sottobraccio e comincia a trascinarti verso gli spalti della pista nonostante le tue continue proteste.
- Perché Hanji non puoi farlo tu? Cosa ti ho fatto di male?- ripeti mentre guardi Armin, sperando in un aiuto che non arriva.
- Poche storie e piagnucolamenti, io non entro perché non sono capace e poi non sarei credibile. Io starò fuori e farò finta insieme ad Armin di essere la tua amica che ti ha accompagnata, qui perché hai insistito che volevi andare a pattinare senza nessuno.-
- Che grande amica.- aggiungi sarcastica.
- Ora mettiti i pattini e vai.-
Poco gentilmente ti fa sedere sul gradino più basso degli spalti e ti molla di fianco un paio di pattini neri e blu.
Rassegnata li indossi insieme al paio i guanti che ti sei portata dietro e lascia la borsa alla ragazza.
Non appena ti alzi in piedi capisci che evitare di cadere sarà un'impresa non da poco.
- E se non dovesse venire nessuno? Oppure quel ragazzo non pattinasse perché c'è già qualcuno in pista?- chiede giustamente il biondo.
- Impossibile.- annuncia lapidaria la castana.
- Ora vai, (T/n). Prendici la mano.-
- La fai facile tu, seduta lì. Giuro che se non arrivo integra al primo dell'anno ti uccido.-
- Non succederà.-
Ti dirigi verso l'entrata della pista e come metti pattino sul ghiaccio ti aggrappi subito al bordo.
Piano piano cominci ad avanzare senza staccarti.
- Ero convinta sapessi pattinare.- senti la ragazza urlare.
- Fa' silenzio Hanji, è da una vita che non ci vado.-
Ancora esitante ti stacchi dalla barriera e provi ad andare avanti senza, ti senti più sicura quando noti di stare andando bene.
Sei al secondo giro quando vedi Hanji avvicinarsi alla sponda, vai da lei per capire cosa vuole.
- Sta arrivando Yuri, prima sono andata giù a controllare e l'ho visto entrare.-
- E allora?-
Con la coda dell'occhio vedi un ragazzo dai capelli e dagli occhi scuri dirigersi verso l'entrata della pista.
- Eccolo!- esclama Hanji per poi tornare.
Senza preoccuparti del nuovo arrivato riprendi il tuo giro quando inaspettatamente senti una voce conosciuta gridare il tuo nome.
Ti volto bruscamente per dire qualcosa a quella molesta ragazza.
Nel compiere questo movimento però perdi l'equilibrio e cadi per terra all'indietro.
- Ahia, che male! Ora come diamine faccio a tirarmi su? Esisteva un metodo, peccato che non me lo ricordi.-
- Tutto bene?-
Alzi lo sguardo e noti che quello che dovrebbe essere un pattinatore professionista ti sta fissando e si trova a pochi centimetri da te.
Non sai cosa dire nè cosa fare, ti senti un po' imbarazzata.
Cerchi di mettere delle parole in fila, ma ciò che ne esce è solo un farfugliamento.
- Ehm... sì.. ora tento di tirarmi su, grazie.-
- Vuoi che ti aiuti?- ti porge una mano cordiale.
- Ehm... sì, grazie.- con insicurezza la afferri e nel giro di qualche secondo sei di nuovo in piedi.
- Grazie mille, scusa per il disturbo.- ripeti consapevole della figura che avevi appena fatto.
- No, no, non preoccuparti.- replica lui scuotendo leggermente il capo -Quando ti ho vista cadere ho subito pensato che ti fossi fatta male.-
- No,no, sto bene, grazie.-
Dopo aver pronunciato quella frase si crea un momento di imbarazzo, rimanete fermi senza saper cosa fare.
Decidi di prendere l'iniziativa.
- Io riprovo a fare un giro, possibilmente senza cadere, grazie ancora per l'aiuto.-
- Oh sì, non c'è problema.-
E così vi dividete.
Lanci subito un'occhiata ad Hanji aspettando una sua reazione, il suo sorriso lascia presupporre che si stia divertendo parecchio.
Poi la tua attenzione viene catturata da Yuri che sta provando delle figure che ti lasciano a bocca aperta.
Ti fermi e lo osservi stupefatta, incantata da quello spettacolo.
- Wow, certo che è bravo.- sussurri.
È poco distante da te quando lo vedi saltare per poi cadere sul ghiaccio.
- Stai bene?- questa volta tocca a te preoccuparti.
- Sì, sì, sono abituato.- risponde rialzandosi in fretta.
- Certo che sei bravo.- lo complimenti.
- Grazie, però ho ancora molto su cui lavorare.-
- Sono certa che ci riuscirai, sapessi fare io un decimo di ciò che ho appena visto.-
Lui sorride imbarazzato portandosi una mano dietro il collo.
- Non so cosa dirti.- risponde nervoso.
- Non preoccuparti, comunque continua così.- lo incoraggi.
Ti sembra una persona simpatica che mira al massimo
- Ehm... io... Victor?!- gira la testa improvvisamente quando altre due figure entrano nella sua visuale.
Tu fai lo stesso, uno dei due è quello.che Hanji ti ha mostrato prima nella foto, mentre l'altro, con il quale Victor, sta conversando lo conosci molto bene.
Non puoi credere a ciò che ti si presenta davanti agli occhi.
Cosa ci fa qui, Levi? Per di più sta conversando in maniera civile con qualcuno che di sicuro pensavi non conoscesse.
Yuri pattina spedito in direzione del suo allenatore e tu fai lo stesso anche se non così velocemente.
Se Levi è qui c'è un motivo e tu sai che quel motivo si chiama Hanji, devi assolutamente chiederle spiegazioni.
Dopo aver frenato sfruttando il famoso metodo dell'andarsi a schiantare contro la barriera ti rivolgi a Levi in un tono di voce che è un misto tra lo sconvolto e la sorpresa.
- Levi, si può sapere cosa ci fai qui?-
- Tch, mi stupisco che la barriera non sia caduta a causa del colpo che hai dato.-
- Che genti...- non fai tempo a terminare la frase che vieni interrotta
d
all'altro tipo.
- Oh, la conosci? Piacere, io sono Victor.-
Lui ti allunga una mano che stringi mentre ti presenti.
- (T/n), piacere mio.-
- Levi, lui invece è Yuri, te ne avevo parlato prima.-
Mentre loro fanno le presentazioni tu ne approfitti per scusarti ed uscire dalla pista
- Hanji! - la chiami- Si può sapere cosa sta succedendo? Perché c'è Levi? E come fa a conoscere quel tizio?-
- Levi non pensavo venisse, comunque chi pensi che mi abbia detto che loro si allenavano qui?-
- Levi?! Ma come fa a conoscerlo?-
- Dopo te lo spiego. Guarda che bella foto che ho scattato!-
Ti mostra un'immagine che Ti raffigura insieme a Yuri mentre ti dá una mano a rialzarti.
- Hanji!- esclami quasi scandalizzata.
- Non preoccuparti, te l'ho inviata, in realtà l'ho mandata un po' a tutti.
- Hanji!- ripeti disperata mentre ti siedi di fianco a lei per toglierti i pattini.
Appena ti sei rimessa le scarpe vedi che Levi ha terminato di conversare e ti si mette a fianco.
- Hanno detto che possiamo assistere all'allenamento.- dice.
- Ottimo!- gioisce quattrocchi che è riuscita nel suo intento.
Poi il corvino si rivolge a te.
- Dimmi mocciosa, ti sei divertita con quel tipo?-
Angolo autrice
Salve! Ecco qui la one-shot che avevo promesso, ho voluto fare un leggero crossover con Yuri!! on Ice perchè il 25 Dicembre era anche il compleanno di Viktor e inoltre l'anime mi è piaciuto (cosa totalmente inaspettata).
So che non c'entra niente, i personaggi sono probabilmente OOC e tutto il resto ma volevo scrivere qualcosa puramente a caso per divertirmi e da non prendere sul serio.
Comunque non ho aggiornato per un bel po' perché ho dovuto togliere wattpad dato che il mio telefono non aveva memoria e solo a Natale mi è arrivato quello nuovo.
Comunque spero che questo capitolo vi sia piaciuto.
Ciaoo *si smaterializza*
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