A Diabolic Waltz - Demons!Various x Reader

Se riuscite ascoltatelo con la musica di sottofondo "The vampire Masquerade Waltz" non appena vedete l'asterisco

Il rumore delle ruote della carrozza sulla quale ti trovi giunge ormai familiare alle tue orecchie, ma ormai non ci presti nemmeno più caso.
Osservi assorta il paesaggio fuori dal mezzo, cercando di cogliere ogni minimo particolare.Un pallido spicchio di luna appena sorta brilla nel cielo, ogni tanto coperto da delle nuvole passeggere che sembrano assorbire tutti i suoi raggi.

Il cocchio percorre una strada battuta completamente immersa nel verde e nel buio; la luce prodotta dalle lanterne appese alla carrozza crea spaventose ombre, ombre degli alberi che sembrano allungarsi fino a raggiungerti, all'improvviso il bubulare lontano di un gufo giunge alle tue orecchie provocandoti brividi lungo la schiena.C'è qualcosa di strano in tutto questo, ti sembra quasi che sia un nefasto presagio.

Al solo pensiero che durante la serata possa accadere qualcosa di strano sospiri sconsolata.

Tu non volevi nemmeno andarci a quella festa.

L'invito per il ballo era arrivato appena due settimane prima e tua madre, considerandola un'ottima occasione per farti conoscere all'interno dell'alta società come la legittima erede del casato, ti aveva obbligato a partecipare, nonostante le tue lamentele e l'atteggiamento contrario.

Così questa sera, il trentuno di ottobre per essere precisi, ti ritrovi ad essere diretta alla magione dei Reiss, una delle famiglie più importanti della nobiltà.

Dopo aver udito il verso dell'animale notturno distogli lo sguardo dal macabro paesaggio e cerchi di concentrarti su altro, nel tentativo di toglierti dalla testa tutti i pensieri e le idee strampalate che si stanno formando lentamente.
Ti rendi conto di farti mille problemi, di essere troppo suggestionabile, il pensiero della festa ti angoscia e ti procura una sensazione d'ansia tale da arrivare a farti torcere lo stomaco.

Ti chiedi perché tutto debba essere così complicato.

Abbassi la testa e proprio sulle tue ginocchia, coperte dalla stoffa del vestito scuro che stai indossando, ti accorgi dell'oggetto che avresti dovuto portare per tutta la serata: una maschera nera cosparsa di ghirigori argentei, con a lato una farfalla fatta con il medesimo stile.
Sbuffi annoiata pensando a quell'obbligo che era stato imposto apposta per la festa, oltre al poco pratico abito devi portare anche una scomoda maschera.

- C'è qualcosa che non va?-
La voce vellutata di un ragazzo biondo seduto di fronte a te ti fa alzare lo sguardo.

- Assolutamente no! È tutto perfetto.- rispondi con evidente ironia suscitando un sorrisetto sulle labbra del tuo interlocutore.
- Dai! Non sarà così male!- tenta di rallegrarti senza successo il ragazzo.
- Fai in fretta a parlare tu! Sei solo il mio chaperon.- replichi scontrosa.
-Poteva andarti peggio, pensa se fosse venuta la tua governante.-
- A questa probabilmente sarei già saltata giù dalla carrozza e starei fuggendo chissà dove in mezzo al bosco.- riportando alla mente l'immagine di quella donna severa e stressata ti scappa un sorriso, nonostante la consideri come una palla al piede provi un certo gusto nel farla dannare.
L'idea di avere qualcuno che ti controlla è una di quelle cose che non riesci a sopportare.
Non fare questo, non fare quello, non è consono per una signorina; ti trovi immersa in una società restrittiva che riesci a malapena a tollerare.

- Hai ragione. Tu sei mille volte più simpatico, Armin, almeno non sembri aver ingoiato un manico di scopa.- finita la frase torni a guardare assorta fuori dal cocchio.
-Lo prendo per un complimento.- 

- Lo era.- aggiungi senza voltarti verso di lui.

Questo tuo atteggiamento provoca nel tuo accompagnatore una certa curiosità.
- Ti piace il paesaggio notturno?- chiede indirizzando lo sguardo all'esterno.
- Sì e no.-

- Perdonami, ma non capisco cosa intendi.-

- Non lo so nemmeno io ad essere sincera, mi sembra ci sia qualcosa di strano, continuo a provare una bizzarra sensazione che non mi fa stare tranquilla.-

Il ragazzo dagli occhi blu sospira rassegnato.
- Ti stai preoccupando troppo, rilassati.

Lo sai che hai sempre queste reazioni quando devi partecipare a un evento importante.-
Apri la bocca per ribattere ma subito la richiudi, in base ai tuoi precedenti non puoi negare che abbia ragione.

Questa volta però è diverso da tutte le altre, eppure non riesci a descrivere ciò che provi.

- In effetti... probabilmente sto diventando paranoica.- affermi anche se con una vena d'insicurezza.
Subito dopo il silenzio ritorna a fare da padrone all'interno del mezzo mentre il tempo scorre lento.

I minuti passano e il bosco di dirada sempre di più, fino a quando non sparisce completamente per lasciare spazio a una grande villa illuminata.

- Siamo arrivati. Dobbiamo metterci le maschere.-
Sospiri per l'ennesima volta e prendi in mano l'oggetto citato avvicinandolo al volto, per poi legarlo saldamente annodando i nastri.
Armin scende per primo dalla carrozza e ti porge una mano in un cavalleresco per aiutarti.
Provi un po' di paura nell'uscire dal cocchio, senti ancora dentro l'animo qualcosa che ti turba e ti impedisce di stare tranquilla.
Non sei pronta per la serata, proprio per niente.

E di sicuro non sai cosa ti aspetta realmente.

Come metti piede all'interno dell'immensa villa vieni subito colpita dal numero di persone presenti al suo interno; le dame con addosso vestiti e gioielli di ogni tipo, mentre gli uomini con abiti leggermente meno sfarzosi anche se non inferiori di bellezza.
Tutti portano sul viso una maschera che rende difficile, ma non impossibile, riconoscere colui che sta sotto.
La situazione ti sembra così strana, tutti sorridono ma con gli occhi coperti non riesci a capire in che modo, chissà quanti sorrisi falsi, ipocriti e cattivi sono sulla bocca delle persone in questo momento.
- Allora? Cosa vuoi fare?- ti chiede Armin fissandoti attraverso la sua maschera blu scura.
- Ah non lo so, mi avete voluto trascinare a questa festa e ora tu ne paghi le conseguenze.- rispondi con innocenza.
- Potremmo andare a salutare i padroni di casa.- propone osservando la folla cercando di individuarli.
-  Se è proprio necessario...-
Non riesci a essere felice, ti senti obbligata a partecipare e per questo motivo cerchi di mettere i bastoni tra le ruote a ogni iniziativa che ti viene proposta.
- Là c'è la figlia! Andiamo da lei.-
Ti afferra con gentilezza una mano e ti trascina in direzione della giovane bionda fasciata in un elegante abito verde intenta a parlare con un altra ragazza.
Attendete la fine della discussione tra le dure per poi presentarvi e ringraziare del gentile invito.
- È un piacere presenziare a questa vostra festa, signorina Reiss. La ringraziamo di cuore per averci concesso l'opportunità di partecipare.- dici con gentilezza per non sembrare scortese -Inoltre le faccio i complimenti per la riuscita della festa, davvero splendida.- concludi.

- Grazie mille! Ne sono davvero lusingata - replica con una certa timidezza che raggiunge il suo culmine non appena formula la frase seguente.
- Scusate se ve lo chiedo, ma... avete per caso visto una ragazza alta, con i capelli e gli occhi scuri e delle lentiggini sul volto?-
Aggrotti le sopracciglia dubbiosa non cogliendo il motivo di tale domanda.
- Ehm... non mi pare, noi siamo appena arrivati.-
A quella tua risposta il suo sguardo sembra spegnersi improvvisamente, ne deduci che la persona che sta cercando deve essere importante per lei.
- Spero di non essere inopportuno, ma chi sarebbe questa ragazza? Magari potremmo darvi una mano a cercarla.- si intromette Armin con le migliori intenzioni.
- Oh no! Non preoccupatevi! È la mia cameriera personale, si chiama Ymir, ma non scomodatevi a cercarla, ci posso pensare da sola.
Vi auguro una buona serata.- pronunciate queste parole la padrona di casa si dilegua in tutta fretta, lasciandoti con dei dubbi che non esisti a rendere pubblici.
- Secondo me c'è qualcosa tra lei e la cameriera. Hai visto le sue reazioni?-
Sentendo le tue parole le guance del tuo biondo amico si imporporano di rosso e comincia a balbettare.
- M-ma n-no, cosa dici?!- ti rimprovera imbarazzato.
- Sarà... eppure- non fai in tempo a pronunciare un'altra sillaba che un brivido freddo ti percorre la schiena e percepisci lo sguardo di qualcuno fisso su di te.
Giri la testa cercando di capire la causa di questa improvvisa sensazione, ma non trovi niente.
Fai spallucce e decidi di non prestarsi caso più di tanto, anche se nel profondo sel tuo animo è scattato un campanello che ti impone di stare in allerta.

Non ti sei resa conto che dall'altra parte della sala, in un angolino che dà poco nell'occhio, sostano tre uomini che esaminano ogni essere presente nel salone con occhio attento.
- Erwin... mi sto annoiando, quando possiamo passare all'azione?- si lamenta il tipo dai capelli castani legati in una coda.
- Pazienta Hange, l' anime giusta non è facile da trovare.- ribatte calmo il biondo dalla maschera argentea.
- Sempre che ce ne siano in questo sudicio ammasso di persone.- puntualizza il compagno dai capelli neri.
- Come sei disfattista Levi, ci sarà di sicuro qualcuno che possa andare bene.-
- Tch.-
- Hange ha ragione, ci sarà di sicuro un'anima migliore delle altre adatta al ruolo.-
- Grazie Erwin, inolt...-
In quel momento i tre percepiscono  una bizzarra energia che li fa scattare sull'attenti.
- E tu che dicevi che non avremmo trovato nessuno, eh Levi?- lo stuzzica il castano.
- Taci quattrocchi.- la zittisce l'altro. - Dividiamoci e cerchiamo il possessore di quest'anima.-
Impartito l'ordine ognuno va in una direzione diversa alla ricerca del loro obiettivo.

- Certo che potevano suonare qualcosa di più allegro.- ti lamenti osservando l'orchestra intenta a creare una triste e quasi macabra melodia.
- Divertiti piuttosto che commentare ogni singola cosa che non ti piace.- ti consiglia il tuo accompagnatore.- Oh guarda, c'è Eren!-
Ed ecco comparire un altro punto dolente di cui avresti volentieri fatto a meno.
La tua famiglia e quella di Eren si erano messe d'accordo per farvi fidanzare nella speranza di unire i due casati.
Quel fidanzamento combinato durò ben cinque giorni, dopodiché venne improvvisamente rotto da parte della famiglia del ragazzo, per te fu una vera gioia, al contrario dei tuoi genitori che saputa la notizia non ne furono per niente contenti.
Eren non era così male secondo te, un ragazzo gentile e simpatico; invece era la sua possessiva sorella Mikasa a preoccuparti.
Nutri ancora il sospetto che sia stata lei a indurre i suoi genitori a rompere il fidanzamento.
Al contrario del fratello, Mikasa non ti va molto a genio, ti incute persino un certo timore.

Insieme al biondo ti dirigi in direzione di una arruffata testa castana, intenta a discutere animatamente con un altra persona con il volto coperto da una maschera verde.
Con la coda dell'occhio però vedi di fianco al tuo ex fidanzato colei che speravi non ci fosse, è identificabile persino coperta dalla maschera scarlatta che indossava.
- Armin.- con la tua mano afferri il suo braccio, fermandolo e richiamando la sua attenzione.
Lui si gira rivolgendoti uno sguardo interrogativo
- Cosa c'è?-
- Preferirei andare a fare un giro da sola se non ti dispiace.- spieghi mentre i tuoi occhi sono ancora fissi sulla giovane.
Armin capisce ciò che ti turba e non esita ad acconsentire.
- Sì, non c'è problema. Fai pure ciò che vuoi, ci vediamo dopo.-

Detto ciò non esiti a voltargli le spalle, finalmente sei da sola e libera, forse saresti finalmente riuscita ad ottenere un po' di tranquillità.
Zigzagando tra la folla arrivi a un lato del salone e sei decisa a stare lì senza dare nell'occhio, pensi che sarebbe  ancora meglio se riuscissi a mimetizzarti con la tappezzeria.

Poco lontano un ragazzo tenta di farsi strada tra gli invitati cercando di trovare la causa di quell'energia così forte che continua a percepire.
- Si può sapere chi diamine è questo tipo? Non riesco a trovarlo, c'è troppa gente qui e mi confonde.
Devo fare in modo di arrivarci prima di quegli altri due.- bofonchia sottovoce.
Ad un certo punto però sente quella forza sconosciuta più chiaramente e, come se fosse una scia di profumo, la segue senza esitazioni.
Attraversa tutta la sala da ballo, schivando con agilità dame e cavalieri, per poi arrivare dall'altra parte.
Lui chiude gli occhi per qualche secondo, concentrandosi, e quando li riapre questi scattano subito in direzione della fonte di tutto quel potere arrivando a posarsi su di te.
- Ti ho trovata.- sussurra mentre un sorrisetto sornione gli si forma sulle labbra.

Sei ancora in piedi ad osservare tutti coloro che infestano la pista da ballo quando un ragazzo con una maschera rosso scuro ti compare davanti all'improvviso.
- Buonasera.- ti dice chinando leggermente il capo.
Con quel saluto non puoi fare a meno di pensare che la tua tanto agognata tranquillità era appena andata a farsi benedire.
- Buonasera.- rispondi fredda.
- Ci siamo già visti da qualche altra parte per caso? Ha un viso familiare, anche se la maschera potrebbe trarmi in inganno.-
- Ne dubito, non sono un'amante di questo genere di feste.-
- Oh, un vero peccato, io ritengo siano un'ottima occasione per fare un po' di conoscenza.-
C'è qualcosa di strano in quel tipo che non riesci a spiegarti, ma sai che non riguarda il suo aspetto, i suoi occhiali, i suoi capelli legati o il suo vestito; lo guardi dritto negli occhi, ma non appena compi l'azione ti sembra di scorgere un perverso luccichio che ti gela il sangue nelle vene.
- Comunque io sono Hange.-
- Molto piacere.-
- E il tuo nome?-
- Perchè dovrei rivelartelo se indosso una maschera? Tanto vale mantenere questa finzione non credi?- non ti capaciti di come ti sia uscita una frase del genere, ma di quel tipo non ti fidi e meno sa di te meglio è.
- Ragionamento interessante.
Allora al posto del tuo nome posso avere un ballo?-
La richiesta ti lascia di sasso e cerchi in tutti i modi di non acconsentire.
- Non credo questa sia la musica adatta per danzare.-
- Hai ragione, ma di sicuro la prossima canzone lo sarà.- il ragazzo per qualche secondo volta la testa in direzione dei musicisti e subito dopo di nuovo verso di te.
- Allora è un no?- insiste.
- Come ho detto non mi sembra ci sia la musica ad...- **
Rimani a bocca spalancata quando senti la melodia suonata fino a quel momento interrompersi di colpo e poi cominciare un altro brano.
- Un valzer! Questo mi sembra perfetto!- esclama felice Hange.
Senza darti il tempo di rispondere ti prende una mano e ti trascina in mezzo alla pista da ballo dove altre coppie si sono già posizionate.
Ti ritrovi a volteggiare tra le braccia di questo uomo bizzarro e poco rassicurante.
Lui sorride allegro mentre la tua faccia è un misto tra paura e stupore, mentre speri di liberarti presto dal tuo cavaliere.
Le tue preghiere vengono esaudite quando dopo un giro ti ritrovi davanti un uomo biondo con una maschera argentea e non sai se considerarlo un bene o un male.
- Buonasera.- saluta mentre poggia una sua mano all'altezza della tua vita e con l'altra ti prende la tua mano libera.
- Buonasera anche a lei.- riprendete a ballare leggiadri tra le coppie
- Non trova sia splendida questa musica?- domanda osservandoti attentamente.
- Ehm... forse un po' troppo macabra e... oscura per i miei gusti, ma non è male.-
- Imparerai ad apprezzare l'oscurità, non preoccuparti.- sussurra lieve non facendosi sentire.
- Di cosa non dovrei preoccuparmi?-
La tua domanda lo coglie alla sprovvista e subito pone rimedio al suo sbaglio.
- Del fatto che non vi piaccia la musica, la prossima sarà probabilmente più allegra; anche se devo dire che nonostante la musica non sia di vostro gradimento state danzando divinamente.-
- La ringrazio...- ti rendi conto che lui non si è ancora presentato.
- Erwin.-
- Grazie Erwin.-
Pensi che la conversazione sia finita lì quando lui prova di nuovo ad attaccare bottone.
- E cosa la porta qui signorina? Sempre se non sono inopportuno.-
- Inopportuno o meno ha posto la domanda e mi sembra cortesia rispondere: sono stata obbligata a venire, tutto qui.-
- Davvero?-
- È quello che ho detto e mi sembra che lei lo abbia sentito.- ribatti con sarcasmo.
All'uomo scappa un riso, ma l'effetto che speravi di ottenere con quella frecciatina non era di certo quello.
- La diverto per caso?- chiedi leggermente irritata.
- Non si offenda se le dico di sì ma è la verità.
La trovo molto interessante, di sicuro ci rincontreremo presto.-
Detto questo il valzer continua e ancora una volta ti ritrovi a cambiare compagno.
Questa volta ti ritrovi in coppia con un ragazzo dai capelli color pece, leggermente più basso dei tuoi cavalieri precedenti e la sua maschera è per metà bianca e per metà nera, con alcuni ghirigori argentei.
Non ti saluta come gli altri due e non sembra nemmeno intenzionato a voler iniziare una conversazione.
Insieme volteggiate nel salone e mentre sei occupata a farlo ti accorgi di un piccolo particolare.
- Sarebbe educato almeno salutare.- lo rimproveri con freddezza.
Sei sicura ti pentirai di aver cominciato a parlargli ma c'è qualcosa che devi assolutamente chiedergli.
- Pensavo non fosse capace di fare due attività contemporaneamente, ero convinto mi avrebbe pestato un piede o sarebbe sgraziatamente caduta, volevo solo evitarle una figuraccia.-
Il suo tono derisorio non ti tocca minimamente, ti spinge solo a continuare a giocare con lui.
- Lieta che abbiate avuto questa premura, ma come vede ne sono perfettamente in grado.
Piuttosto sono io ad aver avuto dei dubbi su di lei.-
Il corvino schiocca la lingua seccato, non si aspettava che qualcuno volesse tenergli testa.
Una stupida umana per di più.
Già, stupida ma così invitante.
- Cos'è? Il gatto vi ha mangiato la lingua?- lo infastidisci di nuovo.
- Mi stupisco che non abbiamo ancora tagliato la vostra invece.-
Alzi gli occhi al cielo e dentro di te conto fino a dieci per non perdere la pazienza.
- Non credo che qualcuno ci proverà per adesso.
Comunque vorrei farvi una domanda.-
- Sarà ricolma di idiozie.-
Levi sta già pensando a tutto ciò di stupito che potresti chiedere quando ode con le sue orecchie la tua richiesta.
- Cosa volete da me?-

- Non credo di aver compreso.-
Invece ha capito benissimo, solo che si ritrova senza parole.
La sciocca ragazzina non esita e va avanti con i suoi dubbi.
- Allora sarò più precisa, tu e i tuoi due amichetti che hanno ballato prima con me cosa volete?
Come mai siete così tanto interessati?
E nel caso ti stessi interrogando su come l'ho scoperto di' al tuo amico con gli occhiali di dare meno nell'occhio mentre fissa le persone.
Non sono un'idiota ed ora dimmi subito le vostre intenzioni!-
Inaspettatamente smette di danzare e ti afferra saldamente un polso strattonandoti via senza farsi notare.
- Ehi! Lasciami maniaco!-
- Zitta e seguimi idiota.-
Lui continua a trascinarti senza mollare la presa.
Nessuno nella sala sembra preoccuparsi di te, non sembrano nemmeno vedere la situazione in cui ti trovi
Ad un certo punto sbatti le palpebre e come le riapri l'aria fredda proveniente da fuori ti colpisce e ti rendi conto di essere finita all'esterno.
Non sei più all'interno della tiepida sala da ballo, ma nel cuore di un bosco che riconosci come quello che avevi visto quando eri ancora sulla carrozza.
Macabro, oscuro, tetro, sapevi sarebbe successo qualcosa questa sera, ma tu hai volutamente ignorato il tuo sesto senso che ti inviava continuamente segnali d'allerta.
Levi è lì, davanti a te, immobile che ti fissa senza distogliere lo sguardo un solo attimo.
- Come abbiamo fatto ad arrivare qui?  Chi siete?-
Lui non risponde e continua a scrutarti attraverso la maschera.
Rabbia e paura si impossessano del tuo corpo e tu ti sfoghi urlando contro il tuo rapitore.
- Perchè non rispondi?! Cosa volete?!Soldi?! È per questo che mi state tentando di rapirmi?!
Forza, parla demonio!-
La sua voce glaciale a quel punto si fa sentire.
- Vedi che ci sei arrivata da sola? Anche se ci hai messo più del previsto.-
Ci metti qualche secondo a elaborare ciò che ha detto, ma non appena metti insieme tutti i pezzi il quadro della situazione è cristallino.
- No, non può essere, voi non esistete.- la tua voce comincia a diventare tremolante.
- Eppure siamo qui, davanti a te, e non credo tu abbia bisogno di altre dimostrazioni, quelle potremo sempre farle dopo quando saremo più tranquilli.- Hanje è comparso improvvisamente alle tue spalle e ti sussurra queste parole ingannevoli nell'orecchio mentre con un braccio ti circonda la vita.
- Cosa volete da me?- riprovi ancora terrorizzata

Alla tua destra compare Erwin che ti pone una mano sulla spalla in un gesto tutt'altro che amichevole.

- Abbiamo un'offerta che non potrai rifiutare.-

Angolo autrice
Boo!

Mi scuso per la mia inattività ma la scuola si è fatta sentire davvero tanto e ha ucciso la mia voglia di scrivere, per poi buttarla a terra e infilzarla ripetutamente con una spada.
Questo capitolo sinceramente non è che mi convinca tanto ma volevo fare qualcosa per Halloween, quindi spero vi piaccia, non ho idea di come abbia tirato fuori questo tema dark; comunque ho provato a utilizzare uno stile diverso.
E nel caso ve lo stiate chiedendo: sì, Hanji è un maschio, per me nel manga è un maschio quindi ho deciso di sfruttare qui questa sua peculiarità e ho sfruttato un'altra traduzione del suo nome, invece la storia è ambientata in una realtà alternativa ottocentesca.
Perdonate gli errori, ma se li avessi controllati non avrei più pubblicato.

Bene, ora vado a preparare il mio costume per Halloween.
Divertitevi in questa magica notte!
Ciaoo *si smaterializza*

31/10/2016

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