4. Thomas
Corro ad aprire la porta non appena sento il campanello di casa.
Mi trovo davanti Riccardo in compagnia di Jonathan.
Li guardo accigliato.
- Jonathan? Come mai qui? -
- Suona con noi... allora andiamo?! - Riccardo mi indica la sua macchina parcheggiata nel piazzale di casa mia.
- Ma non abbiamo mai provato in tre! Non sappiamo nemmeno da che brano cominciare! -
- Thomas smettila di agitarti per niente, è una Jam Session, nulla di importante - Riccardo sorride, completamente rilassato.
- Ti aspettiamo in macchina - Jonathan mi fa l'occhiolino prima di voltarsi verso l'auto.
Okay. È da tutto il giorno che sono in ansia. Non mi sento per niente pronto per suonare davanti ad un pubblico, per quanto piccolo possa essere.
Corro in camera mia a recuperare le bacchette della batteria.
*
Il Black Sound è affollatissimo. C'era da aspettarselo.
Riccardo è al settimo cielo e Jonathan non è da meno.
Appena entrati nel bar, ci dirigiamo dietro al piccolo palco dove sono riuniti gran parte del musicisti.
Jazzisti, alcuni ragazzi con la chitarra acustica, rockettari ovunque, per non parlare della quantità di metallari presenti.
Stanno già suonando. Due ragazzi con le chitarre acustiche e una ragazza che canta.
Gli organizzatori non stanno fermi un attimo e dopo diverse discussioni si decide come gestire la serata.
- Andiamo a bere qualcosa... dopo di loro tocca a noi - Jonathan indica tre ragazzi che suoneranno country.
Con tre birre medie di fronte, decidiamo più o meno quali brani suonare e in quale ordine.
Mi si contorce lo stomaco, ho il terrore di commettere errori, abbiamo preparato tutto all'ultimo minuto.
La situazione peggiora quando scorgo Arianna che cerca di farsi largo tra la folla per venire a salutarci. Non ce la posso fare a sopportarla, non adesso.
- Ehm, ragazzi,... andiamo a prepararci? Non penso suoneranno ancora per molto... - supplico nervosamente i miei amici che perfortuna annuiscono.
Gli organizzatori ci aiutano a sistemare gli strumenti e non appena la band precedente scende dal palco, proviamo i volumi.
Sto malissimo. Con le bacchette appoggiate sul rullante osservo la folla.
- Ragazzi scusate... ma il bassista? - è un ragazzo biondo, molto alto, a porci la domanda.
- Suoniamo senza... - Riccardo lo fulmina con lo sguardo.
Il ragazzo esce dalla scena ridendo, augurandoci però di suonare bene.
Vorrei essere da un'altra parte.
- Allora... Highway to Hell... primo brano... dopo Smoke on the water dei Deep Purple... ricordate? Brani famosi per cominciare, forza ragazzi!!! - Riccardo si avvicina al microfono e dopo pochi secondi comincia a suonare.
Jonathan lo segue appena dopo, dimostrando subito di essere un ottimo chitarrista.
La folla comincia ad avvicinarsi al palco, molte persone ci osservano in silenzio, più distanti, con qualcosa di alcolico da bere.
Mi tremano le mani. Sto suonando con terrore sebbene non c'è nulla di cui preoccuparsi, non mi sento per niente sicuro, non sto mettendo l'energia e la passione che mi hanno sempre legato al mio strumento, sono bloccato dalla paura, del giudizio della gente.
Finito il brano degli AC/DC, passiamo al secondo, ma prima di cominciare, Riccardo si avvicina alla batteria.
- Ma che cazzo ti prende?! Suona meglio mia nonna novantenne! -
- Lo so scusa Ricky,... è che... - non mi lascia finire la frase che comincia a suonare i primi accordi di Smoke on the water.
Mi sento peggio di prima ma cerco di concentrarmi ugualmente, so quanto Riccardo aspettava di suonare insieme davanti ad un pubblico.
Ma dopo che ho suonato due frasi musicali, al momento giusto il suono di un basso che si incastra perfettamente con noi, con il brano in questione, ci fa girare tutti e tre di scatto, senza smettere però di suonare.
Ancora in disparte sul palco vediamo una ragazza completamente vestita di nero. Mi passa accanto e la riconosco subito; Iris.
Resto a bocca aperta nel vederla camminare tranquillamente verso i due chitarristi. Il basso anch'esso nero non smette di suonare.
Riccardo e Jonathan le sorridono sorpresi quanto me, poi cominciano a cantare.
Le mie mani si muovono da sole, non le controllo più, suonano autonomamente la loro parte.
È durante l'assolo di Riccardo che Iris si volta verso di me per poi venirmi di fianco.
Un sorriso determinato misto a una rabbia cieca, le increspa le labbra.
Mi guarda con i suoi occhi penetranti e solo ora vedo quanto è truccata e la lente a contatto bianca la rende terribilmente diabolica. La trovo bellissima.
Ricambio il sorriso e all'improvviso l'ansia mi abbandona, lasciando solo la voglia di divertirsi.
Non so se è lo stesso per gli altri, ma il suono del basso che lega batteria e chitarre mi rende più sicuro.
Finiamo il brano dei Deep Purple con una discreta quantità di gente che salta sotto al palco. Un applauso fuso ai fischi riempie il silenzio dopo il finale.
Vedo i due chitarristi parlare con Iris, Riccardo la osserva attentamente e poi la abbraccia di scatto, facendo vibrare leggermente le corde del basso.
Si voltano verso di me, la piccola folla aspetta il prossimo pezzo.
- Hey Thom! Enter Sandman, spacchiamo i timpani a questa gente - Riccardo fa il gesto delle corna in mia direzione.
Ricambio sorridendo.
- Ciao Thomas -
- Ciao Iris - sono grato della penombra perché ho le guance in fiamme.
- Bell'idea quella della Jam... è la vostra band questa? - si avvicina, in attesa di cominciare il brano dei Metallica.
- In realtà è la prima volta che suoniamo insieme... da sta sera potrebbe essere una band... -
- Riccardo! Il tuo amico Thomas è d'accordo! -
- Lo sapevo!! Grande!! - Riccardo sistema la tracolla della sua chitarra per poi cominciare a parlare al microfono.
Dopo aver presentato tutti noi al pubblico, si volta in mia direzione con un'espressione un po' smarrita.
Che genio. Si è dimenticato che in realtà una band non lo siamo mai stati e quindi non abbiamo un nome per identificarci; come chiamare una band?
Poco più avanti di me c'è Iris che ha appena trovato un plettro nelle tasche del suo giubbotto di pelle. Il manico dell'epiphone fatica a stare in equilibrio, se non fosse per la targhetta metallica aggiunta sull'aggancio della tracolla, sono sicuro che il manico si sbilancerebbe verso il pavimento.
È quando Riccardo posa gli occhi sulla bassista che sempre avere un'idea.
Riprende a parlare al microfono.
The Nazgul
Il nome della band.
Mi domando da dove cavolo deve averlo preso, così all'improvviso.
Mi passo una mano tra i capelli sorridendo.
Restiamo sul palco per più di mezz'ora, suonando svariati pezzi famosi e meno conosciuti.
Solo quando decidiamo di fare un'improvvisazione su un brano dei The Police, salta sul palco una ragazza con lunghissimi capelli biondo scuro.
In mano ha un violino nonostante il suo abbigliamento decisamente aggressivo.
- Posso suonare con voi? Adoro i The Police! -
- Certo, Murder by Numbers... -
- Benissimo... mi chiamo Linda - con il violino già su una spalla, se presenta a tutti.
Cominciamo il brano ma dopo qualche minuto, Jonathan apre le danze con un'improvvisazione di chitarra elettrica da brivido. Non pensavo fosse così bravo!
Dopo di lui è il mio turno. Il mondo intorno a me sembra sparire, esisto solo io e la batteria su cui sto suonando. Ogni minima preoccupazione, ogni pensiero negativo sparisce dalla mia mente resta solo passione ed entusiasmo.
Concludo il mio assolo di batteria facendo vibrare i piatti.
Subito Linda si butta in picchiata in un'improvvisazione che rapisce tutto il pubblico.
Proseguiamo con il brano ed è verso la fine che con uno sguardo facciamo capire a Iris che è il suo momento.
Per qualche secondo prosegue con la linea di basso del brano, con lo sguardo perso nel vuoto; un momento di suspense che tiene l'intero locale con il fiato sospeso. Un po' alla volta si stacca da quella linea, ricordando a chi lo ignora che il basso non è secondo a nessuno. Torna però in fretta al groove del brano, è Riccardo che pensa a concludere.
Proprio dopo aver suonato l'ultima nota, gli strumenti ancora scossi dalle vibrazioni del suono, ci guardiamo tutti e cinque negli occhi rendendoci conto di aver dato inizio a un qualcosa di veramente importante e prezioso.
#spazioautrice
Nuovo capitolo finalmenteeeee😂
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top