Un ritorno inaspettabile

Nel capitolo precedente Sam stava andando a casa di Martin quando sbuco nell' oscurità una persona o un'ombra che la inseguiva per porre fine alla sua vita un killer mistero dove nessuno sapeva l'identità che aggredisce Sam ma per fortuna Martin la riesce a salvare appena in tempo prima che muore dissanguata per fortuna Sam riesce a cavarsela al pronto soccorso però l'assassino e ancora a piede libero per la città...

Sam stava in un negozio a comprare delle caramelle e cioccolatini e stava uscendo dal negozio tutta spensierata poi vide che pian piano i lampioni,le strade e le macchine si erano totalmente ghiacciate e così Sam inizio a correre poi mentre correva stava passando davanti a un palo della luce senti dei passi si girò indietro per guadagnare ma non c'era nessuno così poi si rigirò davanti e vide l'assassino erano tutti e due faccia a faccia poi Sam alza lo sguardo e...hahahahaahahhaahahhahaah! (Urlo di Sam)
Mi sveglio è mi guardo in torno e mi rendo conto che era solo un incubo che era dentro la mia testa per riprendermi da questo spaventato andai in cucina a prendermi un bicchiere d'acqua quando ho preso l'acqua dal rubinetto lo stavo chiudendo però mi resi conto che il rubinetto non si chiudeva e poi dal rubinetto usciva del vapore e poi Sam vede un ombra si girò ed era l'assassino e disse "Ciao Sam ti sono mancata? Hahahahahah!!!"
Sam=" Cosa??? Ma sei tu??!!!??"
Non capisco come faceva a sapere dove abitavo e qual'era il mio cognome poi senza che potessi aggiungere nient'altro le luci si spenderò ed era tutto buio come la pece volevo andare verso l'uscita però avevo paura che se urtavo  una sedia o il tavolo l'assassino poteva capire la mia posizione e trovarmi facilmente cosi decisi di gattonare piano e dirigermi verso l'uscita. In casa ci sono  due uscite una al centro della stanza è una altra porta a sinistra andai  verso la porta praticamente alla cecata   mentre apro la porta vedo gli occhi di questa persona malefica che mi fa rotolare giù per le scale caddi con la testa a terra per fortuna la neve aveva attutito la caduta e alla fine  con difficoltà riesco ad alzare la testa e così mi rendo conto che il piazzale gli alberi erano diventati di ghiaccio persino le scale! È così dissi "qui gatta ci cova... perché non era possibile che eravamo ad Agosto e nevicava era praticamente impossibile apparte se non stessi sognando o c'èra un cambiamento di temperatura. Sam capì che questa cosa del ghiaccio l'aveva già vista la prima volta era successo quando era apparso o apparsa un essere davanti a lei che prendeva Delle sembianze umane pian piano la neve aumentava sempre di più tanto che la neve a Sam gli arrivava fino alle ginocchia, spaventata e confusa decise di chiamare sua madre ma.... " Accidenti!"
Sam si rese conto che il cellulare l'aveva lasciato in camera e così mal volentieri e con i brividi risali le scale da qui ero caduta minuti fa e vedi che nella cucina c'èra una corda e una sedia

ma non li diedi troppa importanza andai in camera mia per comporre il numero di mia madre ma una mano mi tappo la bocca e per l'ispettabile sorpresa mi si il cellulare in tasca per avere le mani libere mi dimenai come una pazza e ruppi alcune cose tipo la foto di famiglia,il vaso di cristallo che andò a finire in frantumi sul tappeto e strappai le tende in pizzo ma l'assassino aveva una presa di ferro rispetto al altra volta, la mia paura era qualcosa di inspiegabile ed ero scioccata,traumatizzata e dicevo "ti prego fa che sia solo un incubo e che non sia vero" senti una presa sovraumana afferrarmi il collo e poi con l'altra mano mi afferrò la felpa e mi fece salire sulla sedia in piedi davanti alla corda e mi mise con la testa dentro e incominciò a tirare l'estremità non mi senti più il respiro sentivo che la mia faccia stava diventando grigia e viola le mie mani erano intorno alla corda per impedirmi di soffocare ma sapevo che era inutile anche se allentavo la corda ora mai non potevo fare nient'altro stavo combattendo in una lotta inutile alla sopravvivenza perché sapevo già che il mio destino era segnato,la morte stava avendo il sopravvento su di me non mi senti più e cedetti prima di svenire guardai quell'ombra o persona e dissi " perché mi fai questo"
Mi risvegliai su del cotone morbido e così pensai che erano delle nuvole di vapore acqueo però la cosa  più strana e insensata era "come facevo a camminare e a parlare e a muovere gli occhi  se ero morta?"

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