Cot
La prima cosa che Jack e Louise videro della villa, fu la badante.
Era piccola e leggermente in sovvrappeso, con dei folti capelli biondi legati in una coda di cavallo. Doveva avere come minimo sedici anni. Sorrise mostrando un apparecchio azzurro.
<Benvenuti!> ridacchiò venedogli incontro tutta gaia.
Jack ricambiò sia il saluto che il sorriso, mentre Louise solo il primo.
<Aspettate, datemi le giacche... Ecco qua!> disse sfilandogliele e posandole sul braccio sinistro <Molto meglio, vero? Se c'è una cosa che odio è il caldo, mentre la pioggia non mi dispiace per niente, sapete? E' così romantica, vero? Ma ditemi, voi siete? Perdonatemi, sono così poco informata!>
La ragazza parlava a raffica e i due riuscirono a comprendere ben poco, non che stessero ascoltando più di tanto. La casa era magnifica e imponente, tanto da far sentire minuscolo pure Louise, che si era già sentito a disagio fin da subito, come biasimarlo, lui era solo un accompagnatore di Jack, proprio come Sophie e Val.
Vedendo che i ragazzi non stessero rispondendo, la badante iniziò a tremare: <Oh, scusate, scusate! Ho detto qualcosa di sbagliato? I-io non volevo! Oh, Ellen sicuramente mi licenzerà! Non come Emma, lei si che è gentile...>
Louise la osservò incuriosito prima di rispondere: <Stia tranquilla. C'eravamo solo... imbambolati davanti a questo splendore.>
La badante, credendo che si stesse riferendo a lei, arrossì violentemente e ridacchiò calmandosi.
<Ah, bhe, grazie! Comunque mi puoi dare semplicemente del tu! Mi ciamo Cot.>
<Io sono Jack> la informò sorridendo l' amico.
Cot annuì distratta. Era troppo impegnata a guardare il ragazzo misterioso.
<Luoise Lee, piacere> si presentò infine dandogli una leggera pacca sulla spalla.
E per la terza volta, la badante ridacchiò sputacchiando appena.
Poi, riprendendosi da quello stato di trance, si girò e riprese a camminare, senza far mancare ovviamente di qualche curiosità o complimento.
Jack era in ansia. Non vedeva Ellen e Emma dalle medie. E ora lo avevano invitato per una "piccola" riunione di vecchia amici. Ovviamente si poteva portare delle persone con se e lui non aveva esitato di portare il suo clan.
Cos'avrebbe potuto dire? A stento se le ricordava. L' unica cosa che gli veniva in mente era "Ciao!" o un "Dopo tutto questo tempo?" e altre cose simili. In quel momento si maledì di aver accettato l'invito.
"E' solo una cena" pensò continuando a ignorare Cot che ci provava spudoratamente con l'amico. Certo. Una cena alla quale avrebbero dovuto partecipare tutti i suoi ex amici delle medie.
Poi pregò che almeno se non si sarebbe risparmiato qualche figura di merda, Louise non si sarebbe dovuto mettere con quella ragazzina dall'apparecchio azzurro.
<Aspettate!> quasi gridò all' improvviso, risvegliandosi dai suoi pensieri.
Si trovavano al centro della sala "ospiti", che conduceva attraverso una scala enorme, alle camere da letto.
Cot e Louise si girarono curiosi.
<Cosa?> chiese lievemente infastidita la badante.
<Sophie e Val! Loro sono ferme, hanno fatto un incidente!>
La badante annuì come se gli avesse detto qualcosa di ovvio e non un incontrattempo.
<Abbiamo già mandato qualcuno da loro. La padrona è sempre informata su tutto>
Lo disse in tono freddo, quasi glaciale.
<In ogni caso... Dov'ero rimasta? Ah, si, questa è la sala comunicate con le stanze, dovete sapere assolutamente che...> Riprese a parlare in tono elettrizzato, come se aspettasse qualcosa di formidabile che sarebbe successo da lì a poco.
Louise lanciò uno sguardo interrogativo all' amico, che mandò giù un groppo in gola nervoso.
<Spero che tutta la serata sia così misteriosa> sogghignò occhi-verdi riprendendo la visita.
Attenti a ciò che si desidera...
ANGOLO MEH:
ALLORAAAA SONO TORNATA! (che novità) ed eccoci con il secondo capitolino della storia: che pensate? Louise si fidanzerà con Cot? E Val e Sophie? Arriverano in tempo per godersi lo spettacolo?
Scopritelo leggendolo...
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