CAPITOLO 55:
Il cielo era ormai sgombro da nuvole ed il sole era libero di splendere, rischarando le figure ferme sul ponte della nave, intente ad osservare i sette uomini che trascinavano la ragazza su per una rampa prima e in mezzo alla nave dopo, tenendola ferma davanti a quello che aveva tutta l'aria di essere una delle personalità più importanti dell'equipaggio.
~ Che diavolo è successo a Antony?!~ sbottò l'uomo, con i lembi dell'elegante giacca blu notte che gli ondeggiavani intorno alle gambe, scoprendo il fodero lucido della spada.
Sembrava che si fossero portati dietro l'amico svenuto mentre la rapivano. Non se n'era affatto accorta.
~ L'ha steso, signore.~ borbottò qualcuno.
~ Chi, questa ragazzina?!~
~ Sissgnore.~
Seguì un pesante silenzio durante il quale Selena non sapeva bene se alzare la testa e vantarsi della sua piccola grande impresa o se lasciare che i capelli continuassero a nasconderle il viso fingendosi invisibile.
~ Senti senti...~ fece l'uomo piazzandosi ad un metro da lei. ~ Vediamo un po' che faccia ha questa forza della natura.~
Detto questo, allungò un braccio oltrepassando la barriera protettiva di capelli e aferrandole il mento con la mano.
La ragazza per riflesso scosse la testa -l'unica parte del corpo che non le avevano bloccato- e gli morse due dita più forte che poté, riuscendo così a farlo allontanare.
Ringhiando di rabbia, fece un cenno ad uno di quelli dietro di lei, che fece per schiacciarla in basso dalle spalle, ma la resistenza che opponeva caparbiamente era troppa così, un po' per stizza causata dalle risatine divertite dei compagni e un po' per semplice risentimento, le mollò un calcio dietro alle ginocchia che sicuramente le avrebbe lasciato un bel livido, facendola ricadere sugli stinchi.
In seguito ad un altro ordine, lo stesso uomo le afferrò i capelli sopra la testa e glieli tirò indietro, scoprendole così il viso.
Selena strizzò gli occhi improvvisamente esposti alla luce del sole e tentò di riabbassare il capo, ma la stretta del marinaio era molto più forte.
~ Questo non è possibile...~ sentì sussurrare dopo una pausa silenziosa.
Lentamente, fece abituare gli occhi alla brillantezza del sole, e piano piano li aprì del tutto, prendendo consapevolezza della persona davanti alla quale era inginocchiata e che la fissava con un'espressione al limite dello sconcertato.
Capelli castani, corti e spettinati; occhi scuri, gentili, e saggi; spalle larghe, pelle inscurita dal sole e catena d'oro al collo.
Lei conosceva quell'uomo. Non avrebbe mai potuto dimenticarlo.
~ Mr J?!~ mormorò spalancando definitivamente gli occhi, con il cuore che le martellava nel petto, agitandole il respiro e causandole dolorosi crampi d'emozione allo stomaco.
~ Selena!... Cosa, come... Perdio, dovresti essere morta!~ balbettò gesticolando.
~ Voi, razza di topi instupiditi, lasciatela immediatamente!~ tuonò prendendola dalle spalle ed aiutandola ad alzarsi per poi stritolarla in un forte abbraccio.
Dal canto suo, la ragazza era sbigottita oltre l'immaginabile. Non poteva credere di essere insieme a Joseph, noto a tutti come Mr J.
Non lo vedeva ormai da nove anni. Ovvero da quando era caduta in mare durante la tempesta da quella stessa nave sulla quale era appena stata portata; la nave di suo padre.
~ Mio Dio... Non posso davvero credere che tu sia qui...~ continuava a blaterare Mr J. ~ Ti abbiamo vista cadere in mare, tutti quanti ti abbiamo vista...~
~ Lo so, lo so...~ sorrise Selena sciogliendosi dall'abbraccio dell'uomo. ~ Ma c'è una spiegazione, che tu ci creda o no.~
~ Come posso non crederci? Ti ho davanti agli occhi!~
Mr J sembrava a dir poco raggiante. La meraviglia di quel miracolo l'aveva sconvolto.
La ragazza, ricordatasi di una questione più importante, prese coraggio, un bel respiro e fece l'unica domanda che le interessasse davvero, temendone parecchio la risposta.
~ Mr J?~ lo chiamò a mezza voce, con lo sguardo basso.
~ Dimmi tesoro.~
~ ...Mio padre?~
~ Ah... Beh...~
L'uomo chinò il capo, scuro in volto, e si passò sospirando la mano tra i capelli.
Il cuore di Selena perse un battito; improvvisamente si ritrovò un profondo vuoto dentro, una cavità incolmabile di dolore.
Non poteva aver perso suo padre. Non lui, l'unico che le fosse rimasto.
Dopo la sua trasformazione aveva passato anni a fantasticare sull'arrivo di suo padre a Swansea, nel tentativo di trovarla, e poi anche sul suo ritorno a Jàvea.
Nulla di tutto ciò si era mai verificato, e lei aveva perduto ogni singola speranza.
Quando si era trovata davanti Mr J aveva istantaneamente collegato la nave a suo padre, al suo amato padre, e non sarebbe mai riuscita nemmeno cinque minuti dopo a sopportare una brutta notizia come quella che sembrava in procinto di darle.
~ Selena, ascolta...~ iniziò.
~ Non dirmelo, non me lo dire...~
~ Sta bene. Lui sta bene, ma ciò che ti è successo... l'ha distrutto.~ si affrettò a chiarire.
~ Quindi?~ sospirò sollevata.
~ Quindi cerca di non restare delusa. Rimarrà sconvolto, più di quanto lo sono io. E considera che io sto ancora aspettando di svegliarmi da questo sogno.~
Selena si ricompose, facendo velocemente sparire l'ombra di una lacrima che aveva iniziato a bagnarle la guancia pallida e piegando le labbra in un sorriso mesto.
~ Mi basta vederlo.~
~ Lo so, tesoro, ma... Non vuoi che gli parli prima io?~
~ Io... No. Posso farlo da sola.~
~ Sei sicura?~
~ Penso di sì.~
~ Ricordi la strada vero? È nel suo studio.~ le disse senza nascondere troppo la disapprovazione per la scelta della ragazza.
Annuì con fervore, senza ammettere che non era del tutto sicura del percorso da seguire per snodarsi nell'intricato ventre della nave fino allo studio, e vi si avviò con la lentezza cui era costretta dalle condizioni fisiche compromesse dagli ultimi avvenimenti.
Salì una scalinata che portava al piano rialzato dove c'era il timone ancora lucido, dopo tutti quegli anni e, superatolo, varcò la porta esattamente dietro ad esso e lì terminò la marcia risoluta.
Guardò la scala sulla destra, che scendeva, e poi il corridoio a sinistra, che proseguiva dritto.
L'istinto le indicava il corridoio, seppur non fosse molto convincente nel persuarerla a seguire il suo suggerimento, così, titubante, Selena riprese a camminare.
Col cuore in gola, la ragazza aveva smesso di udire il vociare sul ponte, gli urli di Mr J che riempiva le teste degli uomini di ordini secchi ed estremamente scortesi, e perfino il rumore dei suoi passi.
Una fortissima ansia si era impadronita di lei, comprimendole i polmoni quasi dolorosamente non si fosse trattato di un'occasione così felice da toglierle il fiato.
Non vedeva l'ora di riabbracciarlo.
"Sarà cambiato molto?" si chiedeva.
Avrà ancora quel profumo di dopobarba?
Sorride ancora in quel modo così strano?
Inevitabilmente strinse le palpebre e una lacrima le scivolò accanto al naso, ma prima che raggiungesse le sue labbra l'aveva già asciugata. Non voleva mostrarsi debole a suo padre.
Nel corridoio aveva superato diverse porte, perché ricordava esattamente e senza un motivo preciso com'era fatta quella dello studio, e percorrendo passo dopo passo la strada si era anche ricordata che era l'ultima in fondo.
In un piccola eternità di tempo, raggiunse la fine del corridoio.
Ferma davanti alla porta chiusa, non riusciva a costringersi a fare un qualsiasi movimento; era paralizzata dall'agitazione, dalla paura e dall'emozione che le stringeva dolorosamente le interiora, impedendole di muoversi.
Prese un paio di sospiri, strinse le braccia intorno allo stomaco, e quando si sentì sufficientemente calma bussò forte sul legno.
Ciao ragazzi.
Ecco l'aggiornamento.
Il capitolo si commenta da solo, quindi non c'é molto che possa dire.
A quelli di voi che stanno aspettando il nuovo capitolo di Mezz'essere, non so davvero cosa mi prenda. Sto continuando a scrivere a velocità bradipo e i professori che mi tartassano non aiutano di certo, quindi quando il capitolo avrà un numero decente di parole aggiornerò.
Volevo anche farvi sapere, carissimi lettori dell'Assassina del Mare, che la mia deliziosa amica SofySoo mi ha iscritta al concorso ItalianBookParty con questa storia.
Diciamo che me lo sono meritato visto quanto l'ho presa in giro quando hanno iscritto lei, comunque spero sosteniate Selena in questa "mini avventura" diciamo.
Se ancora non avete espresso il vostro parere gi prego di farlo, mi fareste molto felice😊
Bye :3
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