CAPITOLO 53:


Tra fame, sete e spossatezza entrambi i ragazzi si erano appisolati appena le teste avevano sfiorato la spalla dell'altro accompagnati dai lenti respiri e dal rollare monotono della nave.
La mattina era giunta presto, troppo presto per poter dire di aver dormito a sufficienza ma abbastanza da renderli attivi il giusto per ideare un buon piano.
L'idea era semplice; avrebbero attirato Meìz, l'avrebbero steso e gli avrebbero rubato le chiavi con le quali liberarsi.
La sceneggiata dei giorni precedenti serviva a convincerlo che fossero deboli e stanchi, troppo per reagire, in modo che abbassasse la guardia e fosse impreparato.
Attirarlo era la parte facile; le bastava urlare un po'.
C'è da dire che si fece attendere parecchio, ma almeno quando finalmente entrò era contento.

~ Che vuoi, ragazzina?~

~ Èspinoza non te l'ha detto, razza di idiota?! Mi aspetta sul ponte per terminare la nostra conversazione.~

L'uomo esplose in una roca risata secca facendo qualche passo verso di loro.

~ Quanto mi credi stupido?~

~ Forse meno di quanto lo sia realmente.~

~ Perché non glielo chiedi?~ fece Jonas.

~ Buona idea.~ ghignò. ~ Chiedi al capo se ha un colloquio da terminare con la ragazza.~ ordinò voltando di poco la testa all'indietro.

I due ragazzi si gettarono un'occhiata confusa derivante dall'insolita reazione dell'uomo, che si spiegò quando, preannunciato da un "sissignore!", un marinaio si avviò verso il ponte in cerca di Èspinoza.
Quello rovinava completamente il piano.
Perché Selena riuscisse a sopraffarlo doveva prenderlo alle spalle, per quanto lo considerasse disonorevole. In quella situazione non si sarebbe mai voltato. Dunque, erano fregati.
La sua mente lavorava febbrilmente in cerca di una qualsiasi cosa da fare che togliesse quel sorrisetto dalla faccia di Meìz, ma il Principe la precedette.
Avvicinatosi all'uomo, semplicemente gli mollò un pugno in pieno viso, sorprendendo sia lui che la ragazza la quale era rimasta a bocca aperta.
Ringraziando i suoi riflessi pronti da assassina, lo spinse con tutta la forza che sentiva di poter usare e, roteando la gamba, lo colpì in mezzo alla schiena facendolo cadere.
L'attimo dopo, con Jonas che gli bloccava le braccia, lei gli avvolse una delle numerose catene intorno al collo e iniziò a stringere.

~ Una parola, una sola parola e sarà l'ultima.~

Poiché Meìz continuava ad agitarsi fu costretta a piantargli un gomito dritto sul pomo d'Adamo, provocandogli un gemito strozzato.

~ Ce l'ho!~ fece Jonas strappando via la chiave dalla cintola.

In men che non si dica, Selena era libera e aveva già cominciato a comprimergli la vena che, come le aveva insegnato Daniel, portava il sangue al cervello.
Non era facile perché continuava a muoversi come un matto, così gli aveva bloccato le braccia con le ginocchia.
Sentì Jonas che veniva colpito da un calcio e subito dopo lei venne estremamente stordita da un pugno.
Dopo avergliene restituiti il doppio con gli interessi, finalmente svenne.
Nel frattempo anche il Principe si era liberato e l'aveva aiutata ad incatenare Meìz al posto loro, con due catene per gambe e braccia.
Già che c'era, Selena aprì la finestrella e gettò la chiave in mare, per poi constatare che il ragazzo non sarebbe mai riuscito a passare da lì.

~ Aspetta... Ma siamo in mezzo all'oceano! Come dovremmo fare ad andarcene?!~ esclamò.

Selena aveva atteso quel momento. Sapeva che l'urgenza di liberarsi l'aveva distratto da quel piccolo dettaglio che era l'immensa distesa d'acqua intorno a loro, e non si era curata troppo di pensare ad una risposta efficace.

~ Non è un problema. Ora andiamo.~ disse tirandolo da un braccio fuori dalla stanza.

~ I prigionieri scappano!!~ gridò una voce dietro di loro.

Era il marinaio, tornato a riferire la risposta di Èspinoza.
La ragazza fece per corrergli incontro ma Jonas la trattenne: ~ Ormai l'hanno sentito tutti.~
Corsero su per una scala e poi lungo un corridoio non diverso dagli altri, illuminato da nient'altro che lanterne ambrate.
Cercavano finestre o una qualunque via d'uscita, ma non trovandola finirono dentro un'ampia stanza che sembrava essere lo studio di Èspinoza.
Davanti a loro c'erano mobili, mappe, vini e liquori ma, soprattutto, un'immensa vetrata lunga tutta la parete opposta che rendeva il mare più bello e brillante di quanto fosse mai apparso prima agli occhi di Selena.

~ Vuoi davvero buttarti in mare?~

~ Hai altre idee?~ rispose avanzando nella stanza cercando qualcosa di abbastanza resistente da rompere il vetro.

~ Vieni qui, dannata sgualdrinella!~ esplose una voce fin troppo conosciuta.

Appena il primo degli uomini mise piede nella stanza, la ragazza lo colpì con una sfera di un qualche minerale che le era capitata tra le mani, stendendolo sul colpo mentre un rivolo di sangue gli colava dalla ferita.
Spostato il corpo inerme, tutti gli altri si gettarono gridando all'interno della camera, puntando -stupidamente- lei.
Le furono subito addosso, ma il piccolo campo di combattimento dove si trovavano era zeppo di armi, sia efficaci che improprie, e Selena sapeva come usarle.
In altre parole, si difese benissimo. Così come Jonas, per essere un principe.
Faticarono entrambi a respingere le guardie di Èspinoza ma lo spazio ristretto aiutava parecchio impedendo ai nemici armati fino ai denti di usare spade e sciabole a dovere.
Presto, però, per quanto si ribellassero si ritrovarono entrambi con le spalle alla vetrata, gettando qua e là sguardi occhiate attente. Tutti si erano fermati, credendoli in trappola.

~ Questo, mia cara.~ annunciò Èspinoza i cui tratti già duri del viso sembravano esser composti da roccia compatta e rossastra in continua agitazione. ~ Non dovevi farlo.~

Le sopracciglia parevano un'unica, grossa linea nera che condivideva quella sfumatura con gli occhi lucidi d'eccitazione da combattimento.
Fece poi un cenno a uno degli uomini che, impugnata la pistola a mo' di mazza mostrò piena intenzione di colpirla con l'unico scopo di stordirla, ma -com'era prevedibile- la ragazza si abbassò e schivò il colpo che mandò in frantumi un pezzo della vetrata, crepandone il resto.
Le venne rivolta un'occhiata furente -il capo doveva amare parecchio quel mosaico di vetri- che quasi la incenerì.
Come comandati da un singolo ordine, le guardie si mossero contemporaneamente verso di loro.
Non c'era più nulla da fare, il geniale piano era fallito miseramente. Forse avrebbero dovuto pensarci un po' di più, ragionarci meglio e con calma, ma tanta era stata la voglia di libertà che quei dettagli erano passati in secondo piano.
Diverse mani di allungarono verso di lei. Sguardi di ogni tipo la scrutavano e un paio di ghigni dall'aspetto sadico e crudele le raggelarono il sangue.
Come se non sentisse già abbastanza freddo a causa del buco nel vetro dietro alla sua testa.
Altre mani, altre dita ed armi estremamente vicine a lei che ormai si era arresa ad attendere il contatto relativamente delicato con una di esse.
Ciò che sentì, invece, fu un colpo all'altezza dello stomaco che la spinse indietro con così tanta forza da farle sfondare la vetrata precedentemente incrinata e finire nel suo amato oceano, così come il piano prevedeva.
Prima che potesse realizzare l'accaduto ed esultarne, si rese conto che il Principe non era al suo fianco; l'avevano trattenuto sulla nave che continuava ad avanzare mentre lei ferma in mezzo all'acqua non poteva che osservare impotente gli scagnozzi di Èspinoza, i quali riempivano di pugni e calci il ragazzo, che non faceva resistenza di alcun tipo. Dopo averla spinta non aveva più smesso di guardarla, ricambiato dalla giovane.
"Mi dispiace" avrebbe voluto dirgli. Ma riuscì solo ad urlare il suo nome finché fu troppo lontana perché potessero anche solo vederla.



Buon pomeriggio a tutti!
Dopo questa serie di ritardi non ancora esattamente conclusa sto pensando di fissare giorni diversi per gli aggiornamenti visto tutto sto casino ma devo ancora organizzarmi bene.
Ho anche bisogno di chiedervi una cosa: se togliessi i titoli dai capitoli? La cosa mi è praticamente indifferente ma volevo chiedervi cosa ne pensavate.
Tornando a Selena. Sia lode al cielo è scappata. Ma... Ops! Si è dimenticata Jonas ahahahahah
Piccolo problemino? Mi sa di sì.
Beh vedremo come si risolve sta situazione
Bacioni❤️

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top