CAPITOLO 51:

~ Fin qui c'ero arrivato, anche se non so come faremo. Si può sapere cosa accidenti ti è successo?~ fece Jonas studiando il respiro affannoso della ragazza ed il suo sguardo allucinato.

~ Niente.~ si affrettò a rispondere lei stringendosi le braccia al petto. ~ Prima tu.~

~ Nulla di che...~

Selena sollevò le sopracciglia in un'espressione scettica mentre il Principe si puliva un rivolo di sangue sul mento, che gli correva fino alla clavicola.
Intercettati i suoi occhi, Jonas non poté ignorare di non essere affatto credibile. Gettò un'occhiata in alto spazientito, ma lei non smetteva di tormentarlo. Voleva davvero sapere cosa fosse successo con Meìz e non avrebbe mollato facilmente.

~ Uff.. Non è una cosa importante...~

~ Ti lascio qui.~

~ Figurati, non sai nemmeno come scappare. Trova una minaccia migliore.~ ridacchiò il ragazzo terminando di pulirsi la faccia con le maniche della camicia.

~ Finisco quello che ha iniziato lui.~ tentò di nuovo Selena.

La ragazza risultava molto più convincente di Jonas, che dopo essersi accertato che potesse fare sul serio -ed era molto probabile- cedette.

~ Mi ha solo dato un pugno.~ disse a denti stretti.

~ Questo lo vedo. Perché?~

Fu contenta di accorgersi che le sue condizioni stavano migliorando. Adesso respirava più agilmente e senza sentire alcuna fitta allo stomaco né ai polmoni, ma il suo corpo sembrava avere ancora paura di ciò che le era successo, e non dava segno di voler smettere di tremare.
La mente puoi dominarla, ma il corpo, per quanto possa apparire strano, è spesso fuori controllo come in quel momento era quello di Selena.

~ Non puoi proprio farti gli affari tuoi?~ sbottò. ~ Mi ha insultato. Rideva del mio titolo, di quello che sono.~ disse poi, tenendo lo sguardo fisso in un punto del quale Selena non comprendeva la posizione.

~ ...E?~

~ E ho fatto quello che avresti fatto tu, visto che sembri così esperta di situazioni come queste.~

~ Non credo tu mi conosca abbastanza da determinare quello che farei io.~

~ Dici? Affezionata come sei al tuo nome, all'essere la famosa Assassina di Jàvea pensavo che avresti apprezzato la mia dedica nei tuoi confronti. Tu non gli avresti sputato?~

Dopo una pausa stupita dalle parole del Principe, la ragazza rifletté e trovò che aveva completamente ragione. Ma non bastava indovinare una sua reazione per poter dire di conoscerla.

~ Quindi?~ chiese ancora lui.

~ Touchée.~

~ Lo so. Allora, a te che è successo?~

~ Niente di interessante.~

~ Non sembra che ti abbia picchiata.~

~ Non mi ha picchiata.~ ringhiò.

Come poteva pensare che lei si lasciasse anche solo sfiorare? Non era una stupida ragazzina, maledizione!

~ Allora che cosa...~

~ Ho detto "niente". Non ti hanno insegnato cosa significa questa parola?~

~ Va bene, come vuoi.~ si arrese lui alzando le braccia in segno di scusa. ~ Se c'entra con il tuo segreto è giusto che tu lo tenga per te.~

Selena gli lanciò un'occhiata. Non era stupido come sembrava, ma probabilmente lo era abbastanza per essere solo un peso durante l'evasione che già stava progettando.

~ Preferisci parlare degli affari miei o di come andarcene da qui?~

~ Di come andarcene, ovvio. Se restiamo qui come faccio a scoprire cosa nascondi? Dubito che Èspinoza me lo direbbe.~ rispose accompagnando la frecciatina con un sorrisetto.

~ Ammettendo che tu ne esca vivo, ti stancherai presto di tormentarmi.~

Selena osservò assorta la finestrella al centro della parete alla quale era appoggiata. Era abbastanza larga per permetterle di passarci attraverso, ma non sapeva se Jonas poteva riuscirci. Dopotutto lei era abituata a sforzare il suo corpo, a spingerlo sempre al limite per addestrarsi ad essere la migliore, mentre lui non lo era.
Non poteva pensarci in quel momento; aveva ancora il trauma recentemente subito a pesarle sulla mente stanca e preoccupata.
Fisicamente si era ripresa benissimo dalla rissa sul molo; era stato l'incontro con le Fiordifiamma a sconvolgerla. Adesso che sentiva di stare meglio pensò di poter dormire senza temere incidenti. Avrebbe fatto bene a entrambi.

~ ...Pensiamoci domani.~ concluse dopo un po' Selena, spostandosi al centro della stanza.

Si sdraiò di schiena sul duro legno, ma presto iniziò a pensare a quale potesse essere una posizione più comoda, sempre ammesso che esistesse.
Sentì che anche lui la imitava e le si stendeva accanto.
Se stava scomodo anche solo la metà di lei non avrebbe sicuramente chiuso occhio.

~ Non sono l'unico ad essere abituato ai cuscini, vero?~ fece la voce del ragazzo dopo un po'.

~ No... direi di no.~ borbottò tirandosi su con i gomiti.

~ Preferisci conservare i tuoi princìpi da reale o fare una bella dormita?~

~ ...Perché me lo chiedi?~

Senza rispondere, Selena si trascinò indietro fin dove si trovava Jonas.
Erano testa contro testa, così lei poggiò la sua sulla spalla del ragazzo che fece lo stesso con lei.
Facevano da cuscino l'uno all'altra, e risultava un compromesso utile a entrambi.
Sentiva il profilo della mandibola del ragazzo appoggiato contro la sua tempia, mentre era certa che un ciuffo o due dei suoi capelli stessero stuzzicando la guancia del compagno. In ogni caso nessuno si mosse.

~ Penso di poter sopravvivere.~

~ Dici? Avrei giurato che stessi già pensando a quando confessarti.~

~ Sta' un po' zitta, simpaticona. E lasciami dormire.~

~ Bene, anche tu. Cerca di non svegliarmi.~

Un velo silenzioso si posò su di loro, attutendo ogni suono esclusi i battiti dei loro cuori, che sembravano martellare ritmicamente contro al pavimento.
Tutti e due avevano gli occhi aperti e fissavano il soffitto, come potessero trovarci qualche rassicurazione, una parola di conforto o un incitamento ad avere fiducia.
Selena si coccolò un po' con il pensiero che l'indomani sarebbe stata di nuovo libera e fuori di lì. Insieme a lui, magari, ma comunque libera.
Il Principe era più insicuro della ragazza, poiché non poteva dirsi abbastanza esperto da ideare una qualche fuga di emergenza. Ma era con l'Assassina di Jàvea; se anche solo qualcosa di quello che si diceva su di lei era vera doveva per forza sapere come uscirne.
La cosa più importante in quel momento era riposarsi per essere pronti ad agire, a scappare o a qualsiasi cosa lei intendesse fare.

~ Buonanotte Selena.~

~ Buonanotte Jonas.~

***

Daniel non si era mai sentito così esausto; la visita al porto non era stata del tutto inutile, ma ora si trovava più confuso di prima sulla sua protetta.
Sembrava che avesse partecipato ad una rissa sul molo, con tanto di guardie reali e che alla fine fosse sparita, insieme al Principe.
"Avrà deciso di puntare ad un obiettivo più importante." gli avevano detto i testimoni, che gli erano sembrati tutti convinti che l'Assassina di Jàvea avesse improvvisamente deciso di rapirlo.
Si era fatto davvero tardi, così era tornato alla Fortezza con la testa estremamente confusa.
Dopo aver cenato velocemente aveva passato la successiva mezz'ora a fare avanti e indietro nel suo studio, pensando ad una qualche spiegazione per quello che gli avevano raccontato al porto.
Affacciato alla finestra fissò il mare come potesse ispirargli un'idea, o semplicemente farlo sentire meglio.
~ Cosa accidenti hai combinato, Selena?~

Ciao ragazzi, ecco l'aggiornamento.
Mi dispiace per i lettori delle altre storie ma non so se riuscirò ad aggiornarle perché ho dei problemi con internet che mi stanno facendo venire l'urticaria, quindi o finisco in ospedale o aggiorno, ma non so di preciso quando.
Tornando a Selena, il suo brillante cervello sta già escogitando qualcosa per scappare, mentre Daniel poverino non ha la minima idea di cosa fare😂
Alla prossima!❤️

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