CAPITOLO 32:

Senza neanche rendersene conto era arrivata all'ingresso della Fortezza e subito le tornarono in mente le parole di Daniel sul fatto che doveva tenerlo aggiornato, quindi si diresse verso il suo ufficio.
Jorge era piantato davanti alla porta come al solito ma questa volta non si spostò per farla entrare.
Quando lei gli rivolse uno sguardo interrogativo lui le rispose con un'alzata di spalle.

~ Ha visite.~ disse solo.

Selena roteò vistosamente gli occhi, intuendo cosa intendesse con "visite".

~ Esmeralda?~ chiese sbuffando e rabbuiandosi.

Il silenzio imbarazzato di Jorge fu una risposta più che eloquente, dunque si voltò con un gesto stizzito.

~ Quando ha finito puoi dirgli che sono passata?~ ringhiò sarcastica piegando di poco il viso all'indietro, senza attendere una risposta.

Corse fino alla sua stanza senza incontrare nessuno e si lanciò nella veranda, dove poté respirare aria fresca per il suo viso bollente di rabbia.
Prese un profondo respiro e piegò il capo in avanti, socchiudendo gli occhi. Sollevò e riabbassò le spalle più volte, tentando di calmarsi.
Quando le sembrò di esserci riuscita si sedette sulla panca a dondolo tirando anche su le gambe e cercò di rilassarsi dondolando dolcemente.
Alzò gli occhi sulla nuvola scura che si stava muovendo, lasciando scoperta la luna brillante che la illuminò improvvisamente.
Come se quella luce le avesse dato nuova forza, si rialzò decisa a cambiarsi i vestiti, ma quando fu vicino alla porta udì dei passi fuori da essa e la calma che aveva guadagnato andò al diavolo in pochi secondi.
Bussarono e ancora prima che potesse dire niente udì la voce di Daniel che la chiamava, scusandosi per l'attesa.
Mentre apriva la porta lei ci diede una manata contro, richiudendogliela in faccia.

~ Scusa, ora io ho da fare. Anzi, no, com'é che ha detto Jorge? Ho visite. Torna più tardi.~

~ Andiamo, Selena, non fare la bambina.~

~ Che vuoi che ti dica?~ sbottò appoggiando la schiena alla porta, guardando il vuoto davanti a sé come se avesse davanti il suo interlocutore.

~ Ti stai comportando da stupida, oltre a essere penosamente infantile.~

~ Perché non torni alle tue visite? Impiegheresti meglio il tuo tempo.~

~ Meglio con le mie visite che con una ragazzina gelosa.~

~ Gelosa?! Sai una cosa, Daniel? Ti sconvolgerà scoprirlo, ma questo mondo non gira tutto intorno a te e, francamente, fai più pena tu ad avere una così sopravvalutata considerazione di te stesso!~ esclamò quasi gridando.

Non udì nessuna risposta, ma neanche aveva udito dei passi, quindi restò in attesa davanti alla porta chiusa. Le pareva quasi di vedere Daniel dall'altra parte, anche se non riusciva a immaginare come stesse reagendo.
Dopo qualche secondo non resse più alla tensione e si girò per poi buttarsi sul letto, esausta.
Il respiro era affrettato e doloroso sulla gola.
Non poteva nemmeno ragionare su quanto era appena successo, su come la situazione le fosse sfuggita di mano e sulla possibilità che Daniel avesse ragione e lei torto. Era come se il suo cervello tenesse lontano quei ricordi recentissimi per il suo stesso bene. Sia deglutire che calmare le pulsazioni del cuore le era difficile, così finse di mettersi a dormire per tentare di rilassarsi un po'. Ma mentire a sé stessa non le riusciva tanto.
Si rese conto poco dopo che star ferma non l'avrebbe aiutata, dunque decise di fare qualcosa... Qualunque cosa.
Osservò la stanza in cerca di una qualche attività da svolgere, finché non decise di mettersi a riordinare la sua collezione di trucchi.
Sedette davanti allo specchio finemente e riccamente decorato e cominciò a suddividere i cosmetici, interrompendosi poco dopo. Mancava qualcosa.
La matita per gli occhi...
Ricordò all'improvviso che l'aveva Esmeralda e decise di andarla a riprendere prima di dimenticarselo.
Camminando in fretta e evitando strategicamente i gruppetti di amici che giravano nella gilda raggiunse in fretta la torre opposta a quella dove c'era la sua stanza.
Bussò alla porta ma non rispose nessuno. Bussò ancora due volte prima di entrare comunque. Era troppo arrabbiata per pensare più razionalmente.
Trovò la matita sulla scrivania piena di fogli scritti. La prese e stava per andarsene, quando qualcosa di scritto su un foglio attirò la sua attenzione.
Era una lettera informale, ma la cosa che scatenò il suo sconcerto fu la firma del mittente: Carlos Èspinoza.
Con gli occhi spalancati lesse tutto il contenuto, ma la prima volta non bastò per farle assimilare le parole.

Cara figlia mia,

Dopo averti mandato le mie precise istruzioni sono ancora più certo della riuscita del piano. Confido sulle tue capacità e sulla tua abilità. Dopotutto, sei stata addestrata dai miei migliori assassini.
Rias dovrà morire entro domani mattina e quando l'avrai ucciso dovrai informarmi immediatamente.
Ricorda quello che ci siamo detti l'ultima volta sulla signorina Ramirez, Esmeralda. Lei è molto vicina a quell'uomo; approfitta della sua assenza.
Ti auguro la migliore fortuna, nonostante non ti serva affatto.

Carlos Èspinoza

Selena ripose la lettera con mani tremanti, incredula a quello che aveva letto. Come in trance, riprese la matita e uscì in fretta dalla stanza con l'istinto che le gridava di allontanarsi in fretta da lì, come se quell'uomo potesse apparirle davanti da un momento all'altro, pronto ad aggredirla.
Il respiro le pesava sui polmoni come un macigno, mentre la sua testa era come compressa in una dolorosa morsa di pensieri.
Il panico le offuscava la mente gettandola in preda all'istinto primordiale e antico che sapeva cosa fare quanto la razionale Selena.
Non seppe dove stava andando finché non si fermò lì dov'era e si rese conto di essere poco lontano dalla sala dove gli assassini mangiavano.
Realizzò che doveva trovare Daniel al più presto, che doveva salvarlo prima che quella maledetta sgualdrina lo uccidesse.
La lettera portava la data di quel giorno, quello che stava per terminare, esattamente come la sua vita.

Buona domenica a tutti voi!
Colpo di sceeeeenaaaaa! Che accadrà? Chi è veramente Esmeralda? Beh, vi lascio con il dubbio eh eh...
Dai, ragazzi, commentate e votate questi capitoli, ci tengo davvero.
Buona vita❤️

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