CAPITOLO 29:


Si mise gli stessi abiti della mattina e attese che gli altri due arrivassero.
Intanto si prese un attimo per valutare com'era andata l'improvvisazione. Le sembrava abbastanza bene. Jonas si fidava di lei e questo bastava.
Non era importante il parere di Alejandro, visto che chi rischiava la morte non era lui.
Osservò con piacere che il letto era stato accuratamente rifatto e la stanza riordinata.
"Poverini, chissà quante me ne hanno dette dietro per tutta la confusione che c'era..."
La porta si aprì ed entrarono i due ragazzi, interrompendo il sottile filo dei suoi pensieri.

~ Che succede, Sel?~ chiese subito Roxanne.

~ Mi dispiace molto ragazzi, ma non posso essere con voi stasera durante il colloquio con Daniel.~ disse in fretta.

Purtroppo, dirlo velocemente non poteva impedire loro di comprendere il significato delle sue parole.

~ Come, ci abbandoni così? Tu eri il nostro punto di forza!~ protestò Théo con voce piagnucolosa.

~ In che senso il vostro punto di forza?~ domandò Selena senza capire bene quel discorso.

~ Nel senso che pensavamo che essendo la sua protetta l'avresti invogliato ad ascoltarti. Insomma, ovviamente si fida più di te che di noi.~ chiarì Roxanne.

Lei restò un po' stupita di quanto tutto quel ragionamento fosse giusto. Sicuramente lei sarebbe stato un punto a favore contro Esmeralda e questo la faceva sentire tremendamente in colpa di non poter essere lì con loro. Ma non c'era nulla da fare; doveva essere a quella cena.

~ Sentite, facciamo così: voi due parlate con Daniel e mi dite com'è andate appena torno; poi, domani mattina io andrò da lui e confermerò le vostre parole. Che ne dite?~ propose.

~ È l'unica soluzione...~ fece Théo scuotendo la testa.

~ Non sapete quanto mi dispiaccia, ma c'è stato un imprevisto e non posso proprio disdire questo impegno.~ si scusò ancora.

~ Tranquilla, lo capiamo. Ah, a proposito di impegni... Rosa ti stava cercando prima.~ la informò Roxanne.

~ Sì, anche Anita.~ aggiunse Théo.

"Accidenti!"

Si era dimenticata che le ragazze avrebbero dovuto aiutarla a vestirsi -almeno secondo Daniel- e lei se n'era andata prima ancora che potessero finire di pranzare.
~ Ah... Bhe, colpa mia!~

Chiacchierarono un po' finché, a metà pomeriggio, Selena chiese loro di andare per potersi preparare.
Mandò a chiamare le ragazze e perse dieci minuti in una sequenza di interminabili scuse dopo le quali Rosa decise comunque di aiutarla.
Fortunatamente tutte quante si bevvero la scusa che aveva capito male l'orario dell'appuntamento al quale doveva andare e quindi si era preparata da sola.
Scelse un abito azzurro scuro che secondo loro valorizzava i suoi occhi con le spalline a sbuffo, il corpetto decorato da tanti brillantini e la gonna lunga fin sotto alle ginocchia, ondeggiata e con gli stessi decori del corpetto.
Pamela raccolse i due ciuffi laterali alla testa; li legò insieme dietro alla nuca e li intrecciò in una stretta treccina, lasciando gli altri morbidi e sciolti.
Decise di lasciare il viso al naturale, nonostante le altre avessero molte idee per il trucco.
Quando le congedò ringraziandole e scusandosi per la milionesima volta, Selena si accorse di essere davvero stanca. Aveva bisogno di rilassarsi e calmare la mente.
Mancavano pochi minuti alle sei quando si rese conto che quello che le serviva davvero era stare un po' in spiaggia.
Afferrò un paio di ballerine bianche e uscì, incamminandosi verso il luogo che amava di più al mondo. Avrebbe dovuto passare vicino al palazzo e superarlo, ma comunque sarebbe stata nelle vicinanze e quindi pronta per la cena.
Il rumore delle onde era come una voce che la chiamava, chiedendole di sbrigarsi e di far loro compagnia. Ogni volta che si infrangevano sugli scogli era come se cercassero di attirare la sua attenzione, invogliandola a raggiungere quel luogo più in fretta.
Per l'ultimo tratto corse, corse a più non posso verso gli scogli che stavano sotto alla scogliera e vi si arrampicò, stando ben attenta a mettersi abbastanza in alto da impedire all'acqua di rovinarle il vestito, che tutto sommato le piaceva molto.
Appoggiò la schiena alla roccia e chiuse gli occhi, lasciandosi cullare da quel rumore rilassante e dal profumo aspro della salsedine. Il sole sul viso le scaldava la pelle e il suo calore le dava una bellissima sensazione di protezione da tutto.
Era perfetto. Era tutto quello che le serviva per riposarsi un po'. E si riposò, finché la voce di Daniel non la riscosse da quella pace.

~ Che ci fai tu qui?!~ le chiese spaventandola.

~ Daniel?~

~ Perché sei in spiaggia? Il colloquio con il principe dovrebbe essere già finito. O magari non ci sei nemmeno andata?~ chiese ancora stringendo gli occhi.

Vero. Anche Daniel amava molto la spiaggia, ma comunque non si aspettava di vederlo.
Selena si alzò in piedi e avanzò scalza verso di lui.

~ Ci sono andata. Presto in realtà, talmente tanto presto che mi sono preparata da sola prima che Rosa e le altre arrivassero.~ rispose con una punta di orgoglio.

~ E allora che ci fai qui? E quello non era l'abito di stamattina.~

~ Mi fai il terzo grado?! Visto che Alejandro sembra un ragazzino che non capisce l'importanza di questa situazione, Jonas mi ha invitata a cenare con lui stasera. Per parlarne con più calma.~ spiegò con uno sbuffo irritato.

~ Non hai minimamente considerato di avvisarmi, noto.~ disse lui glaciale.

Privo di tutta quell'allegria che aveva fino a una decina d'ore prima. Era così serio che pareva quasi neanche sapesse cosa fosse, l'allegria. E, cosa ancora più strana, sembrava arrabbiato. Ma c'era qualcos'altro nei suoi occhi. Qualcosa di molto simile alla delusione; quella stessa delusione che feriva e spaventava Selena ancora più della rabbia.

~ Perché avrei dovuto?~

~ Forse perché non vedendoti tornare avrei potuto pensare che ti avessero arrestata? Avevamo parlato dei rischi che correvi, Selena. E dopo quella chiacchieratina pensavo ti fosse entrato in testa che dovevi continuare a tenermi aggiornato su questa cosa.~ sbraitò Daniel.

Sentendo quelle parole, Selena non poté fare a meno di restare sorpresa.

~ Non starai esagerando? Comunque ti ricordo che tu eri fuori dalla Fortezza e non sapevo quando saresti tornato.~

~ Non cercare scuse, potevi lasciare un messaggio a Jorge. Lui si fa gli affari suoi e dire "Dì a Daniel che sono tornata e che è andato tutto bene." non credo sia così complesso.~ rispose duro, trafiggendola con lo sguardo.

Era rimasta molto stupita da quella reazione. Sapeva di aver torto e dovette ammettere di non essersi mai fermata a pensare di doverlo informare, anche se era del tutto logico. La rabbia di Daniel le fece male e per un momento tornò a quando era stata punita dopo un fallimento. L'ombra nei suoi occhi era la stessa di allora.

~ E va bene, scusa, la prossima volta non mancherò di riferire che sono tornata.~ fece lei roteando gli occhi. ~ Contento?~

~ Per niente. Se continui a comportarti in questo modo come puoi pretendere che le persone si fidino di te?~

~ Sapendo che le persone mi conoscono e sanno che riesco nelle cose che faccio nove volte su dieci.~ rispose arrogante, cominciando ad alterarsi.

~ Non puoi pensare che nessuno stia in pensiero.~

~ Tu non eri in pensiero. Avrai incontrato qualche idiota che ti ha fatto infuriare e hai trovato un pretesto per sfogarti.~ ribatté con una risata sarcastica.

~ Se lo dici tu. Comunque anche della cena avrei voluto essere informato.~ disse abbassando la voce e calmandosi abbastanza da sostenere una conversazione in toni civili.

~ È un problema così grande se vado a cena al Palazzo?~ chiese lei abbassando la voce a sua volta.

~ In teoria no, ma diciamo che potrebbero esserci delle complicazioni.~ rispose lui girandole intorno.

~ Di che tipo?~ domandò Selena.

In quel momento si accorse della posizione che aveva assunto Daniel e del punto in cui si trovava lei rispetto a lui.
Un pensiero le attraversò la mente, ma conosceva il suo capo troppo bene per cacciarlo via, definendolo come "impossibile".
Indietreggiò di un passo, cercando una via di fuga. Purtroppo fu inutile perché, alto com'era, Daniel la raggiungeva benissimo anche da lì.
Con un forte spintone la buttò giù dagli scogli che essendo a strapiombo non potevano ferirla.
Selena lanciò un gridolino cadendo in acqua. Nella sua testa maledisse quel ragazzo in decine di lingue, prima di sollevarsi sul fondale poco profondo.
Riusciva a stare sulle punte dei piedi e cominciò a nuotare verso riva, dove Daniel sghignazzava crudelmente della sua vendetta, scendendo dagli scogli.
L'unica cosa che la trattenne dal trasformarsi in sirena era la prospettiva di lei che si addormentava sul piatto durante la cena. Non poteva arrivare stanca a quel momento di fondamentale importanza.
Quando fu sul bagnasciuga poteva udire chiaramente la risata crudele di Daniel, che le trapanava i timpani per la rabbia e l'irritazione che provava.
Si pulì la faccia dall'acqua salata e si strizzò i capelli continuando a camminare con l'abito fradicio che le aderiva alle gambe slanciate.
Quando alzò il viso verso di lui vide che aveva in mano le sue scarpe.

~ Le avevi dimenticate.~ disse prendendola in giro. ~ E te lo sei meritato. Considerala una lezione di vita.~

~ Quella non è la tua giacca preferita?~ chiese lei accennando alla giacca pregiata dai ricami fini che Daniel teneva con due dita sulla spalla destra.

Lui guardò sulla sua spalla, poi di nuovo verso Selena che nel frattempo era scattata verso di lui approfittando dell'infrangersi di un'onda che avrebbe coperto il rumore.
Saltò usando Daniel stesso come appoggio e gli strappò la giacca dalle mani, tornando velocemente verso l'acqua.

~ Bhe? Non ridi più?~ chiese ironicamente con un sorriso diabolico sul viso delicato.

~ Non osare, Selena.~

~ Altrimenti? Mi piaceva questo vestito e ora mi devo cambiare! Tutto per colpa tua!~

~ Oltre a farti un bagno.~ aggiunse lui con un sorrisetto.

La ragazza lo fulminò con uno sguardo furioso e riprese a far ondeggiare la giacca a pochi centimetri dalla superficie del mare. Ormai aveva l'acqua alla pancia.
Daniel avanzava e lei indietreggiava, in una specie di ballo.
Selena fece per lanciargli la giacca trattenendola all'ultimo secondo, per poi stendere il braccio da tutt'altra parte e facendola cadere qualche metro più in là. La osservò affondare lentamente.

~ Ops!~ mormorò divertita guardando la faccia stupefatta e con gli occhi sgranati di Daniel.

Aveva le labbra leggermente schiuse nell'espressione più rappresentativa dello stupore che gli avesse mai visto fare. Le iridi sembravano essere più grandi del solito e brillare più intensamente.

~ Sai che davvero stai invecchiando? Non eri così lento anni fa.~ lo canzonò.

Si stava strizzando di nuovo i capelli quando un gran scrosciare le fece alzare lo sguardo; lui le correva incontro, dimostrando di non essere poi così lento.
Selena si girò e cercò di scappare, ma in pochi secondi Daniel l'afferrò per la vita buttandola in acqua sotto di lui sfruttando il suo peso.
Lei ruotò su sé stessa finendo faccia a faccia con lui e per un attimo vide un luccichio nei suoi occhi, un luccichio divertito che le ricordava quello della mattinata passata a scherzare, un luccichio che sparì appena gli mollò una ginocchiata. Riemerse infrangendo la superficie del mare a una ventina di metri dalle spiaggia a causa della corrente e si ritrovò davanti al ragazzo che la prese per le spalle spingendola giù di nuovo.
Strattonò via le sue braccia e passando sotto di lui lo trascinò in profondità per una gamba, usandolo come perno per darsi la spinta per risalire.
Cominciò a nuotare verso riva, finché non si sentì strattonare un piede.

~ Dove scappi?~

La trascinò riportandola indietro e lei strillò divertita quando finì di nuovo sott'acqua.
Stavolta Daniel le avvolse le braccia intorno al corpo, impedendole di muoversi e la trattenne sul fondale profondo due metri al massimo.
Quasi riusciva a sentire la sua risata anche sott'acqua.
Lei si divincolava, cercando di sfuggire a quella stretta, ma poi qualcosa nel suo cervello le ricordò un particolare importante: lei era una mezza sirena. Questo significava che poteva usare le sue doti in minima parte anche da umana.
In un qualche modo riuscì a far girare Daniel a pancia in su. Ruotò sul fianco destro e lo spinse via, verso il fondo, nuotando verso di lui per poi sederglisi sulla pancia usando il suo peso per farlo andare più giù.
Tentava di tenergli ferme le braccia, ma comunque lui era più forte di lei, così liberò un polso dalla stretta della ragazza e glielo passò intorno alla vita, spostandola da un lato.
Ormai gli era rimasta poca aria.
Spingendosi con i piedi risalì in superficie con Selena subito dopo di lui.
Riemersero a pochi secondi di distanza e lei, che era dietro di lui, gli mollò uno spintone in mezzo alla schiena.
Daniel si voltò tirando uno schiaffo all'acqua che le arrivò dritta in faccia.

~ Brutto...~ iniziò lei prima che un'altra secchiata d'acqua le tappasse la bocca.

A quel punto anche lei lo schizzò prima ancora che Daniel potesse pensare di ripararsi.
Cominciò una lotta furiosa nella quale lui alzava delle onde che la infradiciavano letteralmente alle quali lei rispondeva con violentissimi schiaffi che schizzavano a una distanza spaventosa.
Ridevano in continuazione tirandosi acqua a più non posso (non che non fossero già bagnati) e finendo addirittura a spintonarsi.
Quando si fermarono per riprendere fiato e riposare i muscoli intorpiditi dalla fredda acqua di aprile Selena riuscì a pronunciare qualche parola.

~ Ora tu mi riporti a riva.~ ansimò.

~ Scordatelo.~ rispose Daniel ridendo.

~ Me lo devi. Sei la persona più crudele che conosca.~ rise lei.

~ Più di Èspinoza?~

~ Quando anche lui mi rovinerà un vestito bellissimo te lo saprò dire.~

~ Ah, quindi ammetti che i vestiti che ti ho regalato sono bellissimi?~

~ Sì, Daniel. I più belli che abbia mai visto.~ sbuffò Selena. ~ Ora riportami a riva.~

~ Non credo proprio.~

~ Muoviti.~ ringhiò lei.

Torcendosi la spalla all'indietro, Daniel riuscì a passarle un braccio dietro la schiena e a sollevarla sopra di sé.
Per un momento la tenne su solo con l'arto destro. Si vedevano le vene e il tremore dei muscoli attraverso la camicia che, essendo bagnata, aderiva alla pelle.
In un secondo la alzò sopra la testa tenendola con la mano e la lanciò in avanti, verso la riva.
Selena strillò di nuovo e ricadde in acqua qualche metro più in là.

~ Eccovi servita, altezza.~ le gridò facendo un inchino.

~ Va al diavolo!~ ribatté lei alzandosi e camminando verso le sue scarpe.

Si strizzò di nuovo capelli e vestito, che annodò da un lato della gamba creando una specie di spacco a metà coscia.
Si pulì i piedi dalla sabbia e infilò le ballerine.

~ Ti odio.~

~ L'hai detto tu che sono tutti belli quei vestiti. Che ti costa sceglierne un altro?~

~ Ho scelto questo perché mi piaceva.~

~ Se questo è bellissimo e anche gli altri lo sono non avrai problemi a farteli piacere.~ rispose.

~ Ma almeno ero già pronta!~

~ Uffa! Quanto vuoi metterci a darti una sciacquata veloce e a metterti un abito? Non ti serve nemmeno la carrozza, saresti in perfetto orario. E poi tu ami camminare.~ aggiunse ridendo.

~ Non mi parlare.~ ringhiò Selena.




Hola!! Come state? Per voi, il nuovo aggiornamento. Lasciate una stellina se siete così gentili e magari un commento con il vostro parere. Ci tengo molto perché mi sa proprio che siate diminuiti😊
Un bacio a tutti❤️

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