CAPITOLO 16:
L'opera durò circa due ore; due ore che Selena trascorse senza quasi battere gli occhi, incantata come sempre dalla splendida melodia e dalla bravura dei ballerini.
Le sembrava di sognare, di rivivere tutti i ricordi di sua madre, racchiusi nel suo cuore. Quando lo spettacolo finì, si accorse di aver sorriso per tutto il tempo; non le dispiaceva l'idea di mostrare un po' di dolcezza, soprattutto per una cosa bella come l'opera a teatro.
Applaudì insieme a tutti quando i ballerini salirono sul palco per salutare il pubblico e attese qualche momento per godersi il suo amato teatro.
~ Andiamo, Sel?~ le chiese Daniel.
Lei si alzò, leggiadra e raffinata con il suo splendido abito addosso. Prima di lasciare la sua poltrona aveva gettato un'ultima occhiata alla platea davanti alla sua, dove il principe parlava con un gruppo di uomini che non avevano per niente l'aria di essere lì per lo spettacolo.
Al fianco di Daniel, si diresse verso l'uscita. Aveva appena superato la platea del principe quando una voce chiamò il suo accompagnatore. Entrambi si voltarono;
~ Signor Rias; io sono Christopher Meìz, assistente di Carlos Èspinoza. Potrei parlarvi per un momento, senza la ragazza?~
Le bastò udire quelle parole, pronunciate senza neanche guardarla, per iniziare a detestare quell'uomo. Già conosceva Carlos Èspinoza, e l'idea che il suo assistente avesse qualcosa da dire a Daniel non le piaceva per nulla. Rivolse un'occhiata carica d'odio a Meìz e poi rivolse lo sguardo al suo accompagnatore che, notò, non aveva ancora risposto.
~ Certamente. Sel ti dispiace aspettarmi all'ingresso?~ fu la risposta del ragazzo.
~ Mi sa che ne avremo per molto.~ aggiunse sussurrando piano all'orecchio della ragazza.
Lei annuì e ricominciò ad andare verso l'uscita.
"Cosa diavolo vuole Èspinoza da Daniel?" si chiedeva camminando.
"Niente di buono." le rispondeva il suo istinto, che di rado sbagliava.
Arrivò nell'ampio corridoio e si sedette su uno dei divanetti adiacenti alle pareti.
Neanche qualche minuto dopo qualcuno le si sedette accanto, risvegliandola dalla confusione dei suoi pensieri. Si voltò e quasi non le prese un colpo: il principe Jonas sedeva accanto a lei, sorridendole gentile.
~ Altezza! Perdonatemi, non vi avevo visto.~ disse in fretta abbassando la testa.
Odiava tutto quel servilismo, ma era il principe che aveva davanti; doveva pur portargli rispetto come ogni spagnolo faceva.
~ Non preoccupatevi; mi sono sforzato di non farmi notare.~ rispose senza scomporsi.
~ Ho notato che il vostro accompagnatore è impegnato; vi andrebbe una passeggiata?~ chiese.
~ Sì, perché no?~ disse Selena alzandosi insieme a lui.
Non le era molto chiaro il morivo di quella richiesta, ma un po' d'aria le avrebbe fatto bene ai pensieri.
Uscirono insieme dal teatro; varcata la soglia una brezza leggera li avvolse, rinfrescando loro il viso. Iniziarono a camminare nei giardini intorno all'edificio, che il principe sembrava conoscere almeno quanto lei.
~ Siete nata a Jàvea, signorina Ramirez?~
~ Sì. Ma se non sono troppo sconveniente, vi chiederei di chiamarmi Selena.~
Non lo disse con arroganza, ma "signorina Ramirez" non le apparteneva; lei era sempre stata solo Selena.
~ Non siete sconveniente. E penso che il vostro sia davvero un bel nome.~
~ Vi ringrazio, Altezza.~
~ Se voi sarete Selena per me, io chiedo di essere Jonas per voi.~ disse subito lui.
Selena si sentì veramente imbarazzata.
~ No, principe, non potrei...~ rispose immediatamente.
~ Sì che potete. Ve lo chiedo per favore.~ le disse calmo guardandola.
Lei abbassò lo sguardo per un momento, sospirando.
~ Potete farlo?~ chiese lui ancora abbassando il viso fino al suo livello.
~ Lo farò, visto che lo avete chiesto; ma non so quanto la prenderanno bene le vostre guardie.~ rispose sorridendo.
~ A quanto mi riferiscono su di voi, non avete molto interesse per quello che le persone pensano di voi.~
~ Mi avete fatta spiare?~ chiese Selena guardando il principe.
~ No, mai lo farei. Semplicemente girano molte voci.~
Si sorrisero per un momento, poi dopo qualche minuto ritornarono sui loro passi, verso l'entrata del teatro.
~ Siete la protetta del signor Rias, dunque?~
~ Accidenti quanto girano queste voci.~ commentò lei ridendo.
~ Così sembra. Non fraintendetemi, io rispetto molto Daniel Rias, ma mi chiedevo come avete fatto a diventare la sua protetta.~
~ Semplicemente lui e mio padre si conoscevano.~ disse solo Selena, decisa a tagliare corto con quell'argomento.
Ormai erano arrivati alla fontana. Incorniciati nella porta, Daniel e Meìz stavano ancora parlando.
Le guardie reali vennero incontro al principe in gran fretta.
~ Sembra purtroppo che sia ora di salutarci, Selena.~ mormorò lui con un altro baciamano, che eseguì senza distoglierle gli occhi azzurri di dosso.
~ Sembra di sì...~ rispose lei guardandolo, più rilassata di quanto qualunque donna sarebbe stata al suo posto.
~ ...Jonas.~ aggiunse con un sorriso.
Osservò con divertimento l'espressione stupefatta delle guardie prima di superarle e avvicinarsi a Daniel, ma si fermò prima, sedendo sul bordo della fontana di marmo, guardandoli discutere.
Non si fidava per nulla di Èspinoza; e non aveva dubbi sul fatto che di qualsiasi cosa stessero parlando, era qualcosa di serio. Ogni volta che uno dei due guardava verso di lei, Selena voltava la testa, ma non lo sguardo, per non perdersi nulla.
Cercava nell'espressione di Daniel un qualunque indizio sulla natura dell'argomento, ma senza successo; il suo viso era una maschera che le impediva qualsiasi supposizione, così dovette attendere che si congedassero per farsi dire tutto.
Il cuore le balzò nel petto mentre nella sua testa risuonava un sollevato "Finalmente!" quando Daniel s'incamminò verso di lei. Si alzò immediatamente dopo che ebbe superato la soglia.
~ Che voleva?~ gli chiese subito.
~ Dopo Sel. Aspetta.~ sussurrò lui a voce bassa.
La riprese a braccetto e, come se nulla fosse, tornarono alla carrozza che li avrebbe riportati alla Fortezza d'Avorio.
~ Allora?~ chiese di nuovo lei quando si fu accomodata sui sedili.
~ Non puoi proprio aspettare, vero?~ le rispose irritato.
~ No, non posso. Ora parla.~
~ Alla Fortezza.~ scandì Daniel guardandola serio.
Selena emise un sonoro sbuffo e roteò gli occhi, appoggiando la schiena contro il morbido velluto.
~ Bella la passeggiata con il principe?~ chiese ad un tratto Daniel guardandola maliziosamente.
~ Sì, rilassante.~ rispose lei indifferente, anche se avrebbe voluto chiedergli come faceva a sapere della passeggiata visto che aveva parlato con Meìz tutto il tempo.
~ Di che avete parlato?~ chiese lui spostando lo sguardo alla finestrina.
~ Se mi dai un indizio sulla tua chiacchierata, io te ne do uno sulla mia.~ disse con un sorrisetto.
~ Per favore, Daniel.~ ripeté piegando la testa da un lato e sorridendo dolcemente.
~ E va bene, Sel. Ma solo perché sei insopportabile.~
~ Figurati se il grande Daniel Rias si commuove per questo bel visino. Comunque, di che si tratta?~
Lui si soffermò per un momento a guardarla, serio e composto.
~ Affari.~
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