20: nastro n.9, 12 Luglio 1997.

L' A R T E
D I
U C C I D E R E

Non entra Mark all'interno della sala interrogatori adibita, solo per loro, come sala interviste. Entra una guardia carceraria, dal suo viso non trasmettono emozioni.

«Va' a casa, Harry. Non verrà oggi», annuncia. Impassibile.
«Prima vorrei almeno avere una spiegazione.»
«Dice che non si sente bene. Va' a casa.»
«Ma-»
«Farò il possibile per fartela recuperare. È già una buona cosa che ti pagano, per venire qui.»
«Già..», ma in realtà la sua azienda non gli rimborsava un centesimo. Gli avevano offerto solo cento dollari extra per svolgere quel lavoraccio per loro.

Deluso, amareggiato ed anche un po' incazzato con il suo amico assassino, prese tutte le sue cose e lasciò la stanza. Può capitare, no? Può capitare, d'essere indisposti. Già, succede. Ma se avesse scoperto qualcosa su di lui che non gli andava particolarmente a genio? Magari stava cercando un modo per trovare il contrabbandiere della prigione e barattare qualcosa per... avere un'arma, per farmi fuori. Improbabile, ma possibile.

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