4
Un uomo in carne di mezz'età si trovava sopra un cumulo di scatoloni.
Sembrava quasi un bambino cresciuto che ha mangiato troppi dolciumi e, anche se aveva una barba abbastanza lunga, si riusciva benissimo a vedere il ghigno di soddisfazione sul suo volto.
Pensai che l'uomo di prima stesse scherzando riguardo ad osannare questa... cosa come un dio.
<Lei dev'essere la guastafeste che ha condotto la mia gente indietro>
<E lei dev'essere una specie di dio per loro se sono andati a morire senza pensarci due volte>
Il loro capo mi guardò stupito, immagino che nessuno avesse mai osato rispondergli
<Potrei mandarti a morire in pochi secondi. Solo un mio comando ti ucciderebbe dolorosamente lasciando la tua compagna di viaggio sola> ghignò convinto delle sue parole.
<E io potrei sputtanarti pubblicamente dimostandoti il contrario, però questo sta a te deciderlo> sorrisi di rimando al suo ghigno
<Bene allora. Decidi la tua arma e preparati a combattere>
Lo guardai dubbiosa <Contro di te?>
<No, contro il mio esercito. Imparerai a portarmi il rispetto che merito, ragazzina, o quello o la morte>
Mia madre si avvicinò a me
<Terra, se morirai rimarrò da sola> sussurrò spaventata
<Mamma, stai tranquilla, dovrò combattere al massimo tre omuncoli, non rimarrai da sola>
<E se invece...>
<Mamma, se non ce la facessi tenta di recuperare le mie armi nello zaino, cerca il concime e barricati in casa. Per sopravvivere fai un orto interno e tenta di fare più silenzio possibile per non attirare zombie.
Ti voglio bene mamma, non morirò> le sussurrai.
Dovevo essere sicura che riuscisse a sopravvivere. Volevo che almeno lei vivesse e trovasse papà.
Mi tremavano le gambe, ma provai a darmi un contegno. Dovevo sembrare sicura di me stessa e coraggiosa, almeno per mia madre.
Quando mi portarono nel posto dove avrei combattuto mi sorpresi non poco nel vedere un'arena vera e propria, un po' piccola ma pur sempre un'arena.
Ai lati del campo c'erano dei muri di cemento alti circa tre metri, con sopra delle panchine poste in due file. Nel campo da combattimento c'erano tavoli, addirittura due muri alti due metri e scale disposte a casaccio.
Ma chi avrei dovuto uccidere, degli zombie?
Quando scoprì che l'ultima teoria era giusta impallidì.
Di fronte a me si trovava un esercito di zombie fermati solo da delle sbarre automatiche.
<Paura ragazzina?> urlò il re
Finsi un ghigno divertito <Ti piacerebbe>
Non penso che qualcuno oltre a me colse la citazione.
Quel giorno rimase nella storia e nei ricordi di tutti i presenti.
Quel giorno lo ricorderò per sempre persino io.
Quello fu il giorno in cui tirai una scarpata in faccia al re.
Quello fu il giorno peggiore della mia vita.
Quello fu il giorno in cui morì mia madre.
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top