13
Dopo due minuti di silenzio Terra guarda i due appena entrati in casa.
Da quando si erano seduti erano stati zitti e la cosa la innervosiva all'ennesima potenza.
"Allora cosa mi dovevate dire?" chiede nella speranza che qualcuno inizi ad aprire bocca.
I due si guardano timidamente mentre Terra pensa che se continueranno così forse dovrebbe lasciarli da soli nella loro intimità.
"Vi muovete?"
Tommy prende parola:"Il nostro amico è stato rapito e noi abbiamo bisogno di aiuto, inoltre ci farebbe parecchio comodo avere un quarto elemento nella nostra squadra." termina con aria contenta.
I due osservano Terra che li guarda male e con aria dubbiosa.
"Sentite, io non sto cercando al momento altri componenti della mia squadra, però potrei pensarci su" finisce la frase alzando la spalla con aria menefreghista.
Luca la guarda con aria sognante e prende parola:"Beh, le probabilità di sopravvivenza sono maggiori se si è in di più, ci si può organizzare e si sta più tranquilli perché puoi affidarti su più persone" termina con orgoglio.
Terra fa una faccia annoiata e replica:"Ci sono più probabilità, però, che avvenga un contagio, quindi che tutti muoiano. Le persone che si trovano per molto tempo in una stanza di solito durano poco, e finiscono per impazzire...il che ci riporta alla nostra ipotetica morte" finisce stravaccandosi sul divanetto.
"Noi..." "Oh, andiamo, smettila di stare qui a poltrire e aiutaci" interviene Tommy
"Come? - si alza in piedi- io non sto poltrendo!" gli punta il dito contro mentre lo dice. "Senti" si alza, anche lui, dal divano di fianco a Luca. "So che dopo quello che è successo..." lo supera "Sei stata male" dichiara. Terra strabuzza gli occhi e sta per aprire la bocca quando Tommy si avvicina fino a stare a mezzo metro di distanza da lei.
Lei chiude la bocca e lo guarda male allontanandosi. Lui con un lungo passo le arriva di fronte, ad un soffio di distanza.
"Per favore..." sorride chiedendolo con un tono sdolcinato Terra sbuffa sonoramente per tentare di trattenere un sorriso che però non sfugge a Tommy.
Luca, di nuovo, si intromette:"Mi spiace interrompere il vostro litigio -tossicchia- coppietta -tossicchia- però Andrea ha bisogno del nostro aiuto, il prima possibile, quindi ci aiuterai o no?"
Terra lo guarda indifferente
"Si, vi aiuterò, però in cambio mi dovrete un favore"
"Di che tipo?"
"Boh, uno qualsiasi" alza le spalle
"Va bene, allora andiamo?" chiede Luca con fare ansioso
"Prima dobbiamo prepararci, non pensarai mica di andarci senza niente?"
"Abbiamo già le nostre armi, ci manca solo un posto dove stare dopo aver trovato Andre e poi siamo a posto" risponde Tommy
Dopo aver affilato le spade sono pronti a partire.
"Per prima cosa andiamo a riprenderci Andre, li colpiamo alle spalle e poi scappiamo da suo padre"
"Suo padre?"
"Si, un certo Marcus, lo abbiamo incontrato dopo che ci avevano cacciato dal supermercato"
"Mi suona familiare, dove l'ho già sentito?" chiede tra sé e sé
"Forse l'hai visto quando vi hanno preso un mese fa" interviene Luca
"Non ci voglio ripensare" taglia corto lei
Camminiamo in silenzio per venti minuti. Terra è molto silenziosa e sta per i fatti suoi, non penso fosse mai stata molto socievole anche prima dell'apocalisse.
Mi chiedo se sia riuscita a superare la morte della madre.
Adesso che so per certo che i miei genitori sono morti, spero solo che non si siano trasformati in orribili mostri come tutti gli altri.
So che Luca pensa che io stia cercando di nasconderlo agli altri, però davvero in questo momento ci sono cose più importanti rispetto a rimpiangere la morte dei miei.
Dopo altri venti minuti in cui non abbiamo parlato molto, il cielo ha incominciato a scurirsi.
"Abbiamo delle torce?" chiedo
"Io ne ho due nello zaino ma se lo chiedi penso che voi non ne abbiate"
In effetti ha ragione.
"Sai dove possiamo trovarne altre in fretta?"
Lei ci pensa un attimo
"Il posto è troppo lontano da qui, dovremo accontentarci di due torce e molta oscurità" sorride in modo inquietante
"Quindi attaccheremo di soppiatto?" chiedo
"Esatto, dovremo essere silenziosi. Non c'è dubbio che mi metto a tirare spadate a cento uomini" conclude fermandosi dietro un angolo e aspettando che si facesse notte.
Sarebbe stata una lunga serata
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