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Tommy pov's
Marcus ci guardò con aria interrogativa, così gli spiegammo che avevamo avuto esperienze non proprio buone con le ragazze entrate nel nostro trio.
Lui si mise a ridere e, dopo averci scritto l'indirizzo, ci augurò buona fortuna dicendo che ne avremmo avuto bisogno.
Ci incamminammo verso la casa e a metà strada mi accorsi con stupore che era proprio la casa affianco alla mia.
Quando lo riferii a Luca si mise a ridere:"Sei proprio distratto te, eh? Comunque sai chi ci abitava, potrebbero esserci ancora loro dentro"
Ci pensai attentamente"Ci abitava una coppia con una ragazza penso della nostra età. Mi ricordo che lei era molto timida e minuta, non penso farebbe mai del male ad una mosca. Credo siano tutti e tre morti, in effetti erano una famiglia molto innocua e tranquilla. Non li ho mai sentiti litigare o fare un chiasso eccessivo"
Luca sospirò"Ormai è difficile trovare delle persone della nostra età, specialmente delle ragazze, ancora in vita"
"Beh, è difficile trovare delle persone vive in generale. Questa apocalisse ci sta decimando"
Continuammo in silenzio per almeno mezz'ora.
"Quanto manca?" chiese Luca
"Poco, penso... Secondo te il governo sta facendo qualcosa per aiutarci?"
"Amico, quelli erano in disaccordo pure nel decidere che cosa fare nelle pause pranzo. Non ne ho idea, però al momento la nostra unica chance potrebbe essere un aiuto dagli altri paesi..."
"Già. Sarebbe grandioso vedere degli americani arrivare sparando a tutti gli zombie in circolazione come nei film"
"Si, sperando che sappiano almeno dove sparare agli zombie. Nei film quelli dell'esercito sono sempre i più scemi e non sanno mai dove sparare" ci ridemmo sopra e continuavamo a camminare.

Stavamo seguendo la strada, che era praticamente deserta. Ogni tanto si vedevano delle carcasse piene di sangue e qualche incidente, però niente di interessante.

Dopo venti minuti la strada si diradò in più direzioni e, scegliendo quella di sinistra, arrivammo in campagna.

Dopo nemmeno cinque minuti a lato vidi casa mia. Mi fermai di colpo con gli occhi sbarrati.
Luca mi aspettò, vedendo che non mi muovevo.
Non riuscivo a respirare.
Sulla porta di casa mia c'era una grande X rossa. Non era un buon segno.
Indietreggiai lentamente e seguii Luca che continuava quasi trascinandomi.
Dovevamo assolutamente trovare questo tipo, però la morte dei miei genitori mi aveva sconvolto più di quanto avessi mai immaginato.

Dopo altri cinque minuti ci trovammo di fronte un'altra casa bianca.
A fianco di essa scorreva un ruscello di acqua probabilmente potabile.
La casa era a due piani come la mia, e circondata tutt'attorno da un letto di foglie, probabilmente per avvertire chiunque ci abitasse che stava arrivando qualcuno.
Non avevamo esattamente un piano quindi decidemmo di andare a bussare alla porta sbarrata.
Solo che a metà strada fummo tirati su da una grossa rete. Lì ,mi imbarazzo ancora a dirlo, ci mettemmo ad urlare in modo non molto virile.

Dopodiché sentimmo un botto in casa, quasi come se qualcuno fosse caduto dal letto. Lì smisi di urlare.
Con un altro botto stavolta più forte vidi, con una corda che mi oscurava la visuale, la porta spalancarsi e poi sbattere con forza al muro.
Una figura armata di spada si avvicinò a noi.
Quando pure Luca vide la spada pronta a tagliare qualunque cosa avesse osato fare rumore smise anche lui. Solo quando si avvicinò ancora di più capimmo che era una ragazza oltretutto della nostra età per giunta.
"Bella la ragazza" disse Luca dandomi una gomitata
La guardai più attentamente, l'avevo già vista da qualche parte, però non mi ricordavo dove.
Poi la ragazza in questione si avvicinò ancora di più, finché le nostre facce non furono lontane poco più di dieci centimetri.
Mi guardava con astio, come se l'avessimo appena svegliata dal suo sonnellino, anche se ne dubitavo, viste le profonde occhiaie sul viso.
"E voi chi cazzo siete?"

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