10
Tommy pov's
Andrea si dimenò dalle guardie, tentando di liberarsi dalle loro grinfie.
"Dov'è mio padre!? È ancora vivo?"
Il re sorrise glacialmente, come se non lo avesse sentito.
"Tuo padre Marcus si è ribellato al re, dopo un piccolo incidente" disse camminando lentamente da una parte all'altra della stanza.
"Che tipo di... incidente? Ha per caso ucciso qualcuno?" chiesi incuriosito
"Una donna, mi sembra si chiamasse Caterina. Lei e quel mostro- grugnì frustrato- che aveva con se arrivarono qui proprio come voi" si bloccò per un attimo, gli occhi spiritati. Poi levò la banda improvvisata dalla metà del suo viso: un segno quasi di una scarpa aveva come mangiato la pelle, molto più rossa e sanguinante rispetto all'altra metà del viso "Da allora io ho questo bellissimo segno e i visitatori come voi non sono più i benvenuti"
"E mio padre?" chiese preoccupato Andrea
"Decise che non ero una brava persona e se ne andò con poche altre persone" fece un profondo sospiro, poi si voltò sorridente verso di noi "ma ora che ci sei te... posso benissimo ricattarlo. D'altronde era un ottimo padre di famiglia, apprensivo e premuroso" continuò sorridendo sempre più ampiamente, fino a diventare inquietante.
"Non può farci questo!" Urlò Luca
Il re fece una faccia sconvolta "Ma io non lo farò a voi, lo farò a lui" indicò Andrea "Voi ora non mi servite più"
"Non li ucciderà, glielo impedirò" ringhiò Andrea
"Non li ucciderò, sarà invece molto più divertente farli andare via e farti capire che i tuoi amici non sono così tanto amici in un'apocalisse" il re si avvicinò a noi
"Mandateli fuori a calci in culo, mentre per te, Andrea, ho molti piani" ghignò come un maniaco.
Molti calci in culo dopo...
"E ora che si fa?" chiese Luca più a se stesso che a me
"Dobbiamo trovare Marcus... lui forse ci aiuterà in qualche modo a riprenderci Andre"
Ci incamminammo con le armi in mano nei dintorni.
Ad un certo punto al centro della strada comparve un uomo, che appena ci vide si avvicinò.
Mano a mano che lo faceva mi sembrava sempre più familiare, quando fu a tre metri da noi finalmente lo riconobbi
"M-Marcus?"
"Ciao ragazzi..." alzò la mano a mo' di saluto e ci raggiunse
"Marcus, ci dispiace tanto, vedi Andrea..."
"Tranquilli" ci interruppe "ho delle spie all'interno del supermercato, so esattamente cosa vi è successo e vi aiuterò come posso"
"Oh, grazie mille!" esclamò Luca
Marcus sorrise stanco "C'è solo una persona che può sconfiggere il re e che lo ha già sconfitto in precedenza"
"Intendi... quello che ha definito un mostro?"
"Il "mostro" in realtà è una persona in carne e ossa, diciamo che è un tipo schietto, però gentile e vi assicuro di buon cuore"
"Beh, stavamo giusto pensando ad un altro ragazzo nel gruppo..."
"Ah, si, un ragazzo... comunque c'è solo una cosa che mi preoccupa riguardo a 'lui' "
"E che cosa di grazia?
"Ha perso la madre da poco. Sono sicuro che vi aiuterebbe di certo se potesse anche menare un po' il re... però è passata una settimana e questa persona è rimasta chiusa in casa e non ha dato segni di vita"
"L'hai tenuto sotto controllo?"
"Si, è un elemento valido, l'abbiamo visto tutti. È molto vendicativo, però è distrutto dal dolore"
"Cosa intendi per...molto vendicativo?"
Marcus sospirò, con aria distratta fissò per un attimo il cielo, quasi ripensando a quello che aveva vissuto
"Un giorno arrivarono nel supermercato. Il re ci aveva costretto ad attirare zombie e a farci mordere. Lui diceva che sarebbe stato meglio per tutti.
Nessuno finora gli aveva disobbedito, poi queste due persone di presentarono a noi, ci fecero ragionare e tornammo dentro.
Il re era su tutte le furie.
Costrinse quello che ora definisce mostro a combattere circa trenta zombie, il fiore all'occhiello del supermercato. È stato per loro che nessuno si era mai azzardato a dubitare ciò che diceva.
Con soltanto una spada li stava uccidendo uno ad uno.
Il re era su tutte le furie, non riusciva a capacitarsi di quello che stava accadendo, così fece una cosa inammissibile..."
Pendevamo dalle sue labbra, volevamo assolutamente sapere cosa fosse successo
"...spinse sua madre nell'arena di combattimento. Quando se ne accorse era ormai troppo tardi, lei era già stata morsa e divorata. Di lei rimaneva poco e niente.
Così questo tipo è stato soprannominato mostro perché l'urlo straziante che uscì dalle sue labbra fece fermare per poco gli zombie.
Da quel giorno il re si è ritrovato senza un suo esercito di morti viventi e con un segno delle ripetute scarpate in faccia che il "mostro" gli inflisse in preda alla collera"
Marcus ci guardò e vedendo le nostre facce allibite sorrise.
"Questa persona ha sofferto moltissimo. Sa che molti lo chiamano mostro per quanto accaduto. Penso che vi aiuterebbe volentieri, posso darvi il suo indirizzo se volete"
Guardai Luca
"Cosa ne pensi?" gli chiesi
"Lo voglio in squadra" rispose determinato
"Già, pure io. Fosse persino una ragazza la vorrei subito" sorrisi
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top