Un salotto pieno di patatine
Porcellino apre la porta, si gira e la richiude piano.
"Salve, Porcellino. Benvenuto nel mio salotto!" Revy è entusiasta. Sono secoli che qualcuno non va a trovarla.
"Questo porcile pieno di patatine sparse ovunque lo chiami salotto?" le fa notare Mandorla.
"Rifacciamo!" Porcellino esce dalla stanza, chiude la porta e bussa.
Revy si gira verso la sua collega e la guarda con aria interrogativa. "Mandorla, chiudi quella bocca e lascia fare a me." Revy si schiarisce la voce e va verso la porta, aggiustandosi i capelli.
"Dice Porcellino: mi inviti?"
"Entra pure, Porcellino." Mandorla fa un cenno con la mano.
"Grazie, Mandorla!" Porcellino entra e si va a sedere su una patatina. "Qual è l'argomento di oggi?"
"Etichette. Sai cosa sono le etichette, mio caro porcellino?"
"Sì, sì, prudono un sacco e spesso escono quando ti fai le foto, ah, io le tollero poco, pensate a una vita eterna con il prurito delle etichette."
"Nooo, sono quelle che ti dicono quanto costa il prosciutto."
"No! Sbagliate entrambi, razza di cavernicoli!!!"
"Occhio, Passera!"
Revy scuote la testa e mette due dita sul ponte del naso, massaggiandolo. Si sistema meglio sulla sua sedia e accavalla le gambe.
"Attenta a non cadere."
Mandorla ridacchia. "Illuminaci, o saggia Revy, dispensatrice di an... ah, no. Dicevo, pusher di noi poveri mortali e meno mortali."
"Si narra che in tempi lontani l'uomo abbia voluto a tutti i costi dare un nome a tutte le cose visibili e invisibili. Anche all'amore. Ci credereste mai?"
"E come lo ha chiamato?"
"Sempre amore, ma ha voluto dare nomi diversi alle sue forme."
"Ok, ho capito, ti dirò: non lo trovo sbagliato, perché è un modo per rendere una comunicazione molto più specifica e accurata."
"Ma cosa sono queste forme? Anzi, quali sono?"
"Una cosa per volta! Porcellino, ti faccio una domanda. Quando hai Fame, tanta Fame, scegli la tua vittima in base al sesso o all'etnia?"
"Assolutamente no! Devi sapere che vado a sentimento e olfatto... se è sola è meglio e se ha paura ancora di più."
"Quindi ecco la tua risposta. Ti basi sul sentimento, non sulla persona. Con l'amore dovrebbe essere uguale. Ci dovremmo basare sul sentimento e non sulla parola."
Mandorla si mette una mano sul petto, emettendo un sospiro disneyano. "Revy, mi stai facendo emozionare."
"Sempre al tuo servizio."
"Parliamo di sesso?"
"A me piace."
"Intendo dire la mia, che poi alla fine Mandorla dovrà lavorare tanto. Distinguere i diversi tipi di amore funziona quando si vuole differenziare l'amore tra due amanti, l'amore all'interno della famiglia, quello fra amici... e per quei tipi di amore non c'è una vera e propria catalogazione: o è amore o è affetto... sembra quasi che il secondo sia meno. Però non disdegno il desiderio di creare un dizionario dell'amore, solo trovo sbagliato l'uso che se ne fa. E se io sono gay non c'è differenza in quello che è il sentimento."
"Io ho già mal di testa, un po' per colpa delle patatine, un po' perché alla fine non vedo tutte queste diversità o forse sono solo miope e astigmatica insieme" borbotta Mandorla sconsolata.
"Concordo con te, porcellino domestico. Infatti questo è proprio l'argomento su cui verterà la nostra piccola intervista."
"Intanto posso offrirti del tè fatto con un tampax, Porcellino?"
"Mi va bene un po' di te, ma al coltello."
"Vuoi me?" Mandorla si accarezza il collo con le punte delle dita, soffiando aria dal naso.
Revy tira fuori una lametta dalla giacca. "Vuoi?"
Porcellino sospira e annuisce, facendo segno all'altra di sedersi sulle sue gambe. "Comunque il tampax puzza e fa schifo davvero, se usassi la coppetta potrei gradire."
Revy guarda Mandorla e le fa l'occhiolino.
"Ma quindi?" chiede perplesso il porcellino, passando la lama sulla spalla della cosa senza etichette che si chiama Revy.
Mandorla, che si era incantata per via dell'ammiccamento della collega bastarda, si riscuote e va a sedersi sulle gambe dell'altro.
Porcellino scoppia a ridere e passa la lama anche sulla sua spalla. "Stasera faccio un cocktail!"
Revy, un po' stordita per il dolore, passa una mano fra i capelli, sistemandoli (che fissazione).
"Dicevo, le etichette. Concordo con te, porcellino, il sentimento che provi non deve essere differente o definito da nessuno! Quindi il termine etero o gay, possiamo utilizzarlo, ma non deve diventare un modo per discriminare o insultare. Purtroppo, molte persone – troppe persone – fanno un uso inappropriato di questi termini! Questa cosa mi manda ai matti!!!"
"Ma se tirassimo fuori i nostri pensieri?" propone il porcellino domestico.
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