Micro Wars di Raniero_Siverna

Intervista a cura di the_dreamers_27

Eccoci con una nuova e curiosa intervista! Siete pronti a conoscere un nuovo autore? Ma passiamo subito alle domande.

Cosa ti ha spinto per la prima volta ad approcciarti alla scrittura?

Da bambino spesso preparavo dei testi "a supporto" del gioco che stavo facendo. Potevano essere l'enciclopedia dei mostri, una lista di operazioni che il capotreno doveva seguire, o un codice di leggi emanato dal re del mio castello Lego. Andando avanti, ho cominciato a trasferire su carta le avventure più belle che creavo con i miei pupazzetti. Arrivata l'età in cui ci si aspettava che abbandonassi i giocattoli, non sono stato capace di fare altrettanto con la scrittura: ormai era parte di me.

Da dove nasce l'idea per il tuo racconto?

Mi frulla in testa da anni. Alcuni particolari (i veicoli con le ali d'insetto, gli innamorati appartenenti a due fazioni opposte) ci sono da sempre. Avevo delle scene in mente, e pensavo a come collegarle tra loro per crearne un racconto: inizialmente doveva essere una storia breve. L'ambientazione fantascientifica però non riusciva mai a soddisfarmi del tutto, per quanto ne cambiassi i dettagli. Così alla fine mi sono detto: "e se i veicoli a forma d'insetto avessero anche le stesse dimensioni di una di queste creature?"

A quel punto ho cominciato a guardare il tutto da una prospettiva diversa, e il resto è venuto a cascata, quasi da solo: le tribù, le ambientazioni, l'idea di tenere sottotraccia il messaggio ambientalista e quello su tolleranza e diversità.

Qual è stata la parte più difficile da scrivere? E quale invece la più divertente?

Beh, le parti più difficili, dato che ho scelto una narrazione in prima persona con alternanza di punti di vista, sono quelle in cui deve trasparire il pensiero della co-protagonista donna. Ovviamente, essendo io un maschio, la mente delle donne rimane un grande mistero per me! XD Quindi cercare di scrivere in prima persona, dal punto di vista femminile e in modo convincente, è una bella sfida.

La più divertente... forse i dialoghi del sergente O'Brian. :p

Più in generale, ho sempre paura di diventare noioso quando "rallento", non so mai se ho trovato il giusto equilibrio tra introspezione e prosieguo della trama.

Con le scene di azione, invece, sono rilassato e a mio agio: pensa che talvolta, quando le cose si fanno "serie", tendo a scrivere più in fretta, tanto sono coinvolto!

In che modo sono nati i tuoi personaggi?

Da lettore (o da spettatore), amo le storie in cui i personaggi hanno una crescita durante lo svolgimento degli eventi; in cui essi maturano, migliorano, cambiano. La vita ci mette sempre dinanzi a una serie di prove e, che ce ne rendiamo conto o meno, usciamo diversi da ognuna di esse, poco o tanto che sia.

Volevo che anche i personaggi della prima storia lunga che pubblico avessero la possibilità di evolvere con lo svolgersi della trama: così li ho un pochino esagerati nella parte iniziale, rendendo per esempio Duncan un po' sbruffone e piuttosto pieno di sé, facile al giudizio e pieno di pregiudizi. Gli eventi lo costringeranno a rimettere in discussione tutto quello che gli hanno insegnato e, in ultima analisi, anche sé stesso. Ashlie è quasi l'opposto: idealista a tutti i costi e sempre pronta a protestare, con lo sguardo costantemente puntato al domani, dovrà confrontarsi con un presente inaspettato.

Vuoi anticipare qualcosa ai tuoi lettori sugli sviluppi futuri?

L'ultima parte della storia sarà piuttosto "corale": praticamente tutti i personaggi che abbiamo visto e conosciuto nel corso della storia dovranno collaborare, per porre fine alla minaccia che incombe sul loro mondo. Il finale dovrebbe essere piuttosto pirotecnico, spero possa piacervi!

In che modo ti è stata utile la recensione?

Ho già espresso il mio ringraziamento alla persona che ha letto la storia, e a tutto il vostro team.

Attualmente "Micro Wars" ha pochi lettori, e solo due hanno superato la metà del materiale già pubblicato. Volevo un parere esterno, oggettivo e sincero, per capire se la trama "prendeva" e se il lavoro fatto in termini di "worldbuilding" funzionava.

Ho ottenuto molto più che una semplice recensione: non solo mi avete aiutato a capire cosa funziona e cosa no, infatti, ma ho anche ricevuto una marea di consigli utili su cosa potrei fare per migliorare! Se, quando troverò il tempo per revisionarla, l'opera sarà un po' più che decente, sarà anche merito del vostro supporto!