di Archangel397

Genere

One shot

Trama a cura di Archangel397

Lunatics è una raccolta di one-shot dove non esiste la ragione, ma solo la follia abissale causata dal passato e dalle maschere sociali che tutti gli uomini indossano.

Questi pazzi lunatici cercheranno di afferrare il proprio passato e a distruggerlo completamente, ma a quale prezzo? La loro stessa vita, la loro identità. Le cinque porte del paradiso ti aspettano... o dell'inferno? C'è differenza?

Ricordo a cura di miryel

Recensione finale a cura di bertelli13

LUNATIC. Finalmente una storia che esce fuori dai soliti schemi. Ok, una serie di one shot, ma tutte finemente collegate da un filo conduttore che l'autore manipola a suo piacimento a spese delle nostre capacità cognitive. Qui, scordatevi la razionalità e affinate le vostre piccole celluline grigie per trovare la ragione in mezzo all'alone di follia dove l'autore cerca di affogarci, magari osservandoci lì... seduto in riva al fosso... con un sorrisetto di malefico compiacimento. Realtà o incubo, sogno o illusione. Cosa si cela dietro le maschere dei protagonisti, pazzia o un obiettivo comune che va al di là della follia della psiche umana?

Non sono qui per spiegarvi di cosa parlano le varie one shot (direte: eh bravo perché non l'hai capito nemmeno te! Forse sì, forse no, non sottovalutatemi...) ma mi sono molto piaciute le metafore e i continui richiami alla cultura giapponese.

Nella one shot Yuki, ogni animale che incontra ha un significato ben preciso nella cultura nipponica così come il colore rosso che ci accompagnerà per tutto il viaggio all'interno delle one.

Nella one RED PARADE si fa riferimento ai sette peccati capitali, sempre utilizzando gli animali, forse come doppia metafora. Fino alla quarta one shot l'autore ci presenta nuovi protagonisti, facendole sembrare apparentemente scollegate tra loro, ma l'attento lettore può già intuire il filo "rosso" e di "pazzia" che lega tutte le one e i suoi riferimenti alla cultura Giapponese. L'impressione che ho avuto è che l'autore voglia che il lettore si faccia le proprie impressioni e interpretazioni, perché in realtà non c'è un modo totalmente sbagliato di dare delle spiegazioni. E' curioso di sapere cosa "vede" l'occhio del lettore tra le righe e lo coinvolge in tal senso, lasciando molteplici vie di trama e di interpretazione della stessa.

Nelle one shot MOONGUY e EYES l'autore ci chiarisce alcuni aspetti ma, come un abile prestigiatore, ci toglie la soluzione davanti agli occhi facendo scomparire la carta che avevamo pensato giusta. Si fanno anche riferimenti politici, dando così un ulteriore sbocco e interpretazione alla trama. La storia, fin dove è scritta, ha ancora molto da spiegare e da raccontare, sempre che, la mente contorta che l'ha ideata, voglia illuminarci in tal proposito. 

Consigliato? Si, c'è uno spazio nella biblioteca che l'attende. 

19 ottobre 2021