Ricordi
Asfissiato da tutta quella situazione che non faceva altro che schiacciare gli organi interni, si lasciò divorare dai suoi lugubri pensieri. La mente gli faceva un male cane, le lacrime che rendevano ancora più belli i suoi grandi occhi verdi, i capelli viola che smossi dal vento, si spettinavano.
Dovette fermare la sua camminata senza destinazione, pur di non cadere
con le ginocchia a terra. Sentiva il fiato mancargli dai polmoni per via dei brutti ricordi che nella sua mente erano riaffiorati e le gambe barcollanti tremanti. Con una mano si sorresse al muro. Ancora una volta non era riuscito a lottare con i propri mostri che da anni vivevano in lui. Ancora una volta quel grande fuoco che aveva raso al suolo la sua intera casa, rendendolo orfano di una famiglia e di un tetto sopra la testa, lo aveva invaso più lucido che mai. Più divampante e piú doloroso. Erano un susseguirsi di immagini che sotto ai suoi occhi ancora vedeva molto vividamente.
« Dannazione, non c'è la posso più fare. I-io non posso più continuare così » mormorò con voce rotta, nel bel mezzo della silenziosa neve che aveva preso a scendere, macchiandogli la sciarpa che portava sopra al cappotto e i stivaletti neri.
« Non piangere ».
Udí, non poco lontano da lui una voce sconosciuta bassa e dolce.
Shino sgranò gli occhi per il sapere che qualcuno lo avesse visto così debole, eppure pensava di essere solo. In fondo la notte del 31 ottobre ogni persona era chiusa in casa oppure a fare dolcetto o scherzetto con i fratelli o i figli, i nipoti e quella via era pure deserta, nessuno vi passava mai.
« Ne ho tutto il diritto ».
Parole che si dispersero nel gelo di quella notte di Halloween.
« Piangere non servirà a riportare indietro i morti. Sono solo perle sprecate » rispose, mettendo le mani in tasca del giacchetto nero, a fuoriuscire una collana con un crocifisso. I corti capelli blu spruzzati dal poco di neve che sopra vi si era appoggiata.
« Sono solo stanco. Non c'è la faccio più a vivere così, dilaniato dalla mancanza e dai sensi di colpa. Ho bisogno di rivivere una seconda volta. Ho bisogno di rivedere la mia famiglia » e nel pronunciare queste parole portò un braccio a coprire gli occhi verdi pieni di lacrime.
« È questo ciò che vuoi per davvero ? Mollare tutto. Mollare la vita che potrebbe andare avanti ? Bisogna solo essere più forti e darci la ragione per poter continuare. Parlami Shino. É la morte che vuoi ? » chiese il nuovo arrivato con tono poco più alto. Sentire parole del genere non aveva fatto altro che procurargli rabbia e dolore nel petto, in lui che per primo non avrebbe voluto soltanto che continuare quella vita, che un giorno qualsiasi dei suoi ventiquattro anni gli era stata tolta per una brutta malattia. La vita andava amata per quanto a volte corta potesse essere. Finché la si aveva era meglio viverla. Non si poteva sapere quando finiva.
Però se quella stessa persona che da anni aveva osservato da lontano e amato chiedeva questo, allora, come compito per una angelo della morte era ascoltare ed esaudire quelle richieste. Di anni Sousuke ne aveva sottratte di vite, di chi continuava a disprezzare la vita . Era brutto sí, ma questo faceva anche parte del suo lavoro. Ma Shino era davvero sicuro di quello che stava chiedendo ? Era sicuro, però, che facendo così avrebbe potuto tenere il ragazzo per sempre con sé e questo in parte era ciò che da sempre aveva sognato, ma dall'altra parte, vedere chiedere così la morte non riusciva in parte a sopportarlo. Forse perché anche lo stesso Sousuke era morto davvero giovane e senza davvero volerlo.
A questo punto altre vie non c'e n'erano, se non solo quella di...
« Voltati Shino ».
Irruppe il più grande, facendolo così voltare anche se titubante.
« Come fai a sapere come mi chiamo ? »
Chiese Shino con sguardo basso.
« Non importa di come io lo sappia. Ma piuttosto dimmi se morire é ciò che desideri » rispose, prendendo a camminare verso il ragazzo ancora fermo al suo posto e con lo sguardo ancora annacquato a terra, dove un debole lampione vi faceva luce.
E solo allora Shino riaborò quelle parole " la morte é davvero ciò che vuoi ? ".
Nota Autrice : sí, lo so che é un capitolo corto questo, ma domani l'ultimo capitolo di questa short story, sarà più lungo. Detto ciò, una buona serata a tutti :)
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