Capitolo 22 - 1° Parte - Anna

È meglio aver amato e perso che non aver amato mai.  (Alfred Tennyson)

Anna conobbe Marco al liceo scientifico dove era famoso per essere sopranominato scherzosamente il CinghialOrso a causa dei suoi modi goliardici e da macho: stappava le bottiglie di birra senza utilizzare il cavatappi, sia a mani nude che con i denti, e in classe era campione di braccio di ferro, briscola in cinque e Re Boia.

Nonostante nei suoi modi di porsi con le ragazze fosse paragonabile ad un elefante che entra in una cristalleria, la spontanea passionalità e le bizzarre stranezze fecero breccia nel suo fragile cuore occupandone in breve tempo tutto il posto.

Inoltre, Marco era protettivo, proponeva svaghi divertenti, talvolta era galante e romantico, altre volte era spassoso, le faceva regali inaspettati ed infine, a differenza di altri ragazzi della stessa età, aveva attenzioni solo per lei, richiedendo in cambio solo di essere costantemente lodato. Fin da giovane era sempre stato egocentrico e appariscente, oltreché maschile all'ennesima potenza.

Per tutti e cinque gli anni del liceo furono la coppia più invidiata. Si vedevano quasi tutti i pomeriggi e uscivano insieme ad altri amici nel week end. Le loro famiglie erano benestanti e si conoscevano bene, pertanto la loro adolescenza fu davvero piacevole e serena.

Quando Anna terminò il liceo, suo padre si trasferì in Lombardia per motivi di lavoro portandosi dietro la famiglia. La ragazza ebbe così la possibilità di iscriversi e successivamente di laurearsi in una prestigiosa Università in Scienze della Comunicazione di Milano, con il sogno, poi non realizzato, di diventare giornalista. Dato che la lontananza avrebbe minato il rapporto, di comune accordo con Marco, decisero di lasciarsi così da essere liberi di inseguire i propri sogni.

Durante questo periodo, pur avendo altre storie, Anna non riuscì a scordare il suo primo amore e talvolta, per superare il dolore di tale distacco abusò di alcol e di qualche droga non pesante, diventandone pericolosamente dipendente.

Nel frattempo, Marco frequentò Economia. Durante l'Università, per soddisfare i suoi frequenti appetiti, bazzicò con tantissime ragazze senza però innamorarsi minimamente di nessuna. Essendo decisamente carino le pretendenti ad avere una semplice avventura, ventenni ma anche diversamente giovani, furono piuttosto numerose e data la sua fama di gigolò instancabile, talvolta si presentarono già armate di preservativi o altro in tema. In ambito sessuale maturò quindi una consistente esperienza.

Dopo circa sette anni, il padre di Anna andò in pensione e volle ritornare a Castelnuovo. La madre casalinga e la figlia lo seguirono di nuovo. Quest'ultima, nonostante il terrore di scoprire Marco fidanzato con un'altra, lo contattò appena arrivata.

Con sua grande sorpresa, lui che in quel momento frequentava una delle tante ragazze di turno, le chiese subito di rimettersi insieme e poco dopo di sposarsi: la distanza non aveva spento la fiamma, ma anzi l'aveva alimentata.

Il loro fu indubbiamente un grande amore, il primo, quello vissuto con la spensieratezza degli adolescenti. La prima volta fu insieme e dopo molti anni di distanza si ritrovarono e subito convolarono a nozze, convinti entrambi di essere nati per vivere congiuntamente per sempre.

Dopo la nascita dei gemelli, però, a causa della valanga di lavoro da svolgere e dall'insonnia protratta per mesi, Anna iniziò a soffrire di depressione e accusò numerosi malesseri fisici, senza che i medici fossero in grado di trovare una cura. 

Il marito giovane e inesperto non capì la gravità della situazione e chiese che fosse solo lei ad occuparsi dei figli, senza interferenze da parte dei genitori, aggravando in tal modo il disagio. Anna, infatti, ritenendo il matrimonio la priorità della vita, cercò di accontentarlo in tutto fino ad annientarsi.

Inoltre, Marco era figlio unico, abituato ad essere al centro delle attenzioni dei suoi genitori, e aveva un carattere decisamente lunatico. Sul lavoro era ambizioso e impegnatissimo. Quando non riusciva a raggiungere gli obiettivi, a casa si isolava del tutto e soprattutto, non spiegava alla moglie il motivo di tale comportamento, al massimo le diceva "Scusa ho un periodo negativo e voglio restare da solo".

Quindi Anna, che era già in crisi per motivi di salute, si ritrovò a fare i conti con il marito che passava dall'essere il migliore del mondo ad uno completamente assente senza un apparente motivo. A causa di questi comportamenti inspiegabili, spesso si sentì inadeguata e inadatta a essere sua moglie.

Inoltre, dato che la carne è debole e che lei era ancora giovane, nei periodi più lunghi di assenza emotiva di Marco, spesso si trovò degli amanti.

Quando infine, lui la trovò in casa con un altro, e non si trattava del primo come da lei dichiarato, chiese d'impulso la separazione.

Dato il grande senso di colpa provato, Anna la concesse senza replicare, nonostante sua mamma fosse contraria. Poi però gli dispiacque tantissimo e la depressione peggiorò così tanto da non poter più lavorare. Smise anche di tingere i capelli grigi e di curarsi, ingrassando di molti chili e diventando veramente poco attraente.

L'uso eccessivo di alcol contribuì a rendere rugoso il viso prima del tempo, tanto da farla sembrare una sessantenne, ma fu necessario per riuscire ad evadere, immaginando il suo paradiso ideale: un castello in stile gotico con torri altissime dalle quali poter controllare tutto il paesaggio circostante.

Spesso durante il periodo universitario, quando non era fidanzata con Marco, aveva viaggiato nell'Europa centrale con le amiche o con il ragazzo di turno, anche per un mese di fila, e si era innamorata delle fortezze difficilmente accessibili, dei giardini curati e ombrosi che abbellivano le corti ricavate in questi luoghi impervi, dei rumori misteriosi della foresta e anche della possibilità di vedere in modo nitido le stelle. 

Adesso ricordava con nostalgia questi posti romantici e passionali e avrebbe voluto viverci, servita da abbondante personale, con il suo amato. Forse per guarire sarebbe bastato ritornare con Marco in quei posti, ma non osava chiederglielo perché ormai era finita.

Viveva accanto a lui e lo vedeva tutti i giorni. Spesso, per il bene dei bambini, pranzavano insieme la domenica. Però lui si era innamorato di qualcuna e quindi si sentiva minacciata.

I suoi dubbi erano stati ampiamente confermati dalla madre, che per prima cosa gli aveva imposto di tingere i capelli e di andare in palestra per dimagrire e tonificare. 

Poi aveva fatto sparire tutti i superalcolici. 

Per terza cosa gli aveva imposto di non chiedere più favori a Marco e di smettere di stressarlo.

Il quarto consiglio prevedeva di coinvolgere sempre più l'ex marito nelle cure dei figli e nell'occasione, cercare di riconquistarlo.

Infine, c'era un quinto evento a favore di Anna ed era l'imminente operazione al setto nasale, fortemente compromesso a causa delle cicatrici lasciate dal Cov19. In quel momento di debolezza avrebbe dovuto assisterlo in tutto e per tutto e riconquistare la sua fiducia.

Spazio autrice

Ho deciso di dividere in due il capitolo 22 per non renderlo troppo pesante e per dedicare la prima parte interamente ad Anna e alla storia d'amore avuta con Marco e la seconda parte alla madre e al piano d'attacco attuato per riconquistare l'ormai ex marito.

Marco da giovane ve lo aspettavate come descritto?

Vi ringrazio infinitamente per essere ancora qui e per tutti i commenti e i consigli. 

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top