Capitolo 29

Krystal

<È legale quello che stiamo facendo?> chiede Charlotte a bassa voce.

<Perché ci deve essere anche lei?> chiedo sbuffando. Giuro che mi sta facendo disperare. Non fa altro che seguirmi dappertutto.

<Perché non sa tenere la bocca chiusa e avrebbe fatto un casino se fosse rimasta a Chicago> sussurra piano Kate.

<Posso sapere perché state sussurrando?> chiedo curiosa mentre le guardo.

<Qualcuno potrebbe sentirci> sussurra nuovamente Charlotte facendomi urlare veramente disperata.

<Siamo in un cimitero! Chi mai potrebbe sentirci?> sbotto in modo duro.

<I defunti> risponde Charlotte mentre esausta mi corpo il viso come le mani.

<Li vuoi raggiungere per caso? Almeno ci togliamo il dubbio se sentono o meno>

<Ora basta. Abbiamo un lavoro da fare. E per rispondere alla tua domanda si, tutto questo è legale> risponde Owen riferendosi alle parole da Charlotte pronunciate.

<E perché siamo qui nel cuore della notte?> chiede Charlotte.

<Ma puoi stare almeno un po' zitta? Sei una ruota continua> sbotto contro di lei per poi allontanarmi da loro.

<Vuole solo essere carina con te> la voce di Kate arriva alle mie orecchie facendomi sbuffare.

<Che faccia la carina con sua sorella> borbotto piano.

<Krystal> mi richiama con fare di rimprovero.

<Lei non cerca di essere carina, lei è troppo appiccicosa e decisamente invadente> rispondo sincera.

<Vuole compiacerti>

<Nessuno gliel'ha chiesto Kate>

<È un po' difficile per tutti non credi?> domanda cercando di farmi ragionare.

<Non voglio parlare di lei. Abbiamo un lavoro da fare> mormoro mentre la guardo di sottocchio. Se le dessi troppa corda finirebbe con una lunga conversazione e con un referto su di me. Kate come amica è eccezionale ma quando fa uscire la sua vera natura da annalista non ci si può ragionare.

Lentamente mi avvicino alla tomba di Marvin Harrison perdendomi nel guardare la sua foto. Era davvero un bel uomo all'epoca e posso notare la notevole somiglianza con suo figlio.

<Ho indagato nei vecchi archivi della polizia risalendo al giorno dell'incendio>

<Vai al punto Owen>

<Non c'è niente che non va Krystal. Sia il referto del sopralluogo della polizia che quello dei vigili del fuoco è lo stesso. L'incendio è stato colposo>

<Può darsi ma io ho bisogno di assicurarmi> rispondo mentre guardo gli agenti che tirano fuori la barra di Marvin.

<Mi dispiace per questa intromissione signore, io però ho bisogno di scoprire la verità> sussurro piano mentre non faccio che pensare a Andrew. Sono stata costretta a mentirli e tutto questo per il suo bene. Non permetterò a sua madre di avvicinarsi a noi, cercando di manipolarlo al suo volere.

Dopo aver recuperato quel che resta di quel uomo, del padre dell'uomo che amo, ci siamo diretti al laboratorio, lo stesso che il dipartimento di polizia di Detroit ha messo a nostra disposizione. Ho preso questa decisione quando la mamma mi ha raccontato la verità su Marvin e per giorni il ricordo delle sue parole mi hanno devastata immensamente. Lui però ha il diritto di scoprire la verità.

Da quando siamo arrivati al laboratorio tutti si sono tirati indietro mettendosi da parte per farmi fare quello per cui sono qui. Analizzare ogni osso che compone lo scheletro di Marvin. Di solito quando lavoro mi capita spesso di mettere a cuore qualche caso di qualche vittima che magari è stata torturata prima che morisse ma esaminare lui, il padre di Andrew mi fa sentire quasi non all'altezza. Non voglio davvero deludere il mio ragazzo.  Lentamente e senza avere premura esamino ogni osso in parte, ogni vertebra, ogni costola, falangi, arrivando poi al cranio guardando la mandibola, l'osso frontale e l'osso temporale. All'interno del cranio si notano benissimo delle macchie nella parte sinistra che si estendono dall'osso frontale attraverso le linee temporali.

<Un ematoma. Questo è stato causato da un ematoma subdurale> sussurro scioccata.

<Voglio tutte le cartelle cliniche di Marvin Harrison> ordino l'attimo dopo mentre cerco di restare calma.

<Cosa sta succedendo?> chiede Owen preoccupato mentre si avvicina a me.

<Voglio sapere se ha avuto qualche incidente quando era ancora in vita>

<Che tipo di incidente?> chiede Char balbettando.

<Uno che è stato in grado di provocarli un emorragia al cervello>

<Cos, cosa stai cercando di dirci Krystal?> chiede Kate preoccupata.

<Vorrei trovare una spiegazione a quello che ho scoperto e spero tanto che quest'uomo quando ancora era in vit abbia avuto qualche incidente da cui è riuscito a salvarsi>

<Altrimenti? Se così non fosse...>

<Significa che è morto per un forte colpo alla testa che gli ha causato un emorragia al cervello>

<Non capisco> dice Owen decisamente confuso.

<Prima di morire è stato colpito alla testa>

<Lui è morto nel l'incendio> dice Charlotte incredula.

<Se posso avere le sue cartelle cliniche potrei togliermi questo dubbio ma se non viene fuori una cosa del genere purtroppo, ecco, vuol dire che la causa della sua morte è l'emorragia. Qualcuno l'avrà colpito e ciò vuol dire che è stato fatale>

<Ti farò avere quelle cartelle il prima possibile> dice Owen mentre afferrare il suo telefono e darsi da fare.

<Chi avrebbe mai potuto fare una cosa del genere?> chiede Charlotte con le lacrime agli occhi.

<Lo sai che Miranda ha avuto una relazione con lui ma si erano lasciati e quel giorno lui si trovava la perché la mamma aveva appena partorito. I due quel giorno non si videro proprio ma Amelia sostiene che loro hanno litigato>

<Loro chi? Lei con il marito?> domanda Char.

<Amelia ha raccontato a Andrew che mia madre ha litigato con Marvin quel giorno. E se mia madre non ha visto Marvin quel giorno e Amelia sostiene che si erano litigati...>

<Vuol dire che a litigare sono stati loro, Marvin e sua moglie Amelia> sussurra scioccata.

<Se sua madre ha fatto realmente una cosa del genere non so proprio come raccontarlo a Andrew> mormoro in modo impacciato.

<Cosa ti ha spinta a indagare?> chiede Charlotte curiosa.

<La sicurezza di Andrew> ammetto sincera. Lui, per lui farei di tutto, anche proteggerlo da sua madre che per anni l'ha trattato male raccontandoli un sacco di bugie.

<Perché avrebbe fatto una cosa del genere?> chiede Charlotte scioccata.

<Amelia aveva scoperto che Miranda era stata ricoverata perché doveva partorire e chiamò la mamma per minacciarla>

<Cosa voleva quella pazza?>

<Voleva la certezza che la figlia che doveva dare alla luce da lì a poco non fosse figlia di suo marito Marvin dato che la mamma aveva negato>

<Io non ci sto campendo niente> mormora Owen confuso.

<Lo sai dove avevano trovato Marvin?> domando ridacchiando in modo nervoso. Al solo pensiero mi da rabbia.

<Quello che io so è che lui è rimasto intrappolato ed è morto nell'incendio. E Andrew sa praticamente la stessa cosa> risponde Charlotte.

<Sono stata trovata dentro la culla e non ero nel reparto di neonatologia come tutti i neonati. La mia culla era all'interno del laboratorio mentre il corpo di Marvin giaceva sul pavimento. L'incendio è partito da quella stanza Charlotte. Qualcuno ha appiccato l'incendio per infangare l'omicidio di quest'uomo ed è per colpa di quella persone se io ho un maledetto problema ai polmoni!> urlo su tutte le furie la cruda verità.

<Così ci facevi tu lì? Anzi, cosa ci faceva Marvin lì con te?> domanda Owen sconvolto.

<Andrew mi disse che la madre tempo fa aveva fatto degli esami per assicurarsi che io non fosse figlia di suo marito ma siccome lui ormai non le credete ha incaricato Charlotte per assicurarsi che noi due non fossimo fratelli. Il punto è, Amelia quel esame l'ha fatto fare quella notte rubando la culla con quella bimba che portava un braccialetto con il nome Krystal Evans>

<E forse Marvin si trovava lì per fermare sua moglie> mormora piano Charlotte.

<Quella pazza voleva rapirti?> chiede Kate incredula.

<Non me ma colei che pensava che fosse la figlia di Miranda e di Marvin> sussurro piano mentre ispiro profondamente.

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