Capitolo 11

Krystal

<La forma ovale della cavità pelvica indica che la vittima era una donna. In base alle suture del cranio posso dire con certezza che aveva un età di circa vent'anni>

<Ho fatto dei vari esami e sono arrivato alla conclusione che il sangue le è fluidificato nei piedi> mi informa Ben un mio collego di laboratorio ma posso leggere la confusione sul suo viso.

<Succede durante l'ipostasi. Vuol dire che la vittima è stata in posizione eretta per tante ore> rispondo mentre do una veloce occhiata ai risultati degli esami. Sembra che la vittima avesse addosso tracce di disinfettante e questo suppongo solo per smascherare l'odore sgradevole del corpo.

<Dimmi Yasmin> rispondo velocemente al telefono mentre continuo a guardare le carte che ci sono davanti ai miei occhi.

<Ho chiamato solo per ricordarti che stasera dobbiamo andare alla festa di halloween> la sento borbottare ma non le do troppo ascolto dato che sono più interessata a quello che vedo. Mi sposto leggermente a destra guardando attentamente l'osso parietale del cranio della mia povera vittima vedendo degli strani segno post mortem.

<È stata rinchiusa dentro un armadietto> sussurro piano tra me e me. Solo così mi posso spiegare questo segni e tutto il resto.

<Così volevo dirti che ti ho preso un costume...> sento nuovamente la voce di Yasmin parlare a vanvera interrompendo per qualche secondo i miei pensieri. La vittima è stata strangolata e questo lo posso capire grazie alle settima vertebra che è lesiona.

<O mio Dio. È stata strangolata> mormoro scioccata. Ho appena identificato la causa della sua morte.

<Quindi per te va bene?> sento nuovamente la voce di Yasmin portarmi alla realtà.

<Si certo> rispondo per niente sicura. Ho perso il filo di quello che mi stava dicendo.

<Non vedo l'ora di andare a quella festa> strilla felice facendomi roteare gli occhi. Vero, stasera c'è la festa di halloween che a quanto pare ho accettato di partecipare. La devo smettere di parlare al telefono mentre lavoro un giorno mi ritroverò per accettare strane richieste.

<Hai finito di lavorare?>

<Si, devo solo scrivere il referto e posso andare a casa>

<I ragazzi purtroppo stasera hanno il turno di notte> mi informa dispiaciuta mentre io finisco di scrivere.

<Oh> sussurro soltanto. Mi sarebbe piaciuto vedere nuovamente Andrew ma a quanto pare il destino tende a dividerci giornalmente. Negli ultimi due giorni entrambi siamo stati molto occupati e ci siamo visti di striscio ma sto iniziando a pensare che in qualche modo lui cerca di evitarmi o forse mi faccio mille paranoie inutilmente. L'altro ieri a casa sua siamo stati bene insieme. Quando mi sono lasciata trasportare dalle emozioni e mi sono lanciata tra le sue braccia ho sentito tutti i suoi muscoli irrigidirsi e ho capito che magari sono stata inopportuna ma poi lui mi ha baciato ed io non ho potuto non ricambiare. Andrew è il primo ragazzo, il primo uomo che riesce a suscitare in me questo interess e come la prima volta quando le nostre labbra si sono unite nuovamente mi sono lasciata trasportare ascoltando quel desiderio che nasce dentro di me. Un fuoco indomabile.

<Ci vediamo più tardi a casa> dico solamente prima di staccare la chiamata e riportare il telefono dentro la borsa. Saluto velocemente tutti i miei colleghi per per uscire fuori dall'istinto e dirigermi in macchina. Dopo quel bacio abbiamo passato la giornata da lui che si e sbizzarrito a cucinare il pranzo e come sempre ci siamo persi in chiacchiere mentre stavamo sdraiati sul divano. Mi ha confessato che aveva preso in parola il mio consiglio per questo ha adottato Simba. A detta sua è stato il primo ad attirare la sua attenzione. Ricordo ancora come lui mi teneva stretta a se mentre io tenevo la schiena contro il suo torace e Simba dormiva beatamente in braccio a me. Ho adorato tanto quel momento. Non si trattava solo di quiete ma di felicità. Ero felice di essere con lui lì a casa sua e comportarci come se fossimo una coppia e ho capito che è questo che desidero, che è questo che mi manca nella vita. Una persona da amare e che mi ami. Una persona con la quale condividere le mie giornate, i momenti felici ma anche quelli tristi. Una persona ma non una qualsiasi.

<Io voglio te. Non so esattamente cosa provo ma so che mi piaci a tal punto di volere qualcosa con te. Mi piaci e questo lo sai ma non è solo piacere fisico. Tu dio, sei entrato dentro di me e hai aperto le porte del mio cuore e mentre guidavo fin qui ho capito che vorrei che tra di noi fosse tutto diverso. Vorrei che ci fosse qualcosa di bello> dico tutto d'un fiato appena Andrew apre la porta di casa sua.

<Krys> sussurra piano il mio nome mentre mi guarda sconvolto.

<Chi è?> sento la voce di una ragazza urlare da dentro e quando fa capolino davanti la porta strabuzzo gli occhi appena vedo Charlotte con solo una maglietta addosso che le arriva si e no sotto il sedere mentre solo adesso noto che Andrew in realtà è a torso nudo.

<Scusate. Posso prendere Simba?> chiedo piano mentre distolgo lo sguardo da loro e forse il mio peloseto ha sentito la mia voce dato che l'attimo dopo me lo ritrovo accanto mentre felice scodinzola. Prendo Simba in braccio mentre sento Andrew borbottare qualcosa e dopo aver salutato di sfuggita mi incammino verso la macchina.

<Che stupida che sono stata> mormoro piano mentre guido verso casa.

<Mi dispiace per qualsiasi cosa tu abbia visto Simba> dico stupidamente mentre mi guardo di sottocchio il mio cane. Non più tanto mio da quando Drew l'ha adottato però vedendo il nostro forte legame mi ha proposto di alternarci e tenerlo un po' ciascuno.

<Perché hai quella faccia? È morto qualcuno?> chiede preoccupata la mia amica appena metto piede dentro casa.

<Perché questa palla di pelo non resta fuori come Whisky?> chiede imbronciata appena vede Simba.

<Perché il tuo gatto continua a portare dentro casa ogni preda che cattura e poi mi fa starnutire in continuazione>

<Vieni ti faccio vedere il tuo costume> dice elettrizzata mentre mi prende per mano facendomi salire al piano di sopra.

<Quale costume?> chiedo confusa.

<Quello di cui ti ho parlato al telefono. Senti, era indecisa ma conoscendoti sapevo che non avresti accettato qualcosa di troppo corto quindi ho optato per una tuta, niente di che>

<E cosa dovrebbe rappresentare questo costume?> chiede incredula mentre fisso la tutta in pelle nera che sta sopra il mio letto.

<Cat woman>

<Un gatto. Secondo te io dovrei vestirmi da gatto?>

<Un gatto sexy Krystal. Indossata questa tuta ha il suo fascino. Non ti lascia il sedere di fuori ma valorizzerà le tu curve. Forza indossala> dice elettrizzata mentre io sbuffando le do ascolto. Per la prima volta penso che ho veramente bisogno di svagare un po' la mente e cercare di togliermi dalla testa l'immagine di me sul portico di casa di Andrew mentre mi rendevo ridicola.

<Ti sta d'incanto> si complimenta con me la mia amica mentre mi fa segno di guardami alla specchio. Questa tuta nera mi calza alla perfezione avvolgendo il mio corpo come una seconda pelle mettendo il risalto le mi forme e per una volta non mi da fastidio. Mentre mi perdo a guardami allo specchio Yasmin mi sistema la maschera nera sul viso completando il mio look.

<Tu cosa indosserai?> chiedo curiosa.

<Ho trovato un vestito sexy da pirata> confessa felice mentre sparisce dalla mia vita per poi ritornare con un vestito nero e rosso tra le sue mani e una busta di vari accessori da pirata.

Dopo aver aiutato Yasmin a prepararsi e aver messo da mangiare a Simba ci siamo messe in macchina dirigendoci verso Cerise Rooftop dove si terrà la festa. Si tratta di un locale abbastanza elegante ma la cosa che più mi piace e il panorama che si vede dal loro terrazzo. Ad Andrew piacciono le stelle mentre a me piace guardare la città dall'alto. Ah, basta pensare a lui. Chissà cosa stava facendo con la sua amica mezza nuda.

<Che mi venga un colpo. Krystal?>

<Smettila di fissarmi Owen, sei inquietante> borbotto in modo impacciato mentre cerco di restare più calma possibile. Per quanto questo costume possa essere bello non ho pensato minimamente che la gente potrebbe fissarmi.

<Stai benissimo > si complimenta con me mentre si avvicina per darmi un bacio sulla guancia al che io mi irrigidisco. Non mi piace quando le persone invadono il mio spazio così su due piedi.

<Detective Darby, da cosa sarebbe travesto esattamente. Mi lasci indovinare, da vampiro> la mia amica Yasmin si mette in mezzo a noi due appoggiando il suo braccio sulla mia spalla mentre stupidamente ridacchia senza un reale motivo.

<È già ubriaca?> chiede Owen incredulo.

<Sembra proprio di si> mormoro piano mentre con lo sguardo chiedo perdono a Owen.

<Ciao detective. Sei brutto da vampiro> borbotta Yasmin in modo impacciato facendo allontanare Owen da noi.

<Puoi smettere di fingere> dico l'attimo dopo mentre ridacchio divertita.

<Cosa voleva quello da te? Non mi è piaciuto per niente come si è avvicinato a te>

<Si è complimentato per il costume> rispondo facendo spallucce mentre insieme a lei ci dirigiamo verso il terrazzo. Il locale come da tradizione è pieno di varie decorazioni. Zucche, finti fantasmi, ragnatele, scheletri di plastica, luci colorate e così via rendendo il tutto molto bello.

<Sai per caso se tua sorella si vede con qualcuno?> chiedo borbottando mentre mi siedo su una piccola poltroncina.

<A quella per quanto è acida neanche la morte la vorrebbe> dice seria facendomi ridere.

<Oggi sono passato da Andrew e mi sono messa in ridico davanti a lui. Sai che praticamente ci piaciamo ma poi tutto è rimasto fermo tra di noi. Ci siamo visti poco negli ultimi giorni e sono andata da lui dicendoli che mi piacerebbe che tra di noi fosse tutto diverso. Non ti dico una vera relazione però almeno provare no?>

<E lui cosa ti ha detto?>

<Niente. Quando ha aperto la porta lui era a torso nudo e tua sorella con solo una maglietta che le copriva il giusto>

<Pensi che sia successo qualcosa tra di loro?> chiede strabuzzando gli occhi.

<Forse, non lo so Mimì. Lui dice che sono solo amici ma allora perché erano mezzi nudi? Io di sicuro non mi metto nuda davanti ad un amico>

<Beh con Allan lo fai senza problemi>

<Con Allan è diverso e lo sai pure tu. Lui è come se se fosse mio fratello>

<E non hai pensato che magari per loro è lo stesso?>

<Può darsi. Non ci ho pensato ok? Vederli in quel modo mi ha annebbiato la vista e me ne sono andata>

<Domani avrete modo di chiarirvi ora andiamo a divertirci un po'> propone Yasmin tirandomi per una mano e incitarmi con lo sguardo a ballare e lo faccio. Insieme a lei ballo, canto e mi diverto come forse non ho mai fatto ma poi tutta la mia spensieratezza finisce quando iniziamo a sentire l'allarme antincendio. Le persone intorno a me iniziano a urlare spaventate, a spintonarsi per farsi spazio e cercare di andarsene da qui il prima possibile. E mentre loro scappano io cerco con lo sguardo Yasmin mentre alle mie narici arriva una puzza insopportabile di bruciato mentre una nebbia di fumo inizia a fare da padrona in tutto il locale.

<Yasmin!> inizio a chiamarla più forte che posso ma le urla delle altre persone sono decisamente più forti della mia voce che pian piano se ne sta andando lasciando spazio a quella sensazione di soffocamento mentre la tosse diventa sempre più forte. Cerco di coprire il naso e la bocca con le mani ma quando davanti a me cade quello che penso sia la trave infiammata il mio corpo si blocca mentre le mani cadono lungo il mio corpo dimenticandomi anche di respirare.

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