Capitolo Trentasei

Dal capitolo precedente, Aurora...

"Aurora? Ci sei?"

Sento la voce di Ignazio richiamare la mia attenzione.

"Si amore, perdonami.. ero sovrappensiero." ammetto guardandolo.

"Che dici, ne hai fame?" chiede sull'uscio della sua porta ed io annuisco.

Così mi tende la mano e insieme ci dirigiamo in cucina.

Ma non sapevamo che una volta arrivati a fare colazione, ci sarebbe stata una piccola sorpresa attinente ad un avvenimento cui avevo totalmente dimenticato.

Attraversiamo quel corridoio mano nella mano ma, prima di arrivare in prossimità della cucina, Ignazio mi attira a se stampandomi un bacetto all'angolo della bocca.

Sorrido innamorata e poi lo vedo entrare in cucina, e a mia volta lo seguo.

"Buongiorno famiglia." urla.

"Ignà, mannaggia a tia, un corpu di sali mi facisti veniri." (Ignà, mannaggia a te, mi hai fatto prendere uno spavento enorme.) lo rimprovera bonariamente Vito in quanto poveretto si è veramente spaventato.

Rido silenziosamente, cercando di contenermi più possibile. E così sbuco pian piano da dietro la schiena di Ignazio che mi ha totalmente coperta. Mi sento una gnoma certe volte in confronto a lui.

"Buongiorno.." annuncio spostandomi da dietro il ragazzo, e sento tutti gli occhi su di me.

Vito è seduto al tavolo, Nina che sta entrando dalla porta che conduce al giardino mi sorride, e Caterina è ai fornelli. Ignazio invece inizia a prendere posto a tavola.

"Buongiorno cara, hai dormito bene?" chiede Caterina guardandomi, per poi venirmi incontro abbracciandomi e lasciandomi un bacetto sulla guancia.

La stringo a mia volta e poi la guardo un po' in imbarazzo.

"Ehm.. io.. si, ho dormito bene. Anzi, ci tengo a ringraziarvi per l'ospitalità. Adesso prendo le mie cose e vado, è giusto che mi faccia una doccia e tolgo il disturbo.." dico cordialmente con un sorriso sincero, non volendo approfittare della loro bontà.

"Ma che cosa stai dicendo cara? Scherzi spero.." dice sconvolta Caterina. "Non se ne parla proprio, tu resti sennò mi arrabbio eh." conclude puntandomi il cucchiaio contro.

"Ma io.." inizio timidamente.

"Ma come Aurò, Ignazio ha detto rimanevi a colazione.." esclama Nina con un verso di lamento e faccia da cucciolo.

"Si ma insom.." ma non riesco a finire che sento due mani poggiarsi sulle mie spalle.

Mi volto e dietro di me noto Vito sorridermi per poi guidarmi verso la sedia al suo fianco. Arrivati la sposta facendomi segno d'accomodarmi.

"Non accetto un no." dice in modo deciso ma cordiale ed io non posso far altro che sorridere e dire un imbarazzato 'grazie'.

Adesso capisco da dove Ignazio ha ereditato il suo atteggiamento da 'non ammetto repliche'.

"Buona colazione." mi dice Vito sedendosi a capotavola e quindi al mio fianco, passandomi subito dopo del caffè che accetto di buon grado.

E così, un volta che tutto è pronto, iniziamo a fare colazione parlando del più e del meno, come della serata bellissima che hanno passato Caterina e Vito con i miei genitori, della serata stancante di Nina in pizzeria, e della nostra serata piuttosto rilassante davanti la tv.

"L'abbiamo visto che vi siete rilassati." esclama ridendo Caterina, facendomi arrossire. "Spero che l'orso al tuo fianco non abbia russato, gli avevo detto di dormire in salotto proprio per non disturbarti e non darti fastidio mentre dormivi." conclude la donna, spalmandosi della marmellata sul toast per poi addentarlo.

Sorrido mentre mastico il mio toast con la Nutella. Poi quando deglutisco tutto, rispondo a mia 'suocera'.

"Oh tranquilla, ho dormito benissimo, Ignazio non mi ha dato nessun fastidio e devo dire che mi ha lasciato i miei spazi." dico mentendo spudoratamente.

Ma brava Aurora, complimenti. Adesso inizia a dire pure le bugie. Brava.
Mi rimprovera scherzosamente la mia coscienza. Certe volte dovrebbe proprio tacere.

Infatti vedo Ignazio iniziare a tossire, fino a diventargli lucidi gli occhi.

"Ignazio." esclamiamo io, Caterina e Nina preoccupate.

Ma per fortuna si riprende bevendo un sorso d'acqua, poi si gira a guardarmi e punta la sua mano verso di me..

"Ci criru chi durmiu bona la signorina. Si tirau tutta la robba." (Ci credo che ha dormito bene la signorina. Si è tirata a se tutte le lenzuola.) dice con espressione sconvolta facendo scoppiare tutti a ridere.

"Esagerato.." dico io in mia difesa, ridendo a mia volta. "Sentivo semplicemente un po' di freschetto.."

E continuiamo a ridere, in quella che è per me, una perfetta colazione familiare. Perché loro per me, sono la mia seconda famiglia.

Ma potevo mai sapere che qualcosa fra me ed Ignazio l'hanno sin dall'inizio sospettata un po' tutti? Lo avrei scoperto presto però.

Una volta finita la colazione, aiuto Caterina e Nina a lavare ciò che c'è di sporco, Vito va in giardino a sistemare qualche pianta, mentre Ignazio dopo avermi scombinato i capelli è sparito del tutto.

Chissà dove è andato, magari in sala musica.. penso fra me e me.

Asciugo un piatto, e mentre lo faccio, il mio sguardo cade su alcuni coltelli sporchi sulla tovaglia, così dopo aver posato il piatto nello sportello apposito mi avvio al tavolo prendendoli. Quando ad un tratto, mentre Caterina si asciuga le mani, la sento chiamare ad Ignazio che torna poco dopo in accappatoio.

A quella vista, sento il mio viso diventare un arcobaleno di colori, la pressione come minimo mi sarà salita a trecento e non so quanto, e le posate che avevo appena preso in mano mi scivolano.

"Oddio Aurora ti sei fatta male?" chiede preoccupata Nina nel sentire il boato dei coltelli per terra.

"N.. n.. si. Ahi ahi.. che male.. mi sarò tagliata.." dico mentendo nuovamente e sventolando la mano, salvandomi così dall'imbarazzo di doverle dire che è tutta colpa del fratello, delle sue entrate in scena 'anomale' e non solo. Ci sta prendendo gusto in questi giorni.

Ma che mai avessi detto di essermi fatta male. Un Ignazio fin troppo preoccupato, si fionda al mio fianco per vedere dove mi fossi tagliata.

"Nica qui non c'è nulla, sarà stata impressione tua.." constata il mio fidanzato esaminando le mie mani.

Ma la mia testa, il mio corpo, il mio cuore.. tutto, sono partiti per chissà dove.

Ignazio è al mio fianco, in accappatoio, corpo e capelli gocciolanti, un profumo di bagnoschiuma inebriante e mi fissa con uno sguardo da far venire un attacco cardiaco. Noto una gocciolina scendere dal collo fino al petto, in quanto l'accappatoio è più aperto in quella zona.

"Q.. quindi non c'è niente? S.. sarà stata.. sarà stata mia impressione.. che sbadata.." dico ridendo nervosamente e guardandolo negli occhi per poi abbassarmi a prendere i coltelli per terra mantenendo lo sguardo sul suo corpo.

Ma, arrivata ad una certa.. ehm.. altezza, distolgo immediatamente lo sguardo avvampando, evitando così di vedere cose 'anomale' ..ecco.

Ignazio soffoca una risatina per poi avvicinarsi alla madre. "Mamma mi asciugo e torno, va bene?"

E nel frattempo raccolgo i coltelli, Nina si inginocchia al mio fianco e.. "tu cara amica mia, mi nascondi qualcosa me lo sento. Vuota il sacco." mi sussurra molto, molto vicino.

Se prima avevo cercato di evitare il suo sguardo, adesso mi volto e la guardo, diretta nei suoi occhi chiari. Imbarazzo, gioia, felicità, amore e nuovamente imbarazzo. Sono queste le cose che sto provando in questo momento.

Gli occhi della ragazza al mio fianco si sgranano e al contempo si illuminano diventando leggermente lucidi.

"Non ci credo." dice in tono emozionato e un po' stupefatto.

"Sssh." dico io zittendola. "Non farmi domande, ne parliamo in un altro momento ti prego." concludo io.

"Lo sapevo, l'ho sempre saputo io che un giorno voi due... waaa." mi dice in tutta risposta Nina più che emozionata battendo le mani come fanno i bambini.

Ridacchio e poi tiro un sospiro di sollievo, non so quanto sarei riuscita a mantenere un segreto con lei. Nonostante il legame parentale che adesso ci unisce, fin dall'inizio c'è stato un profondo rapporto d'amicizia che si è dimostrato vero e sincero. La sento come una sorella maggiore, quella che non ho mai avuto e quindi nella mia vita, ha occupato fin da subito dei ruoli veramente importanti per me.

"Eccomi qui mamma, dimmi tutto.." dice il ragazzo tornando dalla sua camera con completo 'total blue' composto da pinocchietti di cotone e maglia a polo con una scritta bianca su.

Mi avvicino ad aiutare Nina che sta lavando i coltelli che ho fatto cadere e cautamente li asciugo. Invece mia suocera Caterina è in piedi, davanti al figlio e gli accarezza la guancia con gli occhi lucidi. Guardo la scena molto commossa.

L'amore fra madre e figlio, l'amore che unisce Caterina ed Ignazio, è qualcosa di speciale ed unico. Un po' come l'amore che lega me e la mia mamma. Solo che quello che lega i due, è un rapporto unico, senza ombra di dubbio: è l'amore di una madre rassegnata a vedere per brevi periodi di tempo suo figlio.

Beh Aurora cara, abituati perché anche per te sarà così..

Bene, la voce 'coscienziosa' colpisce ancora.

"Amore ascoltami, devi dirmi quante e quali camice devo stirarti per metterle poi in valigia più tardi, va bene? Così appena tutti gli indumenti sono pronti li sistemiamo per bene e la chiudiamo direttamente, in modo da essere sicuri che non ti dimentichi nulla domani."

E a quelle parole, sento il cuore frantumarsi in mille pezzetti.

Avevo totalmente dimenticato che Ignazio domani sarebbe partito per un altro periodo di promozione, prima di concludere il loro tour con il grande evento all'arena di Verona.

Sento la tristezza avvolgermi, e mi siedo lentamente nella sedia del tavolo sfiorandomi poi l'anello al dito.

"Si mamma, tranquilla. Mi servono solamente due camice bianche qualcun'altra colorata magari. Poi pomeriggio le scelgo io. Infine qualche maglietta giustamente e poi il resto lo sai, sempre il solito.." comunica Ignazio a sua madre.

E' la prima volta che sento Ignazio organizzarsi per la partenza e se prima faceva male, adesso lo fa ancora di più. C'è da mettere pure in conto i sentimenti forti che proviamo l'un l'altra, il grande amore che ci lega e la poca abitudine nel separarci. Sarebbe la sua seconda partenza da quando abbiamo intrapreso la nostra relazione.

"Va benissimo caro, allora adesso mi organizzo." dice Caterina sorridendo al figlio per poi allontanarsi.

Vedo Ignazio muoversi fino a sedersi di fronte a me. Ci guardiamo, uno sguardo breve, ma che dice tanto. Uno sguardo afflitto, uno sguardo che già da adesso sa di sofferenza, di mancanza. Ma amo Ignazio e amando lui amo pure il suo lavoro. Devo farmi forza, per me e per lui. 

"Ah dimenticavo, a che siamo tutti qui devo comunicarvi una cosa.." inizia Caterina emozionata, interrompendo il nostro contatto visivo e attirando curiosità su di lei. Automaticamente, torno con la mente sulla 'terra ferma', e presto attenzione alle sue parole. "...ieri mentre che eravamo usciti con i genitori di Aurora, parlavamo della tua partenza caro.." dice alludendo ad Ignazio. "Allora Giuseppe, mi ha fatto venire un idea fantastica che aveva proposto a te qualche giorno fa quando eri tornato dall'America e andasti a trovare la nostra Aurora.." conclude mia suocera guardandoci dolcemente.

"Cioè?" chiediamo io ed il mio amore all'unisono. Ci guardiamo e scoppiamo a ridere, ma la nostra risata è seguita da un dolce e malinconico sorriso.

Solo noi sappiamo cosa significhi doversi dividere nuovamente dopo esserci ritrovati giusto qualche giorno fa.

"Ma siete coordinati voi due?" chiede ridendo Caterina. "Comunque, la proposta era quella di fare una mangiata al ristorante prima della partenza di Ignazio e quindi, questa sera. Per voi va bene?" chiede.

I miei occhi guizzano verso quelli di Ignazio che mi accorgo avermi preceduta. Nei nostri sguardi c'è gioia, tanta gioia ma.. non solo questo.

"Certo che va bene." diciamo all'unisono continuando a mantenere lo sguardo fisso l'uno sull'altra.

E da quello sguardo capisco tante cose, come capisco che è arrivato il momento di uscire allo scoperto. E' arrivato il momento che tutti sappiano.

La sera. Camera di Aurora, 20:10 p.m.

Sono in ritardo di ben un quarto d'ora, ma in quanto sia per me che per Ignazio questa è una serata importante, ho approfittato per sistemare il mio look al meglio.

Certo, pomeriggio è stato un pochino pesante, e non nego che le lacrime sono state tante.

Flashback

Busso lentamente a quella porta bianca.

Sono arrivata a casa Boschetto giusto pochi minuti fa. Dopo la colazione sono tornata a casa mia, mi sono lavata, sistemata, fatto un bella piega ai capelli, ho pranzato, mi sono riposata e adesso eccomi qui. Dietro quella porta bianca che sto aprendo dopo aver sentito risposta dall'interno.

"Ignazio? Posso?" chiedo piano al mio fidanzato sporgendomi la testa dalla porta della sua camera.

Lo vedo girarsi verso me. La valigia aperta, i vestiti sparsi per il letto.

Quel letto dove abbiamo dormito per la prima volta insieme.

"Entra e chiudi la porta.." dice Ignazio con sguardo triste e di li, capisco.

Mi basta un singolo sguardo, per capire cosa va e non va in lui. Così, faccio come dice e lentamente mi avvicino a lui che istintivamente mi stringe fra le sue braccia.

"Mi mancherai nica mia.." dice con voce rotta.

"Ti prego.. sii forte. Io sono al tuo fianco, lo sai.." gli sussurro stringendolo a me più che posso.

"Lo so amore mio, lo so, e proprio per questo ti amo: perché sei una ragazza splendida che sa capire e affrontare ogni tipo di situazione. Anche questa." dice con voce flebile.

Sorrido timidamente e poi sento le sue labbra sulle mie. E' un bacio semplice ma sentito, pieno d'amore e di tristezza.

Le partenze non fanno mai piacere, se non per una vacanza di coppia alle Bahamas.

"Promettimi che mi chiamerai e mi terrai informata dei tuoi movimenti Boschetto, sennò impazzisco." dico dolcemente. "Certo, non dico proprio tutti i movimenti: se vai dal letto in bagno non devi mica dirmelo, io intendo gli spostamenti o.." ma Ignazio interrompe il mio susseguirsi di parole affannate.

"Ho capito cosa mi vuoi dire nica.." dice divertito Ignazio. "Te lo prometto." mi sussurra all'orecchio infine.

E così, dopo qualche altro piccolo bacio e qualche altra carezza, lo aiuto nel portare a termine l'organizzazione della valigia ed una volta chiusa anche l'ultimo borsone ed aver messo tutto per terra, rimango a fissarli: ci sono due valigie, un borsone ed un beauty.

"Amore? Tutto apposto?" chiede il ragazzo abbracciandomi da dietro.

Annuisco, ma ad un tratto mi salgono le lacrime agli occhi e.. scoppio in lacrime.

"Amore mio.." dice Ignazio stringendomi più forte.

Fine flashback

Eh già. Questa volta affrontare l'idea della sua partenza, è stato difficilissimo.

Ma per questa sera, devo cercare d'essere forte e di passare la serata nel migliore dei modi, facendo si che Ignazio parta sereno domattina.

"Aurora sei pronta?" sento la voce di mia madre da dietro la porta di camera mia.

"Si mamma, arrivo." urlo io in risposta.

Così, finisco di mettere il secondo orecchino e velocemente mi dirigo verso lo specchio presente in camera mia. Appena vedo il mio riflesso sorrido: indosso un abito lungo blu cobalto con degli accessori argento, la borsa dello stesso colore dell'abito, dei tacchi di media altezza argento e per completare l'opera un make-up molto leggero con delle sfumature di blu e i capelli che cadono in morbide onde sulle spalle. Spruzzo qualche goccia di profumo e sono pronta.

Mi incammino così verso il salotto, ed una volta arrivata e chiusa la porta di casa, ci dirigiamo verso la macchina. Salgo nei sedili posteriori e via, ci dirigiamo verso il ristorante. Verso quella che per me ed Ignazio, sarà una serata molto importante.

Al ristorante, ore 20:30 p.m. Ignazio...

Siamo da poco arrivati al ristorante e devo dire che sono piuttosto agitato, ancora Aurora ed i suoi genitori non sono arrivati ed io ho il bisogno estremo di vederla. Per non destare sospetti a nessun componente della famiglia e far riuscire bene la sorpresa, abbiamo deciso che ci saremmo visti direttamente qui, ma ancora nulla.

Mi sventolo una mano davanti il viso, l'agitazione è talmente forte che sto morendo dal caldo.

"Ignazio, amore, va tutto bene?" chiede mia madre guardandomi un po' preoccupata a causa dei miei modi di fare.

Insomma, è vero, sono piuttosto movimentato solitamente, ma adesso si capisce eccome che sono super agitato: mi sto praticamente rosicchiando le unghie e ammazzando le dita delle mani.

"Si mamma, stai tranquilla" le dico mentendo, per poi addolcire il tutto con il sorriso, svoltandomi in seguito le maniche della camicia blu che sto indossando.

Basta, non riesco più a stare fermo.

Mi alzo velocemente dal tavolo dove qualche minuto fa il maître, con estrema gentilezza e professionalità, ci ha fatti accomodare e mi avvio verso la porta che da accesso al giardino del ristorante rimettendomi nuovamente al proprio posto le maniche della camicia.

"Signor Boschetto, c'è qualche problema?" chiede il maître sbucando dal nulla facendomi spaventare.

"Oddio che spavento.." sussurro piano fra me e me, poi volgo lo sguardo verso il provenire della voce. "La ringrazio Luigi, è tutto apposto." dico cordialmente al signore che, da quando ci ha accolti, non ci molla un secondo. Certe volte non riesco a capire se lo fanno per professionalità o perché sono Ignazio Boschetto de Il Volo.

A dirla tutta è un po' stancante, insomma, mi sono semplicemente alzato e già tutti corrono a domandarti se c'è qualche problema. Io sono semplicemente Ignazio, un normale ragazzo che sta andando a mangiare qualcosa con la famiglia e la fidanzata, credo che sia una cosa comune, no?

Ma a distrarmi da questi miei pensieri ci pensa una figura sinuosa, avvolta da un magnifico abito blu: la mia Aurora è arrivata.

La vedo avanzare molto elegantemente verso di me, ed io, con molto garbo e non lasciandole gli occhi di dosso, mi avvicino a lei. Siamo faccia a faccia e così, le prendo la mano poggiandoci sopra un dolce bacio.

"Signorina Cassandra, mi faccia dire che è splendida questa sera nel suo abito." sussurro alla mia donna, che timidamente sorride arrossendo.

"Signor Boschetto, anche lei è molto affascinante questa sera." conclude lei, sorridendomi.

Ma questo, non è il suo 'vero' sorriso, c'è qualcosa che non mi convince.. leggo un po' d'agitazione attraverso i suoi occhi. Così, mentre ci dirigiamo al tavolo, senza farmi accorgere, le stringo la mano.

"Andrà tutto bene amore mio.. te lo prometto." le sussurro all'orecchio, per poi darle un bacio sulla guancia.

Sento che sorride istantaneamente e capisco che sono riuscito a rassicurarla, così una volta arrivati al tavolo ed esserci scambiati i corrispettivi saluti ed aver preso posto, iniziamo a decidere cosa ordinare. L'atmosfera è molto allegra e rilassante, mi manca tutto questo quando sono in viaggio, ma da adesso, mi mancherà soprattutto la metà del mio cuore, la mia fidanzata, la mia Aurora.

Mentre prendiamo una decisione, vale a dire se ordinare menù di carne o menù di pesce, mi guardo intorno e vedo mio padre al capo tavola, mia madre alla sua destra, mia sorella Nina al suo fianco, io che sono al suo fianco e quindi all'altro capo del tavolo, Aurora alla mia destra, poi Francesca e Giuseppe che corrisponde al lato sinistro di mio padre.

Parlano fra di loro felici, e questa cosa un po' mi incoraggia perché trovandosi bene fra di loro, accetteranno molto probabilmente la nostra relazione di buon grado. O almeno si spera. Il parere delle nostre famiglie è molto importante, lo è per me e lo è per Aurora.

Stringo la mano alla mia piccolina da sotto il tavolo, ed i suoi occhi che prima erano poggiati su mia sorella che le stava spiegando qualcosa, adesso guardano me.

"Aurora, devo parlarti.." annuncio, sentendo lo sguardo di mia sorella che oscilla fra me e lei.

"Dove andate, dobbiamo ordinare Ignà.." dice mia sorella con fare curioso.

"Ninè, perdiamo si e no qualche minuto. Per me va bene a base di pesce. Per te am..  Aurora?" chiedo correggendomi all'istante mentre mi alzo dalla sedia.

Vedo la ragazza al mio fianco alzarsi, sistemandosi poi l'abito ed i capelli.

"Pure per me, io prendo il menù di pesce." dice cordiale a mia sorella. "Se volete scusarci, io ed Ignazio ci assentiamo per qualche minuto.." annuncia Aurora in modo molto elegante attirando l'attenzione di tutti al tavolo.

La guardo stupito: è veramente una ragazza straordinaria, una ragazza d'altri tempi ecco. Sempre molto elegante, educata, con la giusta parola sempre pronta.. per non parlare del suo sorriso perenne sulle labbra. Credo sia stato questo a farmi innamorare di lei.

E così la faccio passare davanti a me, dirigendoci verso il giardino del ristorante, ed una volta arrivati la attiro a me sentendo la necessita di un suo bacio.

Le nostre labbra si sfiorano, si toccano, si cercano. Sento le sue mani fra i miei capelli, poi sul mio viso ed infine sulle mie spalle. La stringo più forte dai fianchi, per poi mollare lentamente la presa dal suo corpo. La guardo e sorrido.

"Questa volta non dovrebbe beccarci nessuno.." dico alludendo al rossetto che non ha messo.

La vedo scoppiare a ridere per poi darmi un colpetto alla spalla. Ma molto velocemente, l'atmosfera diventa seria.

Aurora mi guarda intensamente negli occhi, iniziando a muoversi avanti e indietro facendo ondeggiare quel suo magnifico abito blu.

"Ignazio, credi sia la cosa giusta?" mi chiede mordendosi l'unghia che prontamente tolgo dalle grinfie dei suoi denti spostandole la mano.

"Si amore, io non ce la faccio più a tenere questo segreto con la nostra famiglia. Sarà pesante contenerci in pubblico a causa dei paparazzi, media e quant'altro, pure con la nostra famiglia no. Tanto, prima o poi dobbiamo dirglielo, quale occasione migliore di oggi?" le spiego accarezzandole la guancia.

La vedo che annuisce, ma poi porta il suo sguardo, abbastanza preoccupato su di me..

"E se non dovessero condividere? Se mio padre non dovesse condividere. Ho paura Ignazio.." dice la mia Aurora con occhi lucidi, e dentro di me, sento l'ansia crescere.

"Beh, se tuo padre non dovesse condividere.. allora.." inizio, ma Aurora mi interrompe.

"Ecco, immaginavo: se mio padre non dovesse condividere molli la presa vero?" chiede con voce tremante ed occhi pieni di lacrime.

Sento il cuore stringersi nel mio petto alla vista di quelle lacrime, ma istintivamente le sorrido, perché mi ha interrotto sul più bello.

"Sciocchina, fammi finire prima." dico attirandola per i fianchi a me ed asciugandole gli occhi. "Se tuo padre non dovesse approvare gli farò capire e gli dimostrerò in particolare, che ho tutti i buoni propositi per non farti mancare nulla, men che meno la mia presenza al tuo fianco." le dico.

I suoi occhi si illuminano e le sue braccia circondano il mio collo.

"Oh amore mio, saresti disposto a questo?" chiede emozionata.

"A questo, e molto altro.." le sussurro sulle labbra.

E dopo ciò, le lascio un dolce bacio a fior di labbra che leggermente tiro fra i miei denti. Sento un fremito partirmi dentro ma.. cerco di contenermi e così, una volta  ripreso il contegno rientriamo in sala e ci sediamo ai nostri posti.

Dopo pochi minuti arrivano le nostre portate, alla fine hanno accordato per cena a  base di pesce. Vado per mettere il primo boccone di insalata di mare in bocca ma.. istintivamente poso tutto e prendo il bicchiere riempiendolo con un goccettino minuscolo di vino, sia il mio che quello di Aurora. Nessuno dei due può permettersi di bere, a maggior ragione io che devo stare costantemente attento ad ogni cosa che mangio o bevo. Ma per questa sera, tralasciamo tutto. Prendo in mano il mio bicchiere con quel goccetto di vino e mi alzo dal tavolo attirando l'attenzione della nostra famiglia.

Sento gli occhi di Aurora puntati su di me, così la guardo e le porgo la mano che lei prontamente afferra alzandosi.

"Vorrei fare un bel brindisi, quindi se gentilmente riempite i vostri bicchieri.. grazie mille." vedo la mia famiglia, cui fanno parte i genitori di della mia splendida fidanzata, riempire i loro bicchieri imitando il mio quantitativo.

"A cosa dobbiamo questo brindisi figliolo?" chiede mia madre, e con la coda dell'occhio vedo mia sorella ridersela sotto i baffi.

Lei sa, ne sono sicuro. Mia sorella mi conosce benissimo, è una seconda mamma per me. Ha intuito qualcosa, ci metto la mano sul fuoco.

Nello stesso momento, sento la mano di Aurora stringere forte la mia, così la guardo e le sorrido per poi portare lo sguardo sulle persone presenti al tavolo.

"Questo brindisi, lo voglio dedicare ad una persona speciale per me. Questo brindisi lo voglio dedicare a me, a lei, a noi, e al nostro futuro insieme. Questo brindisi lo voglio dedicare a me e alla mia bellissima fidanzata." dico dolcemente volgendo lo sguardo ad Aurora e baciandole la mano che è stretta alla mia. "Si perché, qualche tempo fa grazie a lei ho scoperto cosa significasse innamorarsi nuovamente e adesso, sono quindici giorni che siamo una coppia a tutti gli effetti e quindi possiamo dirvelo: io ed Aurora, stiamo insieme." concludo felice.

Gli sguardi dei nostri familiari sono stupiti, emozionati, gioiosi. Mia sorella si sventola la mano davanti agli occhi e sorride; le nostre mamme hanno gli occhi lucidi e sorridono come delle ragazzine davanti il loro idolo; e i nostri papà sono un po' sconvolti ma in senso positivo.

"Oddio li vedo un po' senza parole, direi che siamo riusciti a farli rimanere a bocca aperta.." mi sussurra Aurora all'orecchio ma facendo si che tutti la sento. E infatti scoppiano a ridere.

"Oddio ragazzi che dirvi: auguri per questo vostro grandissimo immenso amore e per tutto ciò che verrà." dice mia suocera alzando il bicchiere e tutti la imitano.

"Auguri." dicono in coro per poi sorseggiare un goccio di vino e sederci nuovamente.

Mi sporgo verso Aurora per lasciarle un piccolo bacetto sulle labbra.

"Adesso mi sento meglio credetemi, tenere questo segreto con voi è stato estenuante. In particolare perché dovevamo frenarci anche nel modo di chiamarci con la mia nica." dico iniziando a mangiare.

"E' verissimo, ma ci tenevamo a farvi una bella sorpresa e ci siamo riusciti." dice Aurora orgogliosa.

"Onestamente io e Caterina lo avevamo capito. Io in particolare lo capì quando Aurora mi disse qualche tempo fa: 'ma no mamma, io innamorata di Ignazio? Pff, ma che cosa stai dicendo, siamo solo amici.' Beh credetemi, si capiva lontano chilometri che era una bugia, anche perché diventò rossa come questa tovaglia." rivela mia suocera, facendo scoppiare tutti a ridere.

"Auguri ragazzi, auguri di cuore. Ma stiamo attenti Ignazio, non fare soffrire mia figlia." dice Giuseppe, mio suocero a tutti gli effetti adesso, puntandomi il dito contro.

"Stai tranquillo, non permetterò a nessuno di farla soffrire, men che meno lo farò io. Sarà trattata da principessa, parola mia." dico sorridendo ad Aurora che arrossisce.

E così tra una chiacchiera e l'altra, tra le rivelazioni che un po' tutti dai nostri modi di fare avevano capito che sotto c'era qualcosa e, in particolare l'euforia di mia sorella, volge al termine questa meravigliosa cena.

Ma una cosa che mi ha colpito, è stato mio padre che durante la cena, vedendo le mani mie e di Aurora intrecciate, mi ha guardato, ha alzato il bicchiere e silenziosamente, ha brindato all'augurio mio e di Aurora, facendomi capire che è felice. Questo per me, è stata una delle cose più belle di questa serata.

E così, ormai con le pance piene ci alziamo dal tavolo e mano nella mano io ed Aurora, lasciamo il ristorante salendo sulla mia macchina.

"Giretto signorina?" chiedo alla ragazza al mio fianco.

"Volentieri mio amore."

E così, allacciate le cinture, sfrecciamo via per le strade del paese, godendoci quel che rimane della nostra serata.


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MA BUONA SERA MIEI SPLENDIDI LETTORI *-*

Vi chiedo umilmente scusa per la grande attesa e ansia che vi ho recato a causa del capitolo ma da come avrete ben potuto capire il capitolo è veramente luuuuunghissimo e c'è voluta veramente molta concentrazione e tempo per legare insieme il tutto. Spero che il mio lavoro sia stato di vostro gradimento. *-*

Beh, che dire? Come state? Tutto bene? *-*

Il capitolo vi è piaciuto?

Cosa ne pensate della colazione a casa Boschetto, della grande amicizia con Nina che, adesso, sono ufficialmente cognate.. *-* Che ne pensate del momento super toccate di Aurora che aiuta Ignazio con le valige e della cena? In particolare, che ne pensate dell'annuncio fatto da Ignazio? Cosa vi aspettavate e cosa vi aspettate in particolare dal prossimo capitolo in avanti. *-*

Ditemi ditemi ditemi, sono tutta orecchie e curiosa di sapere i vostri pareri ed aspettative. *-*

Il capitolo vi prometto arriverà prima che posso, intanto ringrazio a tutti voi che mi dimostrate costantemente il vostro affetto, ed è sempre grazie a voi che siamo arrivati a 56,8K visualizzazioni *-*
Cioè.. *-* GRAZIE DI CUORE.

Bene, non mi rimane che darvi appuntamento con il prossimo capitolo e augurarvi una buona serata. *-*

Ciao ciao tesori belli, grazie mille sempre.

-Alessia. *-*

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