Capitolo Quarantasei

Questo capitolo, potrebbe cambiare la vostra giornata. Si pregano i gentili lettori, di sedersi prima di cominciare a sognare, potrebbero essere inserite scene da far tremare le gambe. Grazie per la gentile attenzione, l'autrice.
Ps: possono essere presenti scene 'calde'. Se siete sensibili, vi consiglio di passare direttamente a 'Il mattino seguente di Aurora' presente a metà capitolo circa.

Dal capitolo precedente, Ignazio...

"I.. Ignazio.." dice la mia Aurora, con tono affannato ed imbarazzato. "C'è qualcosa che mi sfiora.." conclude quasi terrorizzata.

Sento l'imbarazzo impossessarsi di me, e istintivamente apro l'acqua. "E' colpa tua amore mio, è questo l'effetto che mi fai.." le sussurro all'orecchio.

Le sue unghie, entrano a contatto con la mia pelle, e le mie dita, percepiscono i brividi che le mie parole stanno causando nel suo corpo.
Istintivamente spingo il mio corpo contro il suo, e senza rendermene conto, la blocco al muro.

Il suo sospiro, a causa delle piastrelle fredde mi porta a guardarla e dolcemente, le sorrido per poi prendere le sue braccia delicatamente e bloccarle anch'esse al muro: adesso è in trappola, sotto il mio controllo.

"Ti amo." le soffio sulle labbra, prima di dar vita ad un bacio ricco d'amore, di passione e di desiderio.

La sua gamba, lentamente si alza sfiorando la mia, per poi stringerla attorno il mio bacino.

"Non fare mosse azzardate piccola.. potresti farti male.." dico dolcemente divertito in un sussurro, mentre mi spingo contro di lei sentendola sospirare più forte.

"Cosa stai facendo Ignazio?" mi chiede con voce tremante.

Sorrido, mentre l'acqua continua a bagnare i nostri corpi. Poggio le mie labbra sul suo collo, iniziando a baciare la sua parte sensibile.

"Ignazio.."

La sento sospirare, dimenarsi e stringere la sua gamba ancor di più attorno al mio bacino che si poggia delicatamente al suo.

"Non lo fare Aurora.." sussurro, lasciandole pian piano un braccio, che si va a posare fra i miei capelli umidi.

"Perché non devo farlo amore mio? Perché.." mi chiede supplicante, mentre i suoi occhi sono quasi infuocati d'amore.

La sua bocca in un istante, è sulla mia ed io la prendo in braccio tenendola salda al muro. Le sue gambe sono intrecciate a me, mentre le nostre labbra si cercano, si assaporano, si vogliono.

Le sue mani e le sue braccia, sono aggrappate alla mia schiena. Le sue unghie mi graffiano, sento che brucia, ma è un dolore piacevole.

Sento che mi attira a se con le gambe in un gesto improvviso, e ad un tratto.. sento una sensazione da brividi.

"Ignazio.." dice la mia principessa bloccandosi.

Ha gli occhi sgranati, mentre l'acqua continua imperterrita a scendere sui nostri corpi intrecciati.

"Sssh.. piccola stai calma, è tutto normale.." dico fingendo tranquillità, accarezzandole il viso e spostando una ciocca di capelli. Dentro, sto tremando.

"Ho paura Ignazio.." dice con occhi lucidi.

"Hai paura di fare l'amore con me?" chiedo diretto, occhi negli occhi.

La vedo annuire timidamente, per poi poggiare la sua fronte sulla mia spalla.
Sorrido teneramente.

"Beh, stai sbagliando amore mio.. dovevi avere paura prima.."

Alza la testa di scatto. "Che vuoi dire?"

La bacio, e delicatamente premo il mio corpo sul suo causandole un sussulto ed un gridolino. "Che siamo una cosa sola.. ma non te ne sei minimamente resa conto."

"C.. cosa?" dice incredula, cercando di guardare verso il basso.

"No amore, non guardare giù. Guarda me." dico deciso. "Mi ami?" chiedo stringendola forte a me.

"Stiamo facendo l'amore?" mi chiede con voce tremante.

"Rispondi a me Aurora: mi ami?"

"Si Ignazio, tantissimo.." dice guardandomi con occhi lucidi e aggrappandosi di più a me.

"Anche io ti amo, vita mia.. tantissimo." dico sorridendole e baciandola.

E stringendola più forte a me, in un bacio pieno d'amore, diventiamo finalmente un solo corpo ed una sola anima.

Sento i brividi per tutta la schiena, il cuore battere forte e la mia Aurora, stretta stretta a me, che bacia con amore. E' una sensazione che non avevo mai provato prima. E' una sensazione di inaspettato, di intenso, di... puro amore.

"Ti amo, amore mio.. ti amo." sussurra la mia Aurora, prima di ridare vita ad un bacio ricco di passione.

Siamo una sola cosa, stiamo facendo l'amore e le sensazioni che sto provando, sono speciali.
Siamo un turbinio di emozioni, coccole, baci, e sguardi.
I suoi occhi, lucidi ed emozionati, esprimono un amore immenso.
Non avevo mai visto due occhi guardarmi così.

E ci perdiamo nuovamente in qualcosa che, se prima era solo puro amore, adesso sta sfociando in pura passione.

Il mattino seguente, Aurora...

Sento un rumore che mi disturba, ma non riesco a capire cosa sia.

Ho sonno, non voglio alzarmi.. mi sento così bene qui, fra le coperte che profumano di noi. Già, noi.

Istintivamente, apro gli occhi di scatto e nel voltarmi, mi ritrovo sola nel nostro letto.
E' già mattino, e dalla sveglia noto che sono le otto. E' troppo presto, non me la sento di ripartire e non me la sento di lasciare questa camera che per me, per noi, significa molto.

Adesso, distinguo benissimo il rumore dell'acqua: Ignazio sta facendo la doccia.

Sorrido, richiudendo gli occhi, ed una volta riaperti, prendo il mio cellulare accendendolo. Come sfondo, ci siamo io e lui che ci baciamo coricati nel letto, proprio prima di addormentarci, dopo aver fatto l'amore.

Sospiro, e la mia mente, ritorna a ciò che è accaduto ieri sera.

E' stato tutto così inaspettato, così naturale, così perfetto. Non avrei mai immaginato che si potessero provare queste sensazioni così magnifiche.
I suoi baci, le sue parole, i suoi movimenti delicati.. è stato magico.

Non nego che quando ho realizzato cosa stesse succedendo ho avuto paura, ma poi, mi sono abbandonata a lui, al mio uomo, e posso fermamente dire che è stata la cosa più giusta che io potessi mai fare.
Inizialmente, oltre alla paura e all'agitazione, ho sentito un grande fastidio ma.. quando non ci ho più pensato e mi sono concentrata all'amore che stavo provando in quel momento verso l'uomo che mi stringeva fra le sue braccia e mi sussurrava di amarmi.. tutto ha preso un'altra piega.

Ci siamo amati con tutto il cuore, con tutta la passione che potevamo avere dentro.
I movimenti delicati, le mani che si cercavano, le labbra che si volevano ed i nostri cuori che battevano all'unisono. I nostri respiri affannati, i vetri della doccia appannati, l'acqua che si confondeva con quel poco sudore che brillava sul nostro corpo. Occhi dentro occhi e noi, una sola cosa.

Abbiamo fatto l'amore, e per me, sarà indimenticabile non solo perché è stata la prima volta, ma perché mi sono sentita amata e voluta veramente.
Sin da subito con Ignazio c'è stato un certo feeling ed una certa complicità. Sin da quando quella volta, stava per baciarmi nella sua camera d'albergo ad Agrigento, dopo il concerto.
E' successo tutto così velocemente: il tradimento di Tommaso, il mio arrivo in Sicilia, l'aver conosciuto Ignazio, i concerti a cui mi ha invitata, la nostra amicizia e poi le prime gelosie che ha portato Serena.. le prime liti fra me ed Ignazio e poi.. il primo bacio. Da li, tutto il resto è storia fin ad arrivare a ieri. Ieri, per la prima volta, mi sono sentita donna, e non un oggetto.

Sento le lacrime salire agli occhi, e la sensazione di disagio prendere il sopravvento. Mi torna in mente quando Tommaso, in macchina, ci provò spudoratamente con me. Quando si prese la libertà di toccarmi. Per fortuna riuscii a fermarlo in tempo non una, ma ben due volte. E adesso, sono qui.

"A che pensa la mia bellissima principessa?"

E la sua voce, mi fa dimenticare tutto.
Volto la mia testa verso di lui, che ha indosso solo l'asciugamano legato in vita e sorrido.

"Pensavo che ho al mio fianco l'uomo più bello al mondo. E che lo amo da matti."

Lo vedo sorridere, per poi avvicinarsi al letto e salire a gattoni su di me: sono nuovamente sotto il suo controllo, bloccato nel letto.

"Tutto ciò dovrei dirlo io sai?"

"Ah si?" chiedo allisciando fra le dita il suo pizzetto.

"Si. Questa mattina sei così bella.. ti vedo più luminosa, più rilassata ed i tuoi occhi.." dice lasciando a metà la frase.

Le sue guance, diventano inevitabilmente rosse.

"Oddio Boschetto, se mi arrossisci la cosa è parecchio grave.." ma la sua voce, interrompe ogni mia frase.

"Nessuno mai mi aveva guardato con la stessa intensità in cui tu mi guardavi ieri sera mentre facevamo l'amore." dice timido, baciandomi le labbra.

Sorrido, e sento che le mie guance diventano a loro volta rosse.

"Devi sapere, che questo, è lo sguardo del vero amore."

Ed è un istante prima di ritrovarmi le labbra incollate alle mie in un bacio dolcissimo.
Le sue mani, vagano sul mio corpo come alla ricerca di qualcosa che finalmente trovano sotto la mia maglietta. O meglio, la sua maglietta.

"Ignazio no, non toccarmi l'ombelli.." ma è un secondo prima di scoppiare a ridere.

"Allora lo soffri il solletico, piccola nanerottola che non sei altro." dice iniziando una battaglia.

Sto ridendo fino a soffocare, lo sto implorando di smetterla ma lui no ne vuole sapere. Così, allungo le mani verso la sua tovaglia stretta in vita e gliela slaccio.

Finalmente si ferma, mi guarda e..

"Credi che questo mi impedisce di farti il solletico?"

"Ehm.. si?" chiedo e lui scoppia a ridere nuovamente.

"Ignazio ti prego.. basta.." ripeto ennesimamente, e finalmente si ferma.

Abbiamo il respiro corto, siamo sudati e anche in ritardo. Lo vedo avvicinarsi a me e sulle labbra, mi sussurra dolcemente.. "sii mia."

E tutte le emozioni che ho provato la sera prima, ritornano, forse ancora più forti.
Lo stringo a me, sento il suo cuore battere fortissimo ed i suoi occhi, sono fissi nei miei.

"Cosa ho fatto per meritarmi un angelo come te?" chiedo, mentre dolcemente siamo ancora una cosa sola.

"Hai semplicemente preso la strada che ti ha portato al mio cuore." mi sussurra all'orecchio, per poi abbandonarmi nuovamente a lui.

Mezz'ora dopo, Ignazio...

Sono stravaccato sul letto, stanco ma appagato, nella mia tenuta da viaggio comoda: pantalone di tuta, giacca ed una semplice maglia. Cappellino e occhiali da sole ed il mio immancabile zainetto.

A proposito del mio zainetto, meglio che ripongo il carica batterie al suo interno sennò lo scordo. E così, controvoglia, mi alzo da quel letto troppo comodo e profumato. Sorrido guardando quel letto che ci ha visti così uniti.

Mi abbasso per staccarlo dalla presa, quando ad un tratto, noto un qualcosa di bianco sotto il letto. Lo prendo incuriosito ed ha tutta l'aria di essere una busta da lettera.
Di chi sarà mai?

Ripongo il carica batterie. Aurora è in bagno, sta finendo di prepararsi, così, incuriosito, estraggo dalla piccola busta, il cartoncino ed inizio a leggere.
Ma quando all'occhio mi balza la calligrafia e la firma in sigla, mi si gela il sangue.

Sono contrariato se leggere cosa c'è scritto o no, ma la curiosità è troppa e così mi butto. Parola dopo parola, il mio cuore si stringe e si rasserena in continuazione.

"Mi hai subito colpito con quel tuo sguardo timido e quella sensibilità immensa che ti ritrovi. Sei una ragazza speciale, lo hai mostrato fin da subito, anche se da come ne parlava Ignazio, lo avevo intuito già di mio. Per questo motivo sei entrata nel mio cuore sin da subito, e credimi se ti dico che sono affezionato a te come una grande amica e sorella, oserei dire. Io e te abbiamo molto in comune, e abbiamo molto da condividere oltre esperienze, viaggi ed una persona speciale che abbiamo al nostro fianco. Ed oggi, giorno del tuo ventesimo compleanno, ho deciso di regalarti delle rose bianche, simbolo di delicatezza e purezza, come il nostro rapporto. Buon compleanno, dal tuo amico, PB."

Alla fine di tutto, sono infastidito per i complimenti ma felice che le voglia bene.
Anche se c'è qualcosa che non mi rasserena del tutto.

Mi scombino il ciuffo in un gesto di stizza, e la busta con il biglietto mi cadono per terra. Mi balza all'occhio un 'post scriptum',  dietro il biglietto. E ciò che leggo, mi fa gelare il cuore.

"Ps: mi piacerebbe se qualche sera ci ritagliassimo un momento tutto per noi, vorrei dirti una cosa importante."

"Che cosa fai così concentrato, Boschetto? La salsa di pomodoro a guardarti si prende di invidia."

Dice Aurora scoppiando a ridere, ed io farei lo stesso, se solo non fossi gelato da ciò che ho letto. Ma non devo darle nessun sospetto, sennò non potrò sapere nulla di ciò che Piero può volere da lei.

So solamente una cosa però: fra me e Piero, è battaglia aperta.

Qualche momento più tardi...

"Amore mio, hai preso tutto giusto?" chiedo ad Aurora, mentre siamo nella hall pronti per andare in aeroporto: destinazione Los Angeles.

"Si amore mio, l'unica cosa che non ho potuto prendere è stata la camera.." dice teneramente ed io capisco cosa vuole intendere.

Mi avvicino e l'accarezzo delicatamente. "Ci saranno altri ricordi belli, che rimarranno per sempre fra quelle mura, nica."

Mi sorride, e si accoccola al mio petto.

La vedo più fisica, non ha timore di abbandonarsi al mio corpo o semplicemente a me, e questa cosa, mi fa estremamente piacere. Significa che ha fiducia in me ed in se stessa, e automaticamente, fa crescere la mia autostima.

Siamo quasi tutti. Gianluca è al cellulare con Martina e lo vedo sorridere come un ebete; Barbara sta parlando con la receptionist; la band sta sorseggiando un caffè, manca solo...

"Ma buongiorno piccioncini."

E all'udire quella voce, dentro me scatta qualcosa.
Aurora alza la testa che prima aveva poggiato sul mio petto e si alza del tutto per andarlo a salutare, mentre io, rimango nella poltrona della hall.

"Ma come siamo belle questa mattina, hai usato una crema di bellezza speciale?" chiede Piero, facendo arrossire la mia fidanzata.

Vedo che scuote la testa e mi guarda.

"Che ha mio compare? Stanco?" chiede avvicinandosi a me e battendomi la mano sulla guancia.

"Si." dico freddo e gelido, e Aurora, mi guarda stupita.

"Ma che gli hai fatto? Ha dormito male?" chiede ridendo e Aurora fa segno di disapprovazione con la testa.

A salvarci, è Barbara che comunica che siamo pronti ad andare. Così, messo lo zaino in spalla e prese le valigie mie e di Aurora, ci incamminiamo verso l'uscita. Ma prima di uscire del tutto, rallento il passo facendomi raggiungere da Piero.

"Comunque, caro il mio Piero, la crema di bellezza usata da Aurora si chiama: 'abbiamo fatto l'amore per tutta la notte'..." dico sussurrandoglielo all'orecchio.

Vedo che strabuzza gli occhi e che deglutisce, per poi sorridermi fintamente.
"Sono felice per te, fratello."

Lo guardo, e con un sorrisetto tirato gli dico.. "ti tengo d'occhio Barone." e con passo spedito, raggiungo la mia fidanzata dandole un bacio sulla fronte.

A buon intenditore,poche parole.
Boschetto2 – Barone 0.






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E poi ci sono io, che ritorno con il botto. *-*

Ma ben trovati miei bellissimi tesori, come state? Mi siete mancati tantissimo voi, e anche la nostra amatissima storia. *-*

Non ve lo immaginavate che succedeva tutto questo trambusto in un solo capitolo, vero?

Spero di cuore che vi sia piaciuto. *-*

Adesso spero di riuscire ad aggiornare regolarmente entrambe le storie, in modo tale da potervi rendere felici. *-*

Vi aspetto numerosi nei commenti, per sapere che ne pensate. *-*

Un bacione grande miei cari, al prossimo capitolo.

Buona serata, Ale. *-*

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