Capitolo Quarantaquattro

Domenica 4 Ottobre 2015, Madrid. Ore 09:36 a.m. Aurora...

E' passato un giorno da quella magnifica sorpresa fatta all'aeroporto di Bologna ad Ignazio, ed è passato esattamente un giorno da quella promessa che mi fece proprio prima di effettuare il check-in.

"Comunque nica, tu dormirai con me."

La sua voce mi riecheggia ancora nella mente.
I brividi, sono identici a quelli di ieri.

Il suo tono era così dolce, così innamorato, così felice.. ma al tempo stesso era un tono di desiderio. Era un tono di voglia. Ma non voglia nel senso 'voglia di fare qualcosa'. No. Assolutamente no. Voglia di condividere un momento della nostra vita così importante, così indispensabile, con qualcuno che ami.. con la tua metà.

Era questo il suo tono: voglia di condividere il suo sonno con me.
E lo sappiamo benissimo che si riesce a fare quasi tutto al fianco di una persona tranne che dormire.
Il dormire è una cosa importante, e se tu riesci a farlo con la persona che ami, significa che lui o lei, sono veramente importanti.

Ed infatti, mi volto lentamente fra quelle fresche lenzuola che profumano di lui.

Ha vinto.

Ridacchio ripensando a ciò che è accaduto ieri mattina una volta arrivati finalmente in hotel qui a Madrid.

Flashback

"Amore, non credo sia una buona idea, non voglio destare sospetti e non voglio metterti nei guai con nessuno." sussurro all'orecchio del mio Ignazio mentre aspettiamo che Piero e Gianluca finiscano di fornire i loro documenti per le loro camere alla receptionist.

"Aurora, non mi metterai nei guai con nessuno. A chi sta dietro il bancone poco importa della mia vita, e poi penso che sia Barbara, sia Michele e sia i ragazzi sappiano bene che non ti lascerò dormire da sola una volta che ti ho con me. Stai tranquilla su."

Lo guardo, occhi dentro occhi ed alla fine, desisto.

"E va bene..." dico io coprendomi il viso con le mani. Sono sicura che posso fare invidia ad un peperone.

"Il prossimo." dice la ragazza dietro al bancone.

"Andiamo amore." dice raggiante Ignazio trascinandomi davanti quella bellissima reception.

E' tutta in stile contemporaneo, i muri sono di un panna molto chiaro e delle mattonelle particolari formano un bel mosaico nella parete dietro la donna.

"Salve signor Boschetto, benvenuto. Vuole gentilmente fornirmi i suoi documenti così le posso rilasciare le chiavi della sua camera?" dice la donna guardandolo intensamente negli occhi.

Dire che mi smuove un moto di gelosia è poco. Ma che faccia tosta: vede che c'è la sua fidanzata e le.. aspetta Aurora, qui nessuno ha idea, se non le famiglie e lo staff, che tu ed Ignazio state insieme, quindi non dovresti nemmeno parl..

"Si volentieri ma.. c'è una piccola variante della situazione." dice serio Ignazio, parlando sempre in spagnolo.

"Certo, mi dica." lo incita eloquente la ragazza.

"La mia è una camera matrimoniale no?" chiede Ignazio con sorriso furbo.

"Come richiesto da voi, signor Boschetto."

Sorride soddisfatto.

"Benissimo, aggiunga allora il nominativo di Aurora Cassandra, nata a Marsala il cinque ottobre del millenovecento novantacinque." dice Ignazio guardando la ragazza e poi me. "Nica, dammi i tuoi documenti." continua lui parlando in italiano nuovamente.

Vedo sul volto della ragazza un espressione alquanto confusa ma.. non si mostra molto, inizia semplicemente a digitare ciò che è stato detto dal mio Ignazio.
Un volta conclusa la procedura, la ragazza prende due schede magnetiche e ce le porge.

"Queste sono le vostre chiavi, entrambe vi danno l'accesso alla vostra camera. Grazie ancora per averci scelto e buona permanenza signori." dice la ragazza. "Ah dimenticavo: congratulazioni signor Boschetto, è proprio una bella ragazza." conclude la receptionist.

E a quelle parole, dire che divento di mille colori è poco.
Ignazio sorride, senza lasciar trapelare nulla e molto educatamente le sorride salutandola per poi dirigerci alla nostra camera.

Fine flashback

Sorrido ripensandoci ma poi, il caldo respiro del mio tesoro, mi deconcentra.

Lo ammiro mentre dorme beatamente, con il suo ciuffo un po' scompigliato ed un espressione rilassata in volto.

Lo guardo, guardo l'uomo che è al mio fianco e capisco che è privilegio mio, solo mio, aver potuto dormire con lui nello stesso letto.

Lo guardo, ed è inutile dire che lo amo da matti.

Lo guardo, e vedo un uomo, il mio uomo. Colui che oggi ha compiuto ventun' anni.

"Uhm.."

Sento provenire un lamento da parte di Ignazio ed io, mi avvicino di più a lui rifugiandomi al suo petto.

E' senza maglia, indossa solamente il pantalone del pigiama.
Ieri sera abbiamo fatto le battaglie: lui sentiva caldo, ed io avevo paura che si prendesse di freddo senza il pigiama completo. Mi sono sbagliata, ha fatto bene a non mettere la maglia perché è bollente.

Inizio pian piano a lasciare dei piccoli baci sul suo petto nudo, caldo e profumato.
Man mano, inizio a salire fino al collo e sento il suo braccio stringermi più a lui.

Alzo così istintivamente il viso, credendo che lui fosse ancora dormiente ed invece, mi devo ricredere.

Dinnanzi a me, lo spettacolo più bello che possa esistere: i suoi occhi.

Mi guarda, mi scruta, mi sorride, mi bacia.

"Credo che questo sia il buongiorno più bello che ho mai ricevuto in tutta la mia vita." mi sussurra, per poi stringermi talmente forte a se da sentirlo fin dentro il cuore mio, il battito suo.

Poggio nuovamente le mie labbra sulle sue con un sorriso smagliante.

"Buon compleanno amore mio." gli sussurro sulle labbra, ed è un secondo prima di trovarmi a cavalcioni su di lui.

"Grazie amore mio.." sussurra Ignazio poggiando le sue mani sui miei ginocchi per poi salire sulle mie cosce, ed io istintivamente mi copro in quanto la camicia da notte sale più del dovuto ma.. è talmente scaltro da prendere e spostare le mie mani sul suo petto. "Grazie per gli auguri.." conclude lui, salendo ancor più su e finendo quasi in prossimità dei miei glutei.

Dire che divento di mille colori è poco.

"I.. Ignazio.." dico io imbarazzata, e vedo che lui mi fa segno di stare in silenzio mordendosi il labbro.

Le sue mani, molto più grandi delle mie, aderiscono perfettamente al mio fondoschiena ed io sussulto quando lui lo stringe con discreta forza.

Istintivamente, fuoriesce dalla mia bocca un sospiro.

"Che c'è?" mi sussurra con tono malizioso.

Ed è un battito di ciglia, prima di sentire dentro lo stomaco come un groviglio d'emozioni. Sento qualcosa proprio giù, in profondità del mio ventre.
Come adrenalina.

Un sorriso spontaneo mi spunta ed istintivamente, come se sapessi esattamente cosa fare, mi sporgo verso di lui lasciandogli un umido bacio sulle labbra.

Al mio gesto, lui risponde stringendomi molto più di prima i glutei ed i suoi denti, iniziano a tirarmi il labbro per poi succhiarlo.

"Ahi.." dico piano, spingendo le mie unghie sulla sua carne ed è un attimo prima di sentire una strana sensazione giù in basso.

Guardo Ignazio, guardo verso giù, e noto i nostri bacini al massimo contatto.

Un fremito parte proprio da quel groviglio e sento come la necessità d'approfondire quel contatto. E così, muovo il bacino e l'espressione estasiata del mio uomo mi incita quasi a continuare.

"A.. amore.. ma che ti prende oggi.." sussurra Ignazio con voce affannata ed io mi fermo immediatamente.

Lo guardo, e sento l'imbarazzo esplodere. "Scusami io.." ma non riesco nemmeno a terminare la frase che mi ritrovo con la schiena contro il materasso, le braccia allungate sulla testa bloccate da una sua mano e le sue labbra sulle mie.

E' un bacio ricco di passione, un bacio che non si può descrivere.
Sento la sua mano vagare per il mio corpo coperto da un tessuto leggero di cotone, passare sui mie seni, scendere sul mio ventre e soffermarsi sull'elastico degli slip.

Un brivido mi percorre, sento ad un tratto la paura impossessarsi di me, ma gli occhi di Ignazio, nonostante il momento di passione, sono dolci. Ed immediatamente mi tranquillizzo.

Vedo che avvicina il suo viso al mio, lascia un tenero bacio sulle mie labbra e poi mi sussurra...

"Non sai che voglia ho di farti mia, ma già vederti così impotente sotto il mio tocco, è la mia più rande gioia oggi."

E alle sue parole, sento il cuore aumentare i battiti.

"Ignazio.."

"Ssh.." mi interrompe. "Te lo avevo promesso che non ti avrei mai mancato di rispetto e che non ti avrei mai fatto del male, ed io mantengo sempre le mie promesse. Fin quando tu non vorrai, io non sforerò il limite. Stai tranquilla amore mio."

Lo guardo, con occhi lucidi, con i brividi sulla belle e di slancio lo bacio facendo cadere il peso del suo corpo sul mio.

Mezz'ora più tardi.
Sala colazione dell'hotel, ore 10:16 a.m. Piero...

"Allora rimaniamo così, a pranzo paella e questa sera facciamo la festa a sorpres.."

"Sssh." dico a Gianluca lanciandogli un calcio da sotto il tavolo zittendolo.

"Ma porca.. ma ti sei ammattito?" chiede dolorante e con le lacrime agli occhi.

"Stanno arrivando." mi giustifico io, indicandogli Ignazio ed Aurora che stanno varcando la soglia della sala colazione sorridenti e mano nella mano.

"E c'era bisogno? Adesso avrò un lividone nero." piagnucola Gian tenendosi la gamba.

Scuoto la testa ridendo, sempre il solito Gian.
Il fatto è che sono stato costretto a fermarlo in tempo, certe volte non si rende conto che le persone lo possono sentire e noi abbiamo impiegato veramente tanto tempo nel cercare di far venir fuori la festa a sorpresa più magnifica di sempre.

Li vedo sempre più vicini e a quel punto, con un cenno d'intesa con il ragazzo al mio fianco ancora dolorante, ci alziamo dalla sedia e corriamo incontro al festeggiato saltandogli addosso.

"Auguri vecchiaccio." gli urlo io scombinandogli i capelli.

"Buon compleanno Ignà." dice invece Gian zoppicando un po'.

Ignazio è felice, radioso, con un luccichio particolare negli occhi. Ci ringrazia e poi quando guarda Gian scoppia a ridere.

"Ma che cavolo fai, ma cammina giusto no?" dice ridendosela riprendendo poi la mano di Aurora, anche lei molto radiosa.

Gian mi guarda con occhi persi. Ha bisogno del mio aiuto.

"Lo sai che Gianluca è un pericolo delle volte, per mandare un messaggio a Martina si è abbattuto davanti la pianta all'ingresso della sala." spiego io mentendogli spudoratamente.

Alle mie parole, Aurora ed Ignazio, si guardano fra di loro, guardano Gianluca, si guardano di nuovo, e scoppiano a ridere.

"Compà ma dannusu si." (Compà ma un pericolo sei.) dice Ignazio dandogli una pacca sulla spalla.

Gianluca ride sconsolato, ma per fortuna a salvarci da questa situazione sono Barbara e Michele che si fiondano sul festeggiato facendogli i loro migliori auguri.

E così, passa quella mattinata, seguita da un pranzo abbondante ed un 'Tanti Auguri' cantato in italiano e poi in spagnolo. Infine ognuno ci congediamo per un rilassante riposino pomeridiano.

La sera. Camera di Ignazio ed Aurora, ore 19:12 p.m.

"Amore? Ignazio? Ho bisogno di te." urlo dal bagno sperando che il mio fidanzato ci senta.

Siamo nei pieni preparativi per la serata. Piero e Gianluca ci hanno chiamati un'oretta fa, dicendo che questa sera c'è un importante cena di lavoro con un tizio veramente famoso e che quindi per le otto dobbiamo essere già nella hall dell'albergo.

Dire che Ignazio si è un po' seccato è poco: ci eravamo già organizzati con una raffinata cenetta in camera a lume di candela, e poi un bel film romantico comodamente sdraiati sul letto. Certo, quel 'e poi facciamo l'amore' di Ignazio non mi ha fatta molto sorridere ma.. so che l'ha detto per provocarmi ed io, ho sfumato la sua intenzione.

"Dimmi amore." dice entrando in bagno con una faccia preoccupata.

Lo guardo e rimango a bocca aperta: ha il pantalone del vestito aperto, senza nessuna maglia o camicia, i capelli perfettamente sistemati e.. i suoi occhiali da vista rotondi neri.

Addio mondo, è stato bello.

"Aurora? Chiudi la bocca amore, che sennò ci entra qualcosa.." mi dice richiudendomela con due dita poggiate sotto il mento. "Di cosa avevi bisogno?" mi chiede poi, allacciandosi il pantalone.

"I.. io.. io volevo chiederti se potevi gentilmente arricciarmi i capelli di dietro. Sai come si usa l'arriccia capelli?" chiedo porgendogli l'arnese.

"Amore al massimo posso bruciarti qualche ciocca, nulla di grave." dice ridendosela.

Sbarro gli occhi alle sue parole. "No no guarda, chiama Piero che me li faccio fare da lui. Mariagrazia mi ha detto c.."

"Ne sono in grado anche io." mi dice con tono secco e deciso, ed io lo guardo rimanendo con le parole a mezz'aria.

"Certo.. certo lo so, ne sei in grado anche tu. Stavo scherzando.." dico farfugliando e rimanendo in silenzio per i minuti a seguire.

Mi fa sedere sopra lo sgabello e con espressione concentrata lo vedo avvolgere sapientemente delle ciocche di capelli sopra il ferro, proprio per come gli ho spiegato. Dire che il risultato finale è magnifico e super naturale è poco.

"Amore mio, ma sei stato bravissimo." dico abbracciandolo forte.

Lo sento che ricambia la stretta, poggiando le sue mani sul mio corpo coperto da una tovaglia blu, per poi sorridermi soddisfatto.
Ma nel suo sguardo, noto anche un qualcosa che non riesco a decifrare.

"Ignazio, ti senti bene?" chiedo nuovamente, ed alle mie parole, la sua presa si fa più prepotente, specie sui miei fianchi. Sento che la tovaglia si allenta dalla parte del seno ed io immediatamente metto una mano sul petto per trattenerla ma.. la presa ulteriormente forte di Ignazio sui miei fianchi, la fa parzialmente cadere, lasciando un po' del mio seno scoperto.

Cerco di rialzarla ma il mio corpo è incollato al suo.

"E lassala cariri sta tuvagghia." (E lasciala cadere sta tovaglia.) dice avvicinandomi ancor di più a lui in modo brusco.

Sento la pelle del suo petto contro il mio, la caloria del suo corpo fondersi con la mia ed un'altra serie di brividi, proprio come stamattina, si fanno spazio in me. Specie quando le sue labbra raggiungono il mio collo.

"Ignazio.. è tardi e.." ma le sue labbra, bloccano il flusso delle mie parole.

"Sssh. Mi devi ascoltare e capire bene.." inizia serio, guardandomi negli occhi. "Tu sei mia." dice, sfiorandomi lentamente con il dito indice il collo, scendendo poi sul petto. "Ed onestamente sono un po' infastidito del fatto che tu avresti preferito farti toccare, anche se i capelli, da un altro uomo che non sono io." continua fermandosi appena sul bordo della tovaglia mezza caduta. "Tu sei cosa preziosa, e solo io voglio avere il privilegio di sfiorarti.. di toccarti.. di amarti.."

E così continua l'elenco, e ad ogni frase, il mio cuore sussulta.
Questo suo lato possessivo e passionale mi intriga e mi piace.
Mi piace veramente tanto.

"Quindi ci siamo capiti, nica?" chiede infine il mio uomo.

Annuisco lasciandogli un bacio sulle labbra. Ma prima di andarmi a vestire, mi avvicino nuovamente a lui e sfiorandogli con l'unghia il petto gli sussurro.

"Anche io sono molto gelosa vedi, quindi cerca di abbottonare come si deve la camicia che questo spettacolo è solo mio."

Ed alla parola 'mio' affondo l'unghia sul suo petto, lasciandogli una piccola scia rossa. Lo sento sospirare ed è un attimo prima di ritrovarmi incollata al muro del bagno, con le sue labbra sulle mie, impegnate in un bacio ricco di passione.
Le sue mani scorrono veloci sul mio corpo, mentre le mie, cercano il contatto con la sua pelle.

Siamo un vortice di passione, di desiderio, d'amore.
Siamo respiri, sospiri, sorrisi che si fondono l'uno dentro l'altro.

Non so se passano i minuti, non so se il tempo si è fermato.
So solo che dobbiamo staccarci a causa di un continuo bussare alla porta e solo in quel momento mi accorgo d'essere finiti in camera da letto.

"Chi è?" chiede seccato Ignazio urlando.

"Ma allora ragazzi, che dobbiamo fare? E' da più di dieci minuti che vi aspettiamo giù nella hall." dice quella che sembra essere Barbara.

Io ed Ignazio ci guardiamo, poi lui guarda il suo orologio e sgrana gli occhi.

"Stiamo scendendo Barbi, dieci minuti e siamo da voi." urla Ignazio tirandomi su dal letto velocemente e facendomi cadere la tovaglia di dosso che prontamente recupero.

"Me lo voglio augurare." dice lei, sentendo poi i passi allontanarsi.

Siamo entrambi sconvolti, capelli sottosopra, labbra arrossate, graffi sulla pelle ed imbarazzo sulle guance.

"A parte che non immaginavo fossi così focosa mia dolce Aurora.. ma devo ammettere che hai proprio un bel c.."

"Okay va bene amore, ho capito il concetto." dico ridendo, chiudendomi poi in bagno di corsa, sentendo l'imbarazzo impossessarsi di me ulteriormente. "Adesso finiamo di prepararci prima che questa sera chiamano i rinforzi."

Lo sento ridere, ed io sorrido di rimando finendo il mio trucco.
Dopo pochi secondi sento aprire la porta e vedo Ignazio dirigersi verso il water.

"Che stai facendo?" chiedo con il rossetto a mezz'aria.

"La pipì, tu non la fai?" chiede innocentemente guardandomi con gli occhioni grandi.

Mi sento andare a fuoco.

"S.. si certo ma.. se vuoi esco." dico balbettando.

"No tranquilla, faccio subito." dice tranquillamente.

Lo guardo attraverso lo specchio del lavandino, per fortuna è di spalle e quindi non mi ve..

"Si però amore mio, se mi mangi con gli occhi come faccio a fare pipì?" dice lui sempre di spalle.

Strabuzzo gli occhi ed è un frangente di secondo prima di scappare in camera da letto sotto le risate di Ignazio.

Mamma mia, che vergogna..


___________________

Ahahahahahahahah!! Non ce la posso fare. Ahahahahahahah!! Scusatemi, ma non ce la faccio. Mi immagino la faccia sconvolta di Aurora e.. ahahahahahah!!!

Ma buon pomeriggio e buona domenica miei tesori. *-*
Non mi sono mai divertita così tanto a scrivere un capitolo, specie la fine. Direi proprio che i nostri piccioncini si sono dati alla pazza gioia tra baci, coccole, passione, battutine maliziose, risate, passione e imbarazzo. Taaanto imbarazzo. Ahahahah!!

Voi che avreste fatto al posto di Aurora? Specie all'ultimo quando Ignazio entra in bagno?

E secondo voi, Piero e Gianluca, che stanno tramando alle spalle di Ignazio?

Vogliamo anche parlare della pedata che si è beccato Ginoble sotto il tavolo da parte del nostro Barone? Ahahahah!

No okay, mi sono divertita da matti e spero che anche voi vi siate divertiti ed emozionati con questo capitolo. *-*

Ci tenevo anche a ringraziarvi per il vostro continuo sostegno: siamo arrivati a più di 80mila visualizzazioni. *-* Grazie di cuore. *-*

Non mi resta che darvi appuntamento al prossimo capitolo.
Io già rido a pensare che cosa possano combinare 'sti tre, ahahahah!

Mi auguro sopratutto che i due piccioncini non si diano alla pazza gioia, perchè mi sembra proprio che ci stanno prendendo gusto! Ahahahah!!

Buona giornata tesori miei, a presto con il nuovissimo capitolo. *-*

Un grande bacio,
Alessia. *-*

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top