Capitolo Quarantadue

Venerdì 2 Ottobre 2015, Marsala.

Okay, sto scoppiando. Non posso fare questa vita io, non posso assolutamente: qui mi tocca rifarmi il guardaroba per intero.

Praticamente, sono, o meglio, siamo reduci da un festeggiamento importantissimo: ieri Nina ha compiuto ventotto anni, e siccome Ignazio per il suo compleanno non sarà a casa, per festeggiare con la sua famiglia e con me, abbiamo deciso di fare una super torta e di festeggiarlo in anticipo.
Giustamente mia suocera non si è risparmiata mica con il cibo, e quindi adesso mi ritrovo, dopo una nottata ad avere i crampi allo stomaco per il troppo cibo, a raccogliere i pezzi della scorsa serata.

Dire che abbiamo riso, scherzato, giocato, cantato e ci siamo divertiti da matti è poco. Ignazio era felice ieri sera, si vedeva, ed io ero felice più di lui a vederlo così.

A proposito di Ignazio, sento il cellulare squillare, mi sa che è lui. Così velocemente, lancio sul letto ciò che avevo fra le mani e prendo il telefono in mano ma, quando guardo il display mi compare un numero mai visto.

"Pronto?" rispondo con tono deciso, avvicinandomi così alla finestra.

"Pronto? Aurora sei tu?" chiede una voce che mai mi sarei aspettata di sentire.

"Gianluca, ma eri tu? Oddio scusami.." dico scoppiando a ridere.

Lo sento ridere e poi riprendere parola. "Ti ho disturbata? Stavi dormendo? Sai, ho saputo di ieri sera, come è andata?" chiede gentilmente.

"E' andata bene, ci siamo divertiti ed Ignazio è contento. Sai, per lo meno anche se in anticipo, ha festeggiato con la famiglia e con me. Sai poi.."

Ma è un attimo prima che il ragazzo mi interrompe non facendomi continuare il discorso.

"Ascoltami Aurora, non voglio sembrarti scortese, ma ho veramente pochissimo tempo prima che con Piero, Ignazio, Michele e Barbara facciamo una video riunione per organizzarci sulle partenze di domani, ed io devo dirti una cosa.." dice frettolosamente ma con tono chiaro.

Rimango un po' interdetta. Ma non per il tono, ma perché per me è un enorme novità parlare al cellulare con Gianluca e sentire che deve dirmi qualcosa.

"Certo scusami, dimmi pure." dico comprensiva.

"E' proprio di Ignazio che ti voglio parlare, quindi tieniti forte.." dice con tono di suspense. Cosa che a me fa aggrovigliare lo stomaco e budella.

"Che cosa ha fatto Ignazio? Ha combinato qualcosa? Tutto ben.."

"Verrai a Madrid con noi e festeggeremo tutti insieme il compleanno di Ignazio. In più Michele ed i tuoi genitori, sono veramente d'accordo, ma più di tutti di Piero, che tu rimani almeno fino alla fine del mese con noi in tour promozionale. Quindi preparati una bella valigia, o anche due non so, e tieniti pronta per domani. Alle sei e trenta del mattino dovrebbe arrivare Piero, non partirà da Catania questa volta, bensì da Palermo per farti compagnia. Ha deciso così. Una volta in viaggio, ci vedremo a Bologna. Li, ci incontreremo tutti. Ignazio mi ha detto che partirà intorno alle otto del mattino il suo volo, quindi non vi vedrete per fortuna. In ogni caso, non destare sospetti. E' una sorpresa che gli stiamo organizzando proprio per il suo compleanno che festeggeremo tutti insieme domenica con una bellissima paella."

La voce di Gianluca continua a scorrere attraverso la cornetta, ma il mio sguardo è fisso in un punto non definito.

Non ho sentito male vero? Ha proprio detto che andrò in tour promozionale con loro a partire da domani in Spagna? Non sto sognando vero? E potrò stare con il mio Ignazio e festeggiare non solo il suo, ma anche il mio compleanno in giro per il mondo?

"Aurora? Aurora ci sei?" ma la voce di Gianluca mi risveglia.

"Si, si si si si si. Ci sono." dico con tono pimpante.

"Perfetto, allora rimaniamo così Aurora. Mi raccomando eh: non farti scappare nulla e sii puntuale: Piero ci tiene particolarmente." conclude ridendo.

"Certo certo, stai tranquillo. Oddio Gianluca, io non ci credo ancora. Non è un sogno vero?" domando a raffica sentendo il ragazzo ridere.

"No, non è un sogno, è la realtà. Quello che è in un brutto sogno sono io.." dice il ragazzo.

"E perché?"

"Perché sono davanti il mio letto, confuso come non mai, perché non so che portarmi per questo lungo giro promozionale.." dice con voce drammatica.

Scoppio a ridere. "Beh, portati le cose con cui stai più comodo, alcune cose leggere, altre un po' più pesantucce e giustamente la biancheria."

"Maddai Aurora, non c'ero arrivato." dice ridendo Gianluca.

E così, dopo averlo salutata super emozionata per la grandiosa notizia ed avere ringraziato infinitamente i miei genitori per aver acconsentito a ciò ed essermi sorbita le miriadi di raccomandazioni fattemi, mi precipito ad uscire fuori dal mio armadio le valige che mi accompagneranno in questa magnifica avventura.

Inizio a fare un accuratissima selezione di vestiti, a partire dalla biancheria intima.
poi abiti sportivi, a seguire quelli casual e infine quelli eleganti o da gala. Non si sa mai.

E la mia selezione continua così fino a tardo pomeriggio, per poi andarmi a sistemare accuratamente, prontissima per questo stupendo viaggio che, inconsapevolmente, darà una grande svolta alla mia vita.

L'indomani.
Sabato 3 Ottobre 2015, Marsala. Ore 6:30 a.m.

E chi cavolo ha dormito questa notte? Sicuramente non io.

Sono più che elettrizzata, ho il sangue che mi bolle nelle vene ed un adrenalina che non è normale. Sono prontissima, già in salotto con mia madre e mio padre che mi fanno le milionesime raccomandazioni, tra cui il 'non dare confidenza agli sconosciuti' come se avessi giusto pochi anni di vita e fossi ingenua.

"Ci mancherai amore, specie festeggiare il tuo compleanno senza di te.." dice mamma con voce rotta accarezzandomi la guancia.

Mi vengono gli occhi lucidi, ma ricaccio indietro le lacrime, non è il momento per farmi vedere debole. Devo essere su di morale, andrò a fare un esperienza più unica che rara che forse, nessuna ragazza della mia età ha mai fatto.

Ad un tratto, il cellulare inizia a squillare ed io rispondo immediatamente sapendo già chi fosse.

"Pronto?"

"Buongiorno splendore, ma come siamo pimpanti. A che punto sei?" chiede dall'altro lato della cornetta la voce di Piero piuttosto sveglia devo dire.

"Buongiorno a te Pieruccio bello, io sono già pronta, sto aspettando a te."

"Ma come siamo mattiniere. Pronta sei per questa avventura?" chiede felice, sentendo poi una macchina giusto fuori casa mia.

Mi affaccio alla finestra mentre gli rispondo, ma immediatamente chiudo la chiamata vedendolo fuori che se la ride. Così, prendo le valigie e accompagnata dai miei, mi dirigo fuori aprendogli prima il cancello.
Lo vedo guardarsi intorno, per poi entrare dentro la corte e venirmi ad aiutare con le valigie.

"Che cattivo che sei, ero convinta fossi ancora in viaggio."

Lo vedo ridere, e devo ammettere che questa mattina è proprio bello Piero.
Indossa un pantalone colore crema con una camicia bianca svoltata sui gomiti ed i suoi occhiali firmati proprio da lui.
Lo vedo salutare i miei per poi darmi un bacio sulla guancia.

"Sei pronta?" mi chiede guardandomi negli occhi, ed io per un attimo rimango a guardarlo fissa.

I suoi occhi non li avevo mai visti così da vicino: sono talmente scuri, espressivi da lasciarti senza fiato.

Non so perché ma dei piccoli brividi si fanno spazio sotto la mia pelle, ma il tocco gentile di Piero sulla mia spalla mi risvegliano.

"Aurora? Allora?" chiede gentile.

"Eh? Oh si si, prontissima. Andiamo a posare le valigie."

E così, dopo aver salutato il signor Gaetano ed aver caricato su in macchina le valigie ed aver salutato tutti, mi dirigo verso i sedili posteriori quando una mano che si poggia delicatamente sul mio polso mi ferma.

"Dove vai signorina? Mio padre è stanco, ha guidato per tutta la durata del viaggio mentre io dormivo. Quindi adesso facciamo cambio: lui si mette dietro e tu siedi davanti con me. Va bene?" chiede usando nuovamente quello sguardo che a me fa perdere l'uso della parola talmente è intenso.

Così mi ritrovo ad annuire, devo dire piuttosto stordita.

Una volta salita nel lato del passeggero ed aver salutato nuovamente i miei genitori, mi volto verso casa di Ignazio ed un sorriso spontaneo esce fuori sulle mie labbra.
Sicuramente per lui sarà la sorpresa più magnifica che potesse mai ricevere.

Ed una volta allacciate le cinture, partiamo alla volta di Palermo, pronti per prendere l'aereo ma.. di questo viaggio non avevo calcolato una cosa, ovvero il volo in aereo che avrei affrontato da sola con Piero.

A questo pensiero non so perché, ma l'ansia mi assale e la mia mente corre a rivivere quel momento in cui lui era sdraiato sul mio letto a Taormina dove cercava di consolarmi..

Flashback

"Allora, buonanotte tesorì.." dice avvicinandosi a me.

Lentamente stringo forte le mie braccia attorno ai suoi fianchi. "Piero posso chiederti un favore?" chiedo con voce imbarazzata.

"Ma certo, dimmi tutto.." risponde lui sorridente, sistemandomi poi un po' i capelli arruffati.

"Se non ti dispiace.. potresti aspettare che mi sistemo per la notte e poi mi canti qualcosa? Sai.. così magari mi addormento senza incubi? Quando piango tanto faccio incubi orrendi.." chiedo timidamente, ma anche piuttosto terrorizzata a ripensare a quei brutti sogni.

"Ma certo piccola, se per te va bene.."

Annuisco con vigore, e così facciamo nel modo da me proposto: entriamo in camera mia ed immediatamente prendo il mio pigiama con tutto il beauty per potermi sistemare prima di andare a dormire. Ci sto circa una decina di minuti, e quando esco fuori, imbarazzata da morire, lo vedo sdraiato sul mio letto.

"Ma come siamo belle." dice gentile.

Sono imbarazzata da morire, ma sono esausta oggi, di tutto. Così lentamente mi avvicino e mi sdraio nel letto. Dal comodino prendo la mia bottiglietta d'acqua bevendone un sorso e poi, tiro sul mio corpo le sottili lenzuola.

"Scusa se ti ho chiesto questo.." dico girandomi verso Piero.

Siamo entrambi sdraiati sul letto, lui mi guarda tenendosi la testa con una mano. Con quella libera comincia ad accarezzarmi i capelli. "Non pensarci piccola, mi fa piacere a me. Buonanotte Aurora, ci sono io adesso.."

"Buonanotte Piero, grazie.." dico chiudendo gli occhi.

Ad un tratto la sua voce potente ma gentile, arriva alle mie orecchie facendomi così rilassare..

"Gira, il mondo gira, nello spazio senza fine.. con gli amori appena nati, con gli amori già finiti.. con la gioia e col dolore della gente come me.."

Sono queste le ultime cose che sento, prima di cadere in un sonno profondo.

Fine flashback

"A che pensi Aurora?"

Ma la sua voce, mi fa sobbalzare.

"Oh beh.. ripensavo ad una cosa ma.. nulla di che.."

"Ma dai, voglio sapere adesso.."

Divento di mille colori, proprio di mille.

"Oh.. ehm.. ecco.."

"Pensavi ad Ignazio? Ti manca?" chiede con tono curioso.

"Già, mi manca tantissimo il mio Ignazio.." dico con un velo di tristezza.

Ma la sua mano prontamente si poggia sulla mia. "Non essere triste tesoro, fra qualche ora starete insieme."

"Già.." dico io con tono pimpante, ma subito dopo, ritraggo la mano dalla sua con la scusa del telefono.

Passa qualche minuto di silenzio, Gaetano dorme e Piero è intento nella guida mentre che io mi rilasso e sto quasi per crollare.

"La mia vicinanza a quanto pare è benefica, è la seconda volta che ti addormenti avendomi al tuo fianco."

E alle sue parole, sento una stretta allo stomaco.

"Già, sei un ottima influenza per me. Comunque Piero, grazie ancora per ciò che hai fatto quella volta." concludo in grande imbarazzo.

"Ma figurati, farei di tutto pur di vederti sorridere." dice dolcemente guardandomi negli occhi, e la sua frase mi lascia parecchio spiazzata. Infatti.. "Come amica, intendo. Che alla fine siamo pure 'cognati', quindi.." conclude smorzando la tensione.

Ridacchio anche io, e mi concentro nuovamente fuori dal finestrino, ammirando il sole che sorge.

"Ad Ignazio glielo hai detto?" mi chiede con tono insicuro.

"Cosa?" chiedo voltandomi verso di lui.

"Che ti ho fatto compagnia quella sera."

Divento rossa. "No Piero, non mi andava di discutere sinceramente. Per carità, non abbiamo mica fatto nulla di male.. mi hai semplicemente aiutata a rilassarmi per poter dormire senza incubi, non ci siamo mica baciati.." concludo ridendo.

Lo vedo scoppiare a ridere ed afferrare la presa del volante premendo sull'accelleratore.

E dopo ciò, il tempo passa e Piero dopo il discorso precedente è molto silenzioso.

In lontananza vedo l'insegna che dice che siamo arrivati a Palermo, ed il ragazzo al mio fianco sospira.

"Prepariamoci al traffico.." ma io lo interrompo.

"Prendi da fuori e arriviamo all'aeroporto dall'autostrada. Ci impieghiamo un po' di più ma mio nonno fece così.." suggerisco io.

Vedo che mi guarda, e poi mi lascia un casto bacio sulla guancia. "Sei un tesoro, Ignazio è veramente un uomo fortunato."

Sorrido alle sue parole.

"Quella fortunata sono io, credimi."

"Sei troppo modesta sai? Dovresti credere più su te stessa.." dice per poi continuare.. "Comunque Aurora ho una cosa da chiederti.."

"Dimmi, ti ascolto.."

Lo vedo prendere un bel respiro. "Mi piacerebbe che fra di noi ci fosse un bel rapporto d'amicizia, sei una persona stupenda e mi piace la tua compagnia."

Arrossisco di brutto, non mi immaginavo nulla del genere. Pensavo ci fosse già una bella amicizia ma.. sono felice la voglia approfondire.

"Ma certo Pieruccio, sarai tipo il mio fratellone ecco. Che ne dici?"

Lo vedo sorridere di cuore, con gli occhi che brillano. "Mi piace come idea. Da adesso in poi saremo come fratello e sorella, e tu potrai contare su di me, qualsiasi cosa accada."

Sorrido commossa. "Non ho mai avuto fratelli, sarà incredibile."

E così, parlando parlando, arriviamo finalmente in aeroporto e dopo aver passato le procedure e aver salutato Gaetano, siamo finalmente in aereo, seduti vicini.

Il decollo ha inizio, e lo vedo che si sporge verso di me indicandomi una cosa.

"Se tu stai sempre attenta li, al finestrino, inizierai a vedere una specie di polvere e man mano sarà talmente fitta che solo in seguito scoprirai essere nuvole. Sarà semplicemente mozzafiato. Ne rimango incantato ogni volta." commenta Piero.

"Davvero?" chiedo emozionata e lui annuisce.

E così iniziamo a parlare, mentre il mio sguardo e la mia mente vengono catturati dallo spettacolo precedentemente illustratomi da Piero. E' veramente bellissimo, specie perché baciate dal caldo colore del sole che sorge, è uno spettacolo suggestivo.

"Che ti avevo detto?" mi dice orgoglioso.

"E' veramente qualcosa di inspiegabile." dico rapita.

"Sei bellissima.."

"Come?" chiedo sentendo Piero dire qualcosa che, immediatamente, diventa un po' agitato.

"Eh? Ehm.. dicevo.. è bellissima questa sorpresa che stiamo facendo ad Ignazio."

Sorrido di cuore.

"Già, ne sarà felice e sarà anche un modo totalmente diverso per festeggiare il mio ventesimo compleanno." dico emozionata. "Comunque grazie anche a te Piero, per avermi permesso ed esser stato subito d'accordo con questa iniziativa." concludo baciandogli la guancia.

Lo vedo sorridermi, per poi dopo alcune chiacchiere, crollare entrambi in un sonno profondo.


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Buon pomeriggio e buona domenica miei tesori bellissimi. *-* 

Parto con il ringraziarvi di cuore per tutti gli auguri che ho ricevuto, e ringrazio anche coloro cui non sono riuscita a rispondere. Grazie, grazie veramente. *-*

Ma adesso, iniziamo a parlare del tanto atteso capitolo, dove vi avevo dato giusto un assaggino nella discussione precedente de 'Buon Compleanno A... Noi.'

Possiamo tranquillamente dire che abbiamo scoperto chi fosse questo 'misterioso' ragazzo che è comparso nell'anteprima e che si è scoperto è andato a prendere Aurora ma.. abbiamo anche scoperto le dinamiche dei fatti, ovvero una sorpresa per la nostra Aurora e per il nostro Ignazio escogitata da Gianluca, Barbara, Michele ma in particolare proprio da Piero.

Quante di voi se lo immaginavano? E quante di voi avevano pensato, leggendo la fine del capitolo quarantuno, che potesse essere proprio questo l'inizio delle grandi sorprese e del viaggetto che avrebbe cambiato i rapporti con qualcuno che poi le avrebbe dato problemi?

Sarà Gianluca a fare problemi ad Aurora? O sarà Piero?

E quali saranno le sorprese ed i colpi di scena che saranno presenti?

E Ignazio? Ignazio come la prenderà quando saprà tutti i dettagli del viaggio e della sorpresa?

Ma soprattutto, di che natura saranno questi 'problemi'?

Eh beh, lo scopriremo solo leggendo. Ahahah.*-*

Grazie sempre miei tesori, vi do appuntamento al prossimo capitolo. *-*

Un bacione ed una buonissima domenica ancora.

Alessia. *-*

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