Capitolo Quarantacinque .Prima Parte.

Dal capitolo precedente...

Dopo pochi secondi sento aprire la porta e vedere Ignazio dirigersi verso il water.

"Che stai facendo?" chiedo con il rossetto a mezz'aria.

"La pipì, tu non la fai?" chiede innocentemente guardandomi con gli occhioni grandi.

Mi sento andare a fuoco.

"S.. si certo ma.. se vuoi esco." dico balbettando.

"No tranquilla, faccio subito." dice tranquillamente.

Lo guardo attraverso lo specchio del lavandino, per fortuna è di spalle e quindi non mi ve..

"Si però amore mio, se mi mangi con gli occhi come faccio a fare pipì?" dice lui sempre di spalle.

Strabuzzo gli occhi ed è un frangente di secondi prima di scappare in camera da letto sotto le risate di Ignazio.

Mamma mia, che vergogna..

Lunedì, 5 Ottobre 2015. Ore 10:35 a.m. Ignazio...

"Boschetto. Avevo ordinato la colazione da portare in camera."

"Si signore, il carrellino con la colazione sta arrivando, attenda pure nei divanetti della hall."

Sorrido gentilmente alla receptionist e mi avvio così alle poltroncine che, come mai, mi sembrano scomode da morire. Sarà magari l'agitazione, la felicità, il non vedere il momento di poter baciare le sue labbra o semplicemente di poterle dare, per la prima volta in assoluto, gli auguri di buon compleanno proprio come lei ieri, fece con me.

A proposito di ieri, è stata una delle giornate migliori della mia vita. Lei è stata unica, mi ha fatto sentire l'uomo più fortunato sulla terra, e devo anche dire che la festicciola a sorpresa con annessa torta di compleanno sono stati più che graditi. Mettiamo anche in conto il brindisi fatto allo scoccare della mezzanotte insieme alla mia nica, e avrete il risultato preciso della mia giornata, del mio compleanno.
Proprio per questo motivo voglio che il compleanno della mia Aurora sia speciale e indimenticabile. Perché non solo è il primo in assoluto, ma anche perché merita molto, veramente tanto.

"Signor Boschetto?"

Sento che qualcuno richiama la mia attenzione, e quando alzo gli occhi, mi ritrovo un cameriere vestito di tutto punto, spingere elegantemente il carrellino sapientemente curato.
Sorrido soddisfatto nel vedere il ripiano coperto da una candida tovaglia bianca, con sopra un abbondantissima colazione ed un vasetto di fiori colorati e profumati.

"Le rose?" chiedo al ragazzo.

"Le rose sono state consegnate proprio pochi minuti fa in camera della signorina Cassandra." risponde professionale.

"Sono state posizionate come da me richiesto?" chiedo puntiglioso.

"Certamente, come da lei richiesto signore."

Tiro un sospiro di sollievo e così, dopo aver congedato il cameriere che è stato veramente estremamente paziente con me, mi incammino verso l'ascensore ma..

"Ignazio, facciamo le cose in grande, eh?"

Sento chiedere da una voce piuttosto incuriosita e divertita.

"Grande capo, come stai?" chiedo raggiante. "Sto portando la colazione alla mia piccolina." dico felice.

Vedo Michele sorridere, e poi battermi la mano sulla spalla.

"Mi raccomando eh, occhi aperti e sii puntuale per la riunione delle undici."

Scoppio a ridere, anche se un po' confuso. In che senso 'occhi aperti'?
Vado per entrare a seguito del carrellino quando..

"Ignazio, mi raccomando nuovamente: alla riunione, capelli sistemati, occhio ai residui di eventuale rossetto e abiti ben sistemati. Sai com'è.. gli auguri."

Sgrano gli occhi mentre intravedo, dalle porte dell'ascensore che sta chiudendosi, un Michele ridersela divertito.

Povero me.. ma come devo fare io con questi che mi sfottono?

Premo il tasto del sesto piano, e così lentamente l'ascensore si avvia. Non sto più nella pelle, veramente, sono troppo agitato. Spero di cuore che la mia sorpresa sia ben gradita, ci ho messo tutto me stesso.

Prendo un grosso respiro per calmarmi un po' , e chiudo gli occhi per un attimo. Quando li riapro, vedo che le porte dell'ascensore si stanno lentamente, fin troppo lentamente, aprendo. Una volta aperto il varco, scatto fuori da questa scatola fin troppo piccola per i miei gusti, e così mi dirigo verso la porta della nostra camera quando..

"Ignazio, ma complimenti."

Mi volto di scatto come impaurito, non mi aspettavo fosse qui. Che ci fa lui in quest'ala di hotel? Non dovrebbe essere dal lato opposto?

Nel mentre, in camera di Ignazio e Aurora...

Non posso credere ancora ai miei occhi, sono veramente senza parole. Non me lo aspettavo proprio.

Mi ero giusto alzata da poco, e sul comodino mi sono ritrovata un bigliettino che recitava queste parole: "Se guardi fuori, il cielo è limpido, come i tuoi occhi. Se guardi in alto, il sole splende, come il tuo sorriso. Se guardi al tuo fianco, troverai un uomo innamorato, che ti sussurra un dolce ti amo. Buon compleanno nica mia."

Non era firmato, non diceva chi fosse l'artefice di questa dolce poesia d'amore. Era bastato leggere quel nomignolo per capire chi fosse stato.
Così con il cuore in gola e gli occhi lucidi, sono andata a lavarmi con la speranza che Ignazio fosse tornato appena possibile, molto presto magari, per poterlo baciare e ringraziare per queste stupende parole che mi ha riservato per il mio compleanno. Infatti, quando pochi minuti dopo ho sentito bussare in camera, mi sono precipitata ad aprire la porta senza chiedere chi fosse e, con assoluta sorpresa ed imbarazzo, mi sono ritrovata davanti l'ultima persona che potevo aspettarmi quella mattina...

Flashback...

"Arrivo, un attimo di pazienza che sennò volo come una rondine giù per terra." dico ridendomela di brutto, arrivando di corsa davanti la porta della nostra camera.

Mi sistemo un po' meglio l'accappatoio sul seno, e con la cintura un po' lenta in vita. Ho deciso che ad Ignazio lo faccio impazzire, ho deciso che voglio buttarmi, che voglio essere sua e quindi di abbandonare tutte le mie paure. Alla fine, con Ignazio ho abbattuto molte barriere che mi ero creata, come quella della timidezza. Basti pensare che alla cena a Marsala ci hanno visti ad entrambi con il rossetto sbavato sulle labbra. Per non parlare che tutti sapevano di quanto io ed Ignazio fossimo attratti l'uno all'altra e tutti avevano capito che stavamo insieme, nonostante noi lo negassimo. Ignazio è stato il mio fulmine a ciel sereno, e mi ha fermamente dimostrato, in questo mese di relazione, che nonostante le difficoltà e le distanze che si creano lui c'è per me e per il nostro amore, facendomi capire che se io stavo annullandomi per una persona che non vale nulla, per quale motivo non dovrei farmi pienamente amare da un uomo che ne dimostra i fatti e non le parole?

Così con questa consapevolezza nel cuore, apro di getto la porta rimanendo a bocca aperta. Non mi aspettavo proprio tutto ciò...

"Buongiorno Auror... per dindirindina.." sento esclamare dal ragazzo bloccato davanti la porta con un mazzo di rose in mano e la bocca aperta.

Quasi istintivamente, e credo con un rossore indescrivibile in volto, chiudo di scatto la porta ricomponendomi l'accappatoio.

"Un attimo, solo un attimo." urlo da dietro la porta, cercando in fretta e furia degli abiti puliti. Così velocemente indosso il primo vestitino che mi capita sotto tiro, indossando però prima la biancheria. Con ancora i capelli umidi, vado ad aprire nuovamente la porta e imbarazzata, sussurro al ragazzo fuori un..

"Perdonami.. non sapevo fossi tu... pensavo fosse.. Ignazio.." dico rossa in volto.

"Oh no, figurati.. anzi scusa per non averti avvisata.." continua anche lui imbarazzato. "Comunque questi sono per te. Buon compleanno Aurora.."

Guardo ancora scossa e imbarazzata il ragazzo davanti a me e gentilmente, accetto quel bellissimo mazzo di rose bianche. "Oh Piero, grazie di cuore, sei gentilissimo. Vuoi entrare? Ignazio non c'è, pensavo fosse con te ma.. a quanto pare no." spiego al ragazzo che non se lo fa ripetere due volte ed entra.

"No, Ignazio non lo vedo da ieri sera sinceramente, magari sarà con Gianluca a parlare di chissà quale problema.. ultimamente è indeciso se prendere o meno la patente..." osserva il bel Narese al mio fianco.

"Capisco.." dico imbarazzata per la situazione creatasi pochi minuti prima. "Comunque ti chiedo ancora scusa Piero, veramente, credevo fosse Ignazio e quindi ho aperto..."ma vengo interrotta dalla sua voce.

"Non preoccuparti Aurora, è normale che fra fidanzati si crei quella giusta intimità per poi passare al livello successivo. Aspettare il proprio amato per fare l'amore è la cosa più normale che possa esistere, come è normale voler stupire il proprio compagno. Tranquilla, anzi, perdonami per l'invadenza. Volevo solo omaggiarti per il compleanno in quanto si è creato un bel rapporto di fratellanza." spiega Piero, ma io lo guardo con gli occhi di fuori per le conclusioni da lui tirate.

"Ehm.. Piero credo che tu abbia tirato delle conclusioni affrettate: io ed Ignazio non abbiamo ancora fatto nulla.. avevo solo finito la doccia e.. credendo fosse Ignazio ho aperto in accappatoio. Insomma, mi ha vista in pigiama, non vedo dove fosse lo scandalo di vedermi in accappatoio ma.. nulla in più, veramente.." dico io, cercando di non far trapelare notizie non vere nel gruppo.

Non dico che Piero parli ma.. sono pur sempre maschi. Anche se Ignazio non direbbe mai dei suoi attimi con me, non posso dire lo stesso di Piero. E' già arrivato a conclusioni affrettate senza che nulla fosse vero.. meglio fermarlo in tempo.

"Oh.. ti chiedo scusa.. io.. non volevo. Comunque vi siete sistemati bene con Ignazio a quanto vedo." continua cambiando discorso.

"Si, anche se il disordine che lascia è incredibile." ammetto facendolo scoppiare a ridere.

"Ignazio è un po' così, ma se gli chiedi di aiutarti, non si tira indietro. Comunque, Aurora cara, ancora un infinità di auguri e scusami per prima. Ci vediamo più tardi, va bene?"

Annuisco accompagnando davanti la porta della camera Piero e, una volta uscito fuori e chiusa alle mie spalle, mi lascio cadere sul letto tirando un sospiro di sollievo. Credo che tutta questa tensione ed imbarazzo non l'avevo mai provata in vita mia.

Tiro a me le lenzuola del letto, profumano di lui, di Ignazio, del mio amore. Sorrido, quando ad un tratto mi sembra udire delle voci al di fuori del corridoio e istintivamente i miei occhi vanno alle rose regalatemi da Piero. Così, scrutando quei fiori, mi accorgo di un biglietto in mezzo. Incuriosita mi alzo e lo prendo, e, una volta aperto, leggo ciò che dentro vi è scritto:

"Mi hai subito colpito con quel tuo sguardo timido e quella sensibilità immensa che ti ritrovi. Sei una ragazza speciale, lo hai mostrato fin da subito, anche se da come ne parlava Ignazio, lo avevo intuito già di mio. Per questo motivo sei entrata nel mio cuore sin da subito, e credimi se ti dico che sono affezionato a te come una grande amica e sorella, oserei dire. Io e te abbiamo molto in comune, e abbiamo molto da condividere oltre esperienze, viaggi ed una persona speciale che abbiamo al nostro fianco. Ed oggi, giorno del tuo ventesimo compleanno, ho deciso di regalarti delle rose bianche, simbolo di delicatezza e purezza, come il nostro rapporto. Buon compleanno, dal tuo amico, PB."

Fine flashback.

Giro e rigiro ancora quel bigliettino fra le mani che, se da un lato mi ha fatto piacere, dall'altro mi ha scombussolata.

Ad un tratto le voci che sembra avessi udito cessano ed io sento bussare, così, molto velocemente, nascondo sotto al cuscino il biglietto, intenzionata poi a metterlo in un'altra parte più tardi.

"Arrivo." urlo, dirigendomi con calma questa volta, in direzione della porta. "Chi è?" chiedo.

"Servizio in camera." sento dire da una strana voce, così, sistematami, apro e.. quando vedo ciò che ho davanti, mi sorride il cuore.

Ignazio, vestito di tutto punto, tiene davanti a se un carrellino con una ricca e vasta colazione e, in una mano, ha un enorme mazzo di rose rosse e rosa che formano un bellissimo cuore.

"Amore mio.." sono le uniche parole che riesco a pronunciare prima di scoppiare in lacrime.

In quel preciso istante, Ignazio...

La vedo commuoversi e come di riflesso, anche io sento gli occhi diventare lucidi. Mi avvicino porgendole le rose che lei prontamente prende ed io di rimando, la stringo forte a me.

"Buon compleanno, amore mio." le sussurro all'orecchio, sentendo poi una sua manina aggrapparsi alla mia camicia.

Sorrido intenerito, dimenticandomi di tutte le preoccupazioni di pochi secondi prima quando, uscito dall'ascensore, vidi Piero uscire dalla nostra camera. Quando mi disse che era venuto solo per sapere se ero in camera, mi sono rincuorato. Anche se Piero è mio fratello, sono geloso della mia donna. Specie se in camera da sola.

Ma il rumore del naso soffiato di Aurora, mi distrae. Guardo la mia cucciola, che è ancora fra le mie braccia.

"Non potevi farmi sorpresa migliore amore mio. Il bigliettino questa mattina, adesso tutto questo.. grazie Ignazio... grazie."

E sorrido, per poi lasciarmi baciare così, nel bel mezzo del corridoio incurante di tutto e di tutti. Pochi secondi dopo, mi ritrovo in camera, tirato da lei che non vuole sapere nulla di staccarsi dalle mie labbra.
Quando, dopo un bacio bello intenso ed altri mille auguri mi siedo sul letto, noto sul tavolo del piccolo salotto, un mazzo di rose bianche.

"E queste?" chiedo alla mia fidanzata abbastanza incuriosito, mentre posiziona il mio enorme mazzo sul comò della camera da letto.

"Queste me le ha regalate Piero. E' venuto poco fa, credevo fossi tu. Si è intrattenuto pochi minuti e poi è scappato.." spiega la donna dinnanzi a me, ma la mia mente, è rimasta ferma a quel nome, Piero.

Allora mi ha mentito, perché non mi ha detto la verità? Che motivo avrebbe avuto di ingannare me, suo fratello? Poteva semplicemente dirmi che voleva fare un piccolo regalo alla mia fidanzata, mi sarebbe andato più che bene da parte sua. Del resto, anche Gian e Marti hanno chiamato me per sapere cosa regalarle oggi.

"Amore? Amore.."

Ma la voce di Aurora mi distrae. "Scusa nica, dimmi.."

"Tutto bene?" chiede felice mostrandomi poi un abitino bianco.

"Certo principessa, va tutto benissimo. Comunque questo abito è molto bello, sai?"

Vedo che mi guarda raggiante per poi annuire. "Voglio metterlo a pranzo in quanto poi pomeriggio voglio uscire con te e in serata rilassarci un po' da soli in camera.." continua in tono un po' strano, malizioso oserei dire.

"Buona idea tesoro, poi domani dobbiamo alzarci presto per andare a Los Angeles." continuo io, facendo sfumare via dalla mia mente, l'idea che Aurora stesse ammiccando a qualcosa.

La vedo battere le mani, felicissima di questa mia novità. "Non immagini quanto ho sognato di andare a Los Angeles in tutta la mia giovane vita, e adesso, ne ho l'opportunità."

Vedo nei suoi occhi uno sbrilluccichio incedibile, ed io non posso fare altro che emozionarmi con lei. "Si amore, Los Angeles è magnifica come città. E lo sarà molto di più perché tu sarai con me." concludo, vedendo poi che salta sul letto con me, addentando il cornetto che io avevo morso.

"Uhm.. ma è buonissimo." urla con la bocca piena ed io scoppio a ridere.

"Mai quanto te.." sussurro avvicinandomi di soppiatto a lei, quando ad un tratto.. "Pronto?" rispondo al cellulare. "Si Michè, perdonami, non ho fatto caso all'orario. Sto arrivando, okay.. scusami."

"Che succede amore?" chiede la mia Aurora guardandomi negli occhi.

"E' tardissimo, sono in ritardo per la riunione." spiego dolcemente alla mia lei.

"Riunione? Quale riunione?" chiede prontamente.

"Una riunione per parlare e fare il punto delle promozioni a Los Angeles. Ma non ci vorrà molto, prima di pranzo sarò qui per sistemarmi, e poi, andiamo a mangiare tutti insieme." concludo io, lasciandole un bacione sulle labbra. "Fatti meravigliosa, più delle altre volte."

E con queste parole, mi precipito fuori dalla nostra camera, dirigendomi velocemente verso la sala congressi dell'hotel. Ma in quel preciso istante, non avevo fatto i conti con una presenza un po', per quanto mi riguarda, sgradita al momento.

Un ora più tardi, in camera di Aurora e Ignazio...

Guardo ancora una volta stupefatta, tutto ciò che Ignazio ha preparato per me: la colazione, le rose.. tutto è semplicemente perfetto.

Io sono pronta, ho indossato l'abitino bianco, ho messo un sandalo gioiello con i tacchi, ho lasciato semi sciolti i capelli e mi sono truccata con un po' di cura in più. In questo momento sto aspettando che Ignazio esce dal bagno, ma proprio non vuole saperne: da più di dieci minuti è chiuso li dentro.

"Amore apposto?" chiedo preoccupata dal letto, ma di lui nessuna risposta.

Così, quando mi alzo per andare a bussare, lo vedo uscire super sexy: con i suoi occhiali neri, con il suo jeans aderente, ed una magliettina a manica corta nera.
Lo guardo dal basso all'alto e viceversa facendomi scappare un.. "Se questo è il mio regalo di compleanno.. auguri a me."

Sento Ignazio scoppiare a ridere, per poi avvicinarsi a me e successivamente trascinarmi in direzione letto.

"Che vuoi fare Boschetto? Non è il momento di procreare." dico ridendo.

"No, al momento no. Più tardi magari si." inizia convinto, sotto il mio sguardo sconvolto. "Sto scherzando nica, non traumatizzarti."

"Che scemo che sei." ammetto ironica per poi riprendere. "Che devi dirmi qualcosa per caso?"

Vedo che mi guarda, per poi sorridere, ed infine baciarmi il collo. "Ti amo, e questo dono è per te.." dice tirando fuori dalla tasca posteriore dei pantaloni una scatola in velluto quadrata e blu.

"Oddio ma che è? La collana di Rose di Titanic?" dico ridendo.

Vedo Ignazio sbattersi la mano sulla fronte. "Apri scema. Ma da dove ti vengono certe sparate? Oh cielo.. povero me." continua lui, ridendosela.

Così io, emozionata e con le mani tremanti, apro questa scatola ritrovandomi una chiave. "Grazie amore, ma è bellissima. E' un ciondolo perfetto per.." ma la risata di Ignazio si fa fragorosa.

"No vabbè, ciaone belli.." dice alzandosi dal letto e facendo la finta di lanciarsi prendendo una rincorsa. "No ma dico, ti senti? Ma quale ciondolo. Leggilo il biglietto.." dice con tono divertito ed esasperato. "Mi è intontita la fidanzata.."

E tra l'imbarazzato e il divertito, recupero questo famoso bigliettino scappato dalla mia visuale e leggendolo, capisco..

"Potrei dire che questa è la chiave del mio cuore ma.. sarebbe troppo scontato. Ebbene, questa è una chiave che aprirà uno di quattro cassetti che si trovano in camera. Con pazienza, prova questa chiave in tutte le serrature e, una volta aperto il cassetto giusto, troverai il vero regalo per il tuo compleanno. Ancora auguri amore mio."

Leggo il biglietto a voce alta, abbastanza emozionata devo dire.

"Allora? Che aspetti?" mi chiede Ignazio elettrizzato, ma io, lo abbraccio di slancio.

"Un regalo. Ma io mi chiedo.. non bastava tutto questo?" domando incuriosita.

Lo vedo sorridere e lasciarmi un dolce bacio sulla fronte.

"Nulla sarà mai troppo per te. E adesso cerca, che sono curioso di sapere se ti piacerà."

Annuisco e alzandomi dalletto, inizio questa piccola 'caccia altesoro'.
Chissà in che consiste questo 'regalo'.


__________________________________

Okay, okay e ancora okay.

So che vi sembrerà u miraggio, che non crederete ad occhi ed orecchie ma... SONO QUI MIEI TESORI. *-*

Ebbene si, sono tornata più carica che mai a farvi venire l'ansia sempre più forte, in quanto manco sono arrivata e già vi sparo un capitolo suddiviso in due parti e super adrenalinico. *faccetta furba*

Allora? Che mi dite? Era questo ciò che vi aspettavate, oppure no?

Sono sicura che di Piero non immaginavate proprio un uscita del genere. E Ignazio? Pensavate potesse fare tutto ciò? E della sua gelosia, che ne pensate? Ma soprattutto, quale sarà il suo regalo e... come andrà il pranzo? E la sera.. cosa accadrà?

Eheheheheh... tate domande, ed una sola risposta che viene da me: NEL PROSSIMO CAPITOLO TUTTO SARA' PIU' CHIARO. *-*

Ma per il momento, spero che questo vi sia bastato per incuriosirvi e darvi appuntamento alla seconda parte del capitolo quarantacinque. *-*

Vi auguro un buon proseguimento di serata miei tesori ed una dolcissima notte. *-*

Vi adoro tantissimo e grazie di cuore a tutti coloro che non mi hanno mai abbandonata ma bensì supportata sempre e comunque. Grazie anche a tutti coloro che sono entrati in questa bellissima e numerosissima famiglia, e grazie a tutti coloro che continuano a far crescere questo mio grande amore per questa grande storia. *-*

Grazie ancora, e buonanotte. *-*

Con tanto affetto, Alessia. *-*

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top