Capitolo Otto
"Pronto Aurora?"
Sento rispondere dall'altro capo del telefono mia madre, con la voce indaffarata.
"Hei mamma, che fai, disturbo?" chiedo mordicchiandomi le unghie, seduta sul dondolo dove ieri ho aperto quel piccolo pacchetto che si è rivelato la sorpresa più fantastica della mia vita.
Dopo il messaggio che ho inviato ieri ad Ignazio non ho più ricevuto sua risposta e quindi ancora emozionatissima sono entrata dentro casa e trovando i miei nonni seduti in salotto, ho raccontato e informato loro, del contenuto del regalo e dire che entrambi sono rimasti letteralmente, del tutto esterrefatti dal gesto assolutamente dolcissimo da parte di Ignazio, è pochissimo.
Giustamente ho chiesto il loro permesso che è stato più che felicemente acconsentito, in quanto amici veramente intimi della famiglia. Ma i nonni hanno anche detto che oltre il loro consenso, ci vuole quello dei miei genitori che, sapendo sicuramente da chi viene l'invito, saranno anche loro felicissimi.
La voce di mia madre mi riporta alla realtà.
"No che non disturbi. Comunque nulla di che tesoro, stavo mettendo in alcune valigie tutti i miei vestiti, ma adesso mi fermo per un po', sono stanca.. Come mai mi hai chiamata? Sei annoiata e non hai nulla da fare vero?" la risata contagiosa di mia madre mi fa sorridere.
Okay lo ammetto, sono spaventatissima di quel che mia madre mi dirà.
"Ehm, veramente mamma devo dirti una cosa.." dico con voce insicura e tremante.
Sento il respiro di mia madre cambiare. "E' successo qualcosa Aurora?"
"No mamma stai tranquilla. Cioè, in verità si, ma non è nulla di brutto, anzi."
"Oh grazie al cielo, dimmi tutto cara, hai conosciuto qualcuno? Fatto amicizie?"
Sento la caloria salirmi alle guance.
"Ecco mamma.. come dirti.. ho ricevuto un invito, da una persona un po' speciale.." inizio titubante.
"Non dirmi che ti sei trovata il ragazzo li giù in Sicilia!" esclama con voce sorpresa.
"Santi numi mamma! Ma come ti viene in mente! No! Cioè, ho conosciuto qualcuno che è diventato un buon amico.." dico pensando ad Ignazio e al suo gesto bellissimo.
"E...? Chi sarebbe questo tuo 'carissimo amico' ?" dice imitando la mia voce.
"Ecco mamma, vedi, proprio questo mio amico, mi ha invitato da una parte.. Questo ragazzo, non so se ti ricordi, ecco.." inizio a farfugliare parole una dietro l'altra senza un senso logico.
"Aurora, calmati, non ti mangio mica.." ridacchia mia madre, ma sento che anche lei è tesa e curiosa.
Prendo un bel respiro profondo.
"Hai presento Ignazio de "Il Volo" mamma?"
"Certo tesoro, ne parliamo sempre della sua bravura, della sua bellezza, gentile.."
Interrompo mia madre e tutto in un solo fiato..
"Ignazio è il figlio della signora Caterina, la vicina di casa dei nonni, nonché quel bimbo paffutello che mi tirò la palla in testa quando ero piccola e beh, mi ha invitata ad un suo concerto, quello di Agrigento fra due settimane."
Ecco finalmente l'ho detto.
Dall'altro capo, sento solo silenzio e poi.. "Non ci credo.." sussurrato da mia madre.
"Nemmeno io mamma.."
"Ignazio è il figlio di Caterina e Vito?"
"Già, mi ha tirato la palla in testa sto coso!" dico con finta rabbia per poi ridere teneramente. "Ci siamo conosciuti pochi giorni dopo il mio arrivo, la signora Caterina appena ha saputo di me ha detto alla nonna che voleva vedermi e quindi siamo andati a cena da loro e beh, li ho conosciuto Ignazio che, quando abbiamo scoperto tutta la storia, ci siamo imbarazzati parecchio. Poi nulla nei giorni a seguire abbiamo iniziato a fare amicizia e che dire, è stato veramente il sole dopo la tempesta. Beh e adesso, mi ha invitata ad un suo concerto.. Potrei andare?
"Santo cielo, ma perché non me lo hai detto prima... certo che puoi andare tesoro, è il tuo sogno no? A patto che stai attenta.."
Sento il cuore scoppiare di gioia e dire che mi metto ad esultare è poco. Mia madre ride dall'altro capo del telefono.
"Grazie grazie grazie grazie grazie mamma! Davvero, grazie di cuore. Ti prometto che starò attentissima! Grazieee!"
"Di nulla tesoro, quel che voglio è vederti felice, mi basta questo. Ma quindi, adesso con il tuo idolo siete amici a quanto pare, e chi doveva dirlo! Comunque devi salutarmi Caterina, Vito e Nina."
"Certo mamma, stai tranquilla." dico mentre guardo per la millesima volta quel pass.
"Ma a proposito, con chi andrai?" chiede mamma curiosa.
Questa sua domanda mi lascia molto perplessa perché effettivamente no ne ho idea, Ignazio non me lo ha detto.
"Sinceramente non lo so mamma, ma credo che Ignazio mi farà sapere."
"Va bene tesoro, allora poi mi fai sapere."
"Certamente mamma."
E dopo qualche altra chiacchiera stacco la chiamata, contenta del fatto che finalmente avrei realizzato il mio sogno.
Due settimane dopo...
Eccoci qui, finalmente il grande giorno è arrivato ed io sono in totale agitazione.
Ignazio mi ha mandato un messaggio ieri, dove mi diceva che era tutto apposto e che ad Agrigento sarei andata con i suoi genitori e ci saremmo rimasti per due giorni, quindi per entrambi i concerti. Dire che questa cosa mi fece rimanere a bocca aperta, è veramente poco. Tutto potevo aspettarmi tranne questo.
La voce di Caterina, mi risveglia dai miei pensieri, il viaggio è stato lungo.
"Aurora, tesoro, siamo arrivati, siamo ad Agrigento."
Mi sporgo verso avanti e l'insegna con scritto "Benvenuti ad Agrigento" mi si presenta davanti, subito dopo un tempio compare davanti a noi, su una piccola altura.
"Wow, ma è bellissimo.."
"Eh si tesoro, Piero sarà felicissimo di cantare nella sua città." Dice Caterina con una voce molto tenera, quasi come se parlasse di Ignazio. Alla fine, Gianluca e Piero è un po' come se fossero i suoi figli, li hanno visti crescere.
Ad un tratto, mi sorge una domanda..
"Caterina?"
"Si curù, dimmi.."
"Ehm.. ecco vedi.. ma Piero e Gianluca, che tipi sono? Insomma dai giornali e tv non si possono capire a fondo.."
Sento Caterina ridacchiare e poi la voce di Vito..
"Sono dei ragazzi speciali Aurora, veramente. Educatissimi e gentilissimi, ti sembreranno dei fratelli. Ti troverai bene a parlare con loro e stare in compagnia."
Rimango piacevolmente soddisfatta dalle parole di Vito.
Annuisco felice e dopo un altro po' di strada, arriviamo finalmente a destinazione.
Quando scendo dalla macchina, una folata di vento mi colpisce, facendomi alzare leggermente il vestitino nero che avevo indossato. Avevo deciso di vestirmi carina ma comoda: abitino nero sopra ginocchio stile impero con sottili bretelline e con una fascia in vita, bamboline nere ed una pochette spaziosa rossa. I capelli, attaccati in un elegante chignon basso e trucco leggero, il giusto necessario. Ma oltre il vento a colpirmi, sono anche tre voci, che risuonano fortissime lungo la vallata.
"Tira un po' di vento qui.. Oh sentite, i ragazzi stanno provando." dice Caterina emozionata, vedendo poi Vito che sorridendo, chiude la macchina.
Sentire le loro voci così in lontananza, e pensare che fra pochi minuti potrò vederli e sentirli da vicino tutti e tre, mi manda il cervello in tilt.
Il viaggio è stato piacevolissimo, abbiamo parlato per tutto il tempo e mi hanno trattata come una figlia.
Mando un messaggio a mia madre, dicendole che siamo arrivati e che Caterina e Vito la salutano. Quando finisco, ci incamminiamo dove è posizionato il palco. Per fortuna la macchina non è molto lontana, è quasi vicina al retro del palco.
Sento l'emozione e l'agitazione crescere dentro me..
Da lontano, vedo file di ragazzine urlanti che aspettano di entrare, e pensare che io sarei potuta essere li, in mezzo a tutte loro. Avrei potuto essere una delle tantissime fan, e invece, il destino ha voluto diversamente per me..
Sento Caterina parlare con Vito, su cosa secondo lui stessero facendo i ragazzi in quanto non si sentivano più le loro voci, ed io mi volto a guardarla notando poi il pass al suo collo. Di scatto lo prendo velocemente dalla borsa e lo metto anch'io intorno al collo.
"Tesoro, il pass lo hai messo? Stiamo per entrare nel backstage." domanda Caterina, mettendomi un braccio dietro la schiena accarezzandomi.
"Si, tutto apposto, pass addosso." dico guardando Caterina con un sorriso nervoso.
"Bedda mia, stai tranquilla, andrà tutto bene. Ignazio sarà felicissimo appena ti vede. Ieri mi ha chiamata e mi ha chiesto di te." dice sorridendomi e carezzandomi una guancia. "Ti vuole bene, si è subito affezionato a te."
Sento il viso avvamparmi e credo che se mi misurassero la pressione, l'avrei alle stelle. Le parole di Caterina mi imbarazzano tantissimo: questo significa che Ignazio parla di me con sua madre? Oh cielo..
"Buona sera." sento dire da Vito e come svegliata da uno stato di trans, mi ritrovo all'entrata del backstage. La sicurezza ci fa entrare vedendo i nostri pass e varcata la "soglia" siamo dentro.
Vedo lo staff correre da tutti i lati: tra luci, audio, e quant'altro c'è un'incredibile confusione. Ad un tratto una voce possente, tuona alle nostre orecchie.
"Signori Boschetto, buonasera."
Ci voltiamo, ed io rimangono imbambolata al fianco di Vito.
"Michele, buonasera. Come stai?" dice cordialmente Caterina.
"Tutto bene cara. Vito come va? Tuo figlio è inarrestabile, oggi è stato un uragan.." Michele si blocca, e noto il suo sguardo posarsi su di me. "E questa giovane fanciulla?"
Sento le mani di Caterina posarsi sulle mie spalle, per poi avvicinarmi a lei e lasciarmi un bacio fra i capelli.
"Lei è Aurora, è un'intima amica di famiglia, nonché amica di Ignazio." Dice Caterina con voce dolcissima e premurosa.
"Oooh! La famosa Aurora di cui Ignazio mi ha tanto parlato. Piacere, Michele Torpedine, manager dei ragazzi." dice cordialmente ed in modo professionale stringendomi la mano.
"Aurora, ma credo che lo sappia già da quanto ho capito..." dico sorridendo abbastanza imbarazzata.
"Direi di si, ha fatto un intera settimana a parlare di questa sua carissima amica ritrovata dopo tanti anni, e che ci teneva veramente moltissimo a farla venire ad un loro concerto. E adesso beh, eccoti qui. Ignazio aveva detto fossi una bella ragazza, ma devo dire che si sbagliava. Lo sei molto di più, complimenti. Ah, e mi dispiace molto per la pallonata in testa che ti ha lanciato quando eravate piccolini, a quanto pare non è proprio cambiato.." dice con un sorriso divertito. "Oggi è stato un completo uragano."
Mi sento imbarazzatissima da tutta quella situazione. Insomma ritrovarsi davanti Michele ed essere presentata come un'intima amica di famiglia e riceversi complimenti a raffica non è da tutti i giorni. Che poi dico io, Ignazio non può tenersi la bocca cucita al posto di sbandierare che mi ha colpito con una pallonata? Cielo che imbarazzo.. Spero non l'abbia detto a Piero e Gianluca..
"Grazie signor Torpedine, è molto gentile." dico cordialmente.
"Ti prego, dammi del tu e chiamami Michele."
Annuisco per poi ad un tratto sentire delle urla. Mi volto preoccupata verso la fonte, ma la risata di Caterina e le facce disperate di Michele e Vito fanno sorridere pure a me traquillizzandomi.
"Santo cielo, che stanno combinando quei tre?" dice Caterina ridendo e scuotendo la testa divertita.
"Ti prego Caterina, non dirmi nulla. Mi raccontava Barbara che poco fa litigavano perché Gianluca si è trovato meno Nutella nel barattolo."
Ascolto quel discorso divertita, ma le voci si sentono sempre più nitide, e ciò mi da un senso di disagio.. sarà l'emozione, sicuramente.
Ad un tratto sento le voci abbastanza chiare, ma pur sempre lontane. Anche Caterina, Vito e Michele si erano fermati di parlare.
"Ooh!! Su Ignazio, sono settimane che ci tieni sulle spine, da quando ti abbiamo sentito parlare con Michele. Chi è questa bella ragazza che hai invitato? Come si chiama?" dice una voce che a mio parere, è una voce potente. Forse sarà Piero..
"Miii!! Basta è un'amica, solo ed unicamente A M I C A, quante volte ve lo devo dire? Che poi non ti interessa come si chiama." sento la voce di Ignazio tra l'esasperato ed il divertito. Al sol suono della sua voce, sento il cuore farmi tre capriole.
"Ma almeno è arrivata? Ne sai niente?" domanda un'altra voce un po' più preoccupata, deduco sia Gianluca visto il timbro di voce più caldo.
"No Ginluco, non so ancora nulla, ma credo stiano arrivando. E' con i miei genitori."
"Ma Ignà dimmi una cosa, ma almeno bedda è sta picciotta?" (Ma Ignà dimmi una cosa, ma almeno bella è questa ragazza?)
Ecco tornare il timbro di voce possente e divertito, e di li, capisco essere Piero. Ad un tratto la voce di Ignazio esasperata e le sue parole, ci fanno ridere da morire.
"Ma li fatti vostri mai vi li faciti? E' una mia amica, e si, è bedda. Miii chi siti maliziusi, basta! Itivi a vestiri, forza." (Ma i fatti vostri non ve li fate mai? E' una mia amica, e si, è bella. Miii che siete maliziosi, basta! Andate a vestirvi, forza.) dice esasperato Ignazio.
Caterina se la sta ridendo di brutto ed io credo essere diventata un arcobaleno dai mille colori, capendo di essere il centro dei loro discorsi e soprattutto sentendo che Ignazio mi reputa bella.
"Ora capisci che cosa succede tutti i giorni? Soprattutto da quando hanno saputo che devi arrivare tu al povero Ignazio lo stanno bombardando ed è troppo divertente." dice Michele ridendo.
Mi sento in totale imbarazzo. Nuovamente sento le loro voci.
"Ignazio andiamoci piano, non ti cuocere. Sei tutto rosso, non è che questa ragazza ti piace?" domanda tra il divertito e l'indagatore quello che sembra Gianluca.
Sento il cuore fermarsi di battere, gli sguardi dei presenti su di me ed un silenzio a dir poco imbarazzante. La voce di Ignazio che manda a quel paese i suoi due più cari amici, risuona facendoci scoppiare tutti a ridere, per poi continuare sempre con tono alto..
"Ve lo ripeto per la milionesima volta: è una mia amica. Oddio per carità ve l'ho detto che è una bellissima ragazza, ma se l'avessi voluta come fidanzata l'avreste saputo non credete? Siamo fratelli infondo. Oh! Ora basta."
"Si ma ce la devi presentare eh." dice a quanto pare Piero.
Le loro risate pian piano si vanno allontanando fino a svanire, ed il mio cuore, riprende a battere normalmente. Mi sento stordita dalle parole di Ignazio, mi sono arrivate forti, dirette al cuore. Quelle sue parole, le sue idee su me. Mi hanno totalmente disarmata: parliamoci chiaro, hanno girato il mondo intero, di bellezze ne hanno viste tante ed io non sono assolutamente paragonabile a loro. Allora perché viene a dire che sono bellissima? Sicuramente magari come modo di dire no? Oddio che confusione, non so che pensare, ma sicuramente come sia sia, sono felice delle parole di Ignazio. Non tanto per il complimento in se e per se, ma per il semplice fatto d'aver parlato di me alla sua "famiglia", di avermi voluto fortemente al suo fianco, e del fatto che mi reputa una sua amica intima.
Una pacca sulla spalla mi risveglia dai miei pensieri.
"Che dire, hai avuto un piccolo assaggio del trio più famoso al mondo." Dice Caterina ridendo. "Vado a vedere che cosa ha combinato Ignazio con la camicia. Di sicuro sarà stropicciata santo cielo.."
E così, Caterina si allontana da noi, ed io rimango da sola con Vito e Michele che dice di iniziare a prendere posto in quanto fra un oretta il concerto sarebbe iniziato.
Così mi avvio con Vito verso la platea e quando arriviamo la davanti, un tramonto suggestivo illumina il palco e lo scenario. Ci dirigiamo verso i posti centrali e mentre che cammino dietro a Vito, vedo mille ragazze con cartelloni, striscioni, fotografie... tutte di mille forme e colori. Una gioia immensa si fa spazio nel mio cuore, perché felice che i ragazzi siano amatissimi da tante persone.
"Vito guarda, è meraviglioso.." dico con voce sognante ed orgogliosa.
"Lo so Aurora, lo so. Tutt'ora anche io continuo a meravigliarmi di tutto, ma cosa molto più importante, sono orgoglioso di mio figlio."
Noto Vito guardarsi intorno con gli occhi lucidi ed anche io mi sto per commuovere. Distolgo lo sguardo dagli occhi del papà di Ignazio e arrivati al nostro posto, siamo proprio di fronte il palco. Le sfumature aranciate del tramonto danno un aria magica a quel palco e allo sfondo, in quanto dietro di esso, si intravede uno dei bellissimi templi di Agrigento baciato dai raggi del tiepido sole che sta tramontando.
"Ma è mozzafiato.." dico incantata.
Vito ride, per poi dirmi che lui sarebbe stato seduto qualche sedia più in la, ma che al mio fianco ci sarebbe stata Caterina. Io annuisco di rimando per poi sentire la sua mano che fino a qualche minuto prima era sulla mia spalla, togliersi e allontanarsi. Mi guardo intorno curiosa e un pochino a disagio, ci sono tantissime persone di tutte le età: genitori, coppie, ragazzine, bambini, nonni.. Hanno unito generazioni intere. Sorrido ancora di più e prendo dalla mia pochette il cellulare per scattare una foto al palco con dietro il suggestivo scenario.
Ad un tratto sento toccarmi la spalla e vedo Caterina sedersi al mio fianco.
"Allora tesoro, emozionata?"
"Tantissimo Caterì, tantissimo. Con Vito guardavamo tutti gli striscioni e i cartelloni, sono amatissimi i ragazzi."
"Eh già piccola. Comunque Ignazio non ha combinato nessun disastro per fortuna. Mi ha chiesto subito di te, ed io gli ho detto che sei emozionatissima e lui mi ha detto di riferirti di stare rilassata e goderti lo spettacolo e in più ti manda un forte bacio."
A sentire le parole di Ignazio, riferite da Caterina, mi sento avvampare. "Oh ehm.. grazie."
Caterina sorride per poi continuare a parlare del più e del meno e di quel che stavano combinando dentro i camerini. Man mano noto che le persone vanno aumentando, si avvicina a noi una signora.
"Eleonora ciao, come stai?" domanda Caterina abbracciando la signora.
La guardo meglio e subito capisco essere la madre di Gianluca, anche perché al suo fianco vedo Ernesto.
"Salve, buonasera a tutti." dice il piccolo Ginoble.
"Ciao.." dico timidamente.
L'attenzione di Eleonora si sposta su di me, per poi guardare Caterina con un espressione tra il sorpreso ed il curioso.
"E questa bellissima ragazza chi è Caterina?" chiede con un sorrisone. "Mi sono persa qualcosa?"
Strabuzzo gli occhi e divento rossissima, notando Ernesto sogghignare.
Caterina ride. "No Ele, lei è Aurora, una carissima amica di famiglia e carissima amica di Ignazio. Diciamo che si conoscono fin da piccolini."
La signora Ginoble mi attira a se abbracciandomi. "Ma che piacere Aurora, sei bellissima. Io sono Eleonora, e lui è Ernesto. Siamo i familiari di.."
Interrompo la signora Eleonora. "..di Gianluca, sono lieta di conoscervi. Ciao Ernesto." Gli porgo la mano che lui stringe timidamente ma con un sorriso meraviglioso.
"Cara non ti ho mai vista ad altri concerti, come mai?" chiede Eleonora.
"Ehm ecco, io sono siciliana ma residente a Bologna, siccome quest'anno mi sono diplomata ho deciso di farmi qualche mesetto di vacanza dai miei nonni qui giù in Sicilia, ed essendo i vicini di casa da una vita con i signori Boschetto c'è sempre stata quest'amicizia stupenda." spiego dolcemente, sentendo Caterina circondarmi le spalle con il suo braccio e guardarmi sorridente.
"Oh ma che bello, sono così felice. Sei una ragazza, a parte bellissima, ma anche dolcissima. Ignazio è fortunato ad avere un'amica come te."
Sorrido timidamente. "Grazie.."
Eleonora ed Ernesto si accomodano al nostro fianco, e Caterina continua a parlare tranquillamente con loro. Io abbassando lo sguardo sul cellulare, noto che mancano meno di venti minuti all'inizio del concerto e l'ansia inizia a farsi sentire. Sono tesa, pensavo di riuscire a vedere Ignazio prima del concerto, nel camerino, in modo da sciogliere la tensione ed invece, ho sentito solamente la sua voce. Pensavo che magari mi avrebbe presentato i ragazzi, insomma, credevo sarebbe andato tutto in modo diverso, con meno tensione, e invece mi ritrovo ad essere tesa come la corda del mio amato violino e con un'agitazione nel cuore a mai finire. Una parte, di me però è molto più calma, perchè sono stata accolta benissimo, e mi sento come se fossi in una grande famiglia. L'unica piccola pecca è che Ignazio oltre ad essere il mio più caro amico, è pur sempre il mio idolo e magari vederlo nel backstage, ricevere un suo abbraccio, mi avrebbe tranquillizzata, infondo, è da un po' di settimane che non lo vedo e vederlo direttamente sul palco, al mio primo concerto.. beh sarà veramente un duro colpo per il mio cuoricino.
Mentre faccio questa approfondita riflessione, l'atmosfera inizia a cambiare, il vocio inizia a farsi più fitto, e le luci iniziano ad illuminare la scenografia e tutti iniziano a posizionarsi ai loro posti. Vedo Vito, affianco ad un altro signore che mi sembra il padre di Piero. Sono tutti qui, siamo tutti qui, a sostenere questi fantastici ragazzi. Per fortuna noi siamo verso le prime file, e quindi lo spettacolo ce lo godiamo alla grande.
Pian piano l'orchestra inizia ad entrare e le mie mani iniziano a sudare.
E' un attimo, le luci si alzano e pian piano, l'orchestra inizia ad intonare la melodia di 'Grande Amore'. Il boato di voci esplode intorno a me, ed il mio cuore, sobbalza per la troppa emozione.
Ed eccomi qui, emozionata come non mai, a stringere la mano di Caterina che capisce il mio stato d'animo e mi dice di rilassarmi e che ci sarà da divertirsi. Finita l'introduzione, un'altra melodia giunge alle mie orecchie, e le luci, si concentrano su una piccola scaletta. Qualche fila più avanti, vedo Michele correre a sedersi nella sua poltrona, e capisco che i ragazzi sarebbero entrati in scena di li a poco. Chiudo gli occhi per rilassarmi e pochi secondi dopo, la voce calda di Gianluca mi giunge alle orecchie facendo sobbalzare il mio cuore. Sento come una sorta di caloria espandersi per il mio corpo fino a formare un groviglio nella bocca dello stomaco, che si espande con la voce possente di Piero. Subito dopo, una voce più acuta, ma allo stesso modo calda, giunge alle mie orecchie e li apro gli occhi di scatto e lo vedo, bello come il sole e sorridente entrare in scena anche lui. Adesso sono tutti e tre sul palco, i miei idoli sono davanti a me.
Solo quando rilascio un respiro profondo mi rendo conto di averlo trattenuto da quando Gianluca ha iniziato a cantare e pian piano anche il mio battito cardiaco riprende la normalità. Li vedo scendere tutti e tre la scaletta in modo sincronizzato e arrivati all'ultimo gradino, vedo Ignazio saltare come un bimbo contento, cosa che mi fa veramente ridere molto. Caterina mi guarda e mi sorride stringendomi ancora più forte la mano: è una madre meravigliosa.
Finita la prima canzone, tutti li acclamano e li applaudono iniziando così una seconda canzone. Non c'è nulla da dire, sono stupendi nei loro smoking neri e nelle loro camice bianche. Vedono che salutano, che sorridono, che si guardano intorno meravigliati e finalmente vedo da vicino anche gli altri miei due idoli: Gianluca e Piero. Quest'ultimo, ha un sorriso veramente stupendo, ma d'altronde chi non sarebbe felice di cantare nella sua città dopo aver girato tutto il mondo.
Mentre li osservo, noto che Ignazio è nella mia direzione e quando mi vede, mi saluta con la manina sorridendo e attirando l'attenzione di Caterina e di chi è seduto vicino a noi. Dal mio canto, ricambio il saluto e vedo che Piero e Gianluca si avvicinano ad Ignazio abbastanza curiosi.
"Ti ha vista, hai visto che faccia felice che ha?" mi sussurra Caterina.
"Si, e credimi se te lo dico, ma il mio cuore ha ripreso a battere adesso in modo normale." rispondo di rimando sussurrando.
Una leggera risatina di Caterina è quel che ci vuole per farmi calmare definitivamente e godermi lo spettacolo con tutto il cuore.
Li vedo che vanno saltando da una punta all'altro di palco, ridono, scherzano, si fanno battute e contro battute e li capisco veramente quanto bene si vogliono. Dire che il concerto sta andando a gonfie vele è poco, ed io ad ogni loro canzone provo un infinità di brividi. Rido nel vedere i 'siparietti' comici che fanno, ma soprattutto rido perché il povero Gianluca, no ne può più delle gag dei suoi fratelli. Si, fratelli. Si capisce da come cercano il contatto fra di loro, come a volersi dire che va tutto bene, che sono l'uno al fianco dell'altro. Non sono colleghi, non sono amici, non sono nulla di tutto questo: sono fratelli.
In questo momento Piero sta introducendo una loro canzone ed i ragazzi stanno mettendo in scena un siparietto veramente troppo comico, in cui Ignazio e Gianluca fanno i due innamorati che devono salutarsi con un bacio, in quanto la storia che accompagna la canzone è questa. Ma, alla parola 'bacio' i due si staccano e Ignazio camminando va dicendo che un abbraccio va bene, ma il bacio no. Piero scoppia a ridere e inizia a raccontare una cosa veramente troppo divertente che era accaduta alcuni concerti fa durante questa gag, fra loro ed il pianista, che comunica con loro attraverso le cuffiette che hanno alle orecchie.
"Allora io concentrato dico 'si diedero l'addio con queste parole' e lui.." indicando il pianista. "..risponde 'ci vediamo dall'avvocato'!" dice ridendo Piero.
Scoppio a ridere insieme a tutta la platea nel vedere le facce dei tre, e Caterina poveretta si asciuga le lacrime dal troppo ridere. Finito il siparietto comico, la canzone inizia e al mio fianco Caterina canta sottovoce con me 'piove'.
"Ciao, ciao, baaambiiinaaaa. Un bacio ancora, e poi per sempre, ti perderò.." canta Gianluca con tutto il suo fascino.
"Uuumm! Cos'è che trema, sul tuo visino? E' pioggia o pianto, dimmi cos'è.." ed ecco Ignazio che scende piano la scaletta.
La canzone prosegue e Ignazio fa una coreografia che giuro, a me e Caterina ci sta facendo morire. E quando finalmente, arrivati al ritornello, vediamo Ignazio che sta salutando nella mia direzione in modo buffo. Scoppio a ridere poggiandomi alla spalla di Caterina che poveretta, sta ridendo con le lacrime più di prima per le facce che fa suo figlio. Eleonora ride già di suo, ma vedere a noi con le lacrime agli occhi la fa ridere ancor di più.
Ed il concerto continua, tra lacrime di gioia e di commozione. Ma in particolar modo, rimango colpita dalle parole di Ignazio quando, introducendo il suo medley al piano dice che in passato non si era mai messo per paura di sbagliare, ma ha capito che le paure devono essere affrontate per superarle e quindi mai avere paura delle paure.
Questa frase mi fa rimane decisamente di stucco, è un po' come se indirettamente fosse riferita a me, ma la sua voce, i suoi acuti in quella canzone, mi fanno dimenticare di tutti i miei problemi, le mie paure, le mie insicurezze. Solo lunghi brividi ad ogni acuto e tanta emozione, come del resto, ad ogni loro assolo o canzone.
Il concerto, mi dice Caterina, sta per giungere al termine ed io guardo incantata quella che è la fine del mio primo concerto de "Il Volo", concerto che, porterò sempre nel cuore.
Ma si sa, la vita è imprevedibile, ed il destino può avere grandi cose in serbo per noi, cosa di cui io, non avrei mai immaginato potessero accadermi.
Le note iniziali di 'Surrender' risuonano in tutta la vallata. Gianluca canta, seguito subito dopo da un Ignazio che fa un salto sopra i gradini dimenticandosi subito dopo le parole e facendo un gestaccio a Gian e scatenando le risate di tutti. Entra Piero cantando e beh, dire che si scatenano in passi di danza è poco. Subito dopo questa canzone, arriva il grande finale: 'Grande Amore', seguita poi da tutti i ringraziamenti.
Proprio in quel momento, vedo Eleonora fare segno a Caterina che di conseguenza, mi dice di alzarmi per dirigerci dietro le quinte. Così, anche se a malincuore, mi alzo dalla mia postazione per poter dirigerci verso le quinte. Con un po' di fatica, finalmente arriviamo e li vedo i genitori di Piero che si salutano con Caterina ed Eleonora. Anche loro vedendomi, chiedono chi fossi e cordialmente mi presento, ricevendo un accoglienza calorosa.
Mentre che parliamo, sentiamo dei rumori e subito dopo delle voci.
"Evvai siamo stati grandi ragazzi!" urla Gianluca e dietro le quinte si disperdono gli applausi ed i complimenti per un concerto andato divinamente.
In quel momento, mi sento un pochino imbarazzata, quasi un pesce fuor d'acqua e quindi, indietreggio, fino ad arrivare vicino un muricciolo un po' nascosto, dove mi ci siedo. Guardo la scena davanti ai miei occhi: tanti abbracci da parte dei genitori verso i loro ragazzi, tanto orgoglio negli occhi di Michele verso queste tre meraviglie. Sento un groppo salirmi in gola. Sarà la troppa emozione, la troppa adrenalina provata in tutto il concerto, non lo so.
Prendo un bel respiro profondo e vedo che Gianluca e Piero super sorridenti, con le rispettive madri, si incamminano verso i loro camerini dicendo ad Ignazio di sbrigarsi e che lo aspettavano per parlare di alcune cose. Lo vedo che annuisce per poi guardarsi intorno. E' tutto sudato, la maglia nera a manica corta appiccicata addosso. Ma quant'è bello il mio amico? E' da un sacco di tempo che non lo vedo. Sono così orgogliosa di lui.
"Mamma ma dov'è Aurora?"
La voce di Ignazio mi riporta sulla terra. Vedo Caterina guardarsi intorno per poi vedermi ed indicarmi al ragazzo. Timidamente saluto Ignazio con la mano, che appena mi vede sorride. Uno di quei sorrisi, fatti con il cuore.
"Nica miaaaaa!!" urla Ignazio, facendo girare tutti gli addetti, compreso Michele con una signora che, alla scena guardano sbalorditi.
Tutto accade in un secondo: l'urlo di Ignazio, la sua corsa e poi mi ritrovo in braccio a lui, stretta fra le sue braccia e ricoperta dai suoi baci.
"Nica mi sei mancata da morireee!!" mi dice lui continuando a baciarmi la guancia ed io continuo a rimanere attaccata al suo collo ridendo.
"Oddio Ignà mettimi giù ti prego, mi stai facendo girare la testa con tutte queste giravolte!"
Ignazio obbedisce e quando mi mette giù mi gira tutto. Per fortuna mi sorregge e quindi mi evito una brutta figuraccia. Vedo Caterina e Vito ridersela, insieme ad un Michele abbastanza sorpreso dalla reazione del giovane Boschetto.
"Oh tesoro mio, ti ho vista sai? Ma quanto hai pianto?" mi chiede Ignazio facendomi avvampare.
"Sssh!! E' colpa vostra se mi sono emozionata. Siete stati grandiosi, fenomenali, magnifici, stupendi, bellissimi e.."
Ignazio mi interrompe. "Andiamoci piano cu stu 'bellissimi', perché 'bellissimo' lo puoi dire solo a me."
Lo guardo con la bocca aperta per poi scoppiare a ridere e ritrovarmi nuovamente fra le sue braccia. Dopo qualche altra chiacchiera con lui, mi dice che sarebbe andato a cambiarsi e che ci saremmo visti in hotel. Così facendo lo saluto, e insieme a Caterina e Vito, lascio il luogo del concerto ancora più emozionata di prima.
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Buonasera tesori miei! *-* oddio è tardissimo ed io dopo un intera giornata a scrivere la parte finale del capitolo finalmente ce l'ho fatta!! Yeeeeee!! *-*
Spero con tutto il cuore che il capitolo vi sia piaciuto: è il più lungo che io abbia mai scritto. Personalmente mi sono emozionata tantissimo a scrivere questo capitolo perchè ripensavo alle scene del concerto e beh, un certo effetto lo fa sempre no? *-*
Sono ancora emozionatissima, e spero che anche a voi vi abbia emozionato tantissimo leggere le emozioni della nostra Aurora. *-* che dire, sono già a lavoro per il nuovo capitolo quindi, nel mentre voi mi fate sapere ciò che ne pensate, io scrivo. *-*
Volevo approfittare per ringraziarvi a tutti quanti perchè la storia cresce sempre di più e quindi GRAZIE. *-* Grazie come sempre a chi legge, a chi vota, a chi commenta e a chi aggiunge la storia nelle sue "reading list". *-*
Che dire ancora, spero siate rimasti soddisfatti del capitolo e che non vi abbia deluso. *-*
Buonanotte 'ilvolovers', al prossimo capitolo. Vi adoro. *-*
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