Capitolo Dodici
L'indomani, Aurora...
E' mattina presto, ed io sono già sveglia. Questa notte non sono riuscita a dormire per niente, e so anche il motivo: Ignazio.
Ieri sera è stato qualcosa di indescrivibile, non so nemmeno io come spiegare ciò che è successo.. è stato qualcosa di strano, bello ma strano. Ignazio mi è sembrato uno di quei cuccioli indifesi, quei cuccioli che hanno bisogno di coccole, ma soprattutto di tanto amore.
Come vorrei poter colmare in parte questo vuoto: si sente, si capisce se gli stai vicino.. In particolar modo, l'ho capito ieri sera grazie ad alcuni suoi gesti. Pensavo che facesse così con tutti, che fosse sempre così affettuoso.. infatti è così, ma in parte.
Ignazio è un ragazzo che ha bisogno di dare e ricevere tanto amore, ma è come se avesse paura, come se qualcosa lo bloccasse, e credo che vede me come una persona, una buona amica, con cui poter condividere parte delle sue gioie, ed io sono felicissima. Infondo, un ragazzo che vive tutte queste cose belle, è normale abbia bisogno di una spalla su cui poter gioire o piangere, ma lui si è sempre un po' nascosto credo, dietro alle sue battute o i suoi sorrisi.
C'è un però in tutto questo, e questo però sarebbero le effusioni di ieri, precisamente i baci sul collo.
Insomma, ad un'amica non la baci sul collo: le puoi baciare la fronte, le guance, la spalla, il naso... ma quei baci sul collo proprio no, e sinceramente questo mi ha lasciata un pochino stordita, motivo per cui non ho dormito tutta la notte: non riesco a capire il perché di questo. Posso capire gli abbracci forti, posso capire il grande affetto che sta venendo fuori l'uno dall'altro, posso capire il profondo senso d'amicizia ma.. questo non riesco a capirlo. Anche se devo ammettere che sono stati piacevoli quei baci sul coll.. Oh Aurora andiamo!! Ma che cosa vai a pensare!!
Sospiro imbarazzata, poggiandomi con la schiena alla panchina in pietra. Sono esattamente sotto l'albero dove ieri mattina all'alba ero seduta con Ignazio. Mi guardo intorno e ormai il sole è sorto da un bel po', ma il panorama è ugualmente mozzafiato. Un vasto giardino pieno di alberi d'ulivo, piccole siepi con fiori dai colori sgargianti e poi un cielo così terso, limpido. Nessuna nuvola all'orizzonte, solo un caldissimo sole e tanto caldo, che si riesce a superare grazie all'ombra degli ulivi.
Ormai sono le nove del mattino credo, ed io ho tutto pronto per partire.. purtroppo quest'avventura finisce qui, e la custodirò nel cuore come un tesoro prezioso.
Mi guardo in giro, e il panorama in questo istante è mozzafiato. Prendo il mio cellulare e apro la fotocamera scattando una foto. In lontananza, tramite la macchina fotografica vedo uscire Gianluca con il cellulare all'orecchio.
Gianluca è un ragazzo veramente stupendo: è bello, divertente, solare, ma al tempo stesso è determinato e molto romantico, ma soprattutto sensibile quando ci vuole.
Vedo che cammina verso di me, ma non mi ha ancora notata, parla al cellulare con un sorriso a dir poco stupendo. Quando stacca la chiamata, alza lo sguardo ed essendo ormai a poca distanza da me, nota la mia presenza.
"Aurora, buongiorno. Come mai qui tutta sola? Dormito bene?" chiede premuroso chinandosi verso di me e lasciandomi un bacio sulla guancia.
Sorrido annuendo, e mi lascio cullare dal dolce profumo di Gian.
"Buongiorno a te Gian, diciamo che non ho dormito molto sai? E' dalle sette che sono qui tutta sola..."
Lo sguardo di Gian si posa sconvolto su di me. "Ma sei impazzita? Potevi chiamare, ti tenevamo compagnia.."
Sorrido dolcemente, è molto premuroso. "Si certo, vi chiamavo.. come se voi durante la giornata non fate nulla! Stai tranquillo è tutto apposto, diciamo che durante la notte il mio cervello si aziona in modo sproporzionato e quindi mi impedisce di dormire. Più che altro sono alcuni problemi passati che mi impediscono il sonno solitamente.."
Vedo il suo sguardo farsi indagatore... "Oh mi dispiace, posso sapere il motivo?"
Sorrido e abbasso leggermente lo sguardo.
"Aurora io.. non volevo essere invadent.."
"Si tratta del mio ex fidanzato, solitamente le notti le passo fra incubi e insonnia.. diciamo che una scena non abbandonerà facilmente la mia mente.." sospiro con un sorriso amaro sul volto e gli occhi colmi di lacrime, lo sento.
Pian piano mi giro verso Gian che mi guarda spaesato e triste, per poi aprire le braccia e abbracciarmi. E' un abbraccio diretto, forte, rassicurante. Ci stacchiamo, e la sua mano accarezza il mio volto.
"Sai, non avrei mai pensato che una ragazza così solare come te, celasse questo 'incubo' dentro di se, se così lo vogliamo chiamare.. E ieri sera non hai dormito per questo incubo?" chiede cauto guardandosi le dita e poi me.
Ridacchio. "Diciamo che nel contesto c'entra sempre un ragazzo, ma questa volta non è il mio ex per fortuna.." dico sentendo l'imbarazzo crescere.
Vedo i suoi occhi marroni puntarsi nei miei, e sorridere in modo contagioso.
"Non mi direeee!! Ti piace un ragazzo, ho indovinato?" domanda puntandomi il dito e ridendo.
Scoppio a ridere coprendomi il volto. "Diciamo che hai indovinato.. Mi piace, ma non come sorta di innamoramento. Mi piace perché è una bella e brava persona."
"Oh andiamo!! Se ti piace, ti piace! E chi è il fortunato?"
"Eh no bello mio, questo non te lo dico!" esclamo ridendo, per poi iniziare a parlare e scherzare insieme.
Nel frattempo in sala colazione, Ignazio...
"...e quindi mi sono avvicinato a lei lentamente, il suo profumo mi inebriava, avevamo le labbra a pochi millimetri e..."
"E...?"
"E nulla Piè, mi sono fermato e le ho dato la buonanotte."
Vedo gli occhi di Piero sgranarsi e poi mimarmi un bel 'vai a quel paese' per dirla pulita.
"No cioè, ma ti sei rincitrullito? Occasione migliore di questa non potevi avere e tu le dai la buonanotte?"
"Si compà, mi sono fatto prendere dal panico, che cosa posso farci?" dico sospirando.
Piero finisce il suo caffè e mi poggia una mano sulla spalla.
"Stavo per baciarla Piero, ti rendi conto? E se adesso mi odia?"
"No Ignazio, non iniziare nuovamente eh! Non ti fare venire le paranoie inutili.."
"Piero ma come faccio? Stavo per baciarla!"
Il mio amico, sospira pesantemente, passandosi una mano sul viso.
"Allora, prenditi un bel respiro..." dice Piero prendendo anche lui un grosso respiro, ed io lo imito. "Bene, adesso bevi l'acqua..." continua porgendomi il bicchiere pieno per metà con l'acqua.
"Mi sento come se stessi per partorire..." dico finendo l'acqua.
Piero strabuzza gli occhi fissandomi come se mi fosse spuntata una seconda testa. "Ma che stai dicendo?" chiede ridendo.
"Si.. ho i crampi alla pancia.." sussurro ridacchiando.
Piero alza gli occhi al cielo. "Ma ti vuoi stare sereno? Non è successo nulla Ignazio, vi siete solo abbracciati e siete stati vicini più del solito! Da quanto mi hai detto anche tua sorella Nina ti ha detto di calmarti su.. Insomma Ignà per quale strano motivo non dovrebbe più parlarti o non dovrebbe rivolgerti più la parola? Ti stai facendo dei complessi stupidi ed inutili. Io capisco la tua paura nel provare nuovamente dei sentimenti, ma così esageri dai.. Non ti riconosco più! Dov'è finito Ignazio Boschetto?"
Sono in silenzio, ed assimilo le parole del mio fratellone mentre sorseggio il mio caffè... Ha ragione, sono troppo esagerato. Questa mattina ho praticamente buttato giù dal letto mia sorella Nina iniziando a parlarle a raffica senza fargli capire nulla. Beata ragazza, come può fare a star dietro ad uno come me non lo so, ma posso solo dire di reputarmi fortunatissimo ad avere una sorella come lei, è una delle persone più importanti della mia vita, perché è la mia vita.
Comunque hanno perfettamente ragione entrambi: perché non dovrebbe parlarmi? Non ho mica fatto nulla di male, siamo solo stati più vicini, e anche fra amici può capitare.. forse. E poi tutta questa paura che sento dentro di me è inutile perché non mi fa vivere serenamente le dinamiche della mia vita. Forse magari non sono pronto per iniziare una nuova tappa della mia vita, magari ora come ora dovrei lasciare tutto così per com'è... Infondo l'amicizia con Aurora mi piace, è molto bella, e lei è quella persona con cui puoi condividere tutto della tua vita. Sto veramente bene con lei. Poi è pure vero che non mi è indifferente, ma credo che ora come ora, mi fermo solo li... anche se sono consapevole che devo lanciarmi nella vita, la paura di iniziare tutto da capo è veramente tanta.. come la paura di soffrire nuovamente. Con il lavoro che faccio, ho bisogno di capire quanto sia disposta la persona al mio fianco, a starmi vicino e a seguire i miei ritmi. Questa volta, ho bisogno di sicurezze, voglio innamorarmi sul serio.
La voce di Piero mi risveglia dai miei pensieri.
"Stanno venendo Aurora con Gianluca." mi dice Piero addentando un cioccolatino.
Alzo lo sguardo e la vedo: è bellissima. Indossa un leggins bianco con sopra una magliettona lunga con le sfumature del blu, e ai piedi delle semplici ballerine dello stesso colore.
"Ignazio? Chiudi la bocca.." dice Piero ridendo.
"Amico mio credimi, mi sento come se fossi alla mia prima cotta.."
Piero scoppia a ridere per poi alzarsi e salutare Aurora e Gian.
Mi alzo anche io e la guardo un po' imbarazzato, e prima che potessi fare qualcosa, vedo che mi butta le braccia al collo e mi abbraccia fortissimo dandomi un bel bacio sulla guancia.
"Buongiorno orsetto Bosh, dormito bene?" chiede con il suo magnifico sorriso, aggiustandomi i capelli.
Ed ecco qui, che con un piccolo gesto, illumina nuovamente la mia vita, facendo ritornare tutti i tasselli al proprio posto.
Aurora è come un arcobaleno dopo un temporale.
"Buongiorno nica, io tutto bene, tu?"
E così, iniziamo a fare colazione tutti insieme ridendo e scherzando.
Un'ora dopo nella hall dell'hotel, Aurora...
"Quando ci rivedremo ora?"
Ed ecco qui, il momento che più odio nelle partenze: i saluti. E' da cinque minuti credo, che sono fra le braccia di Piero, non vuole più mollarmi, e come se non bastasse Ignazio cerca di staccarlo da me, ma lui stringe di più la presa: muoio dal ridere. Ci siamo conosciuti ieri, ma ci siamo voluti bene sin da subito. Come Ignazio sono dei ragazzi speciali.
"Piero non ti so dire quando ci vedremo, ma posso dirti che quest'avventura non la dimenticherò mai.."
Sento gli occhi diventarmi lucidi e mi ritrovo nuovamente fra le braccia del ragazzo che mi lascia un bacio sulla fronte.
"Fai la brava bambina Aurora, e tieni sotto controllo questo birbantello che abita al tuo fianco." dice indicandolo.
"Eddai, dopo domani siamo di nuovo insieme, giusto il tempo di fare un cambio di valigia." esclama ridendo Ignazio.
Dopo aver salutato a tutti tra cui Michele, Barbara e i rispettivi genitori dei ragazzi, prendo in mano la mia valigia. Caterina e Vito stanno già caricando le loro valige in macchina.
"Allora a presto ragazzi." dico salutando con occhi lucidi a tutti.
"Dai Aurora non piangere, magari ci rivediamo fra due giorni a Taormina, chi lo sa." dice facendomi l'occhiolino Gianluca, ed io scoppio a ridere.
"Non farti troppi film Ginoble. E comunque, tieni sotto controllo il tuo ciuffo." dico ridendo.
"Sempre dolcezza." mi dice mandando un bacino nella mia direzione.
"Okay okay, adesso basta che qui stiamo esagerando adesso. Ma che comportazione è questa?" dice scherzando Ignazio sbagliando di proposito il verbo e facendo ridere tutti.
"Dai Ignà, stavo salutando a tutti per l'ultima volta.." dico guardando il mio amico.
"Ma dai, di sicuro presto saremo tutti insieme.." dice con fare ovvio Ignazio. "Però adesso è tardi nica, dobbiamo andare, e tu questa volta vieni in macchina con me, e guido io."
"Oddio, dovrò affrontare il viaggio di ritorno da sola con te? Aiuto!!" esclamo mettendomi le mani fra i capelli e voltandomi verso Nina che sta passando con il suo borsone in mano. "Hai posto per me in macchina? Non voglio morire giovane!!"
Dire che tutti ridono è poco, soprattutto nel vedere la faccia imbronciata di Ignazio. Lo abbraccio mettendomi in punta di piedi, e lui per ripicca, in un battito di ciglia, mi carica in spalla come un sacco di patate, scatenando le mie urla.
"Sappi signorina che qui hai un vero pilota al volante!" si pavoneggia Ignazio con me sopra la spalla.
Un boato di risate si libera in aria, e vedo che tutti iniziano a raccogliere le valige e salutare. "Siete grandi ragazzi, e soprattutto belli, anche sottosopra!" dico urlando mentre usciamo dall'hotel.
Con Ignazio arriviamo al parcheggio: questa è la prima volta che salgo sulla sua macchina, e direi che un pochino emozionata ci sono. Carichiamo tutti i bagagli nel cofano e poi gentilmente mi apre la portiera facendomi salire. Rimango veramente sorpresa dalla bellezza della sua macchina.
"Allora piccola, ti piace il mio gioiellino?" chiede Ignazio sorridendo.
"Mi piace? E' magnifica. Certo che hai buon gusto eh." dico sorridendo.
Sul suo volto un magnifico sorriso si fa spazio e così mettiamo in moto, uscendo dal parcheggio dell'hotel. Imbocchiamo diverse vie, fino ad arrivare all'uscita di Agrigento ed imboccare la statale.
"Preferisci aprire i finestrini o l'aria condizionata?" chiede Ignazio, guardandomi di sfuggita attraverso i suoi occhiali.
Ed eccoci qui, siamo nuovamente soli, ma questa volta, siamo in viaggio. Credo che per quasi due orette ci sarà da divertirsi.
"Non saprei, apriamo i finestrini?"
Quando Ignazio apre, un'ondata di aria calda entra dentro l'auto.
"Credo sia meglio l'aria climatizzata.." suggerisce Ignazio ridendo, ed io non posso far altro che essere d'accordo.
Mi giro verso il finestrino e vedo il paesaggio scorrere al nostro fianco. Sospiro, è tutto così bello qui, ma in particolar modo, non dimenticherò mai questi due giorni magnifici.
"A che pensi?" chiede Ignazio, sorprendendomi.
"Sinceramente a nulla, guardavo il panorama.. Grazie per tutto comunque, mi hai fatto passare i due giorni più belli della mia vita." dico sorridendo timidamente.
"Di nulla nica, è stato un piacere ed una gioia vederti sorridere." dice sorridente, per poi lanciarmi uno sguardo fugace.
Sento le guance surriscaldarsi per l'imbarazzo e nonostante l'aria climatizzata sento tanto caldo, così prendo dalla borsa il mio elastico e lego i capelli in una coda alta.
Sento gli occhi di Ignazio seguire i miei movimenti, per poi farmi sobbalzare dallo spavento.
"Nooo!! Non ci credo!" urla Ignazio spegnendo la musica di sottofondo che trasmetteva una emittente.
"Che è successo?" chiedo guardandomi intorno, finendo di legare la coda.
"Hai un tatuaggio?" chiede tutto emozionato Ignazio.
Ops... avevo totalmente dimenticato questo piccolo particolare...
"Ehm.. io..."
Vedo Ignazio fare freccia ed accostarsi in una piazzola di sosta. "Ma che fai?" chiedo ridendo.
Ignazio spegne l'auto e si sporge verso di me, mettendomi di profilo.
"Aurora ma è bellissimo! Da quanto ce l'hai? Come mai proprio li? E perché la nota musicale?" chiede curioso sfiorando con un dito il mio piccolo tatuaggio.
A quel tocco, sento dei profondi brividi scivolarmi lungo la schiena e prendendo un profondo respiro, gli sorrido imbarazzata. "Tu riprendi il viaggio, ed io mentre ti spiego."
Annuisce e così facendo mette in moto inserendo la freccia, e ripartiamo alla volta di casa.
"Allora?" chiede impaziente.
Mi fa ridere, sembra un bimbo che non vede l'ora d'aprire il regalo di Natale.
"Ignà calmati, è un piccolo tatuaggio!" esclamo ridendo. "Allora, partiamo dal fatto che sono amante delle piccole cose, quindi ho preferito un piccolo tatuaggio nascosto ma con un enorme significato che per me è la musica, e poi ho preferito dietro l'orecchio perché anche se non lo vedo, so che c'è. Siccome il mio amore per la musica è incondizionato, e tramite l'ascolto della musica riusciamo ad emozionarci, quale miglior simbolo, se non la nota musicale? Ed ecco qui che la scorsa settimana è venuto fuori il mio primo tatuaggio." spiego sorridendo, ripensando alla mia pazzia.
"E' il tuo primo tatuaggio? Sei andata la settimana scorsa?" chiede sconvolto Ignazio.
"Si, mi ha accompagnata tua sorella." dico innocentemente, per poi scoppiare a ridere nel vedere la sua faccia del tuo sconvolta.
"Ci sei andata con mia sorella? Ma io non ci credo!" esclama ridendo. "Comunque mi piace molto, è fine, elegante e con un significato veramente importantissimo."
Annuisco felice.
"Sai per molti la musica è solo una semplice canzone, ma non è così: la musica, per chi come noi, come te, la suonano e la sentono nell'anima, capiscono che è molto di più. La musica è fascino, è disciplina, è carattere, è passione, è libertà, umiltà, semplicità, emozione pura, è..."
"..amore.." dico interrompendolo. I suoi occhi si poggiano sui miei.
Un piccolo sorriso si fa largo sul suo magnifico volto. "Hai ragione, è amore la musica."
"La musica non è altro che poesia Boschetto. Le parole, o le semplici note, sono poesia..." dico lentamente guardandolo.
E così dicendo, continuiamo a parlare tranquillamente durante tutto il tragitto e dopo la bellezza di un ora e tre quarti, arriviamo finalmente a casa.
Dopo aver scaricato tutti i bagagli ed esserci salutati con un grande abbraccio, sia io che Ignazio entriamo dentro le rispettive case. Appena entro dentro prendo un bel respiro e sento gli occhi lucidi iniziare a formarsi.
"Piccola perché piangi?" chiede preoccupata mia nonna, venendo al mio fianco dopo aver preso il piccolo trolley.
"Sono felice nonna, sono finalmente felice. Sono stati i due giorni più belli della mia vita ed è stato tutto grazie ad Ignazio, ma soprattutto grazie a voi, mamma e papà. Credimi ho conosciuto persone fantastiche, persone che mi hanno dimostrato in pochissimo tempo un grande affetto e credo proprio che questo non lo dimenticherò mai in vita mia." dico ormai in lacrime.
La mia nonnina mi abbraccia, e poi le sue parole, sono come una ciliegina sulla torta.
"Te la meriti la felicità Aurora."
E con queste sue dolci parole , dopo essermi asciugata le cascate del Niagara che scendevano dai miei occhi, mi dirigo in camera iniziando a disfare le valige, per poi andarmi a fare una bellissima doccia.
Ad un tratto una suoneria attira la mia attenzione e dalla borsa tiro fuori il mio cellulare. E' la suoneria dei messaggi, chi sarà mai? Apro la cartellina ed il mio cuore fa un enorme balzo.
"Pomeriggio alle quattro fatti trovare pronta, andiamo a fare una passeggiata veramente 'speciale', solo io e te. Ps: vestiti comoda. –Ignazio"
Sorrido emozionata: che cosa avrà in mente?
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SORPRESA!! *-*
Buon pomeriggio carissimi miei, per farmi perdonare del bacio mancato dello scorso capitolo, ho scritto un nuovissimo capitolo che spero sia di vostro gradimento *-*
Diciamo che questo è un capitolo più 'soft' ma ugualmente importante. *-*
La nostra Aurora non può dormire e riflette un pò sulle dinamiche della sera precedente.. ma mentre riflette arriva Gianluca e boom, parlando gli rivela del suo ex fidanzato...
Come mai a Gianluca lo ha detto e ad Ignazio non ancora? Glielo dirà presto o glielo terrà nascosto? E che ne pensate del momento tranquillo in macchina dei nostri protagonisti? E del tatuaggio della nostra Aurora? Ma sopratutto, che cosa avrà in mente il nostro giovane Boschetto? Dove porterà la nostra Aurora? Tutte le risposte nel prossimo capitolo! *-*
Adesso però devo fare un super ringraziamento, come sempre del resto, perchè la storia è a 3K visualizzazioni: GRAZIEEEE!! *-* Grazie a chi legge, a chi vota, a chi commenta e a chi aggiunge la mia storia nelle liste! *-* Vi adoro tantissimo!!
Che dire miei cari, spero che il capitolo sia stato di vostro gradimento, e che continuerete a seguirmi in tanti!
Un bacione ed un buon weekend a tutti, appuntamento al prossimo capitolo. Fidatevi, ce ne saranno di belle! *-* Chissà che cosa accadrà! *-*
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