~9~
Stanotte mi sono svegliata varie volte,
Ero preoccupata, non facevo altro che pensare a quel ragazzo, chi diavolo è, perché vuole tormentarmi, un senso di ansia mi attanaglia lo stomaco.
"Danielle forza alzati che devi andare a scuola."
Ecco la mia sveglia giornaliera, oggi non vorrei andarci...
" Arrivo mamma."
Succede sempre così, mia madre strilla e io devo sbrigarmi altrimenti si litiga di prima mattina, non c'è giorno che non va a finire in questo modo.
Mi alzo vado verso l'armadio, eccola lì di nuovo quella scatola, ho uno strano presentimento...non devo pensarci.
Prendo i miei jeans preferiti un po strappati sul ginocchio e opto per una maglietta più larga, a me non piace vestirmi con cose troppo strette, mi dà fastidio che inizino a guardarmi, non sono tutto questo splendore.
Faccio una doccia veloce, mi vesto e scendo giù, mia madre mi ha preparato un bel caffè ed un cornetto, ma sinceramente non ho voglia di mangiare, ho lo stomaco chiuso, prenderò solo il caffè.
"Mamma io vado."
Non ascolto nemmeno la sua risposta e me ne vado.
Cazzo il pulman è già passato, non mi sono resa conto che ho fatto così tardi. Bene Danielle la giornata inizia favolosamente, mi schiaffeggio mentalmente, mi toccherà andare a piedi. Farò tardi e mi beccherò una bella ramanzina.
Mentre cammino mi sento osservata, sento dentro di me l'angoscia che sale.
Mi volto ma non c'è nessuno, ho una strana sensazione, continuo a camminare e sento ancora degli occhi che puntano sulla mia schiena. Non ci bado tanto e mi affretto per arrivare a scuola.
Una volta arrivata vedo da lontano la mia amica Sharon, che si affretta a venire verso di me...
" Danielle chi è quel tipo?"
Non mi ero sbagliata, qualcuno mi sta seguendo.
"Quale tipo?"
" Quello che ti sta fissando da quando sei arrivata."
Mi volto e vedo di nuovo quella macchina, che diavolo sta succedendo. È una macchina nera con vetri scuri, non conosco il modello, ma sono sicura che sia la macchina che era ferma sotto la mia finestra.
C'è un ragazzo alto dai capelli neri alla guida, porta gli occhiali da sole, mi fissa e ride, poi mette in moto e se ne va.
Cose strane stanno succedendo, prima i regali, poi questo tizio che mi segue...
"Sharon non so chi sia,dai entriamo che è tardi. "
Mi limito a dire questo per non farla preoccupare, lei è come un sorella per me, reagisce male a queste cose.
Entriamo dentro e cerco di non pensare, ma mi risulta molto difficile.
Le ore passano in fretta e io non ho seguito praticamente nulla, non ho fatto altro che pensare a questa strana situazione.
Ho chiesto a Sharon di passarmi gli appunti e lei in tutta risposta mi ha riferito che oggi studieremo insieme.
Sono alla fermata dell'autobus, ha fatto un pò di ritardo e nell'attesa, mi guardo attorno e la vedo, eccola di nuovo quella macchina, sta diventando un'ossessione questa cosa. L'autobus è arrivato, salgo e guardo fuori dal finestrino, la macchina non c'è più, inizio a pensare che sto perdendo il lume della ragione, questa storia mi sta facendo impazzire.
Arrivo a casa e trovo un'altra scatola fuori la porta, questa è la terza, ora sto davvero iniziando a spaventarmi.
Prendo la scatola ed entro in casa, ho paura di aprirla, le altre due volte ho trovato delle mie cose malridotte, non posso aver paura di una scatola, ho deciso, guarderò cosa c'è dentro.
La apro, ci sono delle mie foto di tanto tempo fa, come ci sono finite qui dentro.
Ce ne sono di diverse, alcune strappate, altre con una croce sopra.
Chi può volermi così male.
Perché tutto questo, perché mi stanno torturando così...non sono una ragazza che si fa odiare così tanto, eppure dopo tutto questo ho capito che c'è qualcuno che ce l'ha con me.
Sento la porta aprirsi, mi è venuto un colpo, la mamma è tornata prima. Metto via tutto, lo nascondo e vado in camera mia.
" Danielle sei già a casa?"
"Si mamma. Ah mamma senti dopo viene Sharon a studiare con me."
"Ok, si ferma a cena?"
" Non credo, tranquilla se hai da fare mangiamo una pizza non preoccuparti."
Ho dimenticato di dirvi che mia madre lavora presso l'ospedale, fa l'infermiera e lavora tantissimo, fa spesso turni di notte.
"Si stasera ho il turno di notte,se vuoi che Sharon resti a dormire fai pure."
" Ok grazie mamma."
L'abbraccio e me ne vado in camera mia.
Ripenso a quelle foto, chi può essere, io non sono un tipo da farsi notare, né tanto meno di farsi dei nemici.
Penso e ripenso a tutto, mentre mi lascio cullare dalle braccia di Morfeo.
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