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Margareth pov
Un'altra notte è passata senza la mia bambina, cosa le staranno facendo, dove l'avranno portata...
Sono in cucina a prepararmi un caffè, dall'ingresso della cucina vedo entrare Sharon...per un solo attimo avevo pensato fosse Danielle...mi sembra di essere in un brutto incubo.
Vorrei tanto lo fosse...
"Salve Margareth."
"Ciao Sharon, sei riuscita a riposare un po'?"
"No, finché non la troveremo, non riesco ad essere tranquilla e di conseguenza nemmeno a chiudere occhio..."
Le faccio un piccolo cenno di assenso, ha ragione. Come posso biasimarla, loro due sembrano sorelle, infatti noto sul suo viso la sofferenza che sta provando, le occhiaie viola che le contornano il viso ne sono la prova.
"Vuoi un caffè?"
"Si grazie!"
Glielo porgo e le dico:
"Ora chiamo la polizia per sapere se hanno notizie."
Prendo il telefono e chiamo il tenente Marshall.
"Pronto?"
"Salve tenente sono la signora Ferretti."
"Salve..."
"Allora avete notizie?"
"No, purtroppo...ma abbiamo mandato una foto di sua figlia a tutte le pattuglie, vedrà la troveremo..."
Nemmeno il tempo di salutarlo, che riaggancio.
Sono giorni ormai che mi ripete sempre la stessa cantilena. In un primo tempo hanno anche pensato che Danielle fosse andata via di sua volontà, credendo che avesse bisogno di stare da sola, io conosco mia figlia e so che non avrebbe mai fatto una sciocchezza del genere, se ci fossero stati problemi me ne avrebbe parlato, se non con me, con Sharon o anche con il suo ragazzo, ma mai sarebbe andata via!
Sentiamo bussare alla porta, Sharon va ad aprire.
"Buongiorno."
"Buongiorno a te Massimiliano."
Osservo il suo viso sconvolto, sono quattro giorni che non si ferma nemmeno per un'attimo, sta cercando mia figlia disperatamente, la ama davvero.
"Allora? Avete sentito la polizia?"
"Si, ma ancora non sanno nulla..."
"Ok, stia tranquilla Margareth da questo momento in poi ci penso io!"
"Ti offro un caffè?"
"Si grazie accetto volentieri."
Massimiliano pov
E' arrivato il momento di pensarci io, la polizia ci sta mettendo troppo tempo e ogni minuto di più potrebbe essere fatale per lei.
Margareth mi porge il caffè, lo bevo e le saluto. Mi dirigo alla macchina di mio zio, mettendo in moto e andando verso un parco lontano dal centro di Parigi.
Danielle pov
Ho passato la notte tra singhiozzi e paura, non riuscivo a chiudere gli occhi.
Ogni volta che ci provavo vedevo davanti a me l'immagine di Michael. Ho dolori dappertutto, ad ogni mio rifiuto me le dava di santa ragione...ormai non è più in sé.
Sono quattro giorni che sono rinchiusa, ma a me sembra un'eternità, non mangio nulla, mi sento molto debole...la scorsa notte ho visto anche che Michael stava sniffando...ancora non posso crederci che ha iniziato a drogarsi, credo che quella roba gli abbia annebbiato il cervello, altrimenti non capisco il motivo di tutto questo, è stato lui a lasciarmi, sparendo per anni e adesso mi dice che mi ama e che vuole che sia la sua donna, solo perché sono fidanzata con un altro e ho trovato di nuovo la fiducia in me stessa. Dio non ci capisco più nulla!
Massimiliano pov
Sono arrivato, scendo dalla macchina mi guardo attorno ma non c'è nessuno, questo parco non è molto frequentato, entro e mi siedo su una panchina isolata.
Dai Massimiliano è arrivato il momento.... prendo il cellulare e compongo un numero, dopo qualche secondo il telefono emette un lungo sibilo ed ecco: chiede di inserire un codice crittografato, lo scrivo con il cuore che mi batte a mille.
Un attimo e compare :
- Identification du visage -.
Avvicino il mio viso alla fotocamera e subito dopo compare un corvo grigio con un pulsante rosso al lato, clicco sul pulsante e finalmete...
"Max mon amì che cosa ti è successo?"
"François avrei voluto parlarti in altre circostanze, ma ho bisogno di te...è questione di vita o di morte."
"Su su mon amì, calmati e raccontami tutto."
François fa parte dei:
–Lupi grigi –
Unorganizzazione di hacker che risolve i problemi dove altri non riescono.
"Allora dai dimmi tutto fin dallinizio."
"François hanno rapito la mia fidanzata e la polizia non è ancora riuscita a trovarla, sono passati ormai quattro giorni."
Il nostro colloquio dura dieci minuti...
"Max non preoccuparti ci pensiamo noi, appena riesco a sapere qualcosa ti avverto, dai mon amì vedrai che riusciremo a trovarla."
Grazie François!
Sono le sole parole che riesco a dire, dopo di che la conversazione sinterrompe e la comunicazione si chiude.
François lancia il messaggio di aiuto.
--Help Help Help --
Dopo pochi istanti decine di messaggi rispondono alla sua chiamata...
–Nous sommes ici –
Piano piano diventano centinaia.
La richiesta di aiuto lanciata da François corre sui ponti radio di Parigi e su tutta la regione...
Île-de-France.
Mi reco alla macchina e vado dai ragazzi che mi aspettano per un altro giro di perlustrazione. Speriamo di trovarla in fretta sento che qualcosa non va...
Sharon pov
Margareth non mangia da giorni, sembra uno zombie vivente...purtroppo il dolore di una madre è molto forte...
A dire il vero anche io non riesco a mangiare, ho sempre un buco allo stomaco e un forte senso di nausea, mi succede spesso quando sono in ansia è sotto stress.
Ho chiamato Jack prima per sapere se hanno notizie, ma ancora nulla. Mi ha riferito che stavano aspettando Massimiliano per un'altro giro di perlustrazione.
Massimiliano pov
"Ma è possibile che non si riesca a trovare Danielle? Eppure non siamo sprovveduti. Questi ragazzi sono in grado di ritrovare chiunque, conoscono Parigi palmo a palmo. E' strano, molto strano!"
"Heilà Max dai facciamoci un altro giro, so che conosci bene Parigi perché ci hai vissuto per un lungo tempo."
"Si Mark , la conosco bene, ma quelli erano altri tempi, ci andavo a scuola. Ci sono stato per cinque anni, prima che i miei si trasferissero a Bologna e non ti nascondo che ogni tanto ho nostalgia di questa città."
"Dai Max andiamo."
Ed eccoci di nuovo a perlustrare Parigi alla ricerca di Danielle.
Abbiamo passato un bel po' a girare, ci fermiamo e guardo l'ora, sono ormai le dodici, non abbiamo concluso nulla.
"E' meglio tornare Mark, è inutile, è più facile trovare un ago in un pagliaio."
Mark mi fa cenno di si, ci accingiamo a tornare tutti a casa.
Sharon pov
E' ora di pranzo, ho preparato dei panini, visto che qui di appetito non ne ha nessuno, suonano alla porta credo siano i ragazzi. La apro e in effetti sono loro.
"Allora? Com'è andata?"
"Purtroppo ancora nulla..."
Jack si avvicina a me, mi abbraccia e mi stampa un bacio nei capelli. Andiamo tutti in cucina a mangiare. Appena finiamo accompagno Jack alla porta.
"Cucciola vado a riposare un po', ci vediamo più tardi."
"Ok."
Ci salutiamo con un bacio e se ne va.
Adesso provo a cercare di convincere Margareth, a riposarsi un po'.
"Margareth, perché non va un po' in camera a riposare, le porto un calmante."
"Si, ne ho bisogno..."
Dopo portato il calmante a Margareth chiedo a Massimiliano se gli va di fare due passi.
"Ehi Massimiliano, ti va di fare due passi?"
"Si perché no."
Massimiliano pov
Ci dirigiamo fuori.
"Vieni Sharon, quella è la mia macchina."
"Hai una bella macchina."
"Veramente non è mia è di mio zio."
"E' una Picasso, a me è sempre piaciuto questo genere di auto."
"Dai sali che facciamo una passeggiata."
"Dove andiamo?"
"E' una sorpresa."
Saliamo in macchina, percorriamo buona parte di Parigi, fino ad imboccare rue de Rivoli, per un tratto, giriamo a sinistra e ci ritroviamo sul Pont Neuf il più antico ponte ad arcate di Parigi. Attraversiamo la Senna e ci fermiamo al Parco du Vert-Galand.
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