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Sharon pov
Apro la porta e mi ritrovo davanti un uomo alto all’incirca un metro e ottanta, capelli castani brizzolati, con qualche ruga pronunciata sulla fronte.
“Desidera?”
“Salve sono un inviato della banca, cerco la signora Margareth Ferretti, è in casa?”
“Si un attimo che gliela chiamo.”
Mi dirigo in salotto e avviso Margareth, che mi dice di farlo entrare.
Margareth pov
“Salve mi dica.”
“Vengo per conto della banca, lei sa che la sua situazione è fortemente in rosso ha uno scoperto di centomila euro.”
“Si, sono a conoscenza di questo ma avevo parlato tempo fa con il direttore il quale mi aveva assicurato che avrei avuto a disposizione del tempo per coprire il mio debito. Sono in una situazione terribile hanno rapito mia figlia e comunque sia questa è per me la priorità assoluta…”
“Mi dispiace per lei signora mi creda ma purtroppo devo fare il mio dovere e consegnarle questo documento. Si tratta di un sollecito di pagamento che deve essere effettuato entro trenta giorni da oggi. Ecco questo è il suo documento, mi dovrebbe mettere una firma per la ricevuta consegna. Purtroppo se il debito non verrà estinto entro quella data la banca si riserva la facoltà di mettere la sua casa all’asta. Mi dispiace per quello che sta accadendo a sua figlia, vedrà che presto ritornerà a casa glielo auguro. Grazie, buon giorno.”
Massimiliano e Sharon avevano ascoltato tutto il dialogo rimanendo sconcertati di quanto stava succedendo.
Massimiliano pov
Sono rimasto sconvolto da quanto ho sentito, non mi aspettavo che avessero un problema così grave.
“Margareth, cosa succede, perché quell’uomo parlava di mettere all’asta la casa?”
“Vedi purtroppo, ho avuto un bel po’ di problemi dovuti a mancanza di liquidità, quando siamo venute ad abitare qui, ho dovuto pagare i debiti che mio marito aveva lasciato presso un’altra banca in Italia e ho dovuto farmi fare per forza un prestito che poi è aumentato perché con il mio stipendio non sono riuscita a coprire oltre che le spese di famiglia. Ho cercato di estinguerlo come meglio potevo, ma non ce l’ho fatta ed è così che ho iniziato a chiedere prestiti sempre più elevati.”
Il giorno dopo…
Abbiamo dormito qui stanotte, Sharon ha dormito in camera con Margareth, mentre io ho preferito restare in camera di Danielle. Ho passato tutta la notte a pensare a lei, chissà cosa le staranno facendo…ho pensato a come aiutare la madre con il problema della banca.
Decido di alzarmi, è molto presto non voglio svegliarle, me ne vado, più tardi avviserò Sharon, mi dirigo a casa di mio zio, chiederò aiuto a lui.
“Buongiorno, zio…”
“Buongiorno a te, come hai passato la notte? Ok, scusami domanda stupida…”
“Sta tranquillo, ho bisogno di chiederti un altro favore…”
“Dimmi tutto.”
“Ieri ho scoperto una cosa…insomma…cioè…”
Inizio con il dire cose senza senso, non so come dirglielo…
“Allora? Che succede?”
“Vedi, mi servirebbero centomila euro…”
“Hanno chiesto il riscatto?”
"No, sono per la madre di Danielle ha problemi con la banca e se entro un mese non gli da tutto, le mettono all’asta la casa."
"Sta tranquillo parlerò con il direttore di quella banca è un mio vecchio amico e sicuramente risolveremo anche questo problema ma adesso pensiamo a ritrovarla. Ok?”
“Si zio, grazie davvero!”
Ho appuntamento con i ragazzi che ci aiuteranno nelle ricerche, dobbiamo incontrarci in un bar qui all’angolo.
“Ehi, tu sei Massimiliano vero?”
“Si, tu sei?”
“Mi chiamo Mark, piacere.”
“Piacere mio.”
Passiamo tutto il tempo a chiarire i punti sulle ricerche, mi hanno anche procurato una moto affinché possa unirmi a loro se lo desidero.
“Ok, allora tutto chiaro Mark? La foto ce l’hai, fai le copie e distribuiscile tra i ragazzi.”
“Si andranno in varie zone dei quartieri, io verrò con te a cercare questo Luke e chiederò anche a Paul di venire con noi.”
Salutiamo il barista e andiamo via.
Ieri Sharon, mi ha riferito i sospetti che ha su Luke, mi ha detto che è da un po’ di giorni che lo vedeva strano. Freddo, distaccato…
Mark ha mandato una foto di Danielle a tutti e adesso stiamo andando a trovare il nostro amico Luke al lavoro, so che lavora in un officina poco più lontano dall’università.
Sharon pov
Abbiamo passato una nottataccia, Margareth non ha fatto altro che piangere tutta la notte ed io le sono stata vicino tutto il tempo.
Ha appena ricevuto una telefonata dalla polizia, le hanno detto che le ricerche sono iniziate…finalmente!
A me invece è arrivato un messaggio da parte di Massimiliano, mi ha riferito che ci sono varie persone che cercano Danielle dappertutto e che Jack è con lui, stanno andando a parlare con Luke in questo momento. Speriamo che la trovino al più presto.
Massimiliano pov
Siamo appena stati in officina, quel figlio di puttana si è preso qualche giorno di ferie. I giorni coincidono dalla sparizione della mia ragazza, se quel farabutto a che fare con questa storia, lo farò pentire di essere nato.
Un suo amico ci ha detto anche che aveva bisogno di riposarsi un po’ e che avrebbe passato del tempo appena fuori Parigi assieme ad un gruppo di amici, con precisione ad un laghetto a pescare, ed è lì che ci stiamo dirigendo, per constatare che sia tutto vero.
Siamo arrivati, in effetti vediamo un gruppo di ragazzi che stanno pescando. Accostiamo le moto e andiamo verso di loro.
“Ciao Luke.”
“Ehi ragazzi cosa ci fate qui?”
“Stavamo cercando te…”
“Me e perché?”
“Abbiamo bisogno di parlarti.”
“Ok, ditemi pure.”
“Da quando non vedi Danielle?”
“Dal giorno del ballo, perché?”
“Perché è stata rapita…”
“CHE CAZZO STAI DICENDO!”
“Quello che hai appena sentito, la stiamo cercando tutti, anche la polizia.”
“Merda, ok un attimo vengo con voi.”
Apparentemente dalle risposte sembra che non c’entri niente con la scomparsa di Danielle ma non mi fido molto, lo terrò d’occhio ogni momento.
Se lui non c’entra niente...cazzo e allora chi c’è dietro questa storia?
Danielle pov
Ormai sono rinchiusa qui dentro già da tre giorni, ieri sera quel bisonte che fa da custode alla mia prigionia mi ha minacciato di farmi del male se avessi parlato al suo capo di quant’è successo.
Il rumore di un auto mi distoglie dai miei pensieri, segno che è arrivato qualcuno.
Delle voci si avvicinano alla casa, sento qualcuno parlare, questa voce non mi è nuova, allora decido di avvicinarmi di più alla porta e cerco di ascoltare di più per capire a chi appartiene.
OH MIO DIO NON PUÒ ESSERE…
È LA VOCE DI…
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